Tavolo Omelette in versione Mini

Tavolo Omelette in versione Mini

Il Tavolo Omelette è nato come complemento d’arredo personalizzabile, le cui dimensioni di base si possono adattare, come in questo caso, alle esigenze dei clienti.

 

TAVOLO OMELETTE

Una breve descrizione del progetto:

Dall’esigenza di avere un appoggio asimmetrico nasce Omelette, un tavolo a penisola con una parte più larga e confortevole e una più stretta. La sagomatura rettilinea di quest’ultima permette anche un eventuale appoggio pratico a muro.

A differenza dei tavoli snack in produzione la sua forma sinuosa permette di avere più agio e ospitare più commensali.

Il tuorlo rotante ricorda i tavoli orientali. In questi prevale il desiderio di convivialità e condivisione, portando allo scambio e all’assaggio del cibo da parte di tutti i commensali.

Con un punto d’appoggio centrale e le gambe su ruote può essere spostato facilmente al centro della zona pranzo e poi riposizionato a riposo a muro.

A questo link un approfondimento sul progetto.

 

VERSIONE MINI

Il Tavolo Omelette è stato realizzato in diverse finiture. L’originale prevede un rivestimento della superficie bianca con una lastra di GetaCore® rifinita a 45° e il tuorlo centrale in laccato opaco arancione. Questo, che può eventualmente essere utilizzato anche come tagliere, ruota su di un supporto girevole e una struttura di sostengo composta da pilastro e due gambe su ruote in acciaio lucido.

Per contenere i prezzi, soprattutto della parte in acciaio lucido, è prevista una seconda versione in ferro verniciato texturizzato. Per quanto riguarda la superficie, la lastra di GetaCore® può essere sostituita da un Mdf laccato opaco texturizzato.

È la seconda versione è quella scelta da una coppia di clienti speciali di Napoli, che si sono innamorati del nostro progetto. Gli spazi ridotti, sommati alla preferenza per una finitura meno impattante ha fatto sì che la versione Mini sposasse a pieno le loro richieste.

È stato effettuato un lavoro di perfezionamento e personalizzazione del prodotto. La nicchia in cui era infatti previsto il tavolo Omelette era inferiore rispetto alle dimensioni originali di progetto. Per questo abbiamo ridimensionato la sagoma del tavolo mantenendo le proporzioni originali sia per quanto riguarda la linea grafica, sia per gli spazi ergonomici.

Il risultato è una deliziosa versione del tavolo in versione “Mini”. I commensali si riducono da 8 a 5, ma la forma da “uovo strapazzato” rimane. Il pilastro centrale e le gambe sono state verniciate di bianco e mentre le ruote sono in una versione di Rotola, prodotta da OgTm, di un formato più piccolo ma con le stesse finiture bianche e arancioni.

 

Tavolo Omelette in versione Mini
dettaglio gamba
dettaglio aggancio
Mini Omelette lato
Mini Omelette fronte

Un rapido excursus tra i 40 anni di Modulor

Un rapido excursus tra i 40 anni di Modulor

Oggi festeggiamo i 40 anni di fondazione di Modulor! Esattamente quarant’anni anni fa la giovane Carla iniziava la sua attività in un piccolo capannone di Torre Boldone.

grafica 40 anni Modulor

In questi anni ha vissuto, osservato e preso ispirazione per i suoi progetti dalle tendenze d’arredo che si sono susseguite veloci. Ma cosa è cambiato nel gusto della gente in tutti questi anni?

Carla cresce con l’eccentricità degli anni ’60. Un’esplosione di colori in risposta alle austerità della guerra, si viene a coniare il termine kitsch proprio per questi abbinamenti contrastanti.

Si trovano motivi geometrici nei pavimenti e la plastica viene eletta materiale innovativo ed esclusivo, da utilizzare in qualsiasi ambito e forma.

Ps: Ricordiamoci che negli anni ’60 nasceva la Pop Art di Andy Warhol con l’esaltazione dei simboli clou della società consumistica.

Negli anni ’70 l’adolescente Carla partecipa al movimento degli Hippie chiamati anche “Figli dei fiori”. L’utilizzo sfrenato di simboli floreali e forme geometriche e psichedeliche sono le firme stilistiche fondamentali di quegli anni. .

La plastica è per un attimo accantonata e al suo posto sono reintrodotti materiali più consueti, come i metalli e la pelle. Quest’ultima utilizzata soprattutto nel suo colore naturale.

 

LA SPENSIERATEZZA DEGLI ANNI 80

Arriviamo finalmente alle porte anni ’80 quando nasce la Modulor con l’obiettivo di divenire linea guida di un’architettura e un design d’interni a misura d’uomo, relazionandosi in armonia e in simbiosi con i bisogni dei propri clienti. Il termine “Le Modulor” è coniato direttamente da Le Corbusier intorno agli anni 50 del Novecento,che definisce una scala di proporzioni ricavate dalle misure dell’uomo.

Quello che quarant’anni fa era avanguardia, oggi è tornato fortemente di moda. Uno stile caratterizzato dalla permanenza dei colori sgargianti, a volte anche in colorazioni opache, e l’utilizzo di un mix di materiali contrastanti, che si ritrovano a coabitare serenamente nella stessa stanza.

Nei complementi d’arredo le maniglie e i profili, in legno o metallo, prendono importanza. Non vengono infatti lasciati in finitura naturale ma verniciati di colori quali il rosso, molto di moda, o anche di verde e di nero.

La zona giorno diventa il fulcro della casa in cui non possono mancare ampi divani in pelle, sedie e lampade di design. È proprio in questi anni infatti che si assiste a un’impennata nella produzione e varietà di oggetti di design per la zona living. Meritevoli di citazione, le famose le opere pop di Alessandro Mendini, mentre per i più ricercati si ricordano icone del design dallo stile moderno. L’indimenticabile Arco o Parentesi di Achille Castiglioni, la poltrona Wassily di Marcel Breuer, oppure la Barcellona di Mies Van der Rohe sono solo alcuni esempi.

Vengono anche introdotti i primi colori fluo e il nuovo materiale che prende il posto del vetro tradizionale è il sintetico plexiglass.

ANNI 80 Modulor
letto anni 80

TORNA LA SOBRIETÀ NEGLI ANNI 90

Gli arredi abbandonano le forme bombate e le linee sinuose che li avevano contraddistinti negli anni precedenti per riscoprire forme geometriche semplici, essenziali e minimali.

Vanno di moda le superfici lisce e lucide, qui infatti vengono stese le prime basi per quello che sarà l’essenza dei mobili contemporanei.

La plastica colorata fa del tutto spazio a materiali classici come il vetro, il legno e il ferro battuto.

Anche i colori accesi degli anni precedenti lasciano spazio alle tinte tenui, che dalle pareti si espandono fino agli arredi e ai complementi. Un’esplosione di beige, cipria, bianco candido, che a volte si abbinano a colori scuri come il grigio antracite e il nero.

La moquette e il parquet, due pavimentazioni opposte coesistono armoniosamente e si diffonde, come materiale, la pelliccia sintetica colorata soprattutto su poltrone e pouf.

La funzionalità degli elementi, progettati in funzione dell’attività che deve essere da loro svolta, lasciano comunque spazio alla creatività, soprattutto nelle forme originali e uniche.

cucina anni 90 Modulor
soggiorno anni 90

GLI ANNI 2000 E LA MULTIFUNZIONALITÀ

Le metrature delle case si riducono nei progetti dei nuovi appartamenti. Le case ariose delle epoche precedenti vengono ridimensionate in funzione di necessità e praticità.

Questo comporta il ripensare gli arredi in un’ottica di massima ottimizzazione per spazi e funzioni, prediligendo per esempio divani-letti trasformabili, tavoli allungabili e consolle.

I materiali diventano più flessibili e leggeri. È il passaggio dal legno massello, pesante e soggetto a deformazioni legate all’umidità, all’MDF o listellare, un composto di alta qualità ottimo per le laccature.

Iniziano a delinearsi nuove tendenze stilistiche nel settore arredo, quale L’Urban o l’Hi-Tech, che lasciano spazio a linee essenziali e materiali industriali. La tecnologia entra ufficialmente nel mondo dell’interior design diventando caratteristica funzionale ed estetica.

In totale opposizione tornano in voga lo stile Bohemien e nasce lo Shabby Chic, il “trasandato elegante”. Mobili vintage d’antiquariato fanno da padroni all’interno della casa definendo un gusto retrò rivisitato in ottica contemporanea.

 

cucina Modulor acciaio
living velluti e metalli

MODULOR SI PREPARA AD AFFRONTALE LE NUOVE SFIDE STILISTICHE DEGLI ANNI A DIVENIRE

Cosa ci riserveranno le tendenze dei prossimi anni?
Sicuramente la moda entrerà sempre più a fare parte di tutti gli ambiti legati al Design, anche quello degli interni.

Saranno quindi le nuance di tendenza a dettare le regole, quali colori più femminili o gli accenti verdi, che richiamano anche la tendenza eco e bio.

Si utilizzeranno sempre più carte da parati dai motivi geometrici, che si ritrovano già in piastrelle e complementi, o con motivi floreali anche di grandi dimensioni.

Il velluto sarà uno dei materiali che caratterizzeranno gli anni a venire, è la miscela perfetta di lusso e comfort, a cui si abbineranno diverse finiture di materiali metallici, come l’argento, l’oro, lo stagno e il rame.

 

CONCLUSIONI

In tutti questi anni la curiosità non ha mai abbandonato Carla che ancora oggi, insieme a tutti noi, non vede l’ora di scoprire quali sono i nuovi trend e proporli entusiasta ai suoi clienti. I 40 anni di attività di Modulor sono solo un punto di partenza e un incentivo alla continua crescita e ricerca.

Ps: anche se gli anni passano Carla è sempre giovane, non invecchia mai 🙂

La Cartolibreria, un negozio per i più piccoli

La Cartolibreria, un negozio per i più piccoli

Una cartoleria che è anche libreria. La Cartolibreria, un progetto innovativo e unico: entrato in poco tempo nel cuore delle persone di un intero paese e non solo.

cartolibreria interno

IL NEGOZIO

Quando questo locale, tempo fa, era ancora un negozio di fiori, Silvia ed Elisabetta, entrandovi, già immaginavano come sarebbe diventato dopo il loro intervento.

Tutto l’ambiente è stato totalmente ripensato e gestito al massimo delle sue potenzialità contenendo il più possibile i costi. Un locale in cui sicuramente è la lunghezza a prevalere sull’ampiezza. Proprio per questa sua caratteristica, tutte le pareti verso il fondo sono state attrezzate con ripiani a vista. Libri, giocattoli e oggettistica varia diventano i protagonisti di questa esposizione essenziale e fresca nello stile.

L’ingresso è stato mantenuto arioso, valorizzato dall’ampia vetrina principale che fornisce illuminazione naturale all’ambiente. La parte destra ospita la zona del bancone con rispettivo retro attrezzato con gli elementi di cartoleria, mentre sulla sinistra dei piccoli espositori leggeri mostrano lo stretto indispensabile per non appesantire il locale.

Anche se lo spazio è unico, si divide virtualmente in due parti: una zona più frequentata nell’ingresso e una più intima verso il fondo.

Il colore dominante è il bianco dell’arredo, che amplia visivamente l’ambiente. Per questo, la sensazione che si ha entrando è sempre quella di freschezza e pulizia. A questo si abbinano le pareti colorate con tinte esuberanti, quali il rosa, il turchese e il verde acido. Un tocco di vivacità per i bambini, gli utenti principali a cui la Cartolibreria si rivolge. Gli stessi colori si ritrovano nei pois della tappezzeria nella parete frontale all’ingresso, che si estende alta verso il soffitto. Dona quel tocco di classe delicato e non invasivo.

Il soffitto farettato consente la miglior illuminazione in tutte le zone. Inoltre, sopra il bancone, delle lampadine simmetriche scendono ad altezze alterne per creare un po’ di dinamismo.

La Cartolibreria non è un negozio come tutti gli altri, ma coinvolge i giovani utenti anche con eventi e laboratori. Nella parte di fondo infatti, quella più riservata dedicata alla lettura, è presente un tavolo a riposo. Questo, durante le iniziative viene spostato al centro della sala e si gremisce di bambini curiosi, che non vedono l’ora di creare qualche lavoretto da portare a casa.

cartolibreria esterno

IL NOSTRO INTERVENTO

A volte anche un piccolo progetto può dare molte soddisfazioni, come in questo caso, dove abbiamo realizzato un bancone multifunzionale.

Le esigenze di Silvia ed Elisabetta erano avere un piano d’appoggio ampio, da utilizzare come cassa, tavolo lavoro, contenitore, espositore e da lasciare a disposizione dei clienti per l’appoggio delle merci scelte.

Abbiamo così pensato e realizzato questo elemento visivamente molto semplice, che però nasconde cassetti molto profondi con guide prestanti. Nella parte alta i cassetti più stretti accolgono tutti gli elementi piccoli e più richiesti, che devono infatti essere veloci da trovare e consegnare. Mentre i ripiani più bassi sono molto più alti e capienti.

Il materiale è un MDF laccato bianco texturizzato, la cui piccola porosità nella vernice consente una resistenza più elevata rispetto al normale laccato ed è consigliabile soprattutto sulle superfici orizzontali, o comunque quelle più utilizzate.

Per la Cartolibreria è stato realizzato anche il logo, in un corsivo inglese rivisitato a Brush Pen e tutta l’immagine coordinata.

bancone
bancone aperto

CONCLUSIONI

Un piccolo spazio nel quale il tempo si ferma e si coccola un po’ il proprio “io interiore”, un negozio che non piace solo ai bambini ma anche agli adulti.
Che altro dire, se non siete ancora andati a trovare Silvia ed Elisabetta cosa state aspettando?
Correte, vi aspettano!

Alieni in cerca di libri atterrano all’asilo di Villa di Serio

Alieni in cerca di libri atterrano all’asilo di Villa di Serio

Siamo felici di condividere con voi un progetto speciale per l’asilo di Villa di Serio, che abbiamo seguito con piacere: l’astronave Elle Effe Elle.

Qualche giorno fa un’astronave dai colori vivaci è atterrata nel giardino della scuola materna Cavalli di Villa di Serio. Sono sbarcati due marziani, Bi e Ci, in cerca di libri!

Il nome dell’oggetto non identificato, tutto made in Valle Seriana, è Elle Effe Elle che sta per Little Free Library. Al suo interno ospita i bambini per uno scambio basato sul “prendi un libro, lascia un libro.” Promotrice del progetto è l’associazione Traiettorie Instabili, che con il patrocinio del Comune ha realizzato il progetto gratuitamente in collaborazione con aziende private. L’obiettivo è incentivare l’abitudine alla lettura anche ai più piccoli, con strumenti didattici che sappiano anche far divertire. “Volevamo donare ai piccoli una casetta dei libri – ha spiegato Alessandro Longhi di traiettorie instabili, prima del taglio del nastro-, ma quando la dirigente ci ha chiesto che fosse adatta agli Under 6, senza spigoli e senza ante, abbiamo coinvolto gli amici di officina Idea”.

Giovanni Nervi e Paolo Carrara hanno così avuto l’idea di realizzare una navicella spaziale di legno e acciaio. Una calotta sotto cui bisogna infilarsi per accedere alla mensola interna che costudisce i libri. Per rendere ancora più intrigante Elle Effe Elle una storia illustrata che ha come protagonisti o giovani alieni alla ricerca di libri. A realizzarla è Alice Tebaldi, giovane Designer che vive a Villa di Serio che ha ideato e illustrato in digitale la storia scritta in rim. “È un progetto molto interessante per invogliare a leggere i libri” ha commentato il sindaco Bruno Rota all’inaugurazione.

Per ora l’astronave scambia-libri è un prototipo realizzato da Modulor Progetti di Ranica, in collaborazione con l’azienda MetalArredo Bonomi di Alzano lombardo. Non si esclude tuttavia, di poterne fare atterrare altre alla scuola primaria o al parco. Oggi il mezzo volerà nella piazza del municipio per la festa d’autunno.

“L’astronave – spiegano gli ingegneri-architetti Carrara e Nervi – ha la calotta trasparente per portare luce naturale all’interno ma anche per guardare il cielo proprio come farebbe un alieno; le gambe sono regolabili, ciò permette di raggiungere l’altezza adatta al tipo di utente previsto per ciascuna libreria e di mantenere la libreria in piano anche se posizionata su terreni irregolari. Le gambe vengono fissate ad un basamento in ferro che viene poi vincolato al terreno”.

Elle Effe Elle Astronave Villa di Serio
Elle Effe Elle presentazione
Elle Effe Elle Villa di Serio