
Shampoo Milano: un negozio di parrucchiera revival sui Navigli
Un negozio revival di parrucchiera nel cuore dei Navigli di Milano in cui la contemporaneità trae origine dalla reinterpretazione degli anni Cinquanta.




Un negozio revival di parrucchiera nel cuore dei Navigli di Milano in cui la contemporaneità trae origine dalla reinterpretazione degli anni Cinquanta.
Un locale poliedrico che è bar, ristorante, pizzeria ma anche casa per tanti abitanti e villeggiatori di Lizzola, cittadina montana della Bergamasca.
Si accendono ricordi vividi quando si pensa alla Lizzola degli anni ’80, gente che affollava le strade con tute da sci dai colori sgargianti, scarponi in plastica pesante che rimbombavano ad ogni passo nelle strade e quegli sci che avevano il peso specifico del piombo. Chi non sciava camminava goffo con i caldi Moon Boot e si godeva una cioccolata al bar aspettando che il giornaliero finisse e il resto della famiglia varcasse la porta da un momento all’altro. Tutti i vacanzieri si ritrovavano involontariamente catapultati in un film dei fratelli Vanzina con gag ironiche e aneddoti spassosi da raccontare al rientro.
Pensando quindi al contesto storico in cui questo punto di ristoro è stato progettato, circa una quarantina di anni fa, non possiamo far altro che ricordare lo stile vigente in quegli anni: il materiale principe era il legno al suo stato naturale, che identificava perfettamente l’ambiente montano e trasmetteva quel senso di calore e di “casa” fondamentali per rendere l’ambiente accogliente.
Su progetto dell’Arch.Nava il Ristorante pizzeria Cavandola prevedeva un ampio bancone bar sul fondo e all’ingresso tante isole ristoro con panche e posti per almeno sei commensali: la vacanza in montagna era momento di aggregazione tra famigliari e amici ed era abitudine andare in gruppo nei locali pubblici, per questo i tavoli per le coppie erano davvero rari.
Le panche ad angolo centrali hanno un retro alto in cui è inserita una fioriera che corre per tutta la loro lunghezza e le separa dal tavolo a lato, un insonorizzante naturale che mantiene un po’ di privacy nel chiacchiericcio generale. Sul lato di sinistra c’è il bancone pizzeria a vista e in una sala separata il mitico spazio per i giochi da tavolo e i videogames, al tempo erano gettonatissimi tra i giovani.
Come abbiamo specificato in precedenza tutto il progetto ruotava intorno ad una specifica tipologia di legno, in questo caso il frassino, in auge ai tempi.
Le pareti hanno rispettato il colore originale, un giallo caldo, regolarmente mantenuto di anno in anno con nuove tinteggature e anche i punti luce sono gli originali di progetto: ampi lampadari arrotondati semitrasparenti che si abbassano dal soffitto, con luci calde, verso il centro delle tavolate, mentre nelle zone di transito e incassati nella parte superiore del bancone, dei faretti tondi.
Anche la scritta al Neon esterna è rimasta quella di una volta e oggi come allora è un forte richiamo ad entrare in questo luogo senza tempo e godere di una Lizzola che cambia, continua a cambiare, ma rimane la stessa nel cuore dei tanti che sono cresciuti con lei.
Grazie Marisa e famiglia per la cura che avete dedicato al Ristorante/Pizzeria Cavandola e a tutte le cene, i pranzi e le cioccolate pomeridiane che ci avete fatto gustare!
Una realizzazione dal sapore antico, richiesta particolare di un cliente amante del legno d’ulivo al suo stato naturale.
Ci troviamo vicino a “Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno“. Come in uno scritto di Manzoni, immaginandosi catene ininterrotte di monti, qui protagonista è la natura. I suoi tronchi grezzi entrano nelle mura di uno studio privato e ne definiscono l’ambiente. Il materiale scelto è l’ulivo, una pianta che con l’età si arricchisce di nodi e difetti ed è caratterizzato da una finissima tessitura di striature più chiare che si intrecciano a striature decisamente più scure.
L’arredo si compone di un’ampia scrivania attrezzata e un mobile di retro con una fascia di cassetti e ante e una colonna laterale. Quest’ultima presenta vani a giorno internamente illuminati. Il tranciato di ulivo preserva la sua finitura naturale e le giunte sono accuratamente tagliate a 45°. Rispettando la vena del legno gli donano un senso di continuità su ogni lato.
L’esplosione dell’interesse per l’OSB ha raggiunto anche il nuovo allestimento delle vetrine per Tiziana Fausti appena concluso. Un materiale estremamente versatile che ha affascinato il luxury store al punto da diventare l’elemento caratterizzante per l’allestimento delle vetrine e del settore di abbigliamento bambini 0-12 anni al piano superiore.
Materiale da sempre impiegato in ambito cantieristico e per l’edilizia l’OSB ha riscoperto da poco un nuovo successo anche grazie alla sua texture particolare.
Composto infatti da scaglie di legno incollate tra loro con diverso orientamento è sicuramente riconoscibile per la sua trama movimentata. Per questa caratteristica si distingue dai pannelli in truciolato per la maggior dimensione delle scaglie di legno. Essendo un materiale dal basso costo economico e ottime prestazioni tecniche, il suo tradizionale impiego è da rilegarsi all’edilizia. Esso infatti possiede un’eccellente resistenza alle forze orizzontali provocate da vento e sismi e per questo usato per controventature e inserito nelle stratificazioni delle coperture. Non solo, disponibili a pannelli dalle diverse dimensioni ha una velocità di posa particolarmente veloce.
Il ridotto costo economico ne ha favorito l’ampio utilizzo insieme al simile truciolato. Nel corso degli ultimi anni tuttavia, le sue caratteristiche estetiche hanno affascinato architetti e interior designer che lo hanno inserito sempre di più nei propri progetti. L’ampia disponibilità e il basso costo, sommato alla velocità di posa e alle buone capacità di resistenza hanno fatto sì che questo materiale sia stato estrapolato dal suo utilizzo edile per essere inserito in nuovi contesti.
La sempre maggior richiesta ne ha tuttavia sancito l’aumento del costo di vendita. Da elemento economico largamente reperibile ha iniziato a conoscere anche il settore della vendita al dettaglio con i prezzi di conseguenza maggiorati.
L’OSB ha affascinato anche il luxury retail, che ha inserito il “nuovo” materiale all’interno dei punti vendita quale elemento caratterizzante per estetica e praticità. Una reinterpretazione che lo ha estrapolato dal suo contesto industriale per assumere una connotazione più chic e raffinata.
Anche il luxury store di Tiziana Fausti a Bergamo ha scelto questo materiale per l’allestimento delle vetrine primaverili facendolo diventare il protagonista in grado di sapersi valorizzare e riconoscere per lo stile, senza tuttavia distogliere l’attenzione sui prodotti esposti. Questi ultimi sembrano invece valorizzati per forme e colori, come se naturalmente spiccassero tra l’uniformità visiva dell’OSB di sfondo.
Volumi di diverse dimensioni costituiscono l’unità base che a seconda di aggregazioni o allontanamenti creano il dinamismo visivo fondamentale nell’allestimento di ogni vetrina. L’utilizzo dei pannelli di rivestimento anche per le pareti di fondo e il pavimento crea suggestivi giochi di profondità.
Non solo, lo stesso concept di progetto in collaborazione con lo studio di architettura Marco Costanzi Architects ha coinvolto anche l’allestimento del reparto bambini al piano superiore che affianca i corner di Dolce & Gabbana, Yves Saint Laurent, Chloè e Stella Mc Cartney (se vuoi curiosare tra questi corner e approfondirne la struttura clicca qui).
I pannelli di OSB diventano lo sfondo ideale anche per valorizzare i capi di abbigliamento per bambini 0-12 anni, ricoprendo la parete di fondo, creando forme dinamiche nella pavimentazione e arricchendo di volumi dinamici lo spazio espositivo.
In questo modo, l’ambiente si arricchisce di un’impronta fresca e giovane, dall’impatto industrial-chic che non rinuncia a eleganza e raffinatezza. Coerentemente inseriti, per donare ulteriori suggestioni di freschezza e spontaneità, troviamo anche dalle piccole piante con agrumi che donano un tocco di colore e naturalezza.
Dopo il successo dei corner monomarca inseriti nell’allestimento del 2015, a distanza di un anno il luxury store di Tiziana Fausti allarga i propri confini per ospitare quattro nuovi brand.
La predisposizione del layout espositivo progettata dall’architetto Marco Costanzi nell’agosto 2015 ha riscosso un ampio successo soprattutto per quanto riguarda i white boxes dei corner posti sulla parete di fondo. (Se ti sei perso l’articolo, clicca qui)
Per questo il multibrand Tiziana Fausti ha voluto ampliare il proprio spazio commerciale del reparto donna acquisendo una nuova ala dello stabile storico occupata in precedenza dalla catena di ristorazione Ciao. L’obiettivo è in primis quello di aggiungere quattro nuovi corner monomarca che riflettano la stessa impostazione di quelli esistenti. Per ottenere ciò, si è optato per l’abbattimento di una parete in prossimità dell’ascensore allestendo nuovi white boxes.
Assegnati ai brand di lusso Dolce & Gabbana, Yves Saint Laurent, Chloè e Stella Mc Cartney rispondono tutti della medesima impostazione esterna. Pannelli in ferro cerato nero a tutta altezza con logo tagliato a laser e retroilluminato.
Per l’assetto interno, come nei precedenti white boxes, si predispongono l’illuminazione interna a spot direzionabili, l’aria condizionata ed eventuali prese elettriche. Nel caso in cui gli arredi forniti dai singoli brand in conformità alla propria visual identity presentino vetrine illuminate, è necessario infatti prevedere le prese elettriche a parete, in modo da predisporne l’aggancio.
Per l’aria condizionata sono state disposte delle canaline ad incasso nel controsoffitto che talvolta possono subire modifiche a seconda della necessità. È il caso del corner di Dolce & Gabbana, il cui sistema di aria condizionata rinuncia alle canaline preferendo gusce sagomate lungo il perimetro.
Anche le pareti laterali e i soffitti devono essere strutturati per poter eventualmente sostenere il peso di rivestimenti interni. È ancora una volta il corner di Dolce & Gabbana a offrirne un ottimo esempio con il rivestimento in marmo nero venato.
L’allestimento e il progetto interno dei singoli corner sono affidati ai visual designer dei rispettivi brand.
Di seguito alcune immagini durante i lavori.
N.B. Sono state inserite a posteriori fotografie degli allestimenti conclusi, dopo l’inaugurazione del 9 settembre 2016