La bellezza dei progetti disegnati a mano

La bellezza dei progetti disegnati a mano

Nella corsa al progresso c’è ancora chi rimane legato all’arte del disegno manuale che preserva il suo fascino senza tempo. I progetti disegnati a mano trasmettono ancora autenticità e instaurano un rapporto quasi intimo.

L’ARTE DEL DISEGNO

Le nuove tecnologie hanno semplificato di molto la gestione della progettazione.

Ricordiamo ancora i tempi in cui tutti i disegni venivano fatti a mano: pianta, alzate e anche prospetti, ogni modifica comportava il ridisegno di tutte le viste e rotoli su rotoli di carta con revisioni di un solo progetto venivano impilati in un angolo.

C’erano tecnigrafi negli studi, si lavorava su fogli di carta trasparente così da poter velocizzare le nuove modifiche. Una volta terminato, con una macchina eliostatica a rulli, disseminando odore di ammoniaca in tutto lo studio, si trasferiva il disegno su di un rotolo di carta azzurrognolo pronto per essere rifilato e poi colorato a mano con acquarelli o pastelli.

Negli ultimi 15-20 anni abbiamo assistito a un cambiamento radicale. I programmi si sono evoluti a tal punto da realizzazione visioni tridimensionali che sembrano in tutto e per tutto vere fotografie dell’arredo. I professionisti che hanno preservato l’arte del disegno manuale sono rimasti ormai pochissimi.

Tra questi rari casi c’è lo studio dell’Architetto Pierluigi Fasoli e vogliamo condividere con voi i suoi progetti che conservano ancora il fascino di un tempo.

A questo link potete visionare le foto dell’interno progetto.

Qui sotto la planimetria della casa, suddivisa in zone e con una piccola spiegazione che richiama gli interventi svolti nelle diverse aree.

disegni a mano di progetto

Qui sotto invece il progetto della cucina e un prospetto acquarellato che ne definisce lo stile e i materiali. A lato il suggerimento visivo per i complementi d’arredo, in questo caso le sedie da abbinare al tavolo padronale. Infine una foto, in una vista leggermente diversa del realizzato finale.

Progetto a mano Cucina
cucina realizzata

Ed ecco anche la zona giorno, con il suo disegno minuzioso che vede nel dettaglio anche il candelabro al centro del tavolo nella zona pranzo. Lo accompagna l’immagine del soggiorno realizzato. Non presente nel disegno di progetto ma aggiunta a posteriori la particolare parete di fondo in mdf sagomato nero opaco. Al suo interno, con chiusura a scomparsa, la porta d’accesso dello studio, anch’essa rivestita della stessa finitura lignea.

Progetto a mano Zona Giorno
Realizzazione Zona Giorno

Per finire il progetto dello studio e l’immagine della sua realizzazione, in cui si è voluto recuperare un mobile libreria esistente, restaurato e dipinto di bianco per non appesantire troppo questi spazi rinfrescati e alleggeriti.

Progetto a mano Studio
Studio realizzato

Una cucina professionale in acciaio inox

Una cucina professionale in acciaio inox

Per gli appassionati dei fornelli invidiare Masterchef è un dato di fatto! Cucine attrezzatissime in acciaio inox, complete di tutti gli elettrodomestici coordinati fanno venir voglia di creare piatti deliziosi.

L’ACCIAIO INOX

È il materiale più utilizzato nelle cucine dei grandi chef, per questo oggi la cucina in acciaio è di grande tendenza.

La maggior parte degli elettrodomestici e dei piani cottura è completamente in acciaio o presenta comunque finiture inox riconoscibili. Avere una cucina monomaterica uniforma sicuramente l’ambiente in cui è inserita.

Resistente, durevole, igienico e brillante, l’acciaio possiede tutte le caratteristiche che servono a chi ama cucinare nell’ordine. Un rigore che invoglia a cucinare e rende ancora più professionale l’ambiente cucina, trasformandolo in un vero e proprio laboratorio di creazioni culinarie.

Attenzione però a non rendere la cucina troppo asettica! Per inserire una cucina industriale in un’ambiente famigliare è utile creare un progetto armonico che gli dia anche un po’ di personalità e

CONTESTO

La cucina che vi presentiamo si trova all’interno di una villa modernissima, situata ad Hanoi in Vietnam immersa in un giardino dalla flora rigogliosa. Un progetto contemporaneo nello stile e prezioso negli arredi, che puoi approfondire in questo articolo del nostro Portfolio.

L’intera struttura è stata realizzata con un involucro edilizio leggero, caratterizzato da ampie vetrate e sottili tiranti di ferro verniciato di bianco. Lo accompagnano passaggi esterni pavimentati in legno con coperture trasparenti.

La luce filtra ovunque e la struttura così industrializzata è coerente con il progetto dell’arredo interno e si sposa bene con la natura selvaggia esterna.

PROGETTO E REALIZZAZIONE

Il progetto di questa ampia e luminosa cucina è opera di un rinomato studio milanese, riuscito nell’arduo compito di bilanciare spazi e materiali. Un connubio armonico dallo stile industriale ma con l’anima di una cucina domestica.

In questa ampia stanza open space la cucina si divide in più componenti. Al centro si posiziona un’attrezzatissima isola centrale con piano cottura in vetroceramica. La affiancano due elementi cottura laterali con grill e teppanyaki alloggiati su di un top in marmo grigio chiaro.

Un’enorme cappa centrale copre l’intera superficie dell’isola. Arrivando verso la zona cucina la prima cosa che si nota è questo blocco monolitico centrale che viene illuminato dalla luce delle ampie vetrate retrostanti.

Sulla parte di sinistra è presente un elemento composto da due colonne frigorifere e un modulo di doppi forni. La parte alta dei vani a giorno è occupata da ripiani simmetrici centrali in lamiera.

Questo lato si specchia agli elementi sulla destra, dove è presente un altro frigorifero da incasso, una cantinetta vini e nuovamente dei ripiani a giorno nella parte superiore.

Interessante il mobile “bar” a lato della vetrata, composto da un mobiletto basso in acciaio inox a ripiani e un light box superiore. Da qui, una serie di porta bicchieri in tubi di metallo e plexiglass sono pronti ad accogliere un ampio servizio di calici di vino.

cucina professionale acciaio
cucina acciaio
elemento light box

Tavolo Omelette in versione Mini

Tavolo Omelette in versione Mini

Il Tavolo Omelette è nato come complemento d’arredo personalizzabile, le cui dimensioni di base si possono adattare, come in questo caso, alle esigenze dei clienti.

 

TAVOLO OMELETTE

Una breve descrizione del progetto:

Dall’esigenza di avere un appoggio asimmetrico nasce Omelette, un tavolo a penisola con una parte più larga e confortevole e una più stretta. La sagomatura rettilinea di quest’ultima permette anche un eventuale appoggio pratico a muro.

A differenza dei tavoli snack in produzione la sua forma sinuosa permette di avere più agio e ospitare più commensali.

Il tuorlo rotante ricorda i tavoli orientali. In questi prevale il desiderio di convivialità e condivisione, portando allo scambio e all’assaggio del cibo da parte di tutti i commensali.

Con un punto d’appoggio centrale e le gambe su ruote può essere spostato facilmente al centro della zona pranzo e poi riposizionato a riposo a muro.

A questo link un approfondimento sul progetto.

 

VERSIONE MINI

Il Tavolo Omelette è stato realizzato in diverse finiture. L’originale prevede un rivestimento della superficie bianca con una lastra di GetaCore® rifinita a 45° e il tuorlo centrale in laccato opaco arancione. Questo, che può eventualmente essere utilizzato anche come tagliere, ruota su di un supporto girevole e una struttura di sostengo composta da pilastro e due gambe su ruote in acciaio lucido.

Per contenere i prezzi, soprattutto della parte in acciaio lucido, è prevista una seconda versione in ferro verniciato texturizzato. Per quanto riguarda la superficie, la lastra di GetaCore® può essere sostituita da un Mdf laccato opaco texturizzato.

È la seconda versione è quella scelta da una coppia di clienti speciali di Napoli, che si sono innamorati del nostro progetto. Gli spazi ridotti, sommati alla preferenza per una finitura meno impattante ha fatto sì che la versione Mini sposasse a pieno le loro richieste.

È stato effettuato un lavoro di perfezionamento e personalizzazione del prodotto. La nicchia in cui era infatti previsto il tavolo Omelette era inferiore rispetto alle dimensioni originali di progetto. Per questo abbiamo ridimensionato la sagoma del tavolo mantenendo le proporzioni originali sia per quanto riguarda la linea grafica, sia per gli spazi ergonomici.

Il risultato è una deliziosa versione del tavolo in versione “Mini”. I commensali si riducono da 8 a 5, ma la forma da “uovo strapazzato” rimane. Il pilastro centrale e le gambe sono state verniciate di bianco e mentre le ruote sono in una versione di Rotola, prodotta da OgTm, di un formato più piccolo ma con le stesse finiture bianche e arancioni.

 

Tavolo Omelette in versione Mini
dettaglio gamba
dettaglio aggancio
Mini Omelette lato
Mini Omelette fronte

Un rapido excursus tra i 40 anni di Modulor

Un rapido excursus tra i 40 anni di Modulor

Oggi festeggiamo i 40 anni di fondazione di Modulor! Esattamente quarant’anni anni fa la giovane Carla iniziava la sua attività in un piccolo capannone di Torre Boldone.

grafica 40 anni Modulor

In questi anni ha vissuto, osservato e preso ispirazione per i suoi progetti dalle tendenze d’arredo che si sono susseguite veloci. Ma cosa è cambiato nel gusto della gente in tutti questi anni?

Carla cresce con l’eccentricità degli anni ’60. Un’esplosione di colori in risposta alle austerità della guerra, si viene a coniare il termine kitsch proprio per questi abbinamenti contrastanti.

Si trovano motivi geometrici nei pavimenti e la plastica viene eletta materiale innovativo ed esclusivo, da utilizzare in qualsiasi ambito e forma.

Ps: Ricordiamoci che negli anni ’60 nasceva la Pop Art di Andy Warhol con l’esaltazione dei simboli clou della società consumistica.

Negli anni ’70 l’adolescente Carla partecipa al movimento degli Hippie chiamati anche “Figli dei fiori”. L’utilizzo sfrenato di simboli floreali e forme geometriche e psichedeliche sono le firme stilistiche fondamentali di quegli anni. .

La plastica è per un attimo accantonata e al suo posto sono reintrodotti materiali più consueti, come i metalli e la pelle. Quest’ultima utilizzata soprattutto nel suo colore naturale.

 

LA SPENSIERATEZZA DEGLI ANNI 80

Arriviamo finalmente alle porte anni ’80 quando nasce la Modulor con l’obiettivo di divenire linea guida di un’architettura e un design d’interni a misura d’uomo, relazionandosi in armonia e in simbiosi con i bisogni dei propri clienti. Il termine “Le Modulor” è coniato direttamente da Le Corbusier intorno agli anni 50 del Novecento,che definisce una scala di proporzioni ricavate dalle misure dell’uomo.

Quello che quarant’anni fa era avanguardia, oggi è tornato fortemente di moda. Uno stile caratterizzato dalla permanenza dei colori sgargianti, a volte anche in colorazioni opache, e l’utilizzo di un mix di materiali contrastanti, che si ritrovano a coabitare serenamente nella stessa stanza.

Nei complementi d’arredo le maniglie e i profili, in legno o metallo, prendono importanza. Non vengono infatti lasciati in finitura naturale ma verniciati di colori quali il rosso, molto di moda, o anche di verde e di nero.

La zona giorno diventa il fulcro della casa in cui non possono mancare ampi divani in pelle, sedie e lampade di design. È proprio in questi anni infatti che si assiste a un’impennata nella produzione e varietà di oggetti di design per la zona living. Meritevoli di citazione, le famose le opere pop di Alessandro Mendini, mentre per i più ricercati si ricordano icone del design dallo stile moderno. L’indimenticabile Arco o Parentesi di Achille Castiglioni, la poltrona Wassily di Marcel Breuer, oppure la Barcellona di Mies Van der Rohe sono solo alcuni esempi.

Vengono anche introdotti i primi colori fluo e il nuovo materiale che prende il posto del vetro tradizionale è il sintetico plexiglass.

ANNI 80 Modulor
letto anni 80

TORNA LA SOBRIETÀ NEGLI ANNI 90

Gli arredi abbandonano le forme bombate e le linee sinuose che li avevano contraddistinti negli anni precedenti per riscoprire forme geometriche semplici, essenziali e minimali.

Vanno di moda le superfici lisce e lucide, qui infatti vengono stese le prime basi per quello che sarà l’essenza dei mobili contemporanei.

La plastica colorata fa del tutto spazio a materiali classici come il vetro, il legno e il ferro battuto.

Anche i colori accesi degli anni precedenti lasciano spazio alle tinte tenui, che dalle pareti si espandono fino agli arredi e ai complementi. Un’esplosione di beige, cipria, bianco candido, che a volte si abbinano a colori scuri come il grigio antracite e il nero.

La moquette e il parquet, due pavimentazioni opposte coesistono armoniosamente e si diffonde, come materiale, la pelliccia sintetica colorata soprattutto su poltrone e pouf.

La funzionalità degli elementi, progettati in funzione dell’attività che deve essere da loro svolta, lasciano comunque spazio alla creatività, soprattutto nelle forme originali e uniche.

cucina anni 90 Modulor
soggiorno anni 90

GLI ANNI 2000 E LA MULTIFUNZIONALITÀ

Le metrature delle case si riducono nei progetti dei nuovi appartamenti. Le case ariose delle epoche precedenti vengono ridimensionate in funzione di necessità e praticità.

Questo comporta il ripensare gli arredi in un’ottica di massima ottimizzazione per spazi e funzioni, prediligendo per esempio divani-letti trasformabili, tavoli allungabili e consolle.

I materiali diventano più flessibili e leggeri. È il passaggio dal legno massello, pesante e soggetto a deformazioni legate all’umidità, all’MDF o listellare, un composto di alta qualità ottimo per le laccature.

Iniziano a delinearsi nuove tendenze stilistiche nel settore arredo, quale L’Urban o l’Hi-Tech, che lasciano spazio a linee essenziali e materiali industriali. La tecnologia entra ufficialmente nel mondo dell’interior design diventando caratteristica funzionale ed estetica.

In totale opposizione tornano in voga lo stile Bohemien e nasce lo Shabby Chic, il “trasandato elegante”. Mobili vintage d’antiquariato fanno da padroni all’interno della casa definendo un gusto retrò rivisitato in ottica contemporanea.

 

cucina Modulor acciaio
living velluti e metalli

MODULOR SI PREPARA AD AFFRONTALE LE NUOVE SFIDE STILISTICHE DEGLI ANNI A DIVENIRE

Cosa ci riserveranno le tendenze dei prossimi anni?
Sicuramente la moda entrerà sempre più a fare parte di tutti gli ambiti legati al Design, anche quello degli interni.

Saranno quindi le nuance di tendenza a dettare le regole, quali colori più femminili o gli accenti verdi, che richiamano anche la tendenza eco e bio.

Si utilizzeranno sempre più carte da parati dai motivi geometrici, che si ritrovano già in piastrelle e complementi, o con motivi floreali anche di grandi dimensioni.

Il velluto sarà uno dei materiali che caratterizzeranno gli anni a venire, è la miscela perfetta di lusso e comfort, a cui si abbineranno diverse finiture di materiali metallici, come l’argento, l’oro, lo stagno e il rame.

 

CONCLUSIONI

In tutti questi anni la curiosità non ha mai abbandonato Carla che ancora oggi, insieme a tutti noi, non vede l’ora di scoprire quali sono i nuovi trend e proporli entusiasta ai suoi clienti. I 40 anni di attività di Modulor sono solo un punto di partenza e un incentivo alla continua crescita e ricerca.

Ps: anche se gli anni passano Carla è sempre giovane, non invecchia mai 🙂