Dare nuova vita ai mobili: adattare gli arredi dopo un trasloco

Dare nuova vita ai mobili: adattare gli arredi dopo un trasloco

Affrontare un trasloco significa dare una svolta alla propria vita, rinnovando gli ambienti domestici e introducendo nuovi complementi d’arredo.
Nel momento in cui si inizia ad impacchettare avviene una naturale selezione degli oggetti da portare con sé, riconoscendo per ciascuno il proprio valore affettivo.
Tante volte questo processo coinvolge anche il mondo degli arredi, che accompagnano i proprietari in questo momento di transizione.
Dare nuova vita ai mobili significa rinnovare anche il contesto in cui sono inseriti, riuscendo ad adattarli in estetica e funzionalità ai nuovi ambienti.

Adattare gli arredi ad un nuovo contesto

Quando gli arredi vengono progettati su misura, la loro conformazione risponde alle esigenze dei clienti, dialogando perfettamente con il contesto architettonico in cui sono inseriti. Nel far ciò, si crea un forte legame tra gli ambienti interni in cui sono inseriti e forme, proporzioni e meccanismi di fruizione degli arredi.
Questo farebbe pensare ad un legame indissolubile tra i due componenti, che si spezzerebbe nel momento in cui i mobili subiscono una ricollocazione. Non è assolutamente detto!

Tra le potenzialità degli arredi su misura esiste infatti un fattore di flessibilità che ci consente di dare nuova vita ai mobili apportando poche modifiche.
Queste, consentono di trasformare l’impronta generale dell’arredo in modo da adattarla al nuovo contesto sia per estetica sia per funzionalità.

Un perfetto esempio sono gli adattamenti apportati a questi arredi estrapolati da un appartamento tra moderno e contemporaneo. Andiamo quindi alla scoperta di questo appartamento tra mobili trasformati e nuove aggiunte.

La cucina: aumenta lo spazio di lavoro e i volumi contenitori

La cucina rappresenta sicuramente il cuore pulsante di una casa.
Nel caso di questo appartamento tra moderno e contemporaneo, la sua conformazione era nata da una naturale lettura del contesto architettonico in cui era inserita.

Lo sviluppo ad angolo ha consentito di sfruttare la parte laterale con colonne di servizio dalle ante in MDF laccato grigio antracite.
Queste sono attrezzate con forni a colonna all’esterno, dispensa con vassoi estraibili e un vano centrale per il frigorifero a libera installazione. La parte frontale si compone invece di volumi inferiori con ampi cassetti e ante di servizio e pensili superiori in un brillante Lacobel bianco.

La nuova sistemazione ha fornito ulteriore spazio utile per gli ingombri. Potendo usufruire da entrambi i lati di ulteriore spazio attrezzabile la soluzione più naturale è stata quella di sfruttare i vuoti rimanenti con ulteriori volumi.
Sulla destra è stata così aggiunta una colonna di servizio che ospita una moderna cantinetta vini accompagnata da un’anta con ripiani interni regolabili in altezza.

Nell’estremità opposta, il problema principale nasce nel momento in cui il piano di lavoro è in pietra naturale, che con il passare degli anni ha subito un cambiamento cromatico.
Per evitare di incorrere in una differenza visibile tra la parte aggiunta e l’esistente, è stato così realizzato un piano in legno che funge anche da tagliere per la preparazione dei pasti. Un elemento che non solo risolve un punto esteticamente debole, ma fornisce anche una soluzione funzionale.
L’alzata in Lacobel dona luminosità agli interni riflettendo la strip LED ad incasso inserita nei pensili, anch’essi rivestiti in vetro retroverniciato.

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La zona giorno: una nuova estetica contemporanea

Per attrezzare la zona giorno sono stati recuperati gli arredi realizzati nell’ormai lontano 2006.
La scelta dei colori già al tempo d’avanguardia ha fatto sì che anche in una rielaborazione contemporanea essi possano adattarsi perfettamente, risultando eleganti e attuali. Il mobile TV in MDF laccato grigio antracite lucido alterna antine a ribalta con cassettoni di servizio, le cui maniglie ad incavo donano leggerezza visiva.

Dare nuova vita ai mobili ha in questo caso significato adattarli al nuovo contesto in cui sono inseriti, riuscendo a sfruttare la flessibilità degli stessi.
Sono state apportate piccole modifiche, considerate per lo più di manutenzione. Rilaccatura dove necessario o rifacimento di parti strutturali.

Uguale approccio è stato quindi applicato alle colonne pensili di servizio, che si compongono di ante nella parte superiore e cassettini in quella inferiore. La loro nuova posizione affiancata consente di accogliere gli ospiti introducendoli alla zona giorno e creare allo stesso tempo un divisorio visivo rispetto alla sala pranzo più intima.

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Le camerette: nuove soluzioni su misura per sfruttare i vuoti architettonici

La zona notte accoglie le due camerette la cui conformazione alterna vuoti architettonici a elementi strutturali importanti.
In entrambi gli ambienti è stata quindi progettata una soluzione su misura in modo da poter inserire tutti gli arredi necessari senza rinunciare alla praticità e libertà visiva.

La prima cameretta sfrutta il sottoscala che conduce alla zona soppalcata per attrezzarlo di un armadio sagomato.
Essendo la stanza destinata ad una bimba gli ingombri e altezze necessarie per i vestiti hanno sicuramente facilitato la progettazione. Pur avendo poco spazio a disposizione, sfruttando l’altezza inclinata del sottoscala si è comunque riusciti a realizzare un’armadiatura a doppia altezza che alterni ripiani ad appenderia fissa. All’armadiatura si affianca una cassettiera standing alone utilizzata anche come piano di appoggio.
L’ampio letto da una piazza e mezzo è inserito in nicchia. Quest’ultima sfruttata nella profondità per inserire mensole con illuminazione nascosta.

Nella seconda stanzetta la profondità della nicchia ha consentito invece di inserire un’armadiatura sicuramente più ampia. Ante a tutta altezza con apertura a push accolgono tubolari fissi, cassetti per biancheria e ripiani per piegato per accontentare le esigenze di una ragazzina.

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La camera padronale: un armadio come nuovo

Ad attrezzare al meglio la camera padronale è un ampio armadio con ante scorrevoli posto parallelo al letto.
La sua estetica lineare abbinata ad un’illuminazione puntuale a soffitto consente allo stesso tempo di nasconderne l’imponenza.
Il risultato è un volume capiente e funzionale che nell’impatto estetico della camera tende invece a scomparire pur donando carattere ed eleganza.
Traslocato dalla vecchia casa, la differente altezza interna ha implicato una riduzione dell’altezza che ha così consentito di adattarsi al meglio ai nuovi ambienti.

La composizione dell’armadio nasce da una naturale divisione in tre reparti, in corrispondenza della divisione delle ante scorrevoli.
Nella parte esterna l’appenderia a doppia altezza accoglie al centro ripiani in cristallo estraibili. Questi sono particolarmente indicati per conservare le camicie piegate sfruttando il meccanismo di scorrimento esterno per ridurre l’altezza interna tra i vassoi.
Nel vano centrale gli ampi cassetti per la biancheria sono accompagnati da una coppia di ripiani per il piegato e appenderia nella parte alta.
Il compartimento di sinistra ospita invece una doppia appenderia per accogliere gli abiti lunghi e i cappotti la cui maggiore altezza compensa lo spazio ridotto riservato ai pantaloni piegati e gonne.

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Dare nuova vita ai mobili non significa soltanto svecchiarli e apportare modifiche alla loro estetica. La progettazione su misura consente di realizzare arredi in grado di essere versatili e sapersi adattare a nuovi ambienti. Ristabilire un equilibrio tra conformazione estetica in relazione all’ambiente ed esigenze funzionali diventa l’obiettivo principale.

Se vuoi approfondire invece la tematica della flessibilità degli arredi, ti suggeriamo questo articolo in cui arredamento in serie e soluzioni su misura si aiutano a vicenda!

Stile Pop Contemporaneo: ambienti giovani e luminosi

Stile Pop Contemporaneo: ambienti giovani e luminosi

Dalla Pop Art all’interior design nella sua accezione storica e contemporanea, lo stile Pop si caratterizza per interni dinamici e freschi.
Oggetti iconici, colori saturi e luminosi definiscono ambienti freschi e giovanili sempre attuali.

Dare un tocco frizzante alla casa in stile Pop è facile e veloce… vediamo come!

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esempio di stanza in stile pop, con un punto di colore forte e richiami geometrici in bianco e nero.

L’origine della Pop Art

Lo stile di arredamento che conosciamo come Pop e la sua accezione contemporanea traggono origine dal movimento artistico sviluppato negli Stati Uniti.
Nato nella seconda metà degli anni Cinquanta conosce il suo miglior periodo di sviluppo nei successivi anni Sessanta e Settanta. Sono gli anni del boom economico e ascesa del consumismo sfrenato in conseguenza ad un sempre maggior benessere economico della società.

Il nome pop art è l’abbreviazione di “popular art”, che sottolinea la forte relazione tra la nuova corrente artistica e gli oggetti “popolari”.
L’obiettivo della Pop Art è proprio quello di mettere in scena la società dei consumi adottando un intendo quasi ironico.
Dissacrare la concezione aulica dell’arte paragonandola agli oggetti estrapolati direttamente dalla società di massa.
Nel far questo, il linguaggio espressivo utilizzato riprende direttamente le stesse forme espressive della società dei consumi. Il risultato è una visione dell’opera artistica percepita come prodotto commerciale.

Pubblicità, televisione, cinema e scaffali dei supermercati, i nuovi templi del consumismo, diventano i soggetti delle opere d’arte. Tra queste, le celebri scatole di barattoli di salsa Campbell di Warhol la cui impostazione grafica è ripresa direttamente dalle stampe pubblicitarie dell’epoca.

I colori sgargianti e le loro tonalità piene vengono ripresi dagli eroi del cinema e dello spettacolo riprodotti in cartoons, fumetti e serigrafie.
Dopo la resilienza della guerra e la visione di un mondo in bianco e nero, i colori del nuovo benessere invadono la società cambiandone velocemente i valori.

Warhol, Lichtenstein e gli altri artisti della pop art raccontano questa rivoluzione attraverso i simboli della società dei consumi. La provocazione diventa essa stessa forza del consumismo, come una cornice dalla quale è impossibile uscire.

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Il linguaggio espressivo della Pop Art tra serigrafie e cartoon:
Roy Lichtenstein e Keith Haring sono tra gli esponenti più conosciuti

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Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen, Ago e Filo, Milano

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Andy Wahrol è sicuramente l’artista per eccellenza della Pop Art, con le sue illustrazioni della Camper Souce e le riproduzioni del volto di Marilyn Monroe

Icone del Design

Il miglioramento delle condizioni economiche della società consente l’acquisto di prodotti non solo funzionali ma anche prettamente estetici.
Il design dei mobili e degli interni di casa si adatta di conseguenza cambiando forme, materiali e valenze. Proprio per questo in quegli anni il Disegno Industriale, inteso come realizzazione seriale di elementi, ha avuto l’apice del suo sviluppo.

La richiesta sempre più cospicua della società soddisfa l’industria produttiva che risponde con oggetti nuovi, impattanti e originali.
I designer del tempo esprimono al meglio la propria creatività sperimentando nuovi materiali. Anche la sperimentazione di tecniche di realizzazione alternative consente loro di plasmare la materia per meglio restituire l’idea progettuale.
Proprio a quegli anni risalgono le tante icone del Design, soprattutto italiano, che ancora oggi affollano l’immaginario collettivo. Queste diventano anche l’elemento caratterizzante degli interni donando loro un carattere eterno ed estroso.

Alcuni esempi possono essere le sedie di Vitra firmate Verner Panton, la Ball Chair di Eero Aarnio, i carrelli di Joe Colombo e tutti i prodotti di una nascente Kartell.

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Studio Paradisiartificiali, Tribute to Ettore Sottsass, Milano

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Plastica e plexiglass sono apprezzate per la duttilità ed espressività materica nello stile Pop.
Le icone del design si caratterizzano da colori brillanti e forme morbide.

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Qui alcune icone del Design: la poltrona Sacco di Zanotta, i carrelli Boby di Joe Colombo e i componibili Kartell rivisti in chiave moderne con nuovi colori pastello e textures innovative.

La Pop Art negli interni di casa

Per un arredamento in stile Pop Art i primi a dirigere il coro sono i colori, accesi e vivaci. Scelti specialmente nelle loro tinte sature e luminose, escludono completamente l’utilizzo di sfumature a favore di tinte piene.
L’importanza della coerenza visiva tra i diversi ambienti della casa è restituita proprio dall’utilizzo delle tinte colorate, ben equilibrate.

I mobili all’interno delle stanze non eccedono in numero ma spiccano piuttosto per la fluidità delle forme e la scelta cromatica. Apprezzabile la scelta di collocare oggetti iconici del design. Pezzi di arredamento che hanno segnato la storia.
Rispetto allo stile Boho questa scelta di oggetti antichi non è indirizzata tuttavia all’abbondanza ma si restringe a pochi pezzi significativi.
Un esempio tra i più famosi è il divano a forma di Bocca di Gufram, ispirato alle labbra di Marilyn.
Il suo forte impatto visivo e la sua iconicità lo rendono protagonista degli ambienti al punto da bastare per definire l’impronta stilistica dell’intera stanza.

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Una camera da letto ispirata al design del gruppo Memphis progettata da Jannat Vasi.
Sulla destra: una zona giorno in stile Pop tra arredi colorati e grafiche minimali

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Tappeti, tessuti, forme stilistiche e scelte cronatiche rispondono di una visione d’insieme equilibrata nello stile Pop. 

Lo stile Pop si riconosce per la scelta dei materiali plastici e resine, esplosi nell’utilizzo e sperimentazione proprio in quegli anni.

La flessibilità e duttilità di questi materiali consentono la massima espressione artistica dei designer, riuscendo a produrre arredi in serie dalle forme originali e fluide. A questi si aggiunge il plexiglass, apprezzato per la sua trasparenza che lo assimila al più nobile vetro, ma estremamente resistente.
Ad arricchire gli interni in stile Pop, quadri e decorazioni la cui grafica si ispira direttamente al mondo dei fumetti e della serigrafia. Questi spiccano tra pareti colorate, talvolta tappezzate con carte da parati dalle grafiche caratterizzate da linee astratte e ipnotiche, riprese anche nella scelta dei tappeti.

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Grafiche minimaliste e arredi dalle forme bizzarre, tra colori e prodotti dello stile Pop

Lo stile pop secondo Modulor: la variante contemporanea

La grinta e carattere dello stile Pop è sicuramente apprezzabile per interni dinamici e personalità giovani.
La sua carica espressiva fortemente caratterizzante applicata agli interni contemporanei rischia talvolta di creare ambienti che vissuti quotidianamente tendono a “stancare”.

Per questo, la variante nei nostri progetti tende sempre a contenere l’impronta Pop ad alcuni elementi all’interno dell’arredamento di casa.
Pochi elementi che per forme e colori riconducono alla freschezza e creatività di questo stile, ma si sposano perfettamente ad interni neutri e contemporanei.
Abbinati alla luminosità di arredi e ambienti bianchi riescono inoltre a valorizzarsi ulteriormente, diventando icone stilistiche dell’arredamento di casa.

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Una realizzazione Modulor su progetto Studio MILO in stile contemporaneo con dettagli Pop ricercati:
dalla scelta dei quadri, ai pregiati tappeti firmati CC-Tapis passando per la zona giorno in perfetto stile Pop

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Per donare grinta e carattere ad un interno bastano alcuni dettagli in uniformità cromatica: pareti e arredi di questa realizzazione donano un deciso tocco pur rimanendo equilibrato nel complesso

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Il nostro progetto di tavolo Omelette con tuorlo rotante affiancato a sedie Pantone rosse e una cucina in bianco nero.

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Un frigorifero Smeg dai toni accesi e un tavolo realizzato ad arte si affiancano ad una cucina lineare in questo splendido Loft Bergamasco.

Lo stile Pop nelle sue accezioni tradizionale e contemporanea risponde perfettamente a forti carismi.

Personalità un po’ eccentriche e sicuramente molto creative, che non rinunciano tuttavia all’equilibrio e all’eleganza stilistica.
Tutt’altro che caotico, lo stile Pop ben equilibrato esprime invece una ricercatezza stilistica e concettuale, oltre che una passione per le forme artistiche visuali.

Ottimizzare spazi con arredi funzionali: un monolocale a Milano

Ottimizzare spazi con arredi funzionali: un monolocale a Milano

Un monolocale nella zona periferica di Milano in grado di ottimizzare gli spazi a disposizione con arredi funzionali. La scelta materica esprime semplicità e naturalezza, per rendere contemporanei gli interni su misura di questo accogliente appartamento.

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Un monolocale a Milano dall’aspetto accogliente

Abbiamo già affrontato il tema del vivere in spazi ridotti con questo appartamento in stile minimale nel cuore di Milano. A distanza di qualche anno la necessità di ottimizzare gli spazi non ha perso interesse ma ha invece aumentato la richiesta di arredi funzionali.

L’esempio di questo monolocale nella zona periferica di Milano esprime al meglio il concetto di praticità coniugata ad una linea estetica naturale.
Partendo dalla struttura originaria dell’appartamento, il progetto di ristrutturazione ha avuto inizio in primo luogo dall’organizzazione spaziale degli ambienti. L’ingresso, fungendo da filtro, funge da perno della gestione dei flussi interni. Frontalmente si apre la vista sulla cucina, essenziale ma ben attrezzata, che comunica visivamente con la zona giorno soppalcata in cui trova spazio un ampio letto.
Sulla sinistra rispetto all’ingresso si colloca invece l’antibagno, attrezzato a ripostiglio con armadiature di servizio. Da qui, l’accesso diretto al bagno con un’ampia doccia in cristallo e zona lavabo con mobiletto di servizio.

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Arredi progettati per ottimizzare gli spazi

Per sfruttare al meglio gli spazi a disposizione, gli arredi di questo monolocale sono stati progettati su misura ricavando vani di servizio dai vuoti strutturali e vincoli architettonici.

L’esempio migliore è sicuramente la realizzazione del sottoscala con ante e vassoi estraibili utili per la disposizione di oggetti dalle varie dimensioni.
Partendo infatti dalla modularità di alzate e pedate della scala di accesso al soppalco, nascono ante dalla lettura verticale la cui apertura avviene tramite push-pull. A seconda della necessità ciascun vano interno prende lo spazio di due o più pedate, attrezzandosi dove necessario di ulteriori vani estraibili.
Anche il tavolo da pranzo in quest’ottica può trovarsi in posizione a riposo, annesso alla parete attrezzata della zona TV e utilizzabile come scrivania, oppure spostato al centro della stanza per ospitare anche altri commensali.

Anche la parete attrezzata, per guadagnare ulteriore spazio di servizio, si compone di tre moduli distinti, i cui laterali vengono leggermente inclinati. La sagomatura dei diversi elementi consente una gestione ottimale degli angoli architettonici creando anche un maggior senso di accoglienza.

Il vuoto architettonico diventa allora la nuova tematica progettuale, andando ad attrezzare intercapedini e nicchie con ripiani e vani a giorno. È il caso per esempio del pilastro principale, inglobato nella struttura divisoria tra cucina e zona giorno. La parte inferiore ospita ripiani interni accessibili tramite un’anta con apertura a push mentre la parte superiore si compone di ripiani a vista in nicchia.

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Passaggi funzionali ma anche concettuali

Altro punto focale è l’antibagno, che da ambiente richiesto per normativa diventa anche spazio utile per lo stoccaggio di prodotti per la pulizia e armadiature di servizio. Cassetti e ante con ripiani interni regolabili in altezza sono a servizio per lo stoccaggio di prodotti dalle diverse dimensioni.

Anche nell’ambiente bagno, la progettazione degli arredi in modo da renderli funzionali da vita ad un ambiente ampio e luminoso.
Il cambio di pavimentazione segna il passaggio non solo fisico ma anche concettuale e visivo ad un ambiente più intimo e riservato. La vista frontale sulla finestra regala ampia illuminazione naturale, diffusa in tutto l’ambiente grazie anche alla scelta dei materiali.
La chiusura in cristallo della doccia riduce al minimo i dettagli in alluminio, mentre l’ampio specchio annesso al mobile di servizio amplia la percezione dello spazio.

Ottimizzare gli spazi nell’ambiente bagno significa sfruttare tutte le intercapedini a servizio: è un esempio il mobiletto a giorno in rovere sotto la finestra. I ripiani a servizio per carta igienica e piccoli prodotti per l’igiene personale in finitura lignea ricava infatti il proprio spazio lateralmente al calorifero, senza tuttavia risultare opprimente. Piccoli accessori quali il porta salviette estraibile arricchiscono di funzionalità un mobile bagno esteticamente semplice e pulito. Ad essere valorizzati sono così le forme semplici ed autentiche.

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Colori e materiali naturali per un monolocale contemporaneo

La praticità degli arredi non si riscontra soltanto nella composizione degli stessi e nella loro disposizione spaziale, ma anche nella scelta materica che li caratterizza. Per le superfici orizzontale la scelta è ricaduta nel rovere, legno naturale per eccellenza con ottime caratteristiche di resistenza e lavorabilità.
La sua linea estetica con venature calde lo rende accogliente e trasmette spontaneità e tradizione. Dal pavimento in parquet al piano cucina e ripiani dei vani a giorno, la sua presenza diventa il tocco di autenticità della linea stilistica adottata.

Per le superfici verticali è stato invece scelto il bilaminato telato, i cui toni caldi ma neutri lo rendono delicato ma incisivo al tempo stesso.
Tra i maggiori vantaggi di questo materiale, si ha sicuramente l’alta resistenza abbinata ad un prezzo molto accessibile.
La sua finitura lo rende inoltre morbido all’impatto estetico e texturizzato al tatto, esprimendo attenzione nei dettagli.

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La ristrutturazione di questo monolocale a Milano ha coinvolto tutti i livelli di lettura del progetto. Dalla distribuzione planimetrica degli ambienti alla scelta di materiali e finiture. La scelta di arredi funzionali consente di ottimizzare gli spazi fornendo ambienti non solo esteticamente apprezzabili ma anche pratici e facilmente vivibili.

I vuoti architettonici e gli elementi strutturali nascondono grandi potenzialità, basta osservali con occhi creativi!

Per vedere altri esempi di piccoli ambienti ottimizzati negli spazi con arredi funzionali puoi sbirciare a questo monolocale in stile minimal  oppure a questa realizzazione in stile shabby chic

Lo stile Classico: Elegante e accogliente

Lo stile Classico: Elegante e accogliente

Lo stile Classico è tipico di una casa elegante, ampia, capace di trasmettere sensazioni di accoglienza e calore senza sembrare severa. Chi sceglie lo stile classico ama sicuramente i mobili dal sapore retrò, il legno con i suoi intarsi e i divani imbottiti oltremisura.

soggiorno classico

un soggiorno Classico con divani e poltrone imbottite, eleganti lampadari e ampi tendaggi alle finestre.

CARATTERISTICHE DELLO STILE CLASSICO

Seppur gli anni e le mode passino velocemente, lo stile classico può definirsi intramontabile. Riconoscendosi per la sua  ispirazione alle case nobili del passato, è proprio a quel lusso antico che fa riferimento.
Questo stile è sinonimo di eleganza e spesso anche la dichiarazione di un certo status socioeconomico e di un certo tipo di gusto.

Grande attenzione viene data alla bellezza autentica dei mobili e alle finiture anziché alla funzionalità o alla tecnologia.
Per arredare in stile classico quindi sono importanti due fattori: uno spazio ampio da dedicare ad arredi e complementi e nessun limite al proprio budget.
Le persone che scelgono di arredare in stile classico hanno spesso la passione per i mobili d’antiquariato pregiati e una casa molto spaziosa pronta ad accoglierli.

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un soggiorno in stile Classico Moderno, più minimal ma altrettanto elegante.

TRA CONFORMAZIONE ARCHITETTONICA ED ELEMENTI DI INTERIOR DESIGN

A livello architettonico non mancano le colonne con capitelli in stile, talvolta non strutturali ma un semplice pretesto di ricercatezza estetica.  Stucchi, volte, modanature a soffitto e affreschi trovano la loro migliore espressione.
Un altro elemento chiave sono i lampadari, solitamente in cristallo e ben visibili al centro delle sale.
Molto importante per le case in stile classico è l’arte, immancabile tocco di classe per un’elegante dimora in stile classico.
Dipinti molto grandi sembrano trasformare gli interni domestici in spazi museali, oppure tanti quadretti di varie dimensioni affollano un’intera parete come fossero scenografia de “la Migliore Offerta”.
Non mancano statue o sculture, sia per l’esterno che per l’interno.

Quando parliamo di stile classico è bene sottolineare che ci riferiamo ad un mondo di interior design che abbraccia influenze, epoche e tradizioni diverse.
Si pensi all’imperiale, al rococò, al barocco e a tutte le correnti che definiscono il gusto della tradizione.
Di tutte le sfaccettature conosciute nel corso della storia, quello sicuramente più apprezzato nel mondo dell’interior design è il Classico Moderno.
Potremmo definire un Classico Moderno estremamente chic e raffinato, paragonandosi per certi aspetti e interpretazioni, allo stile Luxury.

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boiserie grigia

sia per lo stile Classico che Classico moderno le Boiserie sono fondamentali.

MATERIALI E COLORI

Il legno prevale sempre ed è solitamente “massiccio”, riconoscendosi per importanza fisica e visiva con spessori importanti e ampie superfici.
Infatti, a livello progettuale, i piani e le spalle di librerie e mobili si tendono a realizzare alti e larghi e il più delle volte con un profilo caratterizzante o dettagli decorativi elaborati. Prevalgono legni nobili come il mogano, la quercia, il ciliegio ed il faggio.

Ci sono poi elementi in legno come cassapanche e madie che, come per lo stile Boho Chic, risultano essere indispensabili.
I materiali accostati al legno sono nobili e lussuosi, quali il marmo per i pavimenti o anche per i piani di cucina e bagni, il vetro per le ante di madie e porte divisorie, le pietre preziose per i piccoli decori, la porcellana per i soprammobili, i sanitari e i lavandini.
Le linee degli arredi non sono mai essenziali ma anzi ricercate. Un esempio sono le ante di chiusura degli arredi, solitamente impreziosite da una fascettatura centrale sfondata o in rilievo.

I pezzi d’arredamento abbondano senza lasciare nulla al caso.
Dallo stile Country eredita rivestimenti e boiserie. Il muro nella sua essenza architettonica è dimenticato, rivestendosi di elementi decorativi in grado di caratterizzarlo.
Per questo  le carte da parati sono molto apprezzate e le decorazioni alternano complessi dettagli a texture piccole e ricercate.

Anche i tessuti dei tendaggi, solitamente in seta o cotone pregiato, si arricchiscono di decorazioni e ampi drappeggi.
Non mancano nella zona living così come in camera da letto cuscini in velluto tappeti pregiati, meglio se persiani antichi .

I divani sono imbottiti e sovradimensionati. Il senso che si vuole trasmettere è proprio quello di sfarzo e ospitalità.

La pelle è il materiale più usato per divani, che conoscono tuttavia anche l’alternativa in velluti preziosi.
Le case in stile classico trasmettono calore grazie anche ai colori chiari dei muri, altre al bianco caldo, che noi in Modulor identifichiamo con il classico 9010, ben accetti sono il tortora chiaro, il crema e il beige.
Questi colori si accostano molto bene al legno mettendolo in risalto e contribuiscono a creare una sensazione di calore nell’insieme.

materiali stile classico

La selezione Modulor di colori, texture e riferimenti di arredi per il moodboard Classico.

LO STILE CLASSICO MODERNO

Lo stile Classico Moderno segue tutte le caratteristiche dello stile Classico ma si differenzia per la sua essenzialità e linearità.
Potremmo definirlo elegante e raffinato ma senza eccedere.
La scelta del legno nello stile Classico Moderno si riconosce per la finitura: quasi mai al naturale, ma molto piuù frequentemente tinto. Si sottolineano così i tratti stilistici degli arredi, in particolare le fascettature ma anche le guscie e i profili sagomati.
A differenza dello stile Country o Shabby Chic la verniciatura degli arredi in legno non avviene “a mano”, lasciando cioè visibile il segno della pennellata che li rende tanto artigianali ma con una laccatura opaca a tinta piatta che ne nasconde addirittura la vena.
La gamma dei colori si amplia e si osa con colori brillanti e moderni, sia per la laccatura degli arredi che per le pareti.
Le carta da parati così come le tinteggiature caratterizzate da colori particolari, favoriscono decori più geometrici e contemporanei.

cucina classica moderna grigia
cucina classica moderna verde

Due esempi di cucine in stile Classico Moderno con variazioni nella scelta cromatica.

GLI AMBIENTI DELLA CASA

La zona Living Room, intesa come salotto è la parte più importante della casa, proprio perché è il luogo della convivialità, dove si dedica tempo agli ospiti e a sé stessi. Per questo, le sue dimensioni sono spesso importanti, riflettendo il ruolo privilegiato svolto da questo ambiente.
Dal momento che l’esigenza contemporanea impone stanze dalla metratura sempre più ridotta, per mantenere un soggiorno importante si può creare un unico ambiente open space accorporando anche la sala da pranzo. L’ambiente che ne deriva sarà così adibito in una parte a zona pranzo, attrezzato di un ampio tavolo con sedie importanti, meglio ancora se poltroncine imbottite, e lateralmente troverà spazio la zona relax. A caratterizzare quest’ultima ampi divani abbinati a poltrone imbottite dal gusto retrò.
Lo stile classico non prevede divani ad isola, ma preferisce conformazioni classiche accompagnate da poltrone abbinate, meglio ancora se in pelle.

soggiorno classico

Un soggiorno in stile Classico Moderno.

La cucina è elegante e semplice; è uno spazio adibito alla sola preparazione dei pasti e non alla sua consumazione.  Essenzialità è per questo la parola chiave. Come per lo stile Country si tendono a nascondere gli elettrodomestici, lasciando a vista solitamente solo il forno con i suoi pomoli caratteristici in acciaio.

cucina classica panna
cucina classica madia
cucina classica panna

Nella camera da letto si può giocare con le testate del letto, decisamente importanti a cui si abbinano mobili antichi, come una cassettiera con decori e intarsi o una petineuse con specchiera.

Una delle caratteristiche delle camere da letto in stile classico è appunto la presenza di un mobile dedicato al trucco e alla preparazione serale, insieme a specchi ampi e armadi maestosi.​

camera classica travi
camera classica cassettiera legno

Testare ricercate caratterizzano questa villa Siciliana dal gusto classico.

In bagno meglio prediligere una bella vasca freestanding in ceramica bianca a doccie con soffioni enormi e ultratecnologiche. Una carta da parati su di una parete o dei quadri antichi non possono mancare.

L’ingresso o in molti casi il corridoio che dalla porta principale conduce al maestoso soggiorno, deve vivere in armonia con il resto della casa. Per questo una piccola madia bassa con dei cassettoni e uno specchio con una cornice preziosa possono essere la carta vincente.​

ingresso classico

L’ingresso di un elegante appartamento Milanese.

Lo stile Classico e la sua accezione moderna sono adatti a caratteri rigorosi, amanti dell’estetica e la sua ricercatezza tradizionale. Sposa perfettamente personalità amanti del passato, attenti ai dettagli ma con un’ottima visione d’insieme. L’impostazione degli interni in stile classico è quasi scenografica. Un stile amante della bellezza e le arti in tutte le loro forme espressive.

Arredi in serie adattati con soluzioni su misura

Arredi in serie adattati con soluzioni su misura

La progettazione su misura e gli arredi in serie appartengono a due mondi differenti, portando con sé un grande repertorio di soluzioni e progetti. Ciascuno possiede grandi pregi e opportunità, ma entrambi conoscono anche i propri punti deboli. Capita talvolta che questi due mondi entrino in contatto, aiutandosi e sostenendosi a vicenda. Dopotutto è risaputo: l’unione fa la forza!

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Un importante bagno padronale con arredi in serie eleganti.
Lateralmente, mantovane su misura nasconoscono i binari di sostegno delle tende

Arredi in serie e su misura: eterni rivali? Niente affatto!

È credenza comune considerare gli arredi in serie e le soluzioni su misura concorrenti spietati. Nulla di vero!

Si tratta infatti di realtà differenti che forniscono valide proposte progettuali ai clienti, offrendo loro un mercato in grado di soddisfare ogni richiesta. Gusti, necessità e desideri della clientela si trovano ad interfacciarsi spesso con vincoli intrinsechi.
Tra questi: limiti di budget, vincoli di produzione, tempi di consegna, disponibilità e varietà di alternative.
All’interno del mondo della progettazione e produzione di arredi esistono infatti un’infinità di aspetti secondari che definiscono i punti di forza, ma anche i limiti di ciascuna azienda.

Possiamo immaginare il mondo dell’arredamento come un range di parametri, ai cui estremi si trovano i principi cardine dei due mondi.
Da un lato, l’arredamento in serie a prezzo super economico in grado di distruggere qualunque mercato concorrenziale.
La sua filosofia è sicuramente legata ad una democraticizzazione del design che sfrutta la grande produzione industriale per contenere i prezzi e rendere i propri prodotti accessibili a tutti.

Nell’estremità opposta un mercato di nicchia, legato al concetto di “esclusività”, ricercato proprio per la sua impossibilità di riproduzione identica e opportunità di personalizzazione.
La scelta di questa tipologia di arredo è legata ad una sensazione di privilegio nella sua disponibilità.

Tra questi due opposti trovano spazio le infinità di aziende che vivono quotidianamente il design.
Abbracciare l’intera gamma del mercato di questo settore sarebbe impossibile e controproducente, portando scarsi risultanti sia per l’azienda produttrice sia per il cliente stesso.

Ne conseguono necessariamente una specializzazione nella tipologia di prodotti e una individuazione del target di riferimento.
Proprio per questo, arredamento in serie e soluzioni su misura non si possono considerare competitors perché abbracciano filosofie, target e sistemi produttivi differenti. La loro relazione è invece collaborativa e di sostegno reciproco, sfruttando al meglio le potenzialità di ciascuna parte.

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Potenzialità e vincoli degli arredi in serie

Uno dei principali vantaggi degli arredi in serie è la vastità del mercato a cui appartengono.
Questo consente infatti di accontentare i gusti di ciascun cliente, fornendo un’ampia scelta di soluzioni e varianti. A questo si somma un vantaggio economico derivante dall’ottimizzazione della produzione.
Sfruttando infatti la produzione industriale e la reiterazione dei pezzi, si riesce a ottimizzare al meglio la fase produttiva, riuscendone a contenere i costi. Questo implica anche una sempre più attenta precisione e miglioramento dei singoli elementi.

Dall’altro lato proprio questa riproducibilità specifica limita il margine di intervento e personalizzazione. Il mondo degli arredi in serie lavora in “moduli” riproducibili e combinabili.
La personalizzazione consiste nel saper abbinare i singoli elementi e organizzarli in modo differente, ma non consente sicuramente una customizzazione del prodotto specifica come nell’arredamento su misura.

Ecco allora cucine a isola, penisola o monoblocchi che assumono conformazioni differenti a seconda dell’ambiente in cui vengono inserite.
Queste trovano tuttavia i primi ostacoli nel momento in cui sussistono vincoli architettonici o richieste particolari da parte di clienti.
La personalizzazione non copre tutti i livelli di lettura dell’arredo.

È proprio qui che interviene la progettazione su misura, offrendo la sua attenzione al dettaglio e progettazione personalizzata.

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Quando arredamento in serie e su misura si incontrano: uno specchio sagomato a tutta altezza si inserisce in un contesto SPA con arredi scenografici di importanti case produttrici

Intervenire con soluzioni su misura: una cucina in stile contemporaneo

Laddove la fornitura di arredi in serie arriva al proprio limite di personalizzazione, entra in gioco la flessibilità e spirito di adattamento dell’arredamento su misura.

Ad offrirne un ottimo esempio è questa realizzazione in stile luxury distribuita su tre livelli.
L’intervento di manutenzione e collaborazione con Modulor ha coinvolto diversi ambienti.

Prima tra tutti la cucina, composta da una parete attrezzata con ante a tutta altezza al lato destro dell’accesso e un’isola centrale con cappa di design. Proprio in quest’ultimo elemento, la composizione volumetrica dell’arredo fornisce un ampio piano utilizzabile come piano lavoro impedendo però la sua fruizione di consumazione dei pasti.
Attrezzando il piano lavoro con ante e cassetti inferiori infatti, non era utilizzabile come piano di appoggio per pasti veloci, poiché non forniva un adeguato spazio per la seduta dell’utente.

Trovare soluzioni su misura ha significato in questo esempio ricavare una nicchia laterale nel volume dell’isola. In questo modo, anche con una profondità non molto ampia, è stato possibile per i clienti trovare il giusto spazio per sedersi comodamente tenendo le gambe perpendicolari alla struttura. Un comodo punto snack bar da 2/3 persone che non rinuncia tuttavia a superficie di lavoro e piano di appoggio.

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Una cucina ad isola importante modificata con soluzioni su misura: nel volume inferiore si è ricavata una nicchia per poter sfriuttare il piano di lavoro anche come punto di appoggio per la consumazione di pasti veloci

La zona notte tra passaggi segreti e camere da principessa

Anche nella zona notte, la progettazione su misura ha trovato agio per esprimere la sua esperienza e personalizzazione.

La cameretta in stile classico si caratterizza per la presenza di un importante letto con drappeggi e testata imbottita dall’aspetto fiabesco. Sfruttando una nicchia architettonica laterale, è stata inserita una scrivania con pensile e mensole sagomate in modo da renderla parte integrante della configurazione spaziale.

Il piano su misura della scrivania è accompagnato da una cassettiera con fascettature che funge anche da elemento portante.
A questa si accompagna un pensile con antina modanata e mensole in MDF laccato opaco bianco che riprendono la boiserie a parete.

Anche i comodini riprendono lo stile della cameretta con maniglie in lamiera sagomata a forma di farfalle.
Il bagno di servizio laterale illumina l’ambiente con un rivestimento a parete in piastrelle bianche lucide, doccia in cristallo e lavandino a colonna con specchio su misura a parete.

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La cameretta da sogno di ogni principessa ospita un importante letto con drappeggi e schienale imbottito 

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Dettagli di una cameretta proveniente dalla grande distribuzione: drappeggi e schienali imbottiti si sposano perfettamente a comodini con maniglie in lamiera sagomata

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La scrivania in nicchia riprende lo stile classico della boiserie a parete attraverso modanature delle ante

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Mensole e ante in MDF laccato bianco dai toni caldi per questa scrivania in stile classico

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Lo specchio su misura accompagna il lavabo a colonna di design in stile classico

Rimanendo nella zona notte si passa successivamente alla cabina armadio, i cui toni dell’arancione donano un tocco di carattere e freschezza all’ambiente pur rimanendo elegante e imponente.

All’interno della struttura laterale si nasconde invece un meccanismo a scomparsa. Quella che apparentemente sembrerebbe una panca di appoggio nasconde un’antina a ribalta con un sistema di canali interni che consentono di portare direttamente gli indumenti sporchi nella zona lavanderia. Questo canale di condotta interno si intercetta anche a livello della zona giorno attraverso l’apertura di un’anta sul fronte esterno della cucina. Quella che apparentemente sembra far parte della boiserie modanata si trasforma in punto di deposito per gli strofinacci che sfruttando la pendenza interna vengono portati direttamente in lavanderia.

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Composizione di una cabina armadio con elementi in serie: ai lati appenderie e ripiani rivestite in pelle arancione, al centro una cassettiera in bilaminato texturizzato

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La parete laterale della cabina armadio con ripiani e appenderie.
Sulla destra, la piccola panca di servizio nasconde il canale che conduce alla lavanderia

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Sinistra: il meccanismo con anta a ribalta da cui parte il condotto per gli indumenti sporchi.
Destra: l’anta incorporata nella boiserie che intercetta il percorso per i prodotti della cucina.

Stile industriale: dall’anima grezza all’impronta professionale

Stile industriale: dall’anima grezza all’impronta professionale

Lo stile industriale ha sempre più caratterizzato gli interni degli ultimi anni, diventando emblema di uno stile di vita autentico ed essenziale. Dalla sua accezione rustica tradizionale, ha conosciuto poi la variante ricercata e contemporanea, influenzata da finiture e linee luxury.

Specialmente nella realtà delle cucine su misura, l’impronta grezza e tradizionale ha lasciato il posto a conformazioni moderne ispirate alle soluzioni professionali della ristorazione. Funzionalità ed efficienza diventano le parole chiavi per uno stile essenziale e moderno.

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Librerie in ferro con dettagli in legno arricchiscono questa sala relax in stile industriale progettata da Locatelli Partners e realizzata da  Modulor

Lo stile industriale nella sua evoluzione storica

Per risalire alle origini dello stile industriale bisogna spostarsi oltreoceano, più precisamente a New York. Siamo negli anni del dopoguerra, quando nel corso degli anni ’50, la richiesta di abitazioni a basso costo sfocia nel riutilizzo di spazi dismessi.
La forte impronta stilistica legata a questi ambienti dà origine a un vero e proprio fascino per l’archeologia industriale.

I riferimenti iconografici del tempo, contestualizzati nel mondo dell’arte e della cinematografia, accentuano questo movimento stilistico, introducendo sempre di più la percezione del relitto architettonico come scenario di vita quotidiana.
Un esempio tra tutti è la Factory di Andy Warhol, studio per i suoi lavori negli anni di esplosione della Pop Art.

Dalle grandi metropoli americane il nuovo stile si è indirizzato poi alle piccole realtà locali, per sbarcare nel corso degli anni ’80 in Europa.
Ad accogliere con entusiasmo le tendenze provenienti dal nuovo continente sono per lo più le grandi città rivoluzionarie di Londra e Berlino.
Non è un caso infatti che Londra sia stata la protagonista della grande rivoluzione industriale, dalla cui ambientazione lo stile industriale ha attinto nello sviluppo di nuovi scenari domestici.

La successiva diffusione nei restanti paesi d’Europa e del mondo ha coinciso con la contemporanea necessità di riduzione dello sfruttamento del suolo.

Andy Warhol Factory

Andy Warhol nella sua factory, icona cinematografica negli anni di grande successo della Pop Art

Stile industriale materiali

I metalli sono i protagonisti dello stile industriale, abbinati a legni grezzi, cemento e resine industriali

Il fascino dello stile industriale nella sua concezione architettonica

Il mondo industriale come punto di riferimento per la realtà domestica è stato ben assimilato dalla cultura del tempo anche per la sua ventata rivoluzionaria.
L’industria ha infatti segnato un punto di rottura con il tradizionale, specialmente per i cambiamenti sociali che ha introdotto la rivoluzione di fine 800.

Lo stile industriale valorizza il “relitto architettonico”, portandosi con sé una visione romantica dello scorrere del tempo sugli edifici.
Il riuso degli spazi industriali privilegia così le architetture funzionali, trasformando gli elementi strutturali in punto focali di interesse.
Tubature, pilastri in cemento, ampie vetrate con infissi in metallo, mattoni a vista e muri scrostati sono elementi da preservare accuratamente.

mansarda industriale Bergamo 05

In questa mansarda, le travi a vista e le murature tradizionali rappresentano la firma stilistica degli interni

loft rustico tradizionale

Ampie vetrate, mattoni a vista e struttura in metallo per questo loft rustico in Kyiv.
Fotografia: Andrey Avdeenko

Tra impianti a vista, materiali e pavimenti..

Dal punto di vista dell’organizzazione spaziale a svolgere un ruolo fondamentale è sicuramente l’open space e gli ampi soffitti: spazi a pianta libera caratterizzati dalla mancanza di partizioni verticali, meglio ancora se impostati per sfruttare le ampie altezze.
Nasce il mito del Loft, in cui l’organizzazione funzionale degli ambienti domestici ruota attorno allo sfruttamento delle doppie altezze.

Mantenendo lo scheletro dell’infrastruttura esposto, le componenti impiantistiche diventano sinonimo di autenticità e caratterizzano fortemente lo spazio.
I pavimenti sono per lo più grezzi, con cemento o resine industriali, mentre l’illuminazione avviene indubbiamente dalle ampie vetrate. Queste, mantengono la loro impostazione industriale con un telaio metallico e partizioni verticali, abolendo nel modo più assoluto tende o frangisole.
L’illuminazione artificiale avviene tramite apparecchi a vista dall’aspetto grezzo, sicuramente in metallo e nella maggior parte dei casi tramite strutture di sospensione a vista come binari o tiranti.

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Riferimenti cromatici e arredi in tipico stile industriale

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A donare calore a questa cucina è il tavolo in legno dalle dimensioni importanti 

L’accezione contemporanea

Nella sua accezione contemporanea lo stile industriale incontra due diverse varianti.

Da un lato, riprendendo il suo spirito naturale, sposa l’interesse vintage adornando lo spazio di oggetti d’antiquariato dalla forte impronta tradizionale.
È in quest’ottica che compaiono orologi a parete in ferro battuto, sedie in metallo diverse una dall’altra abbinate all’immancabile tavolo in legno massello.
Meglio ancora se riutilizzato da un vecchio laboratorio in modo che conservi sulla sua superficie tratti e segni di utilizzo.

soggiorno Loft industriale

Un prestigioso Loft industriale con arredi in ferro cerato nero rispecchia il contesto architettonico in cui è inserito

cucina Loft industriale

Una cucina interamente rivestita in acciaio per questo loft newyorkese

La ristorazione professionale come fonte di ispirazione

Dall’altro lato, l’ispirazione alle cucine industriali sempre più funzionali e attrezzate entra prepotentemente nell’immaginario comune. Basti pensare alla quantità di programmi televisivi che quotidianamente ci propongono piani di lavoro in acciaio con struttura a isola e cappe industriali dalla forte impronta stilistica.

Dalla realtà delle cucine industriali attinge il filone che si potrebbe definire “luxury” del industrial style contemporaneo. Abbinato a marmi o vetri retro verniciati, le cucine in stile industriale contemporaneo si rivestono di acciaio inox. Attrezzate con elettrodomestici d’avanguardia, privilegiano la funzionalità e i materiali altamente resistenti.

Tuttavia, anche l’industriale contemporaneo non rinuncia ad un ambiente caldo e accogliente. Il tavolo da pranzo il legno o la poltrona di design in pelle caratterizzano allora lo spazio donando calore ed eleganza.

appartamento Alba 05

La ristorazione professionale è il mondo di ispirazione per materiali e tipologie di questa cucina piemontese

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Una cucina tra stile industraiele e luxury, arricchita dal piano in marmo e profili sagomati delle maniglie

cucina essenziale acciaio

La struttura ad isola è la tipologia più diffusa per le cucine industriali

Funzionale ed estremamente pratico, lo stile industriale si indirizza a personalità decise e sempre in movimento. Le sue linee semplici abbinate a materiali altamente resistenti lo rendono pratico ed eterno, pur senza rinunciare ad un tocco di tradizionale calore.