Stile moderno: rigoroso, elegante e prestigioso

Stile moderno: rigoroso, elegante e prestigioso

Lo stile moderno lega la visione dell’interior design all’architettura, in un rapporto di reciproca collaborazione. Tra arredi rigorosi, ambienti luminosi e aspetto prestigioso, gli interni in stile moderno esprimono un’eleganza senza tempo.

Lo stile moderno nella storia: i maestri del design

Per capire a pieno lo stile moderno è utile fare qualche passo indietro nel tempo e tornare alle sue origini storiche.
Siamo a cavallo tra le due Guerre Mondiali in un contesto di rinnovamento che coinvolge il piano formale dell’architettura, ma anche l’urbanistica e il design.

Sotto la classificazione di Movimento Moderno, conosciuto anche come International Style, appartengono le correnti De Stijl, il Bauhaus, il Costruttivismo e il Razionalismo Italiano.
Gli esponenti principali sono architetti del calibro di Le Corbusier, Frank Lloyd Wright, Mies Van Der Rohe, Alvar Aalto e Walter Gropius.

Partendo da una forte concezione dell’architettura come struttura organica in relazione con il contesto esterno a cui appartiene, il Movimento Moderno vede la casa anche per il suo uso sociale e non solo quale unità famigliare. Frank Lloyd Wright con la sua architettura organica ne porta ottimi esempi.
Tra questi, la Casa sulla cascata, Waterfall House, progettata nella sua conformazione architettonica in forte relazione con il contesto geologico e naturale circostante. Ogni elemento si configura sia sul piano architettonico sia sul piano dell’interior design in base a una forte contaminazione tra interno ed esterno.
Nel far ciò, fondamentale è la scelta delle proporzioni basate sulla figura umana.

Materiali naturali abbinati a forme organiche che prediligono l’orizzontalità, ma anche armonia e luminosità diventano i principi chiave del Movimento Moderno.
L’esigenza prioritaria è raggiungere invece la miglior funzionalità dell’edificio, in grado da determinarne anche la sua bellezza estetica.
Nel far questo, la casa si svincola dalla visione unitaria a cui era abituata per assumere un significato sociale in relazione agli edifici circostanti.
L’esempio estremo è l’edificio che diventa esso stesso città, come nel caso dell’Unitè d’Habitation di Le Corbusier.

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Villa E-1027 di Eileen Gray, zona living in stile moderno con iconici pezzi d’arredo.

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Sinistra: zona living in stile moderno (Photo: Andrew Pielage, Frank Lloyd Wright Foundation)
Destra: Fallinwater House di Frank Lloyd Wright (Photo: courtesy of the Western Pennsylvania Conservancy)

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Villa Savoye di le Corbusier. La relazione tra interno ed esterno sui esprime in ambienti luminosi e finestre a nastro

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Unitè D’Habitation, Le Corbusier. L’edificio diventa comunità sociale offrendo al proprio interno, oltre alle unità abitative famigliari, tutti i servizi necessari alla vita individuale. 

Arredamento in stile moderno: la forte relazione con l’architettura

Gli interni in stile moderno sia nel corso della storia sia in ambito contemporaneo si impostano su una forte relazione con il contesto architettonico in cui sono inseriti.
È così che si creano ambienti luminosi in cui l’esterno comunica costantemente con l’interno attraverso scelte funzionali che ne giustificano anche l’estetica.
Ecco allora che le finestre possono assumere una conformazione più allungata e occupare usa posizione più alta rispetto agli standard. Questo consente l’ingresso della luce naturale, che sarà ovviamente studiata in base all’orientamento ottimale della casa, ma al tempo stesso consentire agli abitanti di non essere visti dall’esterno.

La suddivisione degli ambienti tra zona notte e zona giorno risponde di una logica che considera l’orientamento della casa e la sua visibilità o protezione da fattori esterni.
Il focolare è sicuramente un punto centrale nella progettazione di una casa in stile moderno.
Luogo di aggregazione e socialità esprime al tempo stesso accoglienza e intimità creando un forte ambiente suggestivo. Nelle case moderne per eccellenza occupa per questo la posizione centrale rispetto alla zona giorno, diventando fulcro per la disposizione dei restanti ambienti.

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La zona living di questa mansarda in stile moderno con l’iconica chaise longue progettata da Le Corbusier

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Cucina e salotto in stile moderno con materiale riflettenti e linee semplici per questa realizzazione Modulor

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Una zona giorno moderna sul cui fondo si identifica un’elegante parete con effetto tridimensionale

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I corridoio attrezzati di questa realizzazione Modulor esprimono la loro modernità nella scelta del materiale.
Morbido e texturizzato al tatto ed estremamente elegante alla vista.

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Una cucina moderna firmata Modulor con particolare attenzione alla scelta cromatica e materica

Forme, colori e materiali tra passato e presente

Dalla contaminazione tra interno ed esterno consegue anche la scelta dei materiali in stile moderno.
Grande importanza è data ai materiali in grado di esaltare la luminosità degli ambienti attraverso la loro superficie riflettente e brillante, meglio ancora se di origine naturale.

Il legno conosce la sua massima espressione sia nella forma tradizionale del Movimento Moderno sia nella sua concezione contemporanea.
Scelto per la sua malleabilità ed estetica naturale, porta l’esterno direttamente negli interni domestici plasmandosi anche in forme irregolari. Nel corso degli anni ha poi conosciuto i trattamenti di lucidatura e la recente verniciatura che consentono di ottenere superfici riflettenti in grado di donare luminosità all’ambiente.

Sono favoriti i toni neutri, partendo dal classico bianco, ma sono ben accetti specialmente negli anni attuali anche varianti colorate. In questo senso è importante sottolineare come la tendenza contemporanea nello stile moderno prediliga le tinte monocromatiche e i giochi di tono-su-tono che optano per colori desaturati.
Interni prestigiosi ed eleganti che non rinunciano tuttavia ad un tocco di colore in grado di dare carattere gli ambienti.

Le forme progettuali abbandonano la loro rigidità e linearità a favore di soluzioni semplici ma talvolta irregolari. Ad arricchire una casa in stile moderno non possono mancare le icone del design Moderno. Ecco allora sedute con imbottitura in pelle e struttura in alluminio cromato dalle linee slanciate.

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Materiali, finiture ed estetica dello stile moderno, tra imbottiture in pelle dai colori caldi e alluminio cromato 

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L’attenzione al dettaglio di questa parete si esprime in una superficie tridimensionale elegante e monocromatica inserita in un prestigioso appartamento milanese
Al suo interno si nasconde una porta identificabile dalla maniglia con morbide forme moderne. 

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Nello stile moderno degli ultimi anni le grande icone del design sono spesso inserite in ambienti che osano di più, non solo con colori neutri ma anche tinte desaturate dotate di una bellezza senza tempo

La riscoperta dello stile moderno

In anni recenti lo stile moderno ha subito una grande rivalutazione. Le forme morbide ma rigorose delle icone del design degli anni Trenta sono tornate in auge un una reinterpretazione contemporanea proposta dai brand principali.

Basti pensare alla proposta di dormeuse Five To Nine nata dal progetto di Studiopepe per Tacchini (2020) o al divano componibile Camaleonda firmato Mario Bellini per B&B Italia (2020). Ma anche i nuovissimi Pacific (progetto di Patricia Urquiola per Moroso) e Soriana (design di Tobie e Afra Bianchin Scarpa per Cassina) entrambi lanciati nel mercato durante la Digital Design Week 2021.

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Soriana, Tobia Scarpa e Afra Bianchin Scarpa per Cassina, 2021
Five to Nine, Studiopepe per Tacchini, 2020

Con i suoi interni rigorosi e prestigiosi lo stile moderno si rivolge direttamente a personalità amanti dell’architettura e della sua relazione con la natura. Caratterizzato da una bellezza senza tempo, si rivolge a caratteri rigorosi ma al tempo stesso aperti a nuovi cambiamenti.

Stile Pop Contemporaneo: ambienti giovani e luminosi

Stile Pop Contemporaneo: ambienti giovani e luminosi

Dalla Pop Art all’interior design nella sua accezione storica e contemporanea, lo stile Pop si caratterizza per interni dinamici e freschi.
Oggetti iconici, colori saturi e luminosi definiscono ambienti freschi e giovanili sempre attuali.

Dare un tocco frizzante alla casa in stile Pop è facile e veloce… vediamo come!

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esempio di stanza in stile pop, con un punto di colore forte e richiami geometrici in bianco e nero.

L’origine della Pop Art

Lo stile di arredamento che conosciamo come Pop e la sua accezione contemporanea traggono origine dal movimento artistico sviluppato negli Stati Uniti.
Nato nella seconda metà degli anni Cinquanta conosce il suo miglior periodo di sviluppo nei successivi anni Sessanta e Settanta. Sono gli anni del boom economico e ascesa del consumismo sfrenato in conseguenza ad un sempre maggior benessere economico della società.

Il nome pop art è l’abbreviazione di “popular art”, che sottolinea la forte relazione tra la nuova corrente artistica e gli oggetti “popolari”.
L’obiettivo della Pop Art è proprio quello di mettere in scena la società dei consumi adottando un intendo quasi ironico.
Dissacrare la concezione aulica dell’arte paragonandola agli oggetti estrapolati direttamente dalla società di massa.
Nel far questo, il linguaggio espressivo utilizzato riprende direttamente le stesse forme espressive della società dei consumi. Il risultato è una visione dell’opera artistica percepita come prodotto commerciale.

Pubblicità, televisione, cinema e scaffali dei supermercati, i nuovi templi del consumismo, diventano i soggetti delle opere d’arte. Tra queste, le celebri scatole di barattoli di salsa Campbell di Warhol la cui impostazione grafica è ripresa direttamente dalle stampe pubblicitarie dell’epoca.

I colori sgargianti e le loro tonalità piene vengono ripresi dagli eroi del cinema e dello spettacolo riprodotti in cartoons, fumetti e serigrafie.
Dopo la resilienza della guerra e la visione di un mondo in bianco e nero, i colori del nuovo benessere invadono la società cambiandone velocemente i valori.

Warhol, Lichtenstein e gli altri artisti della pop art raccontano questa rivoluzione attraverso i simboli della società dei consumi. La provocazione diventa essa stessa forza del consumismo, come una cornice dalla quale è impossibile uscire.

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Il linguaggio espressivo della Pop Art tra serigrafie e cartoon:
Roy Lichtenstein e Keith Haring sono tra gli esponenti più conosciuti

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Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen, Ago e Filo, Milano

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Andy Wahrol è sicuramente l’artista per eccellenza della Pop Art, con le sue illustrazioni della Camper Souce e le riproduzioni del volto di Marilyn Monroe

Icone del Design

Il miglioramento delle condizioni economiche della società consente l’acquisto di prodotti non solo funzionali ma anche prettamente estetici.
Il design dei mobili e degli interni di casa si adatta di conseguenza cambiando forme, materiali e valenze. Proprio per questo in quegli anni il Disegno Industriale, inteso come realizzazione seriale di elementi, ha avuto l’apice del suo sviluppo.

La richiesta sempre più cospicua della società soddisfa l’industria produttiva che risponde con oggetti nuovi, impattanti e originali.
I designer del tempo esprimono al meglio la propria creatività sperimentando nuovi materiali. Anche la sperimentazione di tecniche di realizzazione alternative consente loro di plasmare la materia per meglio restituire l’idea progettuale.
Proprio a quegli anni risalgono le tante icone del Design, soprattutto italiano, che ancora oggi affollano l’immaginario collettivo. Queste diventano anche l’elemento caratterizzante degli interni donando loro un carattere eterno ed estroso.

Alcuni esempi possono essere le sedie di Vitra firmate Verner Panton, la Ball Chair di Eero Aarnio, i carrelli di Joe Colombo e tutti i prodotti di una nascente Kartell.

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Studio Paradisiartificiali, Tribute to Ettore Sottsass, Milano

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Plastica e plexiglass sono apprezzate per la duttilità ed espressività materica nello stile Pop.
Le icone del design si caratterizzano da colori brillanti e forme morbide.

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Qui alcune icone del Design: la poltrona Sacco di Zanotta, i carrelli Boby di Joe Colombo e i componibili Kartell rivisti in chiave moderne con nuovi colori pastello e textures innovative.

La Pop Art negli interni di casa

Per un arredamento in stile Pop Art i primi a dirigere il coro sono i colori, accesi e vivaci. Scelti specialmente nelle loro tinte sature e luminose, escludono completamente l’utilizzo di sfumature a favore di tinte piene.
L’importanza della coerenza visiva tra i diversi ambienti della casa è restituita proprio dall’utilizzo delle tinte colorate, ben equilibrate.

I mobili all’interno delle stanze non eccedono in numero ma spiccano piuttosto per la fluidità delle forme e la scelta cromatica. Apprezzabile la scelta di collocare oggetti iconici del design. Pezzi di arredamento che hanno segnato la storia.
Rispetto allo stile Boho questa scelta di oggetti antichi non è indirizzata tuttavia all’abbondanza ma si restringe a pochi pezzi significativi.
Un esempio tra i più famosi è il divano a forma di Bocca di Gufram, ispirato alle labbra di Marilyn.
Il suo forte impatto visivo e la sua iconicità lo rendono protagonista degli ambienti al punto da bastare per definire l’impronta stilistica dell’intera stanza.

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Una camera da letto ispirata al design del gruppo Memphis progettata da Jannat Vasi.
Sulla destra: una zona giorno in stile Pop tra arredi colorati e grafiche minimali

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Tappeti, tessuti, forme stilistiche e scelte cronatiche rispondono di una visione d’insieme equilibrata nello stile Pop. 

Lo stile Pop si riconosce per la scelta dei materiali plastici e resine, esplosi nell’utilizzo e sperimentazione proprio in quegli anni.

La flessibilità e duttilità di questi materiali consentono la massima espressione artistica dei designer, riuscendo a produrre arredi in serie dalle forme originali e fluide. A questi si aggiunge il plexiglass, apprezzato per la sua trasparenza che lo assimila al più nobile vetro, ma estremamente resistente.
Ad arricchire gli interni in stile Pop, quadri e decorazioni la cui grafica si ispira direttamente al mondo dei fumetti e della serigrafia. Questi spiccano tra pareti colorate, talvolta tappezzate con carte da parati dalle grafiche caratterizzate da linee astratte e ipnotiche, riprese anche nella scelta dei tappeti.

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Grafiche minimaliste e arredi dalle forme bizzarre, tra colori e prodotti dello stile Pop

Lo stile pop secondo Modulor: la variante contemporanea

La grinta e carattere dello stile Pop è sicuramente apprezzabile per interni dinamici e personalità giovani.
La sua carica espressiva fortemente caratterizzante applicata agli interni contemporanei rischia talvolta di creare ambienti che vissuti quotidianamente tendono a “stancare”.

Per questo, la variante nei nostri progetti tende sempre a contenere l’impronta Pop ad alcuni elementi all’interno dell’arredamento di casa.
Pochi elementi che per forme e colori riconducono alla freschezza e creatività di questo stile, ma si sposano perfettamente ad interni neutri e contemporanei.
Abbinati alla luminosità di arredi e ambienti bianchi riescono inoltre a valorizzarsi ulteriormente, diventando icone stilistiche dell’arredamento di casa.

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Una realizzazione Modulor su progetto Studio MILO in stile contemporaneo con dettagli Pop ricercati:
dalla scelta dei quadri, ai pregiati tappeti firmati CC-Tapis passando per la zona giorno in perfetto stile Pop

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Per donare grinta e carattere ad un interno bastano alcuni dettagli in uniformità cromatica: pareti e arredi di questa realizzazione donano un deciso tocco pur rimanendo equilibrato nel complesso

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Il nostro progetto di tavolo Omelette con tuorlo rotante affiancato a sedie Pantone rosse e una cucina in bianco nero.

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Un frigorifero Smeg dai toni accesi e un tavolo realizzato ad arte si affiancano ad una cucina lineare in questo splendido Loft Bergamasco.

Lo stile Pop nelle sue accezioni tradizionale e contemporanea risponde perfettamente a forti carismi.

Personalità un po’ eccentriche e sicuramente molto creative, che non rinunciano tuttavia all’equilibrio e all’eleganza stilistica.
Tutt’altro che caotico, lo stile Pop ben equilibrato esprime invece una ricercatezza stilistica e concettuale, oltre che una passione per le forme artistiche visuali.

Digital Design Week 2021: la nostra selezione e considerazioni

Digital Design Week 2021: la nostra selezione e considerazioni

Si è appena conclusa sulle piattaforme digitali l’edizione 2021 della Digital Design Week, con la speranza di vederne realizzata nel mese di settembre la versione tradizionale.

Il Salone del Mobile rende Milano la protagonista indiscussa nel mondo del design contemporaneo, accendendo i riflettori su nuovi progetti, proposte d’avanguardia ed eventi in grado di valorizzare il “saper fare” italiano ma anche la sua contaminazione internazionale.

Anche noi di Modulor abbiamo partecipato da remoto al ricco palinsesto di talk e webinar proposti sulle principali piattaforme digitali… ecco alcune nostre considerazioni!

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Allestimenti del Fuorisalone nella sua edizione del 2019: sulla sinistra l’installazione “Home sweet home” di Missoni in Via Solferino, sulla destra Nendo in “Breeze of light”

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Time Machine, l’installazione durante il Fuorisalone 2017 nella nuova zona del design Ventura Centrale

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Time is Time, un ambiente immersivo allestito negli spazi di Superstudio durante la Design Week 2016 incentrato sul tema del tempo

Salone del Mobile e Fuorisalone: Milano la capitale del design

Sembrano passati secoli da quando Milano, nelle settimane centrali di aprile, si riempiva di turisti internazionali, giovani designer emergenti, professionisti in caccia di proposte innovative e studenti universitari bramosi di eventi e lanci di nuovi prodotti.
Dall’appassionato di design, al professionista del settore, al semplice cittadino amante della vita mondana: la settimana del Salone del Mobile è sempre riuscita a catturare gli interessi di tutti.

Una delle poche manifestazioni in grado di coinvolgere un pubblico talmente ampio da trasformare Milano in una grande “comunità del design”.
Impossibile camminare lungo le vie del capoluogo durante quei giorni e non essere coinvolti nel cuore pulsante della Design Week.
Grafiche colorate che identificano i vari distretti, installazioni artistiche e banner pubblicitari con qualche pezzo d’arredamento appena lanciato sul mercato raggiungono ogni angolo della città.

La variante professionale del Salone del Mobile, negli immensi spazi di Rho Fiera e ancor più il suo Fuorisalone organizzato in zone del design in continuo cambiamento sembrano ormai un vecchio ricordo. Due realtà che nel corso degli anni hanno conosciuto un successo tale da diventare entità ben distinte, ciascuna con il proprio pubblico di riferimento.

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Fuorisalone, la cartina con i distretti del design per l’edizione 2019.
Sulla destra, il logo ufficiale del Salone del Mobile

Digital Design Week: cosa è e che cambiamenti apporta alla versione tradizionale?

L’annullamento dello scorso anno a causa dell’emergenza sanitaria e il suo futuro incerto anche per la versione 2021 non hanno tuttavia fermato la creatività della Design Week.
L’edizione 2020 della Design Week si era già spostata sui canali digitali, incontrando l’approvazione e coinvolgimento di entrambe le realtà che la costituiscono. Salone del Mobile e Fuorisalone mai come oggi si trovano a dialogare reciprocamente per dar vita a un ricco palinsesto di eventi.
Conversazioni, webinar e riflessioni su cosa significhi fare design oggi e sulle varie sfaccettature di questo mondo.
Le stringenti normative di sicurezza hanno completamente rivoluzionato anche la metodologia di presentazione dei nuovi prodotti.
La presenza fisica è ormai una possibilità troppo restrittiva per cui naturalmente l’attenzione si sposta sul mondo digitale.

Per non fermare la grande macchina del design, le realtà che hanno sempre accompagnato l’edizione tradizionale della Milan Design Week hanno organizzato una versione digitale.
La Digital Design Week 2021 si è svolta sulle piattaforme web di Interni (storica rivista associata alla settimana del Salone), Fuorisalone e AD Italia. Dal 12 al 19 aprile ecco allora una serie di riflessioni che hanno coinvolto figure professionali.

Dal mondo dell’arredamento, all’architettura, ma anche letteratura, tecnologia, arte e realtà artigianali si scambiano pareri e riflessioni sui temi contemporanei che muovono il design. Nello specifico caso di Interni inoltre, la sua versione è proseguita fino al 23 aprile, con l’appuntamento serale fisso programmato alle 18.30 in streaming.

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Una citazione di Marco Spinelli, condivisa sui profili social di AD Italia che sottoline l’imporatnza del “su misura”.
Sulla destra: Poltroncina San Siro, progettata da Jasper Morrison per Cappellini e presentata durante la Digital Design Week 2021

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Tavolo Aldford di Bentley Home – Luxury Living Group disegnato da LLG Creative Team

Smartworking e nuova percezione dell’ambiente domestico

Tema indubbiamente contemporaneo durante questa Digital Design Week è stato l’introduzione del concetto di smartworking e la nuova domesticità.
Noi di Modulor abbiamo già affrontato questo tema, portando anche esempi di progettazione avvenuti durante i precedenti mesi.

A tal proposito, è interessante l’interpretazione proposta da Lara Facchinetti, HR Manager di Zamperla, nel capitolo “Studio” del laboratorio proposto da Strategy Innovation. Il tema di riflessione si sposta sull’ibridazione tra il lavoro da casa e la vita in ufficio, notando come la miglior condizione lavorativa derivi dall’integrazione di entrambi.
Se prima il mondo lavorativo e la sfera privata erano ambiti ben distinti della nostra quotidianità, ora capita spesso durante una conferenza online di assistere a piccole “intrusioni”. Figli incuriositi dallo schermo e animali domestici scappati dal proprio posto diventano attori di una connessione non solo concettuale, ma anche fisica e visiva. In quest’ottica, la migliore produttività si raggiunge riuscendo a trarre vantaggio da entrambi i contesti lavorativi.
La casa viene identificata come l’ambiente della concentrazione, dove isolarsi dai colleghi, e l’ufficio è invece ambiente della condivisione.

Quello che manca durante lo smartworking sono infatti le riunioni improvvisate e il processo di brainstorming che nascono spontaneamente durante una pausa caffè. Legate alle nuove esigenze di riconfigurazione spaziale, come costatato anche dalla nostra esperienza, si apre in parallelo il cambiamento nella percezione dello spazio lavorativo.

A tal proposito è interessante riportare il punto di vista di Marco Roversi, collega specializzato nella progettazione si arredi su misura in ambito contract. Se infatti la riconfigurazione dell’ambiente domestico è spesso restrittiva, e vincolata a cambiamenti non troppo invadenti, lo spazio di lavoro subisce un cambiamento radicale. Viene proprio ripensato nella sua impostazione basilare, facendo della flessibilità la sua caratteristica fondante.

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Funivia, illuminazione a sospesione progettata da Carlotta Bevilacqua per Artmide 

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6×6 il sistema modulare per l’ufficio progettatao da Roversi

La reinterpretazione delle componenti impiantistiche

La continua ricerca di flessibilità dell’ambiente lavorativo avvicina ulteriormente il contract al mondo del retail, abituato a cambiamenti continui.
La progettazione della componente architettonica diventa allora un punto fondamentale per garantire infinite configurazioni spaziali.
Come nel caso dei white boxes per il mondo del retail, la componente impiantistica viene reinterpretata ora più che mai per il suo impatto estetico.

A portarne un grande esempio è sicuramente la logica progettuale proposta da Davide Groppi durante il talk “Abitare lo spazio di lavoro” proposto da Lombardini22. La visione del designer di fama internazionale è proprio legata alla flessibilità della luce, che si svincola dall’impianto elettrico a cui appartiene.
Le soluzioni proposte nel corso degli anni dallo stesso designer sono sempre state pensate con la volontà di rendere la luce libera da vincoli impiantistici preesistenti. Fornire la luce giusta non significa soltanto permettere di vedere lo spazio ma anche di sentirlo.
Un’impostazione che diventa sempre più scenografica con un lavoro di progettazione che diventa lavoro di eleganza.

Secondo esempio è la serie di progetti portati dall’architetto Duccio Grassi durante il talk Design beyond Matter (il design oltre la materia).
Una relazione tra componente architettonica e impiantistica che supera il livello di necessarietà per diventare integrazione progettuale con la visione estetica.

Altra tematica connessa alla relazione tra esigenze strutturali e flessibilità del progetto è quella dello sfruttamento degli interstizi, la cosiddetta architettura in between. Abbiamo da poco analizzato le potenzialità della progettazione di arredi funzionali in grado di ottimizzare gli spazi e condividiamo quindi a pieno le riflessioni di Daniele Lago, fondatore della nota azienda di arredamento in serie.
L’in-between non è soltanto tematica di progettazione dell’ambiente domestico ma anche la metafora della relazione tra il brand e la propria comunity.

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Infinito, Davide Groppi

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Zara Rome, Duccio Grassi Architects.
Sistema impiantistico e allestimento si coiugano in un elemento progettuale che si mimetizza nell’ambiente.

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Max Mara Tokyo Ginza Home, Duccio Grassi Architects

Sostenibilità e impatto ambientale: le visioni legate al design

Una delle tematiche forse più inflazionate negli ultimi anni è sicuramente legata alla sostenibilità e all’impatto ambientale.
Innumerevoli potrebbero essere le visioni e progetti che ne fanno da porta bandiera.
Dal mondo della progettazione il tema dell’economia circolare si sposta direttamente al mondo produttivo trovando infiniti sfoci.

Che cosa significa però effettivamente essere sostenibili al giorno d’oggi?
Produrre utilizzando materiale di riciclo non sempre è la soluzione definitiva. Bisogna mettere infatti sul piatto della bilancia l’insieme ciclo di vita degli arredi e considerare il loro impatto ambientale anche nel corso degli anni.
Ecco allora che la parola “riciclo” compare diverse volte durante questa Digital Design Week.

L’architetto e designer Paola Navone porta la sua visione degli oggetti di riciclo come una serie di prodotti artigianali ricavati dagli scarti di lavorazione.
Una visione che vuole rompere gli schemi portando colore e allegria all’interno dei progetti riuscendo a valorizzare quella che è la manualità artigianale locale.

Giuseppe Pedrali, amministratore delegato dell’omonima azienda bergamasca, si sofferma inoltre sull’aspetto normativo della sostenibilità.
“Essere sostenibili” è ormai diventato il motto comune di diverse aziende produttrici, ma quante di loro effettivamente si soffermano sulle certificazioni che posso attestare ufficialmente questa caratteristica? I processi produttivi sono effettivamente controllati e progettati in modo da ridurre gli sprechi e incidere il meno possibile sull’ambiente?

Ico Migliore, architetto di Migliore+Servetto, sottolinea come il tema della sostenibilità non sia soltanto legato ai materiali ma al comportamento degli utenti.

Tra tutti i pensieri analizzati, quello che sicuramente noi di Modulor sposiamo completamente è quello proposto dall’architetto e designer Piero Lissoni durante la conversazione “Tutto è progetto” disponibile su AD Italia.
La sostenibilità consiste nel progettale arredi in grado di durare nel tempo.

Cosa significa fare design oggi? Come emergere all’interno di un mercato sempre più ampio?

Condividiamo ancora una volta le parole di Piero Lissoni come fulcro e riassunto di questa Digital Design Week.
Il mondo del design ragiona ora worldwide, ciò che consente di essere valorizzati è l’alta qualità e il saper mantenere e conservare il “fare artigianale”.

Pur sapendosi relazione alla sempre più frequente tecnologia e al mondo dell’intangibile, è fondamentale riconoscere la ricchezza offerta dall’artigianato. Il nuovo modello di artigianalità, seppur abbia perso alcune qualità trasmesse negli anni, incontra nuove possibilità.

Saper relazione la capacità di usare le mani, il toccare i materiali e interpretarli con tecnologie incredibili consiste nel design del futuro.
Un design meno disegnato e più prodotto.
Seppur il termine stesso “design” ossia disegno industriale, sembrerebbe viver all’opposto della concezione di artigianalità, la congiunzione di questi mondi è la vera chiave innovativa per il futuro della progettazione di interni.

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Round D.154.5, la storica poltroncina disegnata da Gio Ponti e reinterpretata in veste contemporanea da Molteni & Co

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Soriana, Afra e Tobia Scarpa per Cassina
Sulla destra: Pacific, la nuova collezione firmata Patricia Urquiola per Moroso

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Il sistema di sedute Connery disegnato da Rodolfo Dordoni per Minotti

Lo stile Classico: Elegante e accogliente

Lo stile Classico: Elegante e accogliente

Lo stile Classico è tipico di una casa elegante, ampia, capace di trasmettere sensazioni di accoglienza e calore senza sembrare severa. Chi sceglie lo stile classico ama sicuramente i mobili dal sapore retrò, il legno con i suoi intarsi e i divani imbottiti oltremisura.

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un soggiorno Classico con divani e poltrone imbottite, eleganti lampadari e ampi tendaggi alle finestre.

CARATTERISTICHE DELLO STILE CLASSICO

Seppur gli anni e le mode passino velocemente, lo stile classico può definirsi intramontabile. Riconoscendosi per la sua  ispirazione alle case nobili del passato, è proprio a quel lusso antico che fa riferimento.
Questo stile è sinonimo di eleganza e spesso anche la dichiarazione di un certo status socioeconomico e di un certo tipo di gusto.

Grande attenzione viene data alla bellezza autentica dei mobili e alle finiture anziché alla funzionalità o alla tecnologia.
Per arredare in stile classico quindi sono importanti due fattori: uno spazio ampio da dedicare ad arredi e complementi e nessun limite al proprio budget.
Le persone che scelgono di arredare in stile classico hanno spesso la passione per i mobili d’antiquariato pregiati e una casa molto spaziosa pronta ad accoglierli.

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un soggiorno in stile Classico Moderno, più minimal ma altrettanto elegante.

TRA CONFORMAZIONE ARCHITETTONICA ED ELEMENTI DI INTERIOR DESIGN

A livello architettonico non mancano le colonne con capitelli in stile, talvolta non strutturali ma un semplice pretesto di ricercatezza estetica.  Stucchi, volte, modanature a soffitto e affreschi trovano la loro migliore espressione.
Un altro elemento chiave sono i lampadari, solitamente in cristallo e ben visibili al centro delle sale.
Molto importante per le case in stile classico è l’arte, immancabile tocco di classe per un’elegante dimora in stile classico.
Dipinti molto grandi sembrano trasformare gli interni domestici in spazi museali, oppure tanti quadretti di varie dimensioni affollano un’intera parete come fossero scenografia de “la Migliore Offerta”.
Non mancano statue o sculture, sia per l’esterno che per l’interno.

Quando parliamo di stile classico è bene sottolineare che ci riferiamo ad un mondo di interior design che abbraccia influenze, epoche e tradizioni diverse.
Si pensi all’imperiale, al rococò, al barocco e a tutte le correnti che definiscono il gusto della tradizione.
Di tutte le sfaccettature conosciute nel corso della storia, quello sicuramente più apprezzato nel mondo dell’interior design è il Classico Moderno.
Potremmo definire un Classico Moderno estremamente chic e raffinato, paragonandosi per certi aspetti e interpretazioni, allo stile Luxury.

boiserie bianca
boiserie grigia

sia per lo stile Classico che Classico moderno le Boiserie sono fondamentali.

MATERIALI E COLORI

Il legno prevale sempre ed è solitamente “massiccio”, riconoscendosi per importanza fisica e visiva con spessori importanti e ampie superfici.
Infatti, a livello progettuale, i piani e le spalle di librerie e mobili si tendono a realizzare alti e larghi e il più delle volte con un profilo caratterizzante o dettagli decorativi elaborati. Prevalgono legni nobili come il mogano, la quercia, il ciliegio ed il faggio.

Ci sono poi elementi in legno come cassapanche e madie che, come per lo stile Boho Chic, risultano essere indispensabili.
I materiali accostati al legno sono nobili e lussuosi, quali il marmo per i pavimenti o anche per i piani di cucina e bagni, il vetro per le ante di madie e porte divisorie, le pietre preziose per i piccoli decori, la porcellana per i soprammobili, i sanitari e i lavandini.
Le linee degli arredi non sono mai essenziali ma anzi ricercate. Un esempio sono le ante di chiusura degli arredi, solitamente impreziosite da una fascettatura centrale sfondata o in rilievo.

I pezzi d’arredamento abbondano senza lasciare nulla al caso.
Dallo stile Country eredita rivestimenti e boiserie. Il muro nella sua essenza architettonica è dimenticato, rivestendosi di elementi decorativi in grado di caratterizzarlo.
Per questo  le carte da parati sono molto apprezzate e le decorazioni alternano complessi dettagli a texture piccole e ricercate.

Anche i tessuti dei tendaggi, solitamente in seta o cotone pregiato, si arricchiscono di decorazioni e ampi drappeggi.
Non mancano nella zona living così come in camera da letto cuscini in velluto tappeti pregiati, meglio se persiani antichi .

I divani sono imbottiti e sovradimensionati. Il senso che si vuole trasmettere è proprio quello di sfarzo e ospitalità.

La pelle è il materiale più usato per divani, che conoscono tuttavia anche l’alternativa in velluti preziosi.
Le case in stile classico trasmettono calore grazie anche ai colori chiari dei muri, altre al bianco caldo, che noi in Modulor identifichiamo con il classico 9010, ben accetti sono il tortora chiaro, il crema e il beige.
Questi colori si accostano molto bene al legno mettendolo in risalto e contribuiscono a creare una sensazione di calore nell’insieme.

materiali stile classico

La selezione Modulor di colori, texture e riferimenti di arredi per il moodboard Classico.

LO STILE CLASSICO MODERNO

Lo stile Classico Moderno segue tutte le caratteristiche dello stile Classico ma si differenzia per la sua essenzialità e linearità.
Potremmo definirlo elegante e raffinato ma senza eccedere.
La scelta del legno nello stile Classico Moderno si riconosce per la finitura: quasi mai al naturale, ma molto piuù frequentemente tinto. Si sottolineano così i tratti stilistici degli arredi, in particolare le fascettature ma anche le guscie e i profili sagomati.
A differenza dello stile Country o Shabby Chic la verniciatura degli arredi in legno non avviene “a mano”, lasciando cioè visibile il segno della pennellata che li rende tanto artigianali ma con una laccatura opaca a tinta piatta che ne nasconde addirittura la vena.
La gamma dei colori si amplia e si osa con colori brillanti e moderni, sia per la laccatura degli arredi che per le pareti.
Le carta da parati così come le tinteggiature caratterizzate da colori particolari, favoriscono decori più geometrici e contemporanei.

cucina classica moderna grigia
cucina classica moderna verde

Due esempi di cucine in stile Classico Moderno con variazioni nella scelta cromatica.

GLI AMBIENTI DELLA CASA

La zona Living Room, intesa come salotto è la parte più importante della casa, proprio perché è il luogo della convivialità, dove si dedica tempo agli ospiti e a sé stessi. Per questo, le sue dimensioni sono spesso importanti, riflettendo il ruolo privilegiato svolto da questo ambiente.
Dal momento che l’esigenza contemporanea impone stanze dalla metratura sempre più ridotta, per mantenere un soggiorno importante si può creare un unico ambiente open space accorporando anche la sala da pranzo. L’ambiente che ne deriva sarà così adibito in una parte a zona pranzo, attrezzato di un ampio tavolo con sedie importanti, meglio ancora se poltroncine imbottite, e lateralmente troverà spazio la zona relax. A caratterizzare quest’ultima ampi divani abbinati a poltrone imbottite dal gusto retrò.
Lo stile classico non prevede divani ad isola, ma preferisce conformazioni classiche accompagnate da poltrone abbinate, meglio ancora se in pelle.

soggiorno classico

Un soggiorno in stile Classico Moderno.

La cucina è elegante e semplice; è uno spazio adibito alla sola preparazione dei pasti e non alla sua consumazione.  Essenzialità è per questo la parola chiave. Come per lo stile Country si tendono a nascondere gli elettrodomestici, lasciando a vista solitamente solo il forno con i suoi pomoli caratteristici in acciaio.

cucina classica panna
cucina classica madia
cucina classica panna

Nella camera da letto si può giocare con le testate del letto, decisamente importanti a cui si abbinano mobili antichi, come una cassettiera con decori e intarsi o una petineuse con specchiera.

Una delle caratteristiche delle camere da letto in stile classico è appunto la presenza di un mobile dedicato al trucco e alla preparazione serale, insieme a specchi ampi e armadi maestosi.​

camera classica travi
camera classica cassettiera legno

Testare ricercate caratterizzano questa villa Siciliana dal gusto classico.

In bagno meglio prediligere una bella vasca freestanding in ceramica bianca a doccie con soffioni enormi e ultratecnologiche. Una carta da parati su di una parete o dei quadri antichi non possono mancare.

L’ingresso o in molti casi il corridoio che dalla porta principale conduce al maestoso soggiorno, deve vivere in armonia con il resto della casa. Per questo una piccola madia bassa con dei cassettoni e uno specchio con una cornice preziosa possono essere la carta vincente.​

ingresso classico

L’ingresso di un elegante appartamento Milanese.

Lo stile Classico e la sua accezione moderna sono adatti a caratteri rigorosi, amanti dell’estetica e la sua ricercatezza tradizionale. Sposa perfettamente personalità amanti del passato, attenti ai dettagli ma con un’ottima visione d’insieme. L’impostazione degli interni in stile classico è quasi scenografica. Un stile amante della bellezza e le arti in tutte le loro forme espressive.

Stile industriale: dall’anima grezza all’impronta professionale

Stile industriale: dall’anima grezza all’impronta professionale

Lo stile industriale ha sempre più caratterizzato gli interni degli ultimi anni, diventando emblema di uno stile di vita autentico ed essenziale. Dalla sua accezione rustica tradizionale, ha conosciuto poi la variante ricercata e contemporanea, influenzata da finiture e linee luxury.

Specialmente nella realtà delle cucine su misura, l’impronta grezza e tradizionale ha lasciato il posto a conformazioni moderne ispirate alle soluzioni professionali della ristorazione. Funzionalità ed efficienza diventano le parole chiavi per uno stile essenziale e moderno.

appartamento Alba 04 stile industriale

Librerie in ferro con dettagli in legno arricchiscono questa sala relax in stile industriale progettata da Locatelli Partners e realizzata da  Modulor

Lo stile industriale nella sua evoluzione storica

Per risalire alle origini dello stile industriale bisogna spostarsi oltreoceano, più precisamente a New York. Siamo negli anni del dopoguerra, quando nel corso degli anni ’50, la richiesta di abitazioni a basso costo sfocia nel riutilizzo di spazi dismessi.
La forte impronta stilistica legata a questi ambienti dà origine a un vero e proprio fascino per l’archeologia industriale.

I riferimenti iconografici del tempo, contestualizzati nel mondo dell’arte e della cinematografia, accentuano questo movimento stilistico, introducendo sempre di più la percezione del relitto architettonico come scenario di vita quotidiana.
Un esempio tra tutti è la Factory di Andy Warhol, studio per i suoi lavori negli anni di esplosione della Pop Art.

Dalle grandi metropoli americane il nuovo stile si è indirizzato poi alle piccole realtà locali, per sbarcare nel corso degli anni ’80 in Europa.
Ad accogliere con entusiasmo le tendenze provenienti dal nuovo continente sono per lo più le grandi città rivoluzionarie di Londra e Berlino.
Non è un caso infatti che Londra sia stata la protagonista della grande rivoluzione industriale, dalla cui ambientazione lo stile industriale ha attinto nello sviluppo di nuovi scenari domestici.

La successiva diffusione nei restanti paesi d’Europa e del mondo ha coinciso con la contemporanea necessità di riduzione dello sfruttamento del suolo.

Andy Warhol Factory

Andy Warhol nella sua factory, icona cinematografica negli anni di grande successo della Pop Art

Stile industriale materiali

I metalli sono i protagonisti dello stile industriale, abbinati a legni grezzi, cemento e resine industriali

Il fascino dello stile industriale nella sua concezione architettonica

Il mondo industriale come punto di riferimento per la realtà domestica è stato ben assimilato dalla cultura del tempo anche per la sua ventata rivoluzionaria.
L’industria ha infatti segnato un punto di rottura con il tradizionale, specialmente per i cambiamenti sociali che ha introdotto la rivoluzione di fine 800.

Lo stile industriale valorizza il “relitto architettonico”, portandosi con sé una visione romantica dello scorrere del tempo sugli edifici.
Il riuso degli spazi industriali privilegia così le architetture funzionali, trasformando gli elementi strutturali in punto focali di interesse.
Tubature, pilastri in cemento, ampie vetrate con infissi in metallo, mattoni a vista e muri scrostati sono elementi da preservare accuratamente.

mansarda industriale Bergamo 05

In questa mansarda, le travi a vista e le murature tradizionali rappresentano la firma stilistica degli interni

loft rustico tradizionale

Ampie vetrate, mattoni a vista e struttura in metallo per questo loft rustico in Kyiv.
Fotografia: Andrey Avdeenko

Tra impianti a vista, materiali e pavimenti..

Dal punto di vista dell’organizzazione spaziale a svolgere un ruolo fondamentale è sicuramente l’open space e gli ampi soffitti: spazi a pianta libera caratterizzati dalla mancanza di partizioni verticali, meglio ancora se impostati per sfruttare le ampie altezze.
Nasce il mito del Loft, in cui l’organizzazione funzionale degli ambienti domestici ruota attorno allo sfruttamento delle doppie altezze.

Mantenendo lo scheletro dell’infrastruttura esposto, le componenti impiantistiche diventano sinonimo di autenticità e caratterizzano fortemente lo spazio.
I pavimenti sono per lo più grezzi, con cemento o resine industriali, mentre l’illuminazione avviene indubbiamente dalle ampie vetrate. Queste, mantengono la loro impostazione industriale con un telaio metallico e partizioni verticali, abolendo nel modo più assoluto tende o frangisole.
L’illuminazione artificiale avviene tramite apparecchi a vista dall’aspetto grezzo, sicuramente in metallo e nella maggior parte dei casi tramite strutture di sospensione a vista come binari o tiranti.

stile industriale arredi e colori

Riferimenti cromatici e arredi in tipico stile industriale

appartamento Alba 09

A donare calore a questa cucina è il tavolo in legno dalle dimensioni importanti 

L’accezione contemporanea

Nella sua accezione contemporanea lo stile industriale incontra due diverse varianti.

Da un lato, riprendendo il suo spirito naturale, sposa l’interesse vintage adornando lo spazio di oggetti d’antiquariato dalla forte impronta tradizionale.
È in quest’ottica che compaiono orologi a parete in ferro battuto, sedie in metallo diverse una dall’altra abbinate all’immancabile tavolo in legno massello.
Meglio ancora se riutilizzato da un vecchio laboratorio in modo che conservi sulla sua superficie tratti e segni di utilizzo.

soggiorno Loft industriale

Un prestigioso Loft industriale con arredi in ferro cerato nero rispecchia il contesto architettonico in cui è inserito

cucina Loft industriale

Una cucina interamente rivestita in acciaio per questo loft newyorkese

La ristorazione professionale come fonte di ispirazione

Dall’altro lato, l’ispirazione alle cucine industriali sempre più funzionali e attrezzate entra prepotentemente nell’immaginario comune. Basti pensare alla quantità di programmi televisivi che quotidianamente ci propongono piani di lavoro in acciaio con struttura a isola e cappe industriali dalla forte impronta stilistica.

Dalla realtà delle cucine industriali attinge il filone che si potrebbe definire “luxury” del industrial style contemporaneo. Abbinato a marmi o vetri retro verniciati, le cucine in stile industriale contemporaneo si rivestono di acciaio inox. Attrezzate con elettrodomestici d’avanguardia, privilegiano la funzionalità e i materiali altamente resistenti.

Tuttavia, anche l’industriale contemporaneo non rinuncia ad un ambiente caldo e accogliente. Il tavolo da pranzo il legno o la poltrona di design in pelle caratterizzano allora lo spazio donando calore ed eleganza.

appartamento Alba 05

La ristorazione professionale è il mondo di ispirazione per materiali e tipologie di questa cucina piemontese

appartamento luxury industrial 04

Una cucina tra stile industraiele e luxury, arricchita dal piano in marmo e profili sagomati delle maniglie

cucina essenziale acciaio

La struttura ad isola è la tipologia più diffusa per le cucine industriali

Funzionale ed estremamente pratico, lo stile industriale si indirizza a personalità decise e sempre in movimento. Le sue linee semplici abbinate a materiali altamente resistenti lo rendono pratico ed eterno, pur senza rinunciare ad un tocco di tradizionale calore. 

Stile Country: la campagna in casa

Stile Country: la campagna in casa

Profumo di campagna, il relax di una casa calda ed accogliente, la ricerca di uno stile naturale ma allo stesso tempo ricercato. Tutto questo è lo Stile Country e sempre più persone lo scelgono per l’arredo di casa. 

cucina country

una cucina in stile Country luminosa con arredi bianchi e inserti in vetro

IL SIGNIFICATO DEL TERMINE

Il termine inglese country significa “campagna, rustico, campestre”, quindi tutto ciò che è legato alla terra, alla natura.Un ritorno alle nostre origini contadine in opposizione ad un mondo che rincorre il progresso tecnologico con ambienti sempre più asettici.

Semplicità e raffinatezza lo rendono attuale anche se le sue origini sono lontane. É nato infatti nell’Inghilterra di fine ottocento, nel momento in cui la nobiltà inglese aveva il bisogno di allontanarsi dai fasti vittoriani e ritrovare la pace campagnola.

Questo stile d’arredamento infatti privilegia il legno e, più in generale tutti i materiali caldi e naturali. Può inoltre essere declinato in varianti quali: romantico, provenzale, chic, rustico, americano o moderno a seconda del gusto e delle preferenze di chi lo sceglie per il proprio ambiente domestico.​

soggiorno country

un soggiorno in stile Country che valorizza i dettagli con il legno scuro. 

camera letto country

Una camera che sposa lo stile country anche nella scelta dei tessuti ricamati

LE CARATTERISTICHE DOMINANTI DELLO STILE COUNTRY

Lo stile country è caratterizzato da arredi classici, con profili sagomati e decori interni. Si esprime al meglio in un ambiente con pietra a vista, soffitto con travi in legno e un bel camino caldo al centro della zona giorno.

Il fine è riuscire a trasmettere il senso di relax tipico di una casa di campagna anche in un contesto cittadino. La “rusticità” dello stile viene però elevata da un’estrema ricercatezza negli elementi e dettagli che riempiono l’ambiente, nulla è lasciato al caso.

Tipici complementi degli arredi country sono i tavoli in legno massiccio non trattato, le cassapanche completamente in legno o con gambe eleganti in metallo e le tende che diventano anche parte integrante del mobilio.

In questa cucina in stile country da noi realizzata la tendina a quadretti prende il posto delle ante sotto lavello. Frigorifero e lavastoviglie sono rigorosamente ad incasso, mentre il forno e la cappa, sono a vista e rappresentano il fulcro della cucina. Parlando di dettagli qui ogni pomolo ha una sua caratterizzazione ed è stato scelto con cura.

cucina country style

La nostra cucina in stile Country con un tocco di colore e dettagli ricercati

cucina country style dettagli
cucina country style dettagli pomoli
cucina country style dettagli pomoli

Dettagli della cappa sagomata color carta da zucchero e dei pomoli.

Vengono spesso usati mobili di recupero come vecchie credenze, comodini, comò, armadi. Nel bagno country non può mancare una vasca a libera installazione dall’aspetto vintage e dei muretti in pietra. Immancabili gli oggetti vintage e di “riciclo decorativo”, ovvero le bottiglie di vetro, i barattoli o tutti quei piccoli oggetti che ripuliti e decorati possono cambiare destinazione d’uso e diventare simpatici elementi decorativi o contenitori.

Per arricchire l’ambiente sono benvenuti i soprammobili, soprattutto se in ceramica e i vecchi centrini fatti ad uncinetto. Anche i vasi con piante e fiori non possono mancare, l’impressione deve essere quella di vivere realmente in campagna. I fiori sono un elemento essenziale perché conferiscono delicatezza e un tocco di vena romantica a tutte le stanze.

bagno country piastrelle

Un esempio di zona bagno in stile country contemporaneo, con un’attenzione nella scelta cromatica.

COLORI E MATERIALI

Il Country predilige i colori naturali, come quelli del legno, utilizzati come base per combinazioni di colori più decisi, quali il rosso ciliegia, il giallo sole, l’azzurro carta da zucchero, l’avorio e tutti i toni del verde.

Queste tonalità donano subito all’ambiente un’atmosfera decisamente accogliente e romantica. Per le poltrone e gli altri imbottiti la scelta va sulle texture fiorate, che vengono poi abbellite con molti cuscini colorati o dalle tinte neutre.

Il country prevede infatti un grande utilizzo di tessuti dalle trame e dai decori particolari, come quadretti per le tovaglie e fiorellini e pois per le tende e divani. Anche per le camere da letto si può optate per carte da parati e, a complemento, copriletto e lenzuola a tema.

I materiali da utilizzare sono il legno, la pietra e il ferro battuto soprattutto nei lampadari e nelle testate dei letti. Per il retro della cucina e per il bagno vengono predilette piastrelle di ceramica bianca o in alcune fantasie sull’azzurro, grigio, salvia o rosa delicato.

stile country elementi

La selezione Modulor di colori, texture e riferimenti di arredi per il moodboard Country

soggiorno country

Un soggiorno molto luminoso che sottolinea lo stile Country nella scelta dei tessuti

COUNTRY MODERNO

Le varianti dello stile country sono molteplici, quella che preferiamo però è Lo stile Country Moderno, meno caratterizzante ma più declinabile nel quotidiano.

Il Country moderno mischia complementi d’arredo vintage ad arredi minimal o di carattere industriale. A volte basta lasciare delle pareti in pietra o con mattoni a vista, optare per un grosso tavolo in massello ed è già possibile ricreare un’atmosfera country ma non esageratamente antica.

Questo sapore di country moderno può ritrovarsi anche ammodernando lo stile di vecchie abitazioni contadine con pezzi di design moderno che le svecchiano e rendono più raffinate. Qui vi presentiamo la zona giorno di una splendida Villa Siciliana in cui l’antico frantoio in pietra è posto al centro della sala, circondato da arredi tradizionali in legno scuro e muri in pietra, ma anche elementi retroilluminati molto minimal.

villa sicilia country style

L’antico frantoio, arredi classici e moderni.

villa tradizionale Sicilia tavolo pranzo
villa tradizionale Sicilia vista cucina

Dettagli dell’ampia zona giorno tra arredi della tradizione e nuovi elementi 

Chi sceglie lo stile Country ha uno spirito romantico e ama godersi in relax la sua “Casa dolce Casa”.