Arredi per bambini secondo il Metodo Montessori

Arredi per bambini secondo il Metodo Montessori

Costruire arredi in stile montessoriano significa creare un ambiente a misura di bambino, confortevole e accessibile. Le linee che caratterizzano questi arredi sono semplici e i materiali prediligono richiami alla natura, come il legno.

IL METODO MONTESSORI

Il metodo educativo Montessori si basa sulla libera attività all’interno di un ambiente progettato per le caratteristiche strutturali e cognitive di bambini e ragazzi.
La funzione dell’ambiente e degli arredi che accompagnano la quotidianità dei più piccoli è permettere lo sviluppo spontaneo della propria autonomia in tutte le aree evolutive.
L’ambiente deve quindi essere costruito in proporzione al bambino. Deve essere bello, armonico e pulito e facilitare il movimento e le attività, limitandone tuttavia gli strumenti.
Uno spazio privo di ostacoli e minimale, libero di essere vissuto in autonomia, senza l’ausilio o l’interazione dell’adulto.
I bambini in questi ambienti sono liberi di scegliere, creare, inventare e prendono la consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità in un processo di autoeducazione e di autocontrollo.
La pedagogia Montessori parte dalla nascita e si sviluppa fino all’adolescenza con l’obiettivo di rendere il bambino oltre che autonomo, anche responsabile e consapevole verso una crescita individuale, ma anche sociale.

MOBILI MONTESSORI

Prerogativa fondamentale degli arredi Montessoriani è la possibilità, per il bambino, di raggiungere agevolmente e autonomamente l’oggetto o gli oggetti interessati per le attività sensoriali.
Lasciarlo quindi libero di essere “chiamato” dall’oggetto.
Mobili con un impatto non solo fisico ma anche visivo, fantastico ed emotivo.
Elementi che diventano compagni di gioco e di vita dove gli adulti sono ospiti o spettatori nell’ambiente.

LIBRERIA

A sposare i principi Montessoriani è questa libreria, realizzata ad altezza bambino in modo da favorire la libera scelta del libro preferito.
Tutti i libri o gran parte di essi sono esposti a vista e in modo ordinato, meglio ancora se con la copertina a vista e non di costa.
I ripiani sono facilmente accessibili mentre le parti chiuse studiati affinché l’apertura sia facile ed intuitiva.

Libreria Montessori Allegra
Piccola Libreria Allegra dettagli
Piccola Libreria Allegra dettagli

La “Piccola libreria Allegra” a forma di casetta presenta ripiani a vista nella parte superiore e antine inferiori dall’impugnatura sagomata a laser a forma di viso felice. L’apertura avviene proprio tramite l’inserimento delle dita nei “vuoti” della faccina, stimolando il tatto per la presa delle antine. Internamente, un ripiano è a disposizione per eventuali piccoli oggetti.
Realizzato in legno di pioppo è successivamente stato verniciato con tinte atossiche all’acqua che lasciano comunque intravedere le venature naturali del pioppo. Il tutto, per introdurre il tema del colore, rispettando il richiamo alla natura presente nella scelta del materiale.

TORRETTA MONTESSORI

La torretta Montessori viene anche chiamata Torretta per l’apprendimento o Learning Tower.
Questa è in sostanza una scaletta in legno che permette al bambino di stare in piedi, in totale sicurezza grazie alle paratie laterali.
Grazie a questa “elevazione da terra” tutti gli arredi degli adulti, quali piano della cucina, tavoli o lavabi, diventano accessibili anche per il bambino.
Quest’ultimo riesce così a svolgere, in completa autonomia, azioni diverse quali lavarsi i denti, le mani o svolgere piccoli lavori domestici che gli permettono di acquisire autonomia.
I gradini della torretta Montessori allenano anche il bambino nelle azioni del salire e scendere con cui dovrà confrontarsi quando avrà a che fare con scale più alte.

torretta Montessori giraffa

Qui una nostra realizzazione a forma di giraffa in cui il secondo gradino è removibile e può essere rialzato in base all’altezza del bambino.
Questa torretta è un accessorio utile e può essere usata anche come sgabello; il bambino può infatti sedersi sul primo gradino e il secondo ripiano funge da sostegno per la schiena.

Torretta giraffa dettaglio
Torretta giraffa dettaglio

Un esempio è questa nostra realizzazione a forma di giraffa in cui il secondo gradino è removibile e può essere rialzato in base all’altezza del bambino.
Elemento polifunzionale, può essere usata anche come sgabello sfruttando il primo gradino come seduta, mentre il secondo ripiano funge da sostegno per la schiena.

LETTINI MONTESSORI

Il lettino Montessoriano si caratterizza principalmente per la sua altezza studiata per permettere al bambino di salire e scendere in completa autonomia.
Non esistono sbarre laterali ad impedire i movimenti, la libertà diviene diviene metafora progettuale per un arredo essenziale ed intuitivo.  Non è presente quindi alcuna testata di retro, ma il materasso è piuttosto abbracciato dalla struttura in legno circostante.
I lettini Montessoriani possono avere barre laterali che gli danno un aspetto di casetta o, come in questi casi, di capanna indiana.

Lettino montessoriano basso
Lettino asta dettagli
Lettino aste dettaglio

Sulla barra superiore si possono appendere luci, giochi o eventualmente un telo affinché si sottolinei la sensazione di tana e di protezione.
La visione e la percezione del bambino all’interno della sua cameretta sono quindi di totale libertà visiva dell’intero ambiente e di ciò che lo circonda.

lettino montessori luce
fondo lettino montessori
asta letto

Il fondo è rigido e traspirante divenendo ottimo sostegno per lo sviluppo della colonna vertebrale.
Nonostante il letto Montessoriano sia estremamente sicuro, anche grazie all’altezza ridotta, un consiglio utile è introdurlo a partire dall’anno del bambino quando questo diventa autonomo nel camminare e muoversi.
Qui un altro nostro articolo dedicato alla sicurezza dei bambini in ambiente domestico.

TRIANGOLO PIKLER

Il Triangolo Pikler, è uno strumento-gioco ideato da una pediatra ungherese, Emmi Pikler, sulla base del Metodo Montessori.
Secondo Pikler era importante seguire il ritmo di sviluppo di ogni singolo bambino donandogli la possibilità di muoversi e sperimentare attraverso il corpo e i suoi movimenti in piena libertà.
Per poter esprimere le proprie emozioni, il bambino utilizza il movimento come primo mezzo di comunicazione.
Per questo, lasciarli liberi di muoversi e sperimentare è molto importante per la crescita e lo sviluppo psicomotorio, oltre che relazionale ed emotivo.

Triangolo Pikler
triangolo Pikler dettagli
triangolo Pikler dettagli

Qui il nostro triangolo Pikler, caratterizzato da una struttura in legno di forma triangolare a cui si può associare una pedana-rampa, che si aggancia sui pioli del triangolo. Questi ultimi possono essere utilizzati dal bambino per arrampicarsi, salire o scendere e in mille altri modi fantasiosi.
Con questo strumento i bambini imparano a scoprire e conoscere i movimenti del proprio corpo, controllare e gestire i movimenti, coordinarsi.
Favorisce lo sviluppo del senso motorio autonomo se usato per arrampicarsi, salire e scendere, ma è anche un interessante stimolo per la fantasia se sfruttato come tunnel o capanna, o tanto altro.

CONCLUSIONI SUL METODO MONTESSORI

La pedagogia Montessoriana non si basa quindi solo sull’indipendenza, la libertà e il rispetto del naturale sviluppo fisico, psicologico e sociale del bambino, ma anche su un senso di responsabilità e consapevolezza verso la rete che lega ogni piccola entità ad un macrocosmo più grande.
I bambini si meritano spazi dove poter muoversi, giocare e dormire, svegliarsi e sperimentare.
A volte si pensa che un bimbo appena nato sia piccolo, vulnerabile e incapace di aprirsi al mondo, ma non è affatto così.
Dando fiducia al bambino, fin dalla nascita, la sua crescita sarà equilibrata e autonoma e lui si sentirà più sicuro in ogni suo nuovo passo.

Il Piano Snack come evoluzione della cucina contemporanea

Il Piano Snack come evoluzione della cucina contemporanea

Il piano snack è sempre più apprezzato nelle cucine contemporanee, rappresentando un elemento informale e multiuso. Oltre a rendere l’ambiente più conviviale, aiuta a creare un nuovo collegamento ibrido tra cucina e zona giorno.

UN NUOVO MODO DI UTILIZZARE LA CUCINA

In questo ultimo decennio la cucina ha consolidato il suo ruolo focale all’interno dell’ambiente domestico.  Grazie alla moltitudine di programmi televisivi con chef stellati si è riscoperto il piacere del cucinare, riportando in vigore l’eccellenza della tradizione culinaria italiana. In virtù di questo, sempre più attenzione é riservata alla funzionalità della cucina: stoccaggio, preparazione, cottura e assaggio diventano punti fondamentali nell’atto del cucinare, ciascuno con le proprie esigenze e requisiti.

Le cucine hanno subito un’evoluzione nel tempo, sposando negli ultimi anni l’idea degli openspace, si fondono alla zona giorno. Abbattendo la canonica suddivisione in ambienti chiusi, il senso di apertura ha contribuito a modificare anche la conformazione delle cucine. Queste si sono fatte sempre più protagoniste sia nella loro disposizione a isola, sia in quella a penisola, in cui accompagnano la conformazione dell’assetto architettonico. In quest’ottica il piano snack svolge un ruolo fondamentale nella nuova visione dell’ambiente giorno, fungendo da elemento funzionale di convivialità e trait d’union tra le due diverse zone.

Per piano snack si intende ogni tipologia di prolungamento del piano di lavoro della cucina, sia esso complanare o in sormonto a quest’ultimo. Essendo un elemento ibrido sia di cucina che di zona pranzo, permette la degustazione di pranzi e snack veloci senza l’obbligo di sedersi al tavolo pranzo. Allo stesso tempo rimane a servizio come piano di lavoro durante la preparazione dei pasti.

Realizzato nel medesimo materiale del top o in contrasto ad esso con un materiale differente, è connotato da un design ricercato. Dimensioni e dislocazioni variano a seconda della struttura della cucina e all’importanza che si vuole dare all’elemento stesso.

cucina penisola wasabi

INTEGRATO ALLA PENISOLA

Nella cucina a penisola il piano snack ha la stessa altezza del piano di lavoro che solitamente si aggira intorno ai 90cm e differisce dal tavolo pranzo che è 20cm più basso. Si rende quindi necessario l’utilizzo di sgabelli alti o regolabili per un numero esiguo di commensali, dato lo spazio utile limitato.

In questi esempi di cucine a penisola il piano snack é pensato nello stesso materiale del piano per restituire un senso di continuità visiva.

In questa cucina a penisola, il piano in marmo risalta per venature ed eleganze, diventando protagonista indiscusso dell’ambiente. In quanto tale, abbraccia armoniosamente lo sviluppo della cucina, declinandosi verso terra e restituendo un senso di chiusura visiva. Nel secondo caso, il piano lavoro si slancia verso la zona giorno, sorretto da una struttura in ferro verniciato grigio antracite dall’estetica lineare. Il senso di apertura creato da questa struttura portante consente la massima fruibilità di questo elemento.

cucina wasabi lato
penisola snack grigio

INTEGRATO NELL’ISOLA

Nato come replica di un effettivo bancone da bar si trova di fronte o a lato della parte operativa della cucina, che molto spesso ingloba il piano cottura o il lavabo. Solitamente poco profondo, non più di 30cm, sfrutta uno spazio ridotto sia per l’appoggio che per l’assaggio. Può essere rialzato rispetto al piano della cucina e realizzato in un diverso materiale per creare un interessante contrasto visivo. Qui due esempi con piano in legno abbinato ad un top cucina effetto pietra.

Nell’isola il piano snack può proseguire con lo stesso materiale, fornendo solo uno spazio utile di appoggio e lavoro come in questi due casi.

cucina isola snack chiaro
cucina bianca grigia isola

un’elegante cucina dai toni chiari con piano grigio e due postazioni snack laterali

A SOSTEGNO

Il piano snack può anche essere svincolato da isola o penisola e diventare uno spazio autonomo per l’appoggio o la consumazione di pasti veloci. Un elemento singolare all’interno della cucina, come in questo caso dove diviene piano aggiuntivo per il completamento della cucina sulla parete.

cucina con piano snack allungo

Un elemento architettonico di disturbo, come un pilastro al centro della cucina, può integrarsi armoniosamente divenendo sostegno di un piano snack aggiuntivo alla cucina, come in questo caso.

cucina con snack laterale

SCORREVOLE

Il piano slide è un supporto scorrevole capace di nasconde parte della cucina chiudendola in un monolite solido e inerme. Questo, grazie ad un movimento meccanico, cambia il suo sviluppo allungando il coperchio verso l’esterno e facendolo divenire piano d’appoggio non convenzionale.

In questo esempio tutta l’isola era stata rivestita nello stesso materiale, in marmo emperador scuro. A riposo la struttura sembra fissa, nel momento in cui diviene operativa mostra il piano cottura e i materiali sottostanti, ovvero acciaio e vetroceramica.

isola cucina in marmo

IL PIANO SNACK IN CONCLUSIONE

Abbiamo visto come l’isola o penisola di una cucina può avere una naturale prosecuzione di una superficie multifunzionale divenendo piano snack. Un piccolo ma utile piano di lavoro che nel corso della giornata viene utilizzato per colazioni, spuntini e merende. Oppure una sorta di bancone per pranzi veloci ma anche un piano d’appoggio per degustare aperitivi con gli amici.

La ritualità dei pasti, infatti, con il tempo ha perso formalità divenendo un momento da ottimizzare all’interno della giornata a volte frenetica. Per questo il piano snack è diventato un elemento fondamentale nella progettazione di una cucina contemporanea.

UN NUOVO CORNER PER BURBERRY

UN NUOVO CORNER PER BURBERRY

In breve tempo e con un cronoprogramma strutturato un Corner del negozio Tiziana Fausti di Bergamo è stato sostituito da un nuovo Brand.

burberry fronte corner

I CORNER E LA MODA 

Aprendo una piccola parentesi sui Corner possiamo dire che sono spazi espositivi monomarca e sono specchio dei prodotti esposti al loro interno.
Infatti, Designer e Architetti legati all’atelier di moda, lavorano al meglio per esprimere l’identità e l’immagine della marca.
I corner servono al Brand per agevolare il controllo diretto in termini di assortimento, personale di vendita e visual merchandising.
Rappresentano anche un utile strumento di monitoraggio sul venduto giornaliero, al fine di poter mantenere in ogni momento un livello sufficiente di assortimento.
Inoltre, migliorano la Brand Loyalty e il consumatore riesce a distinguere più chiaramente la valenza della marca e del prodotto che andrà a comprare.
Un Corner ha però durata breve, di qualche anno, viene poi solitamente aggiornato o sostituito.

burberry corner interno
burberry corner bergamo

CREAZIONE DI UN WHITE BOX PER BURBERRY

In questo caso, dopo alcuni anni, si è scelto di sostituire il Corner del Brand Stella McCartney nel negozio Tiziana Fausti con Burberry.
Una volta definito il cambio, gli Architetti della Maison hanno presentato un progetto dello spazio, che è stato poi approvato da parte della proprietà.
Solitamente gli arredi del Brand sono forniti da un’azienda scelta che si occupa di tutti gli spazi di Retail dedicati.

Il nostro compito è stato creare un White Box, di cui abbiamo parlato anche in questo nostro vecchio articolo, e agire da General Contractor.
Sono stati quindi reclutati tutti gli attori utili alla sostituzione del Corner e seguito il processo passo per passo.

IL CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI

Una volta definite le modifiche da effettuare agli impianti e le nuove predisposizioni da creare ne è seguita la programmazione dei lavori.
La sostituzione dei Corner deve essere veloce per non precludere il normale andamento di vendita del negozio.
Il programma pattuito prevedeva infatti non più di due settimane di lavori.
Arrivata la data X il Corner è stato isolato con una cesata di chiusura in legno verniciato, in modo da preservare dalla polvere gli spazi vicini e permettere un normale flusso all’interno dell’area interessata.

cesata di chisura

Una volta svuotato lo spazio, con rimozione di cartongessi e pavimento, sono state impostate le basi del nuovo Corner.
Queste sono iniziate dalla posa del pavimento ad opera d’arte, sono seguite poi le stuccature, la prima mano di primer alle pareti e il cambio dei binari luminosi a soffitto.
Nella parte esterna il pannello nero tutt’altezza del vecchio Brand è stato sostituito con quello di Burberry, il suo logo tagliato a laser e retroilluminato da un plexiglass opalino.

smontaggio corner
posa pavimento corner
posa piastrelle ingresso

A chiusura della prima settimana il White Box era concluso e tutte le predisposizioni elettriche, tra cui quelle per l’insegna luminosa a parete, pronte per gli attori successivi.

fronte con nuovo pannello
posizionamento predisposizioni elettriche

La seconda settimana è stata sfruttata dagli arredatori, l’azienda Lisar, che hanno posato i nuovi arredi realizzati a progetto.
Appenderie in bronzo richiamano i profili del mobile espositivo centrale, i ripianetti retroilluminati e anche gli zoccolini a terra.
L’arredo bianco con alcuni elementi colorati lega in modo elegante e austero il bronzo alle piastrelle beige e monocromo e rispecchia al meglio lo spirito British del Brand.

nuovo arredo montato
nuovo arredo montato

A chiusura del nostro cronoprogramma l’ultimo giorno è stato dedicato alla supervisione da parte di Burberry, che ha verificato tutti i dettagli e dato il via libera all’inaugurazione dello spazio.
Ecco le foto del Corner Burberry, inaugurato in meno di due settimane, dopo l’intervento dei Visual Designer che hanno esposto i capi in modo impeccabile.

arredato finito Corner
Burberry corner finito
arredato Burberry corner

A questo link il vecchio articolo dedicato ai Corner del negozio Tiziana Fausti, in cui è presente Stella McCartney, se volete confrontare le differenze con il nuovo spazio allestito.

UNA CUCINA VERDE OLIVA NELLE PREALPI OROBICHE

UNA CUCINA VERDE OLIVA NELLE PREALPI OROBICHE

Immersa tra i boschi della Valle Seriana una splendida villetta con affaccio panoramico ha rinnovato i suoi interni e la zona giorno con una nuova cucina verde oliva.

Apertura ante cucina bianca con isola

UN PROGETTO FUNZIONALE E MODERNO

Il caldo di queste estati ci ha fatto riscoprire quanto sono belle, fresche e rilassanti le nostre seconde case di montagna.
C’è stata una vera e propria ripopolazione delle nostre Valli e la tendenza è in aumento.

Dopo tanti anni vissuti lontano dalle nostre seconde case si ha però anche voglia di tornare a viverle rinnovandole, per goderle a pieno.
La richiesta dei clienti era quella di avere una nuova cucina moderna, aperta sul soggiorno in un grande Open Space, funzionale e capiente.
Una cucina in grado di sposarsi con alcuni elementi in legno già presenti nella casa e con la nuova zona giorno con camino nei toni del grigio.

I nostri interlocutori non erano un unico soggetto ma più famiglie che fruiscono di questa seconda casa montana, abbiamo perciò tentato di soddisfare tutti loro con un progetto in armonia con il contesto.

cucina verde e legno
dettaglio maniglie incavo anta verde
dettaglio piano con cottura gas

IL PROGETTO DELLA CUCINA

Abbattendo il muro divisorio e chiudendo il vecchio accesso alla stanza, la cucina ha avuto la possibilità di svilupparsi ad angolo, proprio di fronte alla luminosa porta finestra che si affaccia sul terrazzo panoramico esterno.

Un primo volume a colonna sulla sinistra funge da ampia dispensa a ripiani (utile a più utenze).
Al centro e sfruttando l’angolo, uno sfondato con pensili bassi ospita il lavabo con sgocciolatoio, il piano cottura a gas e un buon piano di lavoro.
Chiudono l’angolo opposto la colonna frigor e la colonna forni con ante a servizio nella parte superiore.

cucina verde e legno
dettaglio aventos
dettaglio scolapiatti

CUCINA VERDE: ARMONIA TRA INTERNI ED ESTERNI

I materiali e i colori scelti ricalcano sia le tendenze che abbiamo ritrovato al Salone del Mobile sia, a livello concettuale, l’ambiente esterno.
Il colore predominante della cucina è infatti un verde oliva molto delicato, che richiama tutto il verde boschivo che si intravede dalla finestra.
Anche le pareti sono nello stesso tono di colore ma in una gradazione più chiara.
Il pavimento è in listoni di rovere e sale diventando lo stesso zoccolino dell’intera cucina.

Oltre all’estetica ci è stata però richiesto un certo grado di resistenza, essendo la casa utilizzata da più famiglie, quindi sia ante che pensili sono in bilaminato plastico.
Per quanto riguarda il bilaminato essenza rovere abbiamo cercato il più vicino al parquet come colori, si è preferito però discostarlo dal pavimento nel ritmo più lineare e senza nodi evidenti.
Il top è in HPL, cioè un composto di fibra cellulosica impregnata con resine termoindurenti, pratico e resistente.
La finitura del top è in pietra Cardoso, sui toni del grigio, che riprende gli altri elementi nel soggiorno e la sua irregolarità e le sue venature marcate lo rendono molto simile alle rocce arenarie della Valle.

Verde, legno e roccia, sono questi i richiami armonici che abbiamo scelto come filo conduttore tra interno ed esterno e il risultato è davvero soddisfacente.

Qui il link ad un altro appartamento montano ristrutturato.

Arredamento grigio per un appartamento maschile

Arredamento grigio per un appartamento maschile

Un arredamento sui toni del grigio si sviluppa sui due livelli di questo appartamento moderno dall’impronta maschile. Dalla libreria a piano terra alla cabina armadio ricavata nella zona notte, gli arredi si sviluppano in modo elegante e delicato.
Il legno dalle tinte scure scelto nel parquet a pavimento si abbina alle piastrelle di ardesia che dalla scala interna abbraccia cucina e ambienti bagno.

arredamento grigio appartamento maschile

LA ZONA GIORNO INCONTRA L’ELEGANZA DI UN ARREDAMENTO GRIGIO

In un contesto residenziale di nuova costruzione, spicca questo appartamento distribuito su due livelli in cui l’impronta maschile è elegantemente ammorbidita dalla scelta di arredi monocromatici.
I pavimenti denotano carattere nell’abbinamento di parquet in rovere fumè e piastrelle effetto ardesia.
Scuro quindi il pavimento, che viene bilanciato cromaticamente dalle pareti che si tingono di bianco e dagli arredi chiari che alleggeriscono e rischiarano l’ambiente.

zona giorno toni grigio arredamento

L’illuminazione del piano terra viene abbinata a dei segna passi a lato scala, questi scandiscono un ritmo luminoso e accompagnano al piano superiore.
Ad abbracciare la zona giorno, una libreria a tutta altezza coniuga spalle in grigio antracite a ripiani grigio chiaro nella stessa tonalità dell’arredamento circostante.
Il grigio antracite che qui troviamo nelle spalle laccate può essere sostituito dal ferro nero, come ad esempio in questo appartamento dalla stessa anima maschile.

libreria grigio antracite arredamento maschile
segnapassi
dettaglio ripiani

I toni neutri diventano così protagonisti di un racconto che trasmette eleganza e freschezza.
Di un grigio più scuro e mosso dal tessuto vellutato è il divano, che si posiziona lateralmente all’ingresso e nasconde un allungo laterale per consentire il massimo comfort.
Alle sue spalle, il corrimano della scala in metallo verniciato grigio antracite si abbina alle spalle verticali della libreria posizionata proprio in fronte.

divano e scala
dettaglio velluto divano

LA CUCINA RECUPERATA

Il camino a bioetanolo, alloggiato in una struttura aperta in cartongesso funge da elemento di fusione tra la zona giorno e l’ambiente cucina.
Questa, recuperata dalla precedente abitazione, è caratterizzata da toni cipria e legno e viene abbinata ad un tavolo rustico con sedie leggere in alluminio.
Il legno della cucina e del tavolo, che sono di un tono più chiaro rispetto al pavimento della zona giorno la richiamano a livello materico e creano una continuità tra le due zone.

cucina cipria e legno

I BAGNI IN GRIGIO ANTRACITE

Accedendo al bagno di servizio, armadiature in bilaminato bianco opaco a tutta altezza fungono da ripostiglio organizzato in ripiani, appenderia e cassetti.
Questo antibagno dalle tinte chiare crea un bel contrasto e uno stacco netto con il bagno caratterizzato dai toni scuri.

antibagno bianco
dettaglio antibagno

La piastrella antracite si alza infatti sui laterali rimanendo ad un’altezza di 120cm e viene abbinata ad un mobile bagno della stessa tonalità con un top in lacobel nero opaco.
Particolare il lavandino scelto, in cristallo trasparente, che sembra scomparire alla vista e perdersi tra le piastrelle e il top.

bagno servizio
dettaglio lavandino

Il secondo bagno padronale, situato al piano superiore amplifica la sua natura maschile rivestendo totalmente le piastrelle in grigio antracite fino alla trave del soffitto.
Il bagno risulta essere molto scuro ma il grande lucernaio a soffitto illumina perfettamente l’ambiente dall’alto.
Anche qui è presente un mobile bagno in tonalità, con il piano in lacobel lucido anziché opaco, che ben si sposa con i riflessi del lavandino Globo in ceramica.

bagno padronale arredamento nero
dettaglio ceramica

DALL’ARREDAMENTO GRIGIO DEL PIANO INFERIORE AI CONTRASTI DI BIANCO E NERO NELLA ZONA NOTTE: UNA CABINA ARMADIO RICAVATA NELLA CAMERA DA LETTO

Se il piano inferiore si impreziosisce di un arredamento sui toni neutri del grigio, la zona notte di caratterizza invece di un contrasto più tenue.
Il tema ricorrente del grigio antracite si ritrova comunque nel piccolo angolo studio, attraverso una scrivania con struttura in metallo e piano in linoleum grigio medio.
Qui alcuni altri esempi di angoli Smartworking dove la sfera lavorativa viene coniugata con un ambiente domestico.

camera e cabina armadio arredamento maschile

Alle spalle di questo, una cabina armadio si sviluppa ad angolo creando un ambiente circoscritto ma al tempo stesso funzionale.
All’interno della cabina armadio le appenderie si alternano in altezza mentre al centro una cassettiera centrale con ripiani superiori rimane a disposizione per tutto il piegato.
Nel laterale verso il letto una piccola nicchia rimane a servizio e funge da comodino aperto utile all’appoggio di piccoli oggetti.

cabina armadio arredamento maschile
interno cabina
dettagli cabina armadio