SALONE DEL MOBILE 2022

SALONE DEL MOBILE 2022

Ci eravamo lasciati lo scorso settembre ricchi di aspettative verso il Salone del Mobile 2022 e, dopo averlo vissuto, possiamo dire che le ha ampiamente soddisfatte. Le tematiche centrali di questa edizione erano sostenibilità e transizione ecologica, è stato interessante scoprire come il mondo della produzione seriale le ha approcciate.

INTRO

Se lo scorso anno Milano era pronta a ripartire e a ripopolarsi, nelle scorse settimane abbiamo assistito ad una vera e propria migrazione verso il polo del Design Italiano. Abbiamo avuto modo di appurare che Milano non solo è rifiorita e la macchina del Salone del Mobile ha ricominciato a marciare a pieno ritmo ma la domanda, che era rimasta silente in questi ultimi anni di restrizioni, si è rivelata ampia e affamata di novità. Le vie della città brulicavano di gente e da tanto tempo non ci ritrovavamo su metro affollate, in stand chiassosi a parlare senza paure e senza mascherine di qualcosa che fosse strettamente legato al nostro settore. Devo ammettere che è stato inaspettato ma bello.

salone fiera rho

LE MIXED-REALITY

Gli spazi e gli oggetti sembrano aver assunto un nuovo significato in questi anni di resilienza. Le nostre abitudini si sono modificate e radicate all’interno delle pareti domestiche, è come se nello spazio di casa si fossero sovrapposti più livelli contenenti tutte le attività che prima erano esterne, da quelle lavorative allo svago. Interessante e ottimo spunto di partenza è stata l’Installazione immersiva di Huawei: Tomorrow Living, in cui vengono mostrati nuovi scenari abitativi mixed-reality. Qui la tecnologia intelligente ci consente di vivere intensamente la casa riconnettendola con la natura, ottimizzando i consumi e gli spazi in un’ambiente non solo più sostenibile ma anche più abitabile. A favore di un benessere psicofisico la nostra abitazione non diviene la nostra gabbia ma un ambiente circoscritto in cui è possibile vivere in armonia, con noi stessi ma anche con il vicinato creando delle piccole comunità stanziali.

Huawei tomorrow living

SOSTENIBILITÀ

In un’ottica Green, sul recupero dei beni e delle materie prime senza sprechi o dispendi inutili di materiali, gli oggetti perdono la loro essenza caduca e diventano longevi. Tom Dixon nella sua installazione Twenty, oltre a celebrare le due decadi di attività, riflette sulla complessità degli oggetti sostenibili, mostrando alcune idee sulle quali lo studio sta lavorando. Tra questi un loro progetto simbolico, Flamecut, una sedia come esempio di questa teoria del design che sopravvive nel tempo, che potrà essere capace di superare pestilenze, calamità naturali, ma soprattutto il passare del tempo immutata.

Tom Dixon Flamecut
Tom Dixon twenty

A LIFE EXTRAORDINARY

Gli oggetti non solo diventano longevi ma si arricchiscono anche di sinapsi cognitive. La nuova AI, lo vediamo anche nei dispositivi di Home Smart Automation, risponde ad ogni nostro desiderio e diviene un vero e proprio compagno di vita. Moooi sull’onda della tecnologia e in Partnership con LG e IDEO presenta nella sua A Life Extraordinary a Palazzo dei Tessuti, Piro, un diffusore di fragranze intelligente. Piro è capace di ballare a ritmo di musica, seguirti con un sensore di movimento, cambiare il colore dei suoi led interni e, se lo reputa necessario, spruzzare nell’aria una nube delicata di profumo.

La sua struttura è quella di un braccio meccanico utilizzato per le produzioni automatizzate, decontestualizzato, rivestito di una scocca lucida e colorata e programmato per diventare un oggetto senziente casalingo. La casa diventa essa stessa un’esperienza straordinaria nella Vision di Moooi, tra tessuti morbidi, tappezzerie che fanno sognare e oggetti raffinati ed eleganti. Ringraziamo Marcel Wanders, il fondatore del brand per le sue sempre visionarie creazioni.

Moooi tavolo e sedie
moooi tappezzeria
moooi divano

LE TENDENZE DEL SALONE DEL MOBILE

Le tematiche nobili di quest’anno nascono dalle domande legate al futuro dell’abitare. Le materie prime sono in continuo esaurimento e sono divenute, soprattutto in questi ultimi anni, fonte di speculazione economica. L’installazione centrale al Salone, Design with Nature, un progetto sviluppato con Mario Cucinella, vuole diventare un tavolo di discussioni e approfondimenti sui temi dell’economia circolare e del riuso. La città potrebbe infatti diventare la riserva del futuro, dove trovare gran parte delle materie prime utili alla costruzione in un ecosistema virtuoso.

CUCINE e MATERIALI

Da questo spunto si sono create infatti due nuove aree nei padiglioni, quelle legate al FTK, cioè alle nuove tecnologie per la cucina, elettrodomestici capaci di ridurre il proprio consumo in un’ottica di casa domotica e intelligente alzando il livello delle loro prestazioni. I nuovi elettrodomestici sono multifunzioni e di stampo professionale, anche se in cucina si tende a nasconderli alla vista. Abbiamo notato che nella maggior parte delle proposte, soprattutto la colonna forni, viene lasciata dietro ante che si impacchettano lateralmente in ingegnosi sistemi con cerniere e guide laterali che in pochi centimetri ospitano l’anta a riposo.

cucina nascosta
Valcucine con avanzati sensori di movimento rende la cucina un meccanismo fluido capace di chiudersi, aprirsi o cambiare funzionalità con dei semplici movimenti morbidi della mano.
Valcucine Mendini
cucina mendini chiusa
Viene invece messo in risalto tutto quello che è lo spazio di lavoro e viene ulteriormente attrezzato nella parte di retro con moduli dedicati a tutti gli strumenti utili in cucina. Dal portacoltelli, al porta spezie, ai taglieri, al rotolo di scottex, tutto è in ordine e accessibile.
retro cucina attrezzato
retro cucina
retro cucina chiuso

L’area lavoro è ben illuminata e caratterizzata da materiali atossici e antibatterici. Materiale principe di questo salone è quindi proprio lui: il Lapitec. Green, resiste allo shock termico, ai graffi ed è pure conduttore di calore, ha infatti brevettato il primo piano cottura invisibile. Il funzionamento è semplice: dotato di sensori magnetici e di una serpentina nascosta, posizionando un apposito pad in silicone sul piano, si attivano i comandi touch che consentono l’accensione del sistema, da due o quattro fuochi. In assenza del pad il piano cottura a induzione e i relativi comandi risultano inattivi, sicuri e impossibili da accendere involontariamente. Il top resta quindi completamente libero, contraddistinto solo da un display e da piccole incisioni che enfatizzano la natura a tutta massa del materiale. Tutto ciò non solo aiuta nelle operazioni di pulizia, ma consente anche l’impiego del piano di lavoro per altre attività, dalla preparazione dei cibi fino all’accoglienza in momenti conviviali.

Lapitec chef
Insieme a Lapitec ci sono, sempre per il top della cucina, materiali ceramici e gres, con venature stampate in superficie che ricordano i marmi di tendenza o le tinte piene. La finitura dei materiali passa da Soft touch, vellutata e morbida al tatto, a rugosa e irregolare. Difatti, anche la nuova produzione Neolith tende a rimarcare la disomogeneità tattile delle loro lastre.
Neolith texture
Piano effetto marmo
Dal punto di vista estetico il piano viene presentato in due spessori, il sottilissimo 12mm, che andava tanto di moda anche lo scorso anno, una misura di mezzo da circa 6cm e un 12cm che in molti casi, ingegnosamente, viene attrezzato con cassetti contenenti stoviglie e piccoli oggetti da cucina. Bello anche il gioco che si viene a creare con i vuoti, la gola sottopiano della maniglia ad incavo (sempre attuale) e la partenza poi dell’anta.
piano attrezzato
cucina piano medio legno
cucina cassetto pietra
Sono leggermente cambiati in onore della modernità i telai interni delle ante in stile classico (qui un approfondimento sullo stile di riferimento). Le fascettature diventano quasi tridimensionali e scompaiono pomoli o maniglie in favore di push nascosti.
cucina fascette moderne
dettaglio fascette

NUOVA PALETTE COLORI, MATERICI E DELICATI

Ritroviamo il colore terracotta, eletto colore dell’anno 2021 in una tonalità più delicata anche nei piani in Solid Top e poi ripreso nelle ante in laminato o laccato. Molto bello il collegamento visivo che si viene così a creare tra materiali diversi ma accomunati da una stessa tonalità. D’impatto il color Blue Klein, una tonalità molto decisa utilizzata per pareti e arredi giorno, questo si attenua e si ritrova, in una versione più delicata color polvere, nella cucina. Sempre per i piani troviamo il verde salvia, che con il verde alpi marmoreo è tornato di Auge e tante tonalità di grigio.

color terracotta
color azzurro grigio polvere
Color Blue Kline
proposte colore Silestone
Il grigio antracite viene introdotto anche nelle finiture degli elettrodomestici, prendendo il posto del nero lucido nelle nuove proposte di Smeg.
smeg antracite

CANNETTATO E FRESATO

Con quel suo animo vintage, elegantissimo e tendenza affermata è il legno cannettato, che anche noi stiamo utilizzando da tempo. Torna il legno quindi ma con un vestito diverso, a listarelle uniformi nella colorazione naturale o laccata. Lo abbiamo ritrovato sulle ante delle cucine, dei mobili giorno, nella zona notte e anche come boiserie a parete.

cucina canettato
cucina canettato
cucina canettato
libreria cannettato
Le materie prime si mostrano quindi con trame e intrecci, il marmo viene fresato in sottili geometrie che ampliano il movimento delle venature. Le pietre invece si incastrano tra loro in mosaici capaci di creare dell’ottimo dinamismo visivo.
trame di pietra
trame di pietra
trame mosaici
Anche il vetro non è più un cristallo extrachiaro liscio e pulito ma si trova nella sua forma di stratificato scanalato, a volte con un retro in specchio.
vetro scanalato
vetro scanalato

FORME

Un salone del mobile che guarda al passato per prendere inspirazione, sia nei materiali che nelle forme. Tornano le linee arrotondate, principalmente nei mobili stand alone e della zona giorno, in cucina viene ammorbidito il piano snack o il tavolo conviviale del soggiorno.

forme arrotondate
mobile arrotondato
mobile arrotondato verde
mobile arrotondato cannettato

FINITURE

Qui decretiamo che l’acciaio perde fascino e lascia il posto a tante diverse finiture.
Come abbiamo visto in questi ultimi anni il color ottone satinato e l’oro rosato risultano essere le guide stilistiche del mondo della moda, che anche se indirettamente, detta le regole e influenza anche il mondo del design.
Ritroviamo infatti profili in metallo con queste finiture negli elettrodomestici e in tutto quello che è la rubinetteria, se non vogliamo l’acciaio inox abbiamo la possibilità di escluderlo da qualsiasi elemento per una valida alternativa.
Tra queste il nero opaco, che si può ritrovare anche nei lavabi preformati in abbinamento.

finiture rubinetteria

LE LOCATION DEL FUORISALONE

Il Salone del Mobile è anche un’occasione per scoprire i meravigliosi Palazzi del centro città che aprono i battenti e diventano sede espositiva.
Tom Dixon si è presentato a Palazzo Serbelloni, mentre Palazzo Bovara ha accolto, come lo scorso anno Elle Decor.
All’interno degli allestimenti che descrivono e definiscono le varie zone attraverso degli oggetti di Design senza tempo.
Nella casa che abitiamo oggetti, lampade e arredi si dispongono senza apparente gerarchia temporale e funzionale, diventando intercambiabili in base all’attività svolta al suo interno.

Palazzo Bovara
Palazzo Bovara ristorante
Palazzo Bovara Elle Decor

A Palazzo Citterio la Maison Dior collabora per la prima volta con Philippe Starck invitandolo a reinterpretare la sedia Médaillon, un simbolo dello stile Luigi XVI, caro a Christian Dior.
Ne nasce Miss Dior, una sedia elegante che enfatizza la leggerezza dell’alluminio in tre varianti, due finiture (lucido e opaco) e quattro colori, tra cromo, rame, canna di fucile e oro.
Qui il link all’articolo dello scorso anno, in cui la stessa sedia era stata reinterpretata da tanti designer diversi in progetti anche bizzarri.

Dior e Stark
Dior oro rosa

A Palazzo del Senato Kohler presenta in anteprima mondiale un’esperienza d’arte immersiva su larga scala, intitolata Divided Layers, in collaborazione con uno dei più grandi artisti del panorama contemporaneo: Daniel Arsham, che sempre per l’azienda ha creato Rock.01, un lavello stampato in 3D.

palazzo del senato
arsham

Sede espositiva alternativa è stato invece il caveau di una ex banca in Piazza Affari dove gli oggetti esposti di Pulpo sembravano ancora più preziosi.

Pulpo caveaux
Pulpo caveaux

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI

La Statale viene totalmente occupata da oltre 40 progetti che si propongono di riflettere su quello che è il design potrebbe fare per un futuro migliore. Rigenerazione, riqualificazione, recupero e rinascita attraverso installazione ecosostenibili e sognanti. Nei cortili dell’università si rincorre il tema del labirinto, come The A-maze Garden di Lissoni Associati con Amazon, o anche Labyrinth Garden di Raffaello Galiotto. Nel Cortile centrale spicca la torre-cannocchiale Sideral Station, creata con Whirlpool e firmata da Michele De Lucchi. Così ha spiegato il suo progetto: «È una torre per guardare in alto e immaginare visioni alternative del domani. L’esperienza immersiva al suo interno, dove si esplorano gli spazi emozionali, è pensata per meravigliare e spingere il visitatore a continuare a sognare un domani meritevole di essere vissuto».

statale cortile principale
statale labirinto
statale idra
statale aula magna

HERMES, FENDI E LOUIS VUITTON

L’ampio spazio della Pelota è stato, anche quest’anno, sede espositiva di Hermes, che ha presentato le sue ultime collezioni dedicate all’Home Decor.
Con estrema delicatezza i totem che contengono gli elementi esposti, divisi anch’essi per gamme cromatiche, sono caratterizzati da una leggera struttura in legno e carta di riso.
Sempre carta naturale, strutturata in volumi di diverse altezze, è sede espositiva di ceramiche, contenitori in cuoio e piccoli oggetti in bambù.

Hermes ceramiche
hermes cuoio
hermes piccoli oggetti
hermes soffitto strutture
Spazio Pelota Hermes
Fendi Casa presenta, in uno splendido palazzo di via Monte Napoleone, la sua casa senza tempo.
Richiami del passato, nuovi materiali ecosostenibili quali il bambù, forme classiche e moderne si abbracciano in una produzione sofisticata e attenta al dettaglio.
Fendi Bar
Fendi home
fendi home dettaglio

Orientata all’innovazione creativa la mostra di Luis Vuitton Objets Nomades, in cui celebri designer immaginano mobili sperimentali ma funzionali.
Gli oggetti della collezione sono caratterizzati da un’esplosione di colore, la bellissima poltrona Bulbo di Fernando e Humberto Campana apre la collezione e, durante la visita, abbiamo anche la fortuna di immortalare Patricia Urquiola con la sua Overlay Bowl.

oggetti nomadi
oggetti nomadi louis vuitton
patricia urquiola
oggetti nomadi

LE INSTALLAZIONI BOLD DI LEE BROOM, ALCOVA E NILUFAR DEPOT

Lee Broom in Brera Design District ha presentato le sue Divine Inspiration, una serie di sei lampade eteree che nascono dall’esplorazione del design monumentale associato all’architettura religiosa.
Un viaggio spirituale che trasforma ambienti ed evoca sensazioni di reverenza e contemplazione.

lee broom
lee broom
Lee broom
lee broom

Nilufar Depot presenta Innesto, tre piani di installazioni ricche e di un particolare ed esclusivo tipo di design, che potremmo anche definire unico.
Perché nasce dalla curiosità personale, dalla contaminazione, dall’apprezzamento dell’eterogeneità e dalla fusione di mondi apparentemente lontani.

nilufar depot
nilufar letto
Per il terzo anno consecutivo, Alcova conferma la sua attenzione alle evoluzioni e agli sviluppi del mondo del design, per offrirne uno spaccato stimolante.
In ogni stanza un’esposizione diversa in cui diversi progetti alternano professionisti affermati a giovani talenti emergenti per esplorare nuove frontiere dal punto di vista tecnologico, dei materiali, della produzione sostenibile, delle pratiche sociali e di ogni altra attuale direzione del design.
alcova portale
alcova finestra
alcova tessuti

Interessante e inerente al tema del riutilizzo, la presentazione di materiali riciclati da elettrodomestici in disuso.

elettrodomestico riciclato

IL SALONE DEL MOBILE 2022 A CONCLUSIONE

La produzione non potrà mai essere a impatto ambientale zero, sostenibilità e transizione ecologica sono quindi temi difficili da affrontare ma allo stesso tempo delle sfide interessanti.
Nella speranza che si riesca davvero a creare un ecosistema virtuoso sul riutilizzo per limitare i grandi sprechi della nostra società vi diamo appuntamento al Salone del Mobile nel 2023!

UNO SPAZIO DEDICATO A FLORA E SOTTOSUOLO

UNO SPAZIO DEDICATO A FLORA E SOTTOSUOLO

Come cittadini del mondo abbiamo la possibilità di vivere a contatto con la natura e la sua flora rigogliosa.
Possiamo immergerci in un ambiente naturale che è lì, esiste da sempre e si può trovare a due passi da casa o a mezza giornata di viaggio se abitiamo in una grande metropoli.
Ma sappiamo davvero riconoscere tutto questo verde che ci circonda?

ingresso spazio Flo&s

L’OBIETTIVO COMUNALE

Nel comune di Ranica è nato un progetto ambizioso da parte della giunta comunale.
Lambendo il Parco dei Colli con tutto il suo splendore e la sua bellezza, il colle di Ranica parte da un’altezza significativa e pian piano descresce verso il fiume Serio.
In questo panorama molto diversificato abbiamo la possibilità di ritrovare una varietà di flora e sottosuolo caratterizzante delle zone interessate.
Nato dalla volontà di promuovere e incentivare la scoperta territoriale, nel centro storico del paese di Ranica e vicino alla risalita verso il colle è stato da poco inaugurato uno spazio pubblico dedicato.

SPAZIO FLORA E SOTTOSUOLO

Lo spazio FLO&S (Flora e Sottosuolo) è nato dall’idea creativa dell’Arch.Patrizia Berera, facente parte della Rete degli Orti botanici della Lombardia.
Non molto lontana dalla nostra amata Cartolibreria, si trova nel sottoportico di via San Luigi a Ranica, una vecchia cascina ristrutturata in posizione pedecollinare.
Questa gode di un accesso rialzato fronte cortile.
Non essendo lo spazio multisala ma sviluppato per lungo come un grande corridoio il Concept di progetto era riuscire ad ottimizzalo creando una sorta di percorso interattivo.
Destinato ad un target vario, principalmente scolastico, ha lo scopo di mostrare i vari elementi di flora e sottosuolo e premetterne la loro scoperta attraverso varie metodologie comunicative.

ingresso spazio Floes
retro spazio Floes
benvenuti nello spazio Flo&S

IL PROGETTO

All’ingresso un camminamento che taglia l’intero spazio guida l’utente verso l’interno, rendendo ancora più immersiva e suggestiva la visita.
Questo è composto da diverse tipologie di pietra e legno, le stesse che si possono ritrovare, allo stato grezzo, nel territorio circostante.
Tra loro del marmo di Zandobbio, del ceppo di Gré, del legno di ciliegio, del rovere e dell’abete.

Le pareti a disposizione sono state suddivise in macroaree:

pianta dello spazio flora e sottosuolo

una vista dall’alto della sala con e le diverse aree espositive.

L’ingresso è stato dedicato all’accoglienza, sulle due pareti frontali inclinate, dei piccoli testi spiegano gli obiettivi e il significato dello spazio.
A lato viene fornito del materiale informativo attinente.
Dopo aver varcato questo corridoio, che si stringe ad imbuto, sulla parte destra (denominata A) troviamo una lunga parete dove è presente un’illustrazione a tutt’altezza.
Qui, in base al rilevo altimetrico del colle mostra le specie di alberi, arbusti ed erbacee che si ritrovano nella flora locale.
Questo grande pannello, da noi illustrato (qui più dettagli in merito) presenta la silhouette dell’albero o dell’arbusto, il bocciolo e il frutto, che ne permettono il riconoscimento e tutta la parte di erbacee e fiori a terra.
A lato degli elementi abbiamo realizzato delle piccole scatolette in legno accessibili a tutti per quello che è la comunicazione tattile.
All’interno si troveranno infatti, in base alla stagione di riferimento, fiori, foglie o frutti con cui sarà possibile interagire.
Si avrà così la percezione della ruvidità, dell’odore e della fragilità o morbidezza di quelle che sono le fioriture, che si potranno meglio riconoscere in un’escursione sul colle.

pannello illustrato
laterale pannello
dettagli box interattivo
parete illustrazione allestita
parete illustrazione allestita fiori

Nella parte inferiore sono invece presenti dei mobili attrezzati, che possono sia fungere da “aula didattica” che da arredi di servizio per lo stoccaggio di oggetti dedicati allo spazio e materiale divulgativo.
Questi elementi bassi di seduta, presenti anche negli altri due spazi che illustreremo a breve, presentano cassettoni o apertura a ribalta.

cassetti e ribalte
dettaglio immagine

Nella seconda parete (denominata B) l’interazione oltre a essere attiva è anche “creativa”.
A disposizione dell’utente c’è una superficie di lavagna e dei gessetti con cui poter disegnare l’elemento di flora preferito.
A lato invece un box funge da contenitore di calamite o da erbario, all’interno lettere magnetiche o schede botaniche che vanno ad approfondire tutta la parte teorica delle immagini che si ritrovano nella parete illustrata.
Questa lavagnetta può essere multifunzionale, o a servizio del box con le schede botaniche o anche utile per avvisi o aggiornamenti tematici stagionali.

laterale lavagna disegno
lavagna magnetica

Sulla terza parete (denominata C) si va invece ad approfondire tutte le tematiche legate al sottosuolo.
Sono esposti, all’interno della bacheca e sulle mensoline, minerali comuni del territorio allo stato puro.
Il lato sinistro della bacheca è stato volutamente progettato ad “assetto variabile”.
Questo significa che i ripiani possono cambiare la loro posizione all’interno dello spazio oppure essere rimossi totalmente.

parete bacheca sottosuolo
parete minerali

FINITURE E REALIZZATO

Date le finiture dello spazio molto neutre, che vedono un pavimento in gres grigio chiaro e delle pareti intonacate della stessa tonalità anche i nostri arredi volevano risultare chiari e luminosi.
Tutto è bianco, con un richiamo ligneo nei box espositivi.
Questo per lasciare che siano le immagini e il colorato camminamento centrale i protagonisti dello spazio.

arredo tonalità neutre e chiare

SPAZIO MULTIFUNZIONALE

Questo spazio non sarà solo lo specchio della flora Ranichese ma potrà venir usato anche come spazio didattico per laboratori e lezioni.
Verrà infatti legato ad alcuni progetti del circuito scolastico locale.
In previsione di questo abbiamo realizzato dei tavoli quadrati che possono allungarsi, aprendosi a croce con delle aventos, per ospitare più utenti.
Questi tavoli saranno liberi di sostare e disporsi, nel momento del bisogno, con diversi assetti.
Utili anche come espositori mobili verranno stoccati nel piccolo magazzino situato all’ingresso, speculare al bagno.

tavoli chiusi
tavoli aperti
tavoli multifunzionali
disposizione tavoli nello spazio

qui delle proposte di disposizione spaziale dei tavoli aperti

INAUGURAZIONE

Lo scorso fine settimana lo spazio FLO&S è stato pubblicamente inaugurato dal Sindaco e dalla giunta di Ranica.
Sono intervenuti tutti gli attori che hanno allestito lo spazio e lo cureranno in futuro.
Le donazioni di minerali rari sono state consistenti e rendono lo spazio ancora più prezioso.
Inoltre è già attiva una lista di eventi a partire dall’estate fino al prossimo anno.
Noi non possiamo far altro che incentivare la partecipazione agli eventi e confidare che questo spazio diventi parte integrante della nostra collettività.
In bocca al lupo Spazio FLO&S!

rilievo altimetrico Ranica
semi
lavagnetta interattiva
minerali rari

La Casa del Commiato

La Casa del Commiato

A Bergamo è stata da poco inaugurata la Casa del Commiato, un luogo solenne ma al tempo stesso intimo e delicato, destinato a dare l’ultimo saluto alle persone care.

ingresso casa commiato

L’ARCHITETTURA DEL LUOGO

La struttura, costruita all’interno del contesto urbano diviene parte viva ed integrante della comunità con la sua forte connotazione stilistica ed architettonica.
Data la natura degli ampi spazi, le sensazioni che si è voluto trasmettere sono di tranquillità e protezione, con salotti dedicati al raccoglimento e alla condivisione.
Sono presenti una Sala laica e una stanza per la cerimonia di consegna delle ceneri e delle salette private.

sala laica
Casa del Commiato sala privata

L’illuminazione gioca un ruolo fondamentale, proviene sia dall’esterno, leggermente oscurata da vetri fumé e dall’interno, sapientemente studiata in modo che risulti puntuale ma non eccessiva.
Plafoniere rotonde a soffitto nella parte di corridoio si affiancano a sofisticati lampadari di design all’ingresso e nelle sale.
Tutta la luce è dimmerabile per fare in modo che i momenti di veglia e intimità vengano distinti da altri nel proseguo della giornata.

dettagli luce
illuminazione parete soffitto

Piastrelle effetto onice sono le protagoniste materiche dell’ambiente, ricoprendo la maggior parte delle pareti a tutta altezza.
A queste si abbina il Gres grigio tenue a pavimento e la tappezzeria color tortora per la Sala Laica.
Il fil rouge decorativo di tutti gli ambienti è del noce declinato nella forma di listelli terra-soffitto. Questi si ritrovano in diversi punti della struttura scandendone i ritmi visivi.

ingresso casa commiato

Per i bambini è stato realizzato uno spazio dedicato con una libreria composta da titoli selezionati da Ursula Gruner per fasce d’età.
Questo dolce pensiero per i più piccoli può essere un valido aiuto per accompagnarli nella comprensione dell’importanza di quel momento.

spazio bambini casa del commiato
testi per bambini

IL NOSTRO INTERVENTO

Ci siamo occupati di alcuni degli elementi d’arredo di questa imponente struttura.
Principalmente dei due uffici direzionali, il cui obiettivo è renderli operativi e funzionali mantenendo però l’eleganza d’insieme e un senso di leggerezza.
Essendo tutta la casa del Commiato molto caratterizzata a livello di elementi, colori e materiali, si è optato per un progetto molto neutro.
L’arredo difatti, che ha lo stesso colore delicato delle pareti, scompare all’interno delle due stanze e funge solo da supporto logistico.

ufficio grande casa del commiato

Ante e cassetti nascondono faldoni, pratiche e tutto l’aspetto burocratico della struttura, lasciando in vista solo due tavoli leggeri, dalla struttura bronzea.
Ecco un altro esempio di ufficio con una struttura dei tavoli simile ma in finitura inox.
Nell’ufficio più piccolo l’arredo dalle nicchie si snoda in un allungo laterale attrezzato che arriva fino al tavolo, rimanendo al suo fianco con una cassettiera e delle mensole interne a disposizione.
La porzione di mobile cui è poggiata la scrivania ha accesso lateralmente, a fianco di un altro mobile alto a ripiani.

studio piccolo verticale casa del commiato
studio piccolo lato
dettagli cassettiera angolo

Nel secondo ufficio, più grande rispetto al precedente, l’arredo si sviluppa a U, utilizzando la nicchia dell’ampia finestra come maggior superficie attrezzata.
Qui, al centro, trovano alloggio cassettiera e ante con ripiani interni, mentre i due laterali divengono allungo e vetrina espositiva per piccoli oggetti marmorei e urne cinerarie.
Il tavolo di rappresentanza con struttura in ferro verniciato bronzeo e piano grigio medio in Linoleum si posiziona esattamente sotto l’illuminazione puntuale da soffitto.

ufficio grande
dettaglio espositore
dettagli tavolo bronzo casa del commiato

All’interno delle sale private, piccoli mobiletti contenitivi attrezzano la stanza senza invaderla visivamente.

cassettiere in nicchia casa del commiato
armadietto blocco chiave casa del commiato

Su nostro disegno anche le consolle e i tavolini delle varie sale, che sono stati realizzati con maestria in lamiera piegata verniciata.
Il concept di progetto era ottenere una struttura leggera, portante e poco invadente.
La consolle si caratterizza di due gambe laterali con una struttura ad X invertita, in cui la sezione rettangolare stretta della struttura cambia il suo asse e viene abbinata a quella larga.
Questo consente di avere del movimento visivo variando la prospettiva dell’elemento.
Nel top della consolle è stata incassata un’elegante lastra di gres effetto onice, su questa verrà appoggiato il libro delle firme.
La stessa struttura, abbinata a due laterali a “croce” definisce i tavolini bassi. La base di questi ultimi riprende le console mentre il piano è rotondo e in lamiera sottile.
Come colore di entrambi un marrone testa di moro leggermente bronzato, che richiama gli infissi e le finiture della struttura.

consolle gambe casa del commiato
consolle lato casa del commiato

L’INAUGURAZIONE DELLA CASA DEL COMMIATO

Innovativa ed interessante è stata anche la presentazione della Casa del Commiato.
Il primo accesso al pubblico difatti è stato coronato da una mostra breve ma intensa, Wish You Were Here.
Qui le opere di 23 artisti hanno trattato un tema delicato come la morte, in stanze vuote e non ancora arredate.
“Un viaggio, intimo e spirituale, di analisi dell’assenza ma anche un tentativo di cristallizzare e, rendere eterna, quella straordinaria tensione emotiva che origina dal dolore della perdita, trasformandola in forza rigenerante.
Attraverso la potente connotazione del luogo, i lavori degli artisti entrano in risonanza con i temi di infinito, al di là, melanconia, tensione e desiderio, facendo sì che anche un concetto doloroso come l’assenza possa diventare motore positivo di produzione creativa”. (cit. Gabriele Salvaterra)

Nella Sala Laica un’installazione di Noemi Mirata che vede un corpo morente cedere il posto ad una nuova vita vegetale, che si innalza verso l’alto. Sullo schermo di retro un video di Elisabetta di Sopra in cui i gesti nell’accudire una vita che nasce e una che se ne va si ripetono.

Noemi Mirata, La fisica dell’oltreElisabetta Di Sopra, THE CARE

Sul fronte La fisica dell’oltre di Noemi Mirata. Installazione video di Elisabetta Di Sopra, THE CARE 

Al centro dell’ampio corridoio l’opera di Martina Cioffi realizzata in ceramica raku. La scultura tende ad evocare una natura potente, misto animale e vegetale, creatrice e feconda.

Martina Cioffi, Shape-shifting #1
Martina Cioffi, Shape-shifting #1

Martina Cioffi, Shape-shifting #1 

Nell’ufficio più piccolo l’opera onirica di Lorenzo D’Alba, in cui nello spazio vuoto trovano il proprio habitat naturale due creature aliene.
Nell’ufficio più grande la serie fotografica di Lidia Bianchi in cui il ricordo del padre si mescola al pensiero di Pierpaolo Pasolini sulle lucciole, segno della perdita di una natura, un’ingenuità e uno stupore originari.

Lorenzo D'Alba
Lidia Bianchi

Lorenzo D’Alba Echinus e Lidia Bianchi Sono Tornate le Lucciole

Queste solo alcune delle installazioni della mostra che si è sviluppata all’interno di tutte le sale della Casa del Commiato.
L’inaugurazione è avvenuta tra il 25 e il 28 Marzo, dopo due anni esatti dal primo lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19, che ha colpito specialmente Bergamo e ha impedito che tante famiglie potessero salutare degnamente i loro defunti.
Dopo due lunghi anni Generali Onoranze Funebri ed il Centro Funerario Bergamasco aprono un luogo, nel cuore della città, dove la morte può trovare spazio ed essere ricompresa nella vita.

IL FERRO NERO NELL’ARREDO

IL FERRO NERO NELL’ARREDO

Da alcuni anni a questa parte il ferro e i metalli che vengono inseriti negli arredi stanno tornando a quella che è la loro finitura naturale, chiamata in gergo “grezza” (il ferro grezzo viene comunemente chiamato nero).
Questa fa risaltare il materiale con il quale è stato realizzato il prodotto e le sue imperfezioni naturali lo rendono ancora più vivo ed unico nel suo genere.

IL FERRO NERO

La parola “ferro” nel linguaggio comune si utilizza solitamente per indicare anche le “leghe di ferro” a bassa resistenza e gli acciai dolci che hanno un aspetto grigio-argenteo.
Molto resistenti, duttili e malleabili, si distinguono invece dal ferro nero che risulta essere più scuro, delicato e viene usato esclusivamente per strutture da interno, quindi molto meno esposte agli agenti atmosferici.
Per preservarlo dall’umidità e dal rischio che compaia la ruggine anche in ambienti riparati solitamente il ferro nero viene trattato in maniera molto naturale con cera d’api o con vernice trasparente, entrambe le soluzioni lo rendono leggermente più brillante e creano una sorta di pellicola protettiva.

boutique ferro nero
dettagli tavoli ferro
dettagli ferro tavolo

Una Boutique da noi realizzata dove il Fil Rouge progettuale era proprio il ferro nero abbinato e finiture materiche

IL FERRO NELLE STRUTTURE DEGLI ELEMENTI

La peculiarità delle strutture polimateriche è che i diversi materiali si associano armoniosamente con le loro caratteristiche estetiche e strutturali.
A livello di resistenza quello che il legno supporta con i suoi 2 cm il metallo lo può fare con un decimo dello spessore.
Per questo ci piace utilizzare i metalli nelle strutture portanti, come per esempio le spalle di librerie o di mobili.
Il ferro nero mantenuto nel suo colore naturale può anche fungere da contrasto con una laccatura molto chiara o con un’essenza color legno.
Qui sotto alcuni esempi in cui si può notare come la struttura risulti leggera anche se estremamente scura.

libreria ferro nero
ambiente ferro nero
libreria in ferro nero

librerie in ferro nero popolano la zona giorno di questo elegante appartamento

Usato anche per gli infissi nel suo spirito industrial non abbandona mai il vetro in abbinamento per le divisorie degli ambienti, come per la cucina qui sotto che viene separata dalla zona giorno.
In lamiera di ferro nero sottilissimo anche i piani sagomati dei tavoli e le gambe tornite.

infissi e tavoli ferro nero

divisorie e tavoli in ferro nero in questo appartamento Newyorkese

Il ferro nero viene spesso utilizzato anche come “coperchio” dei mobili, una sorta di coperta sottile che avvolge l’intero elemento e a volte arriva fino a terra diventando piedino.
Un esempio sono le ante e la colonna di questa cucina e nel mobile bar qui sotto, dove il ferro oltre a sostenerlo ne ripara il piano di appoggio, che, come tutte le superfici orizzontali, risulta essere più soggetto ad usura rispetto a quelle verticali.

soggiorno libreria ferro nero
Mobile bar ferro e laccato
dettaglio piedino ferro
mobile tv ferro nero

Due appartamenti, uno in centro a Milano e uno a Bergamo, in cui il ferro nero struttura librerie e piani di mobile tv e mobile bar

Qui invece utilizzato come rivestimento delle ante e della nicchia di una elegante cucina Milanese.

cucina ante rivestite ferro nero
dettaglio ante rivestite
maniglie ferro nero

IL FERRO NERO NEI RIVESTIMENTI

Il ferro nero proprio per il suo colore scuro e irregolare, molto maschile ed elegante può essere usato anche come rivestimento di pareti per creare una sorta di divisoria o di portale.
Un portale per suddividere gli ambienti all’interno di casa, a livello simbolico fare varcare l’utente verso un dove che avrà modo di esprimersi solo al momento in cui si oltrepassa la soglia nera, molte volte illuminata dall’alto o lateralmente con strip LED.
Qui alcuni esempi di portali, alcuni inseriti nel solo vano porta e altri molto più strutturati, con anche una parte attrezzata in cui nascondere qualche mobile a servizio della casa.

portali illuminati
portale attrezzato

Portali che fungono da divisorie e portali attrezzati

Pannelli brandizzati invece sono molto comuni in ambito Retail, come esempio i corner del negozio Tiziana Fausti, in cui le lastre in ferro nero visibili dallo spazio centrale presentano esternamente il logo inciso a laser del Brand che si trova all’interno del box a lui adibito.

scritta esterna brand ferro
pannello esterno ferro nero

Scritte dei Brand a laser su divisorie in ferro nero nel negozio Tiziana Fausti a Bergamo

ALL BLACK

Avere un arredo completamente realizzato in ferro nero non solo è possibile, ma a volte è la scelta giusta per alcune tipologie di ambienti e ben si sposa con il resto dell’arredo.
Qui una nostra realizzazione di un mobile in nicchia in cui ante e struttura, sia esterna che interna, sono rivestite dello stesso materiale.

mobile interamenrte rivestito
dettagli mobile nero

Qui anche un altro esempio di una struttura in ferro nero con scrivanie e tavoli nello stesso materiale realizzata da Locatelli & Partners all’interno di una chiesa, loro vecchio Headquarter operativo.
Il contrasto del materiale freddo e scuro inserito in un contesto che non gli appartiene, come in questo caso una chiesa Barocca dai toni caldi e dalle pareti completamente affrescate esalta il materiale e risulta essere un connubio armonico.

IL FERRO NERO NEI DETTAGLI

Il ferro nero può ritrovarsi anche in piccoli dettagli e complementi, quali maniglie e cornici.
Risultano essere un tocco di colore e uno stacco di materiale fondamentale per alcuni ambienti molto chiari e luminosi. Il dettaglio da un tocco di eleganza in più all’ambiente e lo caratterizza, un esempio sono queste maniglie a tutt’altezza che riprendono la cornice della divisoria a vetri di questa splendida cucina realizzata a Barcellona.

cucina Barcellona dettagli in ferro nero
ferro nero maniglie
ferro nero cucina dettagli

FINITURE MATERICHE

Abbiamo precedentemente detto che le superfici dei materiali grezzi possono essere non uniformi e presentare difetti come graffi oppure cambi di tonalità nella lastra.
Ottimo per gli interni in stile industrial il ferro nero era infatti molto comune nelle officine produttive nel pieno della rivoluzione industriale, alcune volte addirittura rugginoso e insieme all’ottone ossidato, alla ceramica, al legno massello nodoso e i vetri anticati è diventato il simbolo di quegli anni.
Questo effetto grezzo delle materie prime è diventato un trend di aziende e studi di design ed architettura e in questi anni è molto richiesto.
Proprio per questo sono nati numerosi prodotti che riproducono le texture ispirate alle essenze del legno, del ferro nero o delle pietre naturali per rivestimenti esclusivi di muro o mobilio casalingo.
L’importante di queste finiture oltre all’aspetto visivo sono le emozioni tattili capaci di suscitare grazie a superfici rugose e spesso irregolari, che nel loro insieme vengono denominate finiture materiche.

Insieme al ferro nero una vernice texturizzata color antracite può dare un richiamo di colore e rugosità ad altri elementi in cui non è presente il ferro ma che si trovano nello stesso ambiente.
Un esempio sono questi ripiani sagomati associati ad una scrivania in ferro nero con al centro del piano un desktop in Linoleum della stessa tonalità di grigio.

scrivania e ripiani
libreria grigio antracite

IL FERRO NERO NEI PROGETTI

 Dopo tutti questi esempi non possiamo che spezzare una lancia a favore del ferro grezzo, come un vestito scuro che va sempre di moda il suo utilizzo, che sia tanto e audace oppure minimizzato in piccoli dettagli nell’arredo di casa lo rende vivo, vintage e affascinante allo stesso tempo.