Piani per cucine: una guida completa ai materiali più richiesti

Piani per cucine: una guida completa ai materiali più richiesti

Quando ci troviamo a scegliere il nostro top della cucina spesso ci troviamo di fronte ad un’ardua scelta. I materiali per piani cucina disponibili sul mercato offrono un’ampia gamma di possibilità, ciascuna con caratteristiche uniche. Legno massello, laminati, HPL, acciaio inox, quarzo, granito e marmo, fino ai più moderni materiali ceramici, sono solo alcune delle opzioni. In questo articolo ci concentreremo su due categorie molto apprezzate: il marmo, le pietre naturali e il quarzo e i materiali ceramici, esaminandone caratteristiche, vantaggi e limiti.

I materiali naturali: marmo e pietre

Marmo


Il marmo è senza dubbio uno dei materiali più eleganti e prestigiosi per il piano cucina. La sua bellezza deriva dall’unicità di ogni lastra: nessuna è uguale a un’altra, grazie a venature, striature e trasparenze uniche che donano profondità e tridimensionalità alla superficie. Questi dettagli sono spesso il risultato di elementi naturali cristallizzati nel corso di migliaia di anni. Un esempio è il marmo Panda White, con venature dorate che emergono su una base scura, ideale per aggiungere luminosità a una cucina dal design moderno.

mobile ingresso
dettaglio marmo panda white

Le lastre di marmo sono solitamente disponibili in spessori di 1,2, 2 o 3 cm. Il loro utilizzo può prevedere accostamenti in modalità “macchia aperta“, un effetto specchiato ideale per valorizzare le pareti, oppure con venature che seguono la superficie utile del piano.

appartamento elegante Milano Living room

Il taglio deve essere studiato con precisione, evitando che fori per lavabi o piani cottura compromettano le parti più affascinanti della lastra.

Negli ultimi anni, il marmo scuro o molto venato ha guadagnato popolarità. Un esempio è il marmo Negresco lucido, che si abbina perfettamente a cucine metallizzate per un effetto di estrema eleganza.

cucina prospetto

Pietre naturali

Oltre al marmo, è possibile utilizzare altre pietre naturali come il travertino e la pietra lavica. Il travertino, una roccia sedimentaria calcarea di colore beige, è famoso fin dai tempi dell’Impero Romano per il suo aspetto striato. La pietra lavica, come la basaltina, offre invece tonalità grigio scuro e una texture materica che dona carattere al piano cucina. Entrambi i materiali sono porosi, ma possono essere trattati con stucchi trasparenti per migliorare la resistenza a oli e farine, che potrebbero penetrare nelle intercapedini naturali del materiale.

cucina moderna fronte
dettagli cucina

Manutenzione dei materiali naturali

Il marmo e le pietre naturali richiedono una manutenzione accurata. La loro porosità li rende sensibili a macchie causate da alimenti acidi come pomodoro, limone o vino. È fondamentale utilizzare detergenti neutri e trattare regolarmente la superficie per preservarne la bellezza.

cucina wasabi lato

Un luogo dove ammirarli dal vivo

Marmomac, che si tiene ogni anno a Verona (la seconda patria del marmo dopo Carrara), è l’evento di riferimento per gli appassionati di marmo e pietre naturali. Qui è possibile scoprire lastre uniche provenienti da tutto il mondo. Qui sotto un esempio di Travertino e Amazzonite verde.

amazzonite
travertino

I materiali ceramici e gli agglomerati di quarzo: innovazione e praticità

 

Agglomerati di quarzo

Gli agglomerati di quarzo rappresentano una delle soluzioni più versatili e richieste per i piani cucina. Questo materiale, composto per circa il 95% da quarzo naturale e per il restante 5% da resine, combina l’estetica delle pietre naturali con le prestazioni dei materiali tecnici. La superficie è completamente liscia e non porosa, rendendo questi top particolarmente igienici e resistenti all’assorbimento di liquidi e macchie.

Grazie all’elevata durezza del quarzo, questi piani offrono una notevole resistenza all’abrasione e ai graffi, caratteristica che li rende ideali per l’utilizzo quotidiano in cucina. Negli ultimi anni, gli agglomerati di quarzo sono tornati in voga grazie alle loro finiture dinamiche, come la “finitura terrazzo“, che ricrea l’effetto delle piccole pietre incastonate in una base neutra, per un look originale e contemporaneo. Qui sotto le proposte di Stone Italiana.

terrazzo stone

Manutenzione degli agglomerati di quarzo

Nonostante le ottime prestazioni, gli agglomerati di quarzo possono essere sensibili alle alte temperature. Il contatto diretto con padelle o pentole appena tolte dal fuoco può provocare macchie o crepe, a causa del surriscaldamento delle resine. Per proteggere il piano, è consigliabile utilizzare sottopentole o altri accorgimenti.
La manutenzione dei piani in quarzo è semplice e richiede l’utilizzo di detergenti neutri. La loro superficie non porosa facilita la pulizia e impedisce l’accumulo di batteri, rendendoli particolarmente igienici.

stone nero brillantini
stone nero brillantini

I materiali Ceramici

I materiali ceramici rappresentano una soluzione moderna e altamente funzionale per i piani cucina. Realizzati con una miscela di polveri minerali, vetro, ceramica e quarzo, questi materiali vengono compattati e cotti ad alte temperature, garantendo una resistenza eccezionale.

Questi materiali sono disponibili in texture neutre o con finiture che imitano marmo, legno, cemento e persino metallo ossidato. La ricerca continua ha permesso di ottenere effetti estremamente realistici, come le venature del marmo o l’ossidazione del metallo, che rendono questi prodotti molto richiesti per cucine eleganti e contemporanee.

Dekton del gruppo Cosentino è uno dei materiali ceramici più apprezzati, non solo per la sua estetica, ma anche per l’impegno ecosostenibile del brand, che punta alla decarbonificazione entro il 2030. Anche marchi come Neolith e Atlas offrono soluzioni di altissima qualità, mentre Lapitec , un composto interamente fatto da pietre minerali e senza silicati, caratterizzato da una superficie leggermente puntinata, si distingue per la sua innovazione con il Lapitec Chef, un piano cottura a induzione integrato direttamente sotto il top.

Un aspetto tecnico da considerare riguarda la venatura: nei materiali ceramici questa non è passante, ma limitata alla superficie superiore. Per ovviare a ciò, spesso si utilizzano giunti a 45° per creare continuità visiva sui bordi.

L’unico materiale ceramico con al momento una simil vena passante è Silestone, un agglomerato di quarzo e silice cristallina.

elegante cucina in calacatta
dettagli piano e aventos

Manutenzione dei materiali ceramici

I materiali ceramici sono praticamente indistruttibili. Caratteristiche di questi materiali sono l’alta resistenza ai graffi e alle macchie, grazie alla ridotta porosità e all’assenza di resine. Hanno un’elevata resistenza agli shock termici e soprattutto al calore, che rendono possibile anche il contatto con pentole appena tolte dal fuoco. Antibatterici perché prevengono la formazione di germi e microbi sono anche estremamente resistenti agli agenti chimici e ai raggi UV che spesso possono provocare l’alterazione del colore di un materiale nel tempo.

cucina antracite lapitec

Dove scoprire i materiali ceramici

Il Cersaie di Bologna, che si tiene ogni anno a settembre, è il salone internazionale della ceramica per l’architettura. Qui si possono vedere le ultime tendenze e le soluzioni più innovative del settore. Qui sotto una versione ceramica del marmo in voga lo scorso anno: realizzato da Atlas. La definizione della texture è molto verosomigliante, la differenza però si vede soprattutto nelle trasparenze. Qui sotto a sinistra una lastra originale Patagonia di Antolini retroilluminata, mentre a destra la riproduzione di Atlas, che riprende la texture di una lastradi Patagonia fotografata ad altissima risoluzione e denominata Gala Marvel.

patagonia antolini
patagonia atlas

Conclusioni

La scelta tra materiali naturali e materiali ceramici dipende dalle esigenze personali e dallo stile desiderato per la cucina. Il marmo e le pietre naturali offrono un fascino unico e senza tempo, grazie alla loro autenticità e bellezza irripetibile, ma richiedono una maggiore cura nell’uso quotidiano.

I materiali ceramici, invece, rappresentano una soluzione moderna e altamente funzionale, garantendo resistenza e praticità, senza rinunciare all’eleganza. Con le loro finiture realistiche e la varietà di texture disponibili, si adattano a qualsiasi contesto, dai design più contemporanei a quelli tradizionali.

Guida ai materiali nell’arredamento: dal legno massiccio al laminato e al nobilitato

Guida ai materiali nell’arredamento: dal legno massiccio al laminato e al nobilitato

Quando si entra nel mondo dell’arredamento, ci si imbatte in molti termini tecnici legati al legno che possono risultare di difficile interpretazione. Con questo articolo speriamo di dissipare ogni dubbio e di farvi scoprire come questo materiale si è evoluto in questo settore specifico.

IL LEGNO MASSICCIO

Molte persone pensano ancora che i mobili siano realizzati principalmente in legno massiccio o massello, ovvero con pezzi veri e propri di tronchi dello spessore richiesto e della tipologia di legno specifica. Tuttavia, questa concezione non è più del tutto corretta. Negli ultimi anni, l’uso del legno massiccio nell’arredamento è diminuito a causa della sua pesantezza e della sua estrema sensibilità all’umidità, alle variazioni di temperatura e all’esposizione diretta ai raggi solari, che in alcuni casi possono causare il movimento del legno stesso. Il legno massiccio e il massello vengono ancora utilizzati per lavorazioni particolari, come scassi curvilinei o forme tonde, dove l’impiallacciatura risulta difficile o in caso di richieste specifiche. Inoltre, oltre ai limiti tecnici, c’è anche un limite economico che scoraggia l’uso di pannelli realizzati interamente in legno. Negli ultimi anni, la tendenza è stata quella di utilizzare il legno massiccio con la sua corteccia esterna e sagomatura dell’albero, trattando solo la superficie.

Tavolo in legno tranciato con corteccia
Tavolo in legno tranciato con corteccia
Tavolo in legno tranciato con corteccia

IL LEGNO IMPIALLACCIATO

Il legno massiccio è stato sostituito da circa trent’anni con pannelli molto più leggeri realizzati in fibra di legno, che lo superano in qualità e resistenza e vengono successivamente impiallacciati, ovvero incollati e pressati, con sottili fogli di legno (fino ad un minimo di 2 decimi di millimetro). Questi vengono chiamati Tranciati e sono ottenuti dal taglio orizzontale rotativo dei tronchi.
È possibile scegliere la tipologia di legno, la venatura o il controfondo, ma solo la parte esterna rappresenta la vera essenza del legno. Nella parte interna dei pannelli è presente un sandwich di agglomerato di legno.
Tra i materiali più comuni si possono citare il truciolare di alta qualità (generalmente di pioppo), l’MDF (pannello di fibra a media densità), l’MDF ignifugo o idrofugo (per ambienti umidi o regolamenti specifici del settore alberghiero) e il multistrato (realizzato sovrapponendo più strati di legno). Questo rende la struttura più leggera e resistente e, dal punto di vista tecnico, non sovraccarica gli elementi interni come cerniere, ante sollevabili, scorrevoli, consentendo una maggiore varietà nelle dimensioni.
Spesso il termine “impiallacciatura” viene utilizzato impropriamente per indicare qualsiasi rivestimento di legno non pregiato, ma in realtà non è così.

legno impiallacciato rovere termotrattato
libreria dettaglio tranciato rovere termotrattato
libreria dettaglio tranciato rovere termotrattato

Ci sono tipologie di tranciato che non vengono ottenute riducendo un tronco di legno pregiato in fogli, ma attraverso l’incollaggio di vari fogli di legno colorato (di solito non pregiato) per ricreare un finto tronco, simulando gli anelli, le venature e le fiammature e successivamente tagliandolo in fogli. Questa forma di tranciato è chiamata precomposto e, come il tranciato e il legno massiccio, può subire variazioni di tonalità alla luce solare. Tuttavia, questo fenomeno naturale è notevolmente ridotto poiché i legni utilizzati nella produzione sono appositamente selezionati. Il tranciato precomposto consente inoltre di creare essenze di legno fantasiose o, più comunemente, di ricreare legni esotici, rari o protetti, utilizzando legni meno pregiati provenienti da piantagioni o foreste certificate. Una famosa azienda italiana che produce tranciato precomposto è Alpi Wood e qui sotto un esempio dei loro prodotti.

alpi wood

L’MDF

I materiali presenti all’interno del sandwich impiallacciato possono essere utilizzati anche individualmente. Il materiale più conosciuto e versatile, ideale per la realizzazione di arredamenti laccati opachi, satinati, semilucidi e lucidi, è l’MDF, ovvero il Medium Density Fiberboard.
Questo materiale, privo di ondulazioni che potrebbero compromettere il risultato finale dell’elemento, garantisce una superficie liscia e uniforme. La materia prima utilizzata per l’MDF comprende diverse tipologie di legno, principalmente legno di conifera, che vengono sminuzzati e successivamente essiccati o impastati con acqua (simile al processo di produzione della carta).
Il risultato sono lastre in vari spessori di legno leggere e compatte, questo grazie al processo che sfrutta le caratteristiche termoplastiche della lignina naturalmente presente nel legno.

cucina in MDF laccato opaco e lucido
sagomature mdf laccato
inclinazioni MDF laccato
dettaglio MDF sagomato e laccato
ante laccato lucido sagomatura

Alcune lavorazioni particolari in MDF laccato opaco e lucido.

IL LAMINATO E IL BILAMINATO PLASTICO

Sempre partendo dai pannelli in multistrato, truciolare o MDF, questi si possono rivestire con fogli di laminato anziché in legno vero. Il laminato plastico è un foglio ottenuto dalla pressatura di diversi strati di carta impregnata di resine plastiche (fenoliche o melamminiche).
È un materiale molto resistente all’usura, a solventi aggressivi, acidi, ammoniaca e abrasioni.
Questo lo rende molto apprezzato nella realizzazione di piani di lavoro per cucine, bagni, pavimenti, parquet e scrivanie.
È un’alternativa economica alle pietre naturali e all’acciaio.

Bilocale montagna
multistrati e laminato

Il termine bilaminato si riferisce invece ad un pannello placcato su entrambi i lati con un laminato molto sottile. Questa è una soluzione ideale per le strutture delle cucine e per i ripiani interni, che vengono a contatto con sostanze e liquidi e devono quindi essere facilmente pulibili. Se si richiede resistenza, il bilaminato può essere utilizzato anche per le ante esterne di cucine, armadi e mobili. Non è possibile realizzare lavorazioni particolari come incavi per le maniglie e sagomature, ma se si prevedono pannelli lineari, la vasta scelta di colori e finiture dei laminati è in grado di soddisfare ogni gusto.

Tra le aziende più famose che si occupano di laminati fenolici e melaminici troviamo One World, Abet e Polyrey.

cucina verde e legno
dettaglio maniglie incavo anta verde
dettaglio piano con cottura gas
negozio selvino
dettagli finitura texturizzata

IL NOBILITATO

Per nobilitato si intende una particolare tipologia di materiale derivato dall’impiallacciatura del legno, ma con una differenza sostanziale: il legno impiallacciato ha uno spessore di soli 0,5-1 mm, mentre il nobilitato ha uno spessore di 0,2-0,6 mm, ottenuto dalla stampa digitale di carte melamminiche o fenoliche che riproducono le essenze, i colori e le trame di diversi materiali. Questo permette di ottenere superfici molto resistenti, pratiche e facili da pulire. Il nobilitato è ampiamente utilizzato nell’arredamento moderno e contemporaneo per la sua versatilità, resistenza e facilità di manutenzione. Tra le tante texture a disposizione molte ad effetto legno hanno una resa davvero realistica.

Mansarda bagno

CONCLUSIONE

Oggi, nell’arredamento moderno, il legno massiccio è sempre meno utilizzato, sostituito da materiali più leggeri, resistenti e versatili come il laminato, l’MDF, il multistrato e il nobilitato. Questi materiali offrono una vasta scelta di colori, finiture e texture che consentono di creare soluzioni estetiche personalizzate e di qualità per soddisfare ogni esigenza e stile di arredamento. Oltre alle considerazioni estetiche, è importante valutare anche le caratteristiche tecniche dei materiali utilizzati, come la resistenza all’umidità, alle variazioni di temperatura e alla luce solare, al fine di garantire una durata e una funzionalità ottimali nel tempo.

Design Week 2023: le nuove tendenze nell’edizione dei record

Design Week 2023: le nuove tendenze nell’edizione dei record

Milan Design Week 2023: l’anno dei record! Confermando le aspettative, questa edizione finalmente tornata nel mese di aprile registra il boom di visitatori e non solo addetti del settore.

Un’ottima occasione per scoprire le dimore storiche meneghine ed approcciarsi al mondo del design.

Dopo le edizioni 2021 e 2022, ancora parzialmente coinvolte all’emergenza COVID, Milano torna ad essere al centro delle attenzioni, ribadendo il proprio primato nel settore arredamento. Scopriamo insieme tendenze e protagonisti del design.

Tendenze colori 2023 nell’interior design

Ripercorrendo il percorso temporale dei colori in tendenza negli ultimi anni iniziamo dal color ottanio che ha accompagnato il mondo del design nelle annate 2019 e 2020, con un leggero strascico anche nella prima metà del 2021.

Ormai del tutto scomparso, il suo declino ha sancito invece l’introduzione dei verdi in tutte le sue tonalità. Partendo dalle tinte chiare come il salvia ha virato poi alle tonalità scure e intense ritrovate anche nei marmi Verde Alpi e Guatemala. Comparso già nelle prime edizioni post-covid, ha conosciuto la sua massima espressione nel biennio 2021-2022 spesso abbinato al rosa pastello. Si ripropone anche nella Design Week 2023, seppur in forma diversa. Si ritrova infatti nei marmi venati e nelle tinte del legno e laccature a poro aperto, abbinato a tonalità cariche del rosso e terracotta ma anche ai toni neutri del beige e grigio polvere.

Fuorisalone 2023 verde salvia
Design Week 2023 grigio polvere
Design Week 2023 blu Klein terracotta

Che siano a prevalenza calda o fredda giocano sicuramente un ruolo chiave nel panorama del design contemporaneo. Non tardano a riproporsi anche le tonalità del terracotta, grandi protagoniste dell’edizione precedente, declinate in ambienti mono-cromatici o abbinate ai blu intensi.

Proprio questi ultimi, timidamente comparsi sottoforma di blu Klein nel 2022 trovano la loro maggiore espressione nell’edizione attuale. Abbinandosi al sempre più diffuso grigio polvere o ghiaccio e virando verso le loro tonalità più scure, creano contrasti eleganti ammorbidendone le forme. A darne un’anticipazione è come sempre il mondo della moda, che nelle sfilate autunno-inverno 2023/2024 di Londra e New York propone interessanti abbinamenti di grigio Silver a toni scuri più decisi del blu e bordeaux.

Design Week 2023 terracotta panna
Salone marmo verde legno tinto

I materiali protagonisti della Design Week 2023

Proseguendo la tematica delle tendenze di questa Design Week 2023, non si può ignorare il capitolo relativo ai materiali. Denominatore comune è sicuramente la voglia di osare e sperimentare, sottolineata già dalla scelta cromatica.

Fuorisalone scrittoio petineuse laccato metallizzato inserto pelle
Salone metallizzato rame graffiato legno naturale
Fuorisalone palette campioni metalli
Salone cucina effetto metallizzato ottone brunito

A dominare la scena sono sicuramente i metalli, che sperimento satinature, vibrazioni e trattamenti chimici. Anche le laccature rivolgono lo sguardo in questa direzione con effetti metallizzati che spaziano da delicate tinte uniformi a finiture più marcate.

Design Week 2023 Elle Decor Art Light cucina vetro specchio
Salone vetri lavorati geometrie 02
Salone vetri lavorati geometrie 01
Design Week 2023 vetro corrugato trasparente
Design Week 2023 vetro corrugato verde
Design Week 2023 vetro corrugato nero
Design Week 2023 vetro corrugato arancione
Salone vetri corrugati 01
Salone  vetri corrugati 02

A questi si abbinano, riprendendo il tema dei riflessi, specchi e vetri colorati. Proprio questi ultimi meritano una piccola parentesi. Durante questa Design Week 2023 negli spazi di Rho Fiera, si è assistito ad una vera e propria invasione dei vetri. Già nelle edizioni precedenti si erano riconosciuti per cannettati e ondulati, con lavorazioni indirizzate al rigore geometrico. In questa edizione emerge ancora di più l’attenzione rivolta a questo materiale, attraverso vetri corrugati che sembrano richiamare onde increspate e movimenti sinuosi.

Design Week 2023 vetro corrugato trasparente dettaglio
Fuorisalone frassino tinto verde acqua rosso
Fuorisalone frassino tinto verde acqua
Salone marmo venato rosa legno metallo
Salone marmo venato verde velluto

La voglia di grinta e carattere si ritrova anche nella scelta di legni, che osano tinte cangianti come il rosso, blu e verde trattati e laccature sia a poro chiuso ma soprattutto a poro aperto. Della stessa tipologia sono anche i marmi, quanto più venati e colorati possibili. Tra tutti trova però largo spazio la neutralità del Travertino, che con la sua porosità elegante e il rimando alla tradizione abbraccia arredi di ogni genere.

Design Week 2023 comodino travertino laccato metallizzato legno scuro
Fuorisalone poltrone struttura travertino
Salone tessuti intrecciati 01
Salone tessuti intrecciati 02
Salone tessuti intrecciati 05
Salone tessuti intrecciati 06
Salone Mobile tessuto metallizzato

Ultimo capitolo è invece relativo al mondo tessile, in cui il bouclet in tendenza nel 2022 ha lasciato spazio a cotoni e rigati con contrasti più marcati, quasi a simulare l’effetto jeans. Grande attenzione è posta anche agli intrecciati e alle trame, prima tra tutta la paglia. Si ritrova sia come elemento caratterizzante di sedie e poltrone, ma anche interpretata come elemento decorativo, stratificata con vetri o specchi.

Tutti questi trend sposano la filosofia del contrasto, linea guida di questa Design Week 2023, che sia materico attraverso scelte forti di materiali uniformate però cromaticamente, oppure contrasti tonali, osando anche colori decisi in opposizione alla neutralità.

Design Week 2023 paglia pannelli stratificati vetro
Fuorisalone Loewe intrecci
Fuorisalone Armani casa intrecci paglia tessuti

Il tema della luce alla Design Week 2023

Grande attenzione in questa Design Week 2023 è sicuramente riservata alla luce, non solo negli spazi del Salone a Rho, tramite Euroluce, ma anche nelle tante installazioni del fuorisalone.

Tra le varie installazioni da segnalare, ha sicuramente rilievo The Art of Light a cura di Elle Decor. Le storiche stanze di Palazzo Bovara, che da anni ospita la rinomata testata settoriale, si traducono metaforicamente negli ambienti salienti della casa. L’attenzione è posta proprio sul cambiamento nella percezione degli stessi a seconda della tipologia di luce e momento della giornata.
Così la zona giorno passa da essere ambiente luminoso con illuminazione naturale diffusa, che trasmette energia e freschezza, ad ambiente confortevole con luci artificiali.
Queste ultime forniscono una luce sicuramente più teatrale, calibrandone l’intensità in relazione al buio. Proprio quest’ultimo diviene infatti co-protagonista nella progettazione di una casa.

A Villa Necchi Campiglio è il brand Occhio ad analizzare il futuro della luce attraverso uno spazio conviviale di confronto più che di mera esposizione. A racchiudere l’essenza delle nuove proposte è poi un’installazione immersiva in cui i prodotti si animano attraverso movimenti e danze eleganti. La teatralità della luce si ripresenta in questa Design Week 2023 nei sottopassi della Stazione Centrale  e nella vicinissima via Sammartini, dove Dimore Gallery mette in scena ambientazioni al limite tra cinema, arte e design.

Fuorisalone Elle Decor Art Light corridoio ingresso
Fuorisalone Elle Decor Art Light sala
Fuorisalone Elle Decor Art Light sala divano
Salone libreria vetro nero illuminazione trasparenze
Fuorisalone ventura centrale sottopasso
Fuorisalone ventura centrale sottopasso 02
Design Week 2023 Louis Vuitton 01
Fuorisalone Brera District installazione luce
Salone Mobile Euroluce BIG

L’universo delle fragranze

Tematica ricorrente e inusuale durante questa Design Week 2023 è l’attenzione per l’olfatto come elemento di progetto. Analizzato sia come valore aggiunto di un ambiente, sia come elemento caratterizzante contribuisce a creare infatti una memoria percettiva. Ad analizzare questa tematica è sicuramente Mooi attraverso la sua profumeria digitale.

Algorithmic Perfumery miscela fragranze su misura grazie ad un test creativo e sperimentale che integra l’intelligenza artificiale. Non a caso l’installazione focalizza i suoi ambienti principali attorno a questa macchina. Disposta al centro dell’ingresso accoglie il visitatore facendosi riconoscere subito come protagonista della scena. Si ritrova poi all’intero, in una sorta di piazza contemporanea, in cui la sua presenza si può assimilare a quella di un bar con sedute e punti di convivialità disposti attorno. Elementi che sottolineano l’importanza dell’esperienza.

Ad Alcova, la cui location durante la Design Week 2023 si trasferisce nell’ex macello di Porta Vittoria, il brand Les Eaux Primordiales, per lanciare l’ultima essenza nata, propone un’installazione sensoriale composta da due torri ispirate alle costruzioni industriali del Nord della Francia. Nella prima torre, in una sorta di decomposizione concettuale e fisica, sono presentate le singole essenze nella loro purezza, fruibili dal visitatore tramite ampolle di vetro. La componente interattiva rappresenta il momento cruciale dell’installazione, consentendo anche la creazione di movimento e fluidità nello spazio.

Moooi Algorithmic Perfumery
Les Eaux Primordiales Alcova

Design e Haute Couture

Come nelle edizioni passate, anche durante questa Design Week 2023 a dominare la scena del design sono le contaminazioni del mondo della moda.

Dior

Prosegue il sodalizio tra Dior e Philippe Starck negli spazi di Palazzo Citterio, riproponendo la Medaillon Chair in veste colorata. Movimenti fluidi ed eleganti si declinano in un percorso al confine tra marcia trionfale e catwalk del design.

Fuorisalone Dior Medaillon Chair Philippe Starck 02
Fuorisalone Dior Medaillon Chair Philippe Starck 01
Missoni

Missoni regala come ogni anno energia e spensieratezza dando vita ad un mondo onirico in cui i tessuti abbracciano sedute a ciambella e panettone. Un ambiente in cui tornare bambini respirando aria di freschezza e luminosità.

Fuorisalone Missoni 01
Fuorisalone Missoni 02
Bottega Veneta

Bottega Veneta affida invece a Gaetano Pesce la presentazione e il design stesso delle due nuove borse in Limited Edition. Attraverso una grotta contemporanea con pareti di resina e incisioni rupestri dai toni verdi coniuga le montagne d’Este e le praterie americane.

Fuorisalone Bottega Veneta Gaetano Pesce 02
Fuorisalone Bottega Veneta Gaetano Pesce 01
Furla

Furla interpreta la sua linea casa attraverso toni neutri delicati, abbianti a tocchi di colore più decisi quali il verde, blu notte e bronzo. Ecco allora che alla Design Week 2023 propone abbinamenti ricercati tra tessuti, pelli, laccati effetto metallizzato, velluti, metalli e l’immancabile marmo. Uno sguardo al mondo orientale si ritrova nella scelta di materiali e forma, come la proposta di tavoli rotondi al posto dei tradizionali rettangolari di stampo occidentale. 

Fuorisalone Furla home 01
Design Week 2023 Furla home grigio polvere blu notte
Louis Vuitton

Louis Vuitton si ripropone a Palazzo Serbelloni con Objects Nomades, il viaggio metaforico tra arredi iconici inseriti in un contesto atemporale. Anche in questo esempio la luce diventa elemento progettuale in cui si inseriscono arredi dai toni neutri, come a volerne ulteriormente ammorbidire le forme.

Fuorisalone Louis Vuitton 01
Fuorisalone Louis Vuitton 02
Loewe

Loewe interpreta invece il binomio design-moda attraverso un parallelismo tra le nuove borse e le proposte Loewe Chairs. Nel suggestivo cortile interno di Palazzo Isimbardi l’artigianalità si traduce in intrecci e tecniche raffinate tra colori cangianti e proposte provocatorie.

Fuorisalone Bottega Veneta 01
Fuorisalone Bottega Veneta 02
Armani Casa

Matericità che si legge anche nelle proposte interior di Armani Casa, che per la prima volta apre al pubblico le porte dello storico Palazzo Orsini. Tra paglia, onici e tessuto jacquard si riconosce l’intramontabile eleganza e maestria di Armani, in una lettura che accomuna la linea outdoor a quella indoor nel segno dell’essenzialità. il connubio di materiali diametralmente opposti, quali la paglia e gli onici, si traduce in una lettura stilistica assolutamente riconoscibile. Un’attenzione particolare è rivolta alla tradizione italiana e la sua artiginalità, cui deriva la scelta materica della maggio parte delle proposte interior.

Fuorisalone Armani Casa 01
Fuorisalone Armani Casa 02
Hermes

A chiudere il cerchio è la sempre magistrale interpretazione delle proposte home di Hermès, nella ormai consolidata location delLa Pelota. Cemento e ferro vengono smaterializzati dal contesto edilizio a cui appartengono per diventare sinonimi di leggerezza ed eleganza in un ossimoro stilistico. L’iumpostazione teatrale della Maison riesce a trasporre elementi per natura grezzi e robusti in tratti stilistici leggeri, per certi aspetti effimeri. 

Design Week 2023 Hermes 01
Design Week 2023 Hermes 02

Bye bye Milan Design Week, appuntamento ad aprile 2024

Anche questa edizione si conclude tra distretti storici e nuove proposte. Dal mondo della moda, all’influenza dell’intelligenza artificiale, all’artigianaltià e manodopera.

Le contaminazioni si fanno protagoniste nel dar vita ad un  panorama eclettico in continuo movimento. Sicuramente grandi protagonisti della Design Week 2023 sono stati i palazzi e dimore storiche che con la loro apertura straordinaria hanno attratto non solo professionisti del settore ma anche famiglie e curiosi che hanno così la possibilità di conoscere il mondo del design.

Non è un caso che questa edizione sia stata sicuramente tra le più complete e performanti, ne sono testimonianza i grandi numeri e le file immense per accedere agli spazi espositivi. Un’edizione all’insegna della grinta e personalità che osa contrasti cromatici e materici forti, ma nonrinuncia ad eleganza e uniformità. Chiudiamo il sipario con il promemoria puntato per il prossimo anno!

Cucina ad angolo con penisola: le tonalità del grigio incontrano il legno

Cucina ad angolo con penisola: le tonalità del grigio incontrano il legno

Una cucina ad angolo con penisola si fa protagonista di un open-space ricavato dalla ristrutturazione di un appartamento. Tonalità di grigio differenti sposano il legno del piano snack e dei pensili, ripreso anche nel dettaglio del vano a giorno che comunica con la zona living.

cucina ad angolo con penisola animazione apertura small

Conformazione di una cucina ad angolo con penisola: tra piano snack e fruizione bifacciale

Prima dell’intervento di ristrutturazione la cucina seguiva una conformazione angolare all’interno di un ambiente circoscritto.
Una stanza apposita con accesso laterale, adiacente alla porta principale.
Abbattendo due delle pareti divisorie si è riusciti a creare un open-space con il vantaggio di generare un ambiente più luminoso e visivamente più ampio.

Seguendo le predisposizioni elettriche ed idrauliche esistenti ed apportando solo poche modifiche agli impianti, ha preso così forma la nuova cucina, che amplia il suo sviluppo abbracciando la zona giorno.
Partendo dall’originale conformazione ad angolo, ha poi aggiunto una parte a penisola che ospita piano cottura e angolo snack per una cucina funzionale e giovanile.

Cucina ad angolo con penisola cassetti aperti piano snack
Cucina ad angolo con penisola cassetti chiusi piano snack
Cucina ad angolo con penisola toni di grigio legno rovere vano a giorno

Forni a colonna, frigorifero ad incasso e dispensa si collocano lungo la parete laterale, da cui si sviluppa poi la penisola con accesso bifacciale.
Adiacente a forni prosegue invece la base inferiore che abbraccia anche la parete adiacente con finestra per terminare nel muro contenitivo dell’ingresso. A fianco trovano spazio la lavastoviglie ad incasso, le ante con sottolavello attrezzato ed estraibile ad angolo.
L’anta con larghezza contenuta di 30cm disposta invece sull’altro lato, altro non è che un estraibile frontale per ospitare spezie e condimenti.
Il pensile superiore con illuminazione sottostante funge da elemento di chiusura visuale fornendo ulteriore spazio di stoccaggio.
A completare la colonna forni è un cassetto contenitivo e anta con apertura a push superiore.

La dispensa dalla profondità importante è accessibile invece dalla zona giorno, divenendo così più pratica e funzionale.
La penisola si struttura allo stesso modo con doppio accesso, con cassetti dalle altezze differenti lato cucina e ante con piccoli ripiani porta bicchieri dal lato zona giorno.
Disposto centralmente è invece il vano a giorno che affaccia sulla zona living.

composizione interna cassetti sotto forno
composizione interna estraibile frontale spezie
composizione interna anta ripiani
composizione interna estraibile frontale spezie dettaglio
Cucina ad angolo con penisola toni di grigio legno rovere
apertura bifacciale penisola dispensa 01
apertura bifacciale penisola dispensa 02

Materiale, finiture e colori: tra toni di grigio e legno chiaro

Eleganza e freschezza si esprimono attraverso una palette cromatica sui toni neutri del grigio, antracite per il piano cucina e ghiaccio per ante e scocche, abbinati a inserti in effetto rovere per restituire un senso di naturalezza.
Tonalità differenti sottolineano lo sviluppo volumetrico di questa cucina ad angolo con penisola attraverso una serie di combinazioni ed incastri.

Il piano in Lapitec Antracite finitura Lithos conferisce un aspetto uniforme ma al tempo stesso materico, cui si abbina il lavello da sottotop in Stilgranit Blanco.
Sempre dei toni scuri dell’antracite è la struttura essenziale del piano snack. Quest’ultimo presenta il piano in laminato effetto rovere dai sentori caldi e accoglienti, ripreso anche per il pensile con apertura a ribalta e il vano a giorno nella penisola.

Un dettaglio ricercato è il sormonto del piano snack rispetto al piano di lavoro, che crea un distacco visivo e funge anche da elemento portante per il piano stesso.
A completare la scelta cromatica sono gli elettrodomestici e accessori. I forni e il piano cottura a gas in vetroceramica nero riprendono la cappa ad isola Falmec e il miscelatore.
Materiali differenti accomunati dalla stessa linea estetica total black.

A questi si aggiunge poi una delicata lampada a sospensione posizionata sopra il piano snack che fornisce un’illuminazione funzionale pur rispettando l’impatto estetico minimale della stessa.
Linee visive minimali con gola di ante e cassetti sagomata a 45° completano il tutto.

Cucina ad angolo con penisola toni di grigio ante laccato pensile legno rovere piano antracite
materiali e colori piano Lapitec grigio antracite lavello sottotop
materiali e colori piano Lapitec grigio antracite
materiali e colori vano a giorno legno effetto rovere 02
materiali e colori vano a giorno legno effetto rovere
materiali e colori piano cottura gas vetroceramica nero
materiali e colori forni a colonna vetroceramica nero

Una cucina ad angolo con penisola si riconosce per l’estetica elegante e giovanile attraverso una ricercata attenzione al dettaglio. Funzionalità e apertura diventano le parole chiave per una ristrutturazione che stravolge l’aspetto estetico della casa.la scelta cromatica del grigio ghiaccio è tra le tendenze sempre eleganti e intramontabili. Per vedere altre cucine in grigio chiaro: una taverna in stile contemporaneo e una mansarda contemporanea con scorci d’antico.

Una Cucina Minimale per ottimizzare la zona giorno

Una Cucina Minimale per ottimizzare la zona giorno

Per ottimizzare gli spazi disponibili, in un piccolo bilocale Milanese, abbiamo realizzato questa cucina minimale, discreta, luminosa ed elegante.

cucina minimale bianca

TUTTO LIVING ROOM

Come scrivevamo in questo articolo dedicato ai Piani Snack, nelle cucine contemporanee la zona giorno e la cucina si fondono sempre più spesso in un unico open space.
Non ci sono più divisorie neppure all’ingresso degli appartamenti, il portone si apre e si svela di fronte a noi tutto quello che possiamo avere in una zona Living.
Quindi cucina, zona pranzo e soggiorno diventano un unico ambiente, proprio come in questo articolo dedicato ad una cucina funzionale.
Per dare armonia a questo trittico la cucina deve quindi perdere il suo spirito “operativo” nascondendo mestoli, pentole e cibarie e diventando un elemento più discreto, che si svela solo all’occorrenza.
Molto più spazio di stoccaggio e ante chiuse alla vista quindi, mantenendo però tutto il necessario per cucinare, servire e gustare il cibo.

cucina minimale lato
cucina minimale lato

​FISIONOMIA DI UNA CUCINA MINIMALE

Questa cucina, progettata dallo studio Artecasa, ottimizza al meglio gli spazi disponibili.
Si sviluppa nella nicchia della parete laterale all’ingresso con una parte attrezzata e un’isola frontale che funge da spazio contenitivo aggiuntivo e piano Snack per pasti veloci.
Quello che si vede quindi dall’ingresso sono due piani in pietra grigia orizzontali, che si sviluppano paralleli.

piani grigi cucina minimale
Nella parte attrezzata in nicchia ci sono tutti gli elettrodomestici necessari in una cucina minimale: una colonna frigorifero, lavastoviglie con lavabo a due vasche, piano cottura con forno e un microonde alto.
Nell’isola tanto spazio di stoccaggio, cassettoni per posate, pentole e stoviglie e il piano che si prolunga verso la zona giorno diventando piano snack per ospitare almeno 3 commensali.
dettaglio cassetti

L’atmosfera è convivale e le luci sono sapientemente studiate per amplificare questa sensazione di intimità e calore.
Tre luci a soffitto scendono puntuali sul piano snack, i pensili retroilluminati rimangono a servizio della cucina mentre un binario con faretti orientabili illumina la zona Relax.
I colori sono chiari e risplendono nella luce irradiata dalle ampie finestre in fondo alla sala.

cucina minimale lato

A terra un parquet rovere naturale che ben si intona con la pietra grigia venata scelta per i piani e il retro della cucina e con i mobili dai toni chiari.
Qui un’altra cucina minimale Milanese con abbinamenti simili.

Quando una cucina bianca con isola diventa elemento funzionale di un bilocale giovanile

Quando una cucina bianca con isola diventa elemento funzionale di un bilocale giovanile

In centro Milano, un appartamento giovanile si distribuisce su due livelli, accogliendo una cucina bianca con isola funzionale al centro. Al piano superiore, l’eleganza del total white è accompagnata da un armadio in nicchia con ante in specchio che amplificano la percezione della zona notte. Elementi pratici dall’estetica lineare ed elegante che definiscono l’aspetto dell’intero appartamento. Scopriamo insieme questa realizzazione su progetto dell’architetto Stefano Belotti!

Apertura ante cucina bianca con isola

Un’isola centrale bianca padroneggia la zona cucina

Accedendo all’appartamento, dalle dimensioni contenute ma pratiche, la vista si proietta sulla cucina, la cui disposizione sfrutta tutta l’altezza disponibile con vani contenitori. A fare da filtro visivo, ma allo stesso tempo da elemento funzionale per la zona cottura, è l’isola centrale che riprende l’estetica bianca della cucina.

Il piano di lavoro, in Corian bianco opaco, diventa non solo superficie di lavoro, ma si trasforma anche in comodo piano snack per aperitivi e pasti veloci.
In quest’ottica, svolge ruolo fondamentale il meccanismo di chiusura a libro che consente di nascondere i (futuri) sgabelli di servizio.
I pannelli di chiusura frontale, infatti, ruotano lateralmente per poi essere incorporati alla struttura principale e scomparire quasi completamente.

cucina bianca con isola forno combinato colonna
cucina bianca con isola pensili illuminazione integrata
dettaglio piano Corian vasca integrata miscelatore alluminio
catena alluminio piano Corian
cucina bianca con isola forno combinato anta nascosta zona lavanderia

Il volume dell’isola si compone di ante ad estrazione frontale con cassetti interni dalle altezze differenti.
Soluzione che è diventata ormai predominante sia nell’edizione da poco conclusa del Salone del Mobile, sia ben riconoscibile nelle edizioni precedenti.
A trarre il principale vantaggio è sicuramente l’estetica più elegante e minimale, in cui si eliminano tagli orizzontali nati dalla suddivisione in cassetti, a favore di un’anta unica.

dettaglio cassetti interni cucina laccata bianca con isola

Dalla parete attrezzata all’angolo lavanderia: la funzionalità sposa l’estetica total white

La parete attrezzata adiacente si compone di giochi volumetrici su più livelli.
Le colonne di servizio, che incorporano il frigorifero ad incasso da un lato e il forno combinato alla sua destra, sono accompagnati da vani con ante a battente che si sviluppano su tutta la parte superiore della cucina.
Sullo stesso livello di profondità, ante in laccato opaco con lavastoviglie nella zona centrale e ripiani interni nei vani circostanti.
La zona centrale è caratterizzata invece da uno sfondato con piano di lavoro e lavabo, pensili superiori con suddivisione verticale e illuminazione incorporata dalla profondità più contenuta.

Per garantire la migliore configurazione funzionale, la parete laterale alla cucina e all’isola centrale accoglie un’anta laccata bianca che copre l’intera altezza del locale.
Questa nasconde al proprio interno la zona lavanderia con lavatrice e asciugatrice a colonne accompagnate da pratici ripiani per prodotti per la pulizia.

L’estetica lineare è sottolineata sia nella scelta dell’illuminazione, a sospensione sopra l’isola bianca centrale e a strip LED nella parete di fondo della cucina, ma anche nella catena di giunzione tra piano in Corian e ante sottostanti.
Lo stacco materico attraverso un profilo in alluminio diventa l’elemento di lettura orizzontale sia per la parete di fondo, congiungendo i due estremi laterali, sia abbracciando l’isola centrale con angolo cottura.

cucina bianca con isola anta angolo lavanderia
Cucina bianca con isola ante estraibili frontali cassetti interni

Un armadio con ante in specchio impreziosisce la zona notte

Al piano superiore, accessibile tramite scala a chioccola verniciata bianca, padroneggia un armadio a sei ante rivestite in specchio.
La ritmicità della suddivisione verticale è interrotta da un solo taglio orizzontale nella parte superiore, creando un interessante suddivisione geometrica nell’estetica complessiva. La scelta delle ante in specchio amplifica da un lato la luminosità e percezione dell’ambiente e impreziosisce allo stesso tempo l’estetica complessiva.

La suddivisione in sei ante si riflette internamente in una composizione simmetrica con doppi vani centrali accompagnati da due scomparti singoli agli estremi.
Ad essere prediletti sono i vani con tubi appenderia, ma non mancano anche cassetti interni e ripiani regolabili per la miglior organizzazione dei capi di vestiario.

Se per il piano inferiore la cucina con isola centrale predilige un’estetica uniforme bianca, la zona notte sposa invece l’estetica del contrasto.
All’esterno luminoso delle ante in specchio si contrappone infatti l’eleganza di un intero in nero opaco su cui si riconoscono gli eleganti tubi appenderia cromati.

armadio ante in specchio zona notte
armadio ante in specchio cassetti interni laminato scuro
Armadio in nicchia ante specchio interno scuro
dettaglio ante specchio armadio illuminazione interna
zona notte bilocale armadio ante in specchio
dettaglio ante in specchio armadio in nicchia

La scelta di una cucina total white è una soluzione sempre contemporanea ed elegante. La sua semplicità la rende facilmente adattabile al contesto circostante, che sia esso dal sentore retrò, come in questo esempio, o pop contemporaneo, come in questa realizzazione. Può essere anche abbinata ad elementi in legno naturale, come taglieri e piani snack, aggiungendo così un sentore di calore, eccone un esempio! O ancora, sfruttare giochi di opacità e lucentezza tramite materiali diversi, rendendo l’ambiente fresco e luminoso, perfetto per le case al mare!