UN NUOVO CORNER PER BURBERRY

UN NUOVO CORNER PER BURBERRY

In breve tempo e con un cronoprogramma strutturato un Corner del negozio Tiziana Fausti di Bergamo è stato sostituito da un nuovo Brand.

burberry fronte corner

I CORNER E LA MODA 

Aprendo una piccola parentesi sui Corner possiamo dire che sono spazi espositivi monomarca e sono specchio dei prodotti esposti al loro interno.
Infatti, Designer e Architetti legati all’atelier di moda, lavorano al meglio per esprimere l’identità e l’immagine della marca.
I corner servono al Brand per agevolare il controllo diretto in termini di assortimento, personale di vendita e visual merchandising.
Rappresentano anche un utile strumento di monitoraggio sul venduto giornaliero, al fine di poter mantenere in ogni momento un livello sufficiente di assortimento.
Inoltre, migliorano la Brand Loyalty e il consumatore riesce a distinguere più chiaramente la valenza della marca e del prodotto che andrà a comprare.
Un Corner ha però durata breve, di qualche anno, viene poi solitamente aggiornato o sostituito.

burberry corner interno
burberry corner bergamo

CREAZIONE DI UN WHITE BOX PER BURBERRY

In questo caso, dopo alcuni anni, si è scelto di sostituire il Corner del Brand Stella McCartney nel negozio Tiziana Fausti con Burberry.
Una volta definito il cambio, gli Architetti della Maison hanno presentato un progetto dello spazio, che è stato poi approvato da parte della proprietà.
Solitamente gli arredi del Brand sono forniti da un’azienda scelta che si occupa di tutti gli spazi di Retail dedicati.

Il nostro compito è stato creare un White Box, di cui abbiamo parlato anche in questo nostro vecchio articolo, e agire da General Contractor.
Sono stati quindi reclutati tutti gli attori utili alla sostituzione del Corner e seguito il processo passo per passo.

IL CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI

Una volta definite le modifiche da effettuare agli impianti e le nuove predisposizioni da creare ne è seguita la programmazione dei lavori.
La sostituzione dei Corner deve essere veloce per non precludere il normale andamento di vendita del negozio.
Il programma pattuito prevedeva infatti non più di due settimane di lavori.
Arrivata la data X il Corner è stato isolato con una cesata di chiusura in legno verniciato, in modo da preservare dalla polvere gli spazi vicini e permettere un normale flusso all’interno dell’area interessata.

cesata di chisura

Una volta svuotato lo spazio, con rimozione di cartongessi e pavimento, sono state impostate le basi del nuovo Corner.
Queste sono iniziate dalla posa del pavimento ad opera d’arte, sono seguite poi le stuccature, la prima mano di primer alle pareti e il cambio dei binari luminosi a soffitto.
Nella parte esterna il pannello nero tutt’altezza del vecchio Brand è stato sostituito con quello di Burberry, il suo logo tagliato a laser e retroilluminato da un plexiglass opalino.

smontaggio corner
posa pavimento corner
posa piastrelle ingresso

A chiusura della prima settimana il White Box era concluso e tutte le predisposizioni elettriche, tra cui quelle per l’insegna luminosa a parete, pronte per gli attori successivi.

fronte con nuovo pannello
posizionamento predisposizioni elettriche

La seconda settimana è stata sfruttata dagli arredatori, l’azienda Lisar, che hanno posato i nuovi arredi realizzati a progetto.
Appenderie in bronzo richiamano i profili del mobile espositivo centrale, i ripianetti retroilluminati e anche gli zoccolini a terra.
L’arredo bianco con alcuni elementi colorati lega in modo elegante e austero il bronzo alle piastrelle beige e monocromo e rispecchia al meglio lo spirito British del Brand.

nuovo arredo montato
nuovo arredo montato

A chiusura del nostro cronoprogramma l’ultimo giorno è stato dedicato alla supervisione da parte di Burberry, che ha verificato tutti i dettagli e dato il via libera all’inaugurazione dello spazio.
Ecco le foto del Corner Burberry, inaugurato in meno di due settimane, dopo l’intervento dei Visual Designer che hanno esposto i capi in modo impeccabile.

arredato finito Corner
Burberry corner finito
arredato Burberry corner

A questo link il vecchio articolo dedicato ai Corner del negozio Tiziana Fausti, in cui è presente Stella McCartney, se volete confrontare le differenze con il nuovo spazio allestito.

La Casa del Commiato

La Casa del Commiato

A Bergamo è stata da poco inaugurata la Casa del Commiato, un luogo solenne ma al tempo stesso intimo e delicato, destinato a dare l’ultimo saluto alle persone care.

ingresso casa commiato

L’ARCHITETTURA DEL LUOGO

La struttura, costruita all’interno del contesto urbano diviene parte viva ed integrante della comunità con la sua forte connotazione stilistica ed architettonica.
Data la natura degli ampi spazi, le sensazioni che si è voluto trasmettere sono di tranquillità e protezione, con salotti dedicati al raccoglimento e alla condivisione.
Sono presenti una Sala laica e una stanza per la cerimonia di consegna delle ceneri e delle salette private.

sala laica
Casa del Commiato sala privata

L’illuminazione gioca un ruolo fondamentale, proviene sia dall’esterno, leggermente oscurata da vetri fumé e dall’interno, sapientemente studiata in modo che risulti puntuale ma non eccessiva.
Plafoniere rotonde a soffitto nella parte di corridoio si affiancano a sofisticati lampadari di design all’ingresso e nelle sale.
Tutta la luce è dimmerabile per fare in modo che i momenti di veglia e intimità vengano distinti da altri nel proseguo della giornata.

dettagli luce
illuminazione parete soffitto

Piastrelle effetto onice sono le protagoniste materiche dell’ambiente, ricoprendo la maggior parte delle pareti a tutta altezza.
A queste si abbina il Gres grigio tenue a pavimento e la tappezzeria color tortora per la Sala Laica.
Il fil rouge decorativo di tutti gli ambienti è del noce declinato nella forma di listelli terra-soffitto. Questi si ritrovano in diversi punti della struttura scandendone i ritmi visivi.

ingresso casa commiato

Per i bambini è stato realizzato uno spazio dedicato con una libreria composta da titoli selezionati da Ursula Gruner per fasce d’età.
Questo dolce pensiero per i più piccoli può essere un valido aiuto per accompagnarli nella comprensione dell’importanza di quel momento.

spazio bambini casa del commiato
testi per bambini

IL NOSTRO INTERVENTO

Ci siamo occupati di alcuni degli elementi d’arredo di questa imponente struttura.
Principalmente dei due uffici direzionali, il cui obiettivo è renderli operativi e funzionali mantenendo però l’eleganza d’insieme e un senso di leggerezza.
Essendo tutta la casa del Commiato molto caratterizzata a livello di elementi, colori e materiali, si è optato per un progetto molto neutro.
L’arredo difatti, che ha lo stesso colore delicato delle pareti, scompare all’interno delle due stanze e funge solo da supporto logistico.

ufficio grande casa del commiato

Ante e cassetti nascondono faldoni, pratiche e tutto l’aspetto burocratico della struttura, lasciando in vista solo due tavoli leggeri, dalla struttura bronzea.
Ecco un altro esempio di ufficio con una struttura dei tavoli simile ma in finitura inox.
Nell’ufficio più piccolo l’arredo dalle nicchie si snoda in un allungo laterale attrezzato che arriva fino al tavolo, rimanendo al suo fianco con una cassettiera e delle mensole interne a disposizione.
La porzione di mobile cui è poggiata la scrivania ha accesso lateralmente, a fianco di un altro mobile alto a ripiani.

studio piccolo verticale casa del commiato
studio piccolo lato
dettagli cassettiera angolo

Nel secondo ufficio, più grande rispetto al precedente, l’arredo si sviluppa a U, utilizzando la nicchia dell’ampia finestra come maggior superficie attrezzata.
Qui, al centro, trovano alloggio cassettiera e ante con ripiani interni, mentre i due laterali divengono allungo e vetrina espositiva per piccoli oggetti marmorei e urne cinerarie.
Il tavolo di rappresentanza con struttura in ferro verniciato bronzeo e piano grigio medio in Linoleum si posiziona esattamente sotto l’illuminazione puntuale da soffitto.

ufficio grande
dettaglio espositore
dettagli tavolo bronzo casa del commiato

All’interno delle sale private, piccoli mobiletti contenitivi attrezzano la stanza senza invaderla visivamente.

cassettiere in nicchia casa del commiato
armadietto blocco chiave casa del commiato

Su nostro disegno anche le consolle e i tavolini delle varie sale, che sono stati realizzati con maestria in lamiera piegata verniciata.
Il concept di progetto era ottenere una struttura leggera, portante e poco invadente.
La consolle si caratterizza di due gambe laterali con una struttura ad X invertita, in cui la sezione rettangolare stretta della struttura cambia il suo asse e viene abbinata a quella larga.
Questo consente di avere del movimento visivo variando la prospettiva dell’elemento.
Nel top della consolle è stata incassata un’elegante lastra di gres effetto onice, su questa verrà appoggiato il libro delle firme.
La stessa struttura, abbinata a due laterali a “croce” definisce i tavolini bassi. La base di questi ultimi riprende le console mentre il piano è rotondo e in lamiera sottile.
Come colore di entrambi un marrone testa di moro leggermente bronzato, che richiama gli infissi e le finiture della struttura.

consolle gambe casa del commiato
consolle lato casa del commiato

L’INAUGURAZIONE DELLA CASA DEL COMMIATO

Innovativa ed interessante è stata anche la presentazione della Casa del Commiato.
Il primo accesso al pubblico difatti è stato coronato da una mostra breve ma intensa, Wish You Were Here.
Qui le opere di 23 artisti hanno trattato un tema delicato come la morte, in stanze vuote e non ancora arredate.
“Un viaggio, intimo e spirituale, di analisi dell’assenza ma anche un tentativo di cristallizzare e, rendere eterna, quella straordinaria tensione emotiva che origina dal dolore della perdita, trasformandola in forza rigenerante.
Attraverso la potente connotazione del luogo, i lavori degli artisti entrano in risonanza con i temi di infinito, al di là, melanconia, tensione e desiderio, facendo sì che anche un concetto doloroso come l’assenza possa diventare motore positivo di produzione creativa”. (cit. Gabriele Salvaterra)

Nella Sala Laica un’installazione di Noemi Mirata che vede un corpo morente cedere il posto ad una nuova vita vegetale, che si innalza verso l’alto. Sullo schermo di retro un video di Elisabetta di Sopra in cui i gesti nell’accudire una vita che nasce e una che se ne va si ripetono.

Noemi Mirata, La fisica dell’oltreElisabetta Di Sopra, THE CARE

Sul fronte La fisica dell’oltre di Noemi Mirata. Installazione video di Elisabetta Di Sopra, THE CARE 

Al centro dell’ampio corridoio l’opera di Martina Cioffi realizzata in ceramica raku. La scultura tende ad evocare una natura potente, misto animale e vegetale, creatrice e feconda.

Martina Cioffi, Shape-shifting #1
Martina Cioffi, Shape-shifting #1

Martina Cioffi, Shape-shifting #1 

Nell’ufficio più piccolo l’opera onirica di Lorenzo D’Alba, in cui nello spazio vuoto trovano il proprio habitat naturale due creature aliene.
Nell’ufficio più grande la serie fotografica di Lidia Bianchi in cui il ricordo del padre si mescola al pensiero di Pierpaolo Pasolini sulle lucciole, segno della perdita di una natura, un’ingenuità e uno stupore originari.

Lorenzo D'Alba
Lidia Bianchi

Lorenzo D’Alba Echinus e Lidia Bianchi Sono Tornate le Lucciole

Queste solo alcune delle installazioni della mostra che si è sviluppata all’interno di tutte le sale della Casa del Commiato.
L’inaugurazione è avvenuta tra il 25 e il 28 Marzo, dopo due anni esatti dal primo lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19, che ha colpito specialmente Bergamo e ha impedito che tante famiglie potessero salutare degnamente i loro defunti.
Dopo due lunghi anni Generali Onoranze Funebri ed il Centro Funerario Bergamasco aprono un luogo, nel cuore della città, dove la morte può trovare spazio ed essere ricompresa nella vita.

Come nasce una cucina: le fasi di realizzazione

Come nasce una cucina: le fasi di realizzazione

Alla scoperta degli arredi su misura, vi siete mai chiesti quali siano le fasi di realizzazione che danno vita a una cucina? Siamo pronti a mostrarvi il nostro processo di creazione e produzione!

Dall’incontro tra desideri e personalità del cliente ed esperienza del progettista nasce il disegno di una cucina su misura, in grado di soddisfare le esigenze funzionali ed estetiche di entrambi.

Ciò che il cliente vede è la trasformazione del progetto, restituito nella sua forma grafica più soddisfacente, in un prodotto finito e completo.
Esiste però un mondo dietro la realizzazione di una cucina: dalla fase di produzione artigianale, con tavolati dalla forte resistenza e lavorabilità, alla verniciatura dei componenti, dal trasporto con imballaggio al montaggio finale.

Seguiamo il processo di realizzazione di questa cucina minimale.

Fase progettazione vista Prospettica

La progettazione: un dialogo continuo con il cliente

Il progetto di questa cucina nasce dalla necessità di ottimizzare al meglio gli spazi in un ambiente già fortemente caratterizzato da pavimenti con motivi geometrici in marmo.
La presenza di una pavimentazione rilevante ha dato origine a un progetto che rispondesse delle stesse caratteristiche cromatiche.

Nasce così la linea minimale di questo progetto, in cui i volumi inferiori e pensili superiori in MDF laccato bianco opaco donano luminosità e freschezza.
Il piano in marmo nero ospita il lavello ad incasso e il piano cottura ad induzione, trasformandosi in alzatina retrostante e alzata laterale. I pensili dalla lettura verticale accolgono l’illuminazione nascosta che viene riflessa anche dall’alzata in Lacobel bianco.

La restituzione grafica del progetto consente di avere un’idea dell’assetto generale della cucina, studiandone le diverse componenti in base alla miglior praticità. Vengono sperimentati abbinamenti cromatici e materici e studiate alternative nella composizione volumetrica.
In questa fase la capacità di lettura e interpretazione delle volontà del cliente è fondamentale per il progettista.
Il cliente dall’altro lato svolge un ruolo attivo, diventando parte integrante del team di progettazione.

I progetti migliori sono infatti quelli che non si fermano alla prima soluzione, ma intraprendono nuove sfide progettuali evolvendo di volta in volta a seguito del brainstorming tra cliente e progettista.

Fase progettazione vista top
progettazione cucina Minimal Verona Fronte

Dagli uffici progettazione al laboratorio: gli esecutivi

Una volta approvato e definito nel minimo dettaglio il progetto della cucina passa direttamente al nostro laboratorio, pronto per la fase di realizzazione.
Il modello tridimensionale sviluppato in fase di progettazione viene rielaborato per assumere una nuova veste.
Da impostazione grafica e realistica si trasforma in modello funzionale da cui vengono elaborate le tavole esecutive da indirizzare ai nostri artigiani.

Dopo un accurato rilievo in loco, dove si segnalano predisposizioni elettriche, scarico e vincoli esistenti, il modello viene adattato e disegnato nei minimi dettagli. Disegni estremamente semplici che rinunciano alla loro presentazione estetica a favore di una maggior chiarezza di lettura.

Dimensioni, tagli ed incastri sono evidenziati per rendere più lineare la realizzazione.
La nostra cucina è quindi scomposta, da modello tridimensionale in formato digitale a tavole A3 con piante e prospetti in modo che l’esperienza dei nostri artigiani possa dar vita alla realizzazione vera e propria.

Tra tagli e verniciatura: la realizzazione della cucina

I tavolati di MDF vengono tagliati con appositi macchinari predisponendo gli incastri per elettrodomestici e relativi punti di attacco. Eventuali lavorazioni particolari sono effettuate con la macchina a controllo numerico o con il pantografo, a riposo durante questo progetto.

Nel frattempo, i nostri ragazzi del reparto verniciatura interna preparano i campioni con le diverse tonalità cromatiche.
Esistono infinite tonalità, persino di bianco che contestualizzate in un interno possono dar vita ad effetti e percezioni differenti.

Una volta terminato il taglio delle singole componenti avviene la prova di montaggio.
Viti, cerniere e guide dei cassetti entrano ora in gioco verificando la giusta composizione della cucina, che è in piena fase di realizzazione.

Se il nostro arredo su misura supera la prova di montaggio, le componenti vengono nuovamente scomposte e passate nel reparto di verniciatura.

realizzazione cucina minimal laboratorio 01
laboratorio verniciatura
laboratorio piallatura
prova montaggio cucina Minimal verona
Laboratorio prova montaggio

In viaggio per la destinazione finale

I diversi componenti sono pronti a intraprendere il loro viaggio. L’imballaggio è attento e puntuale, pronto a prevedere ed evitare danneggiamenti durante il trasporto.
Si organizza il carico in modo da ottimizzare al meglio gli spostamenti, sia che si tratti di brevi tratte, sia in caso di viaggi internazionali.

Imballata a dovere e accompagnata da tutti gli elettrodomestici richiesti la nostra cucina parte per Verona, pronta per il grande giorno di presentazione al cliente.
Mani esperte e kit di attrezzi per il montaggio danno forma in poco tempo alla nostra cucina minimale. Si predispongono le strutture portanti per pensili e volumi inferiori, a cui man mano si vanno a sommare i diversi componenti esterni.

Illuminazione sotto pensile, maniglie con guscia in alluminio, ripiani con tondini per la regolazione in altezza. Tutti dettagli che ora diventano fondamentali per la realizzazione finale della cucina.

Una volta completato il montaggio, mani a scopa, paletta, aspirapolvere e buon olio di gomito. Si pulisce tutto da polvere e trucioli di lavoro, togliendo protezioni ed eventuali strutture di cantiere.

Ed eccola qui, spendente e minimale, funzionale e in grado di ospitare prodotti e alimenti di ogni genere.

fase montaggio cucina Minimal Verona 01
fase montaggio cucina Minimal Verona 02
fase montaggio cucina Minimal Verona 03
fase montaggio cucina Minimal Verona 04

Una cucina minimale: il prodotto finito

È finalmente arrivato il giorno delle presentazioni ufficiali.
Il piano in marmo nero contrasta cromaticamente i volumi inferiori e pensili in laccato bianco.

Punti di stoccaggio differenti assicurano l’ottimizzazione degli spazi con vassoi e cestelli estraibili ma anche ripiani interni regolabili in altezza.

I cassetti per posate, biancheria per la tavola e pentole sono progettati di altezze differenti a seconda del loro utilizzo. La maniglia ad incavo rende elegante ed essenziale l’impatto estetico, mentre la guscia verniciata bianca assicura una maggior durabilità nel tempo e resistenza.

Mensole superiori sono a servizio per piccoli oggetti alleggerendo visivamente la parte terminale dei pensili. Così facendo la luce naturale diffusa dalla finestra laterale si propaga liberamente nello spazio donando un tocco di freschezza.

Dopo aver visionato insieme al cliente il prodotto finito, con una buona stretta di mano e l’augurio di una prossima collaborazione, si torna alla base, pronti per nuove sfide! Altri progetti sono già in fase di realizzazione e volenterosi di diventare realtà.

Per proseguire il viaggio alla scoperta della realizzazione di una cucina puoi approfondire le tipologie di rivestimento: una cucina in marmo Emperador e una cucina interamente rivestita in acciaio

prodotto finito cucina minimale
vista angolo finestra
angolo frigorifero cucina minimale
dettaglio cassetti maniglia ad incavo

Una cucina in marmo Emperador

Una cucina in marmo Emperador

Una cucina monolitica, interamente rivestita in marmo, sprigiona tutta la sua eleganza in un progetto che dà risalto ad un materiale così prezioso e particolare. Pareti e superfici in marmo Emperador si riconoscono per le striature bianche e beige, molto dense e variegate su di un fondo grigio/brown caldo. Una linea progettuale così sofisticata non può che essere accompagnata da meccanismi moderni e innovativi.

IL PROGETTO

I render che ci ha fornito Tanya Kuzmina, designer Russa cosmopolita, con cui abbiamo avuto il piacere di lavorare, mostrano già da subito le caratteristiche intrinseche del progetto.

Il concept della cucina padronale, parte di un open space, racchiude in sé pareti alte e superfici monolitiche in un ambiente ambivalente, inerte a primo acchito ma in grado di trasformarsi al bisogno in cucina attrezzata e di rappresentanza per gli ospiti della casa.

Due tipologie di marmo si alternano in questo ampio spazio. Da un lato il marmo Emperador dark, che definisce simbolicamente le parti funzionali della cucina diventando ambientazione scenografica per “l’agire”. Dall’altro, il marmo Emperador light, chiaro e luminoso, che amplifica la percezione dell’ambiente riflettendo la luce delle grandi vetrate e incarna l’essenza del vivere quotidiano.

Vivere e agire diventano quindi le chiavi di lettura non solo della composizione stilistica degli ambienti, ma definiscono anche il modo di relazionarsi a questi.

render cucina in marmo 01
render cucina in marmo 02
isola cucina meccanismo scorrimento
cucina in marmo Emperador render 03

LA COMPOSIZIONE

La struttura della cucina in marmo è ad isola e il monolite centrale si schiude con un meccanismo a trascinamento che si trasforma in piano snack. Aprendosi, mostra inoltre una zona cottura con tre diverse tipologie di fuochi: induzione -teppanyaki – piastra.
Nel fronte interno trovano spazio cassettoni interamente rivestiti nello stesso marmo ed attrezzati con porta posate, porta stoviglie e porta pentole.

Al di sopra svetta una splendida cappa su misura in acciaio inox, grande quanto l’isola, fornita di filtri e luci a LED. Il tutto realizzato con tagli al laser e predisposizione di motore remoto.

Il marmo scuro dell’isola si dirama nel pavimento andando a confluire nella parete attrezzata di retro. Un ingegnoso sistema a libro apre le ante centrali che poi si impacchettano in due vani laterali, rivelando uno sfondato interno che ospita un lavandino, una lavastoviglie, cestelli interni alle ante, una colonna forni e mensole a vista con illuminazione sottostante a LED.

Il piano ed il retro in acciaio inox donano un tocco di contemporaneità all’eleganza del marmo Emperador dark con cui sono rivestite le superfici circostanti. Ai lati due ampi e capienti frigoriferi racchiudono il blocco centrale della cucina. Il rivestimento delle ante in Emperador light prosegue lungo tutta la parete adiacente, nascondendo una porta d’accesso verso la seconda cucina di servizio.

Al centro della sala domina un enorme tavolo per più commensali in Emperador dark con basi realizzate su misura in acciaio inox e marmo. Queste controbilanciano il grande piano sia visivamente che fisicamente.

Cucina in marmo Emperador Mosca
render isola progetto Mosca
Isola progetto Mosca 02
Cucina in marmo Emperador Mosca
render isola progetto Mosca
Isola progetto Mosca 02

LA REALIZZAZIONE

Realizzare questa zona giorno è stata un’esperienza nuova, ardua e stimolante. Abbiamo accolto la sfida trovando soluzioni ai vari problemi esecutivi che si sono presentati fin da subito.

Tra questi, l’unione di due materiali, il legno e il marmo, tanto diversi in finiture, pesi e caratteristiche tipologiche.
Ottenere la dinamicità della cucina, con meccanismi idonei al fluido movimento delle parti e le predisposizioni in loco per il loro perfetto funzionamento con materiali e sistemi diversi, ha richiesto molta attenzione ed una fattiva collaborazione con Tanya a Mosca, che seguiva il cantiere.

Il marmo, che ci è stato fornito da Marmi Galli, ditta con la quale collaboriamo da tempo, è stato utilizzato in 2 spessori distinti: di mm 20 con tagli a 45° per rivestire tutte le strutture, e spessore di mm 5 retinato per l’applicazione sulle ante a scomparsa e sulle porte per garantire il funzionamento dei meccanismi rispetto al peso. Abbiamo curato molto la qualità dei meccanismi e delle guide, sia manuali che motorizzati, soprattutto per le ante del retrocucina e del piano snack dell’isola.

Lasciamo a questo video di Tanya il compito di accompagnarvi nella zona giorno guidandovi verso la cucina.
Vederla realizzata è una grande emozione e ricompensa l’impegno profuso.

Il progetto della cucina in marmo di Mosca si inserisce perfettamente nella serie di progetti monomaterici che abbiamo realizzato. Tra questi, una cucina interamente rivestita in acciaio.

Superfici dalle texture con geometrie asimmetrie

Superfici dalle texture con geometrie asimmetrie

Una lavorazione particolare delle superfici per dare quel quid in più a degli elementi che si relazionano all’interno dello stesso ambiente.

camera da letto vista generale

CONCEPT

Per creare del dinamismo estetico abbiamo lavorato sui dettagli di tre elementi, due comodini e una cassettiera, da inserire in una camera già arredata. L’ambiente era già definito da un armadio a tutta altezza in mdf laccato dello stesso bianco delle pareti laterali e si affacciata a una parete di fondo dal colore dominante, un verde acido dalla tinta smorzata.

Abbiamo voluto mantenere il bianco come colore base, ma con delle peculiarità: abbiamo spazzolato il legno e lo abbiamo finito con vernice bianca all’acqua a poro aperto, in modo che si potessero intravedere le sue venature.

 

LAVORAZIONE

Da sottolineare è stato il grande lavoro iniziale, quello degli tagli delle superfici come da progetto e delle giunture dei vari pezzi cambiando l’inclinazione della vena del frassino e mantenendo la direzione del taglio anche sui lati adiacenti.

Il risultato è poetico, i tagli diventano il filo di una lama che si appoggia ai tre elementi e tenta di tagliarli nella sua tridimensionalità. I cassetti sono con apertura a push, giunte a 45° e l’aria del cassetto corrisponde allo spessore del nostro finto taglio.

Questi particolari distintivi non gridano la loro presenza, ma si notano solo quando ci si avvicina a questi elementi e li si analizza meglio. Inseriti nella camera si sposano perfettamente con il contesto generale.

Le particolari ruote di design sono di OgTM, modello Moebius e di colore verde acido, come la nostra parete caratterizzante di fondo.

Vi presentiamo alcune immagini del work in progress con gli elementi montati e non ancora verniciati e poi gli stessi finiti ed ambientati.

trattamenti superfici comodino
trattamenti superfici comodino 02
comodini vista fronte superfici asimmetriche
comodino vista fronte
comodino vista lato
camera da letto vista generale 02
dettaglio comodini chiusura
dettaglio comodini ruote
dettagli comodino superfici

Una cucina interamente rivestita in acciaio

Una cucina interamente rivestita in acciaio

Una cucina totalmente rivestita d’acciaio ma con un’anima da scoprire.

LA STRUTTURA

A volte quando di fronte ai nostri occhi c’è un mobile interamente rivestito di un materiale si da per scontato che quello sia l’unico utilizzato nella sua realizzazione, non si pensa che dietro quella facciata ci possa essere uno scheletro di un materiale diverso che ne crea la struttura e definisce l’entità.

Qui vi vogliamo mostrare come abbiamo realizzato una cucina totalmente rivestita in acciaio inox destinata ad un cliente di Boston.

 

STEP COSTRUTTIVI

Primo punto, struttura modulare interna: nella parte centrale i moduli destinati al lavabo, alla lavastoviglie, al piano cottura e alla parte attrezzata. Nella parte superiore i pensili e a lato le colonne che ospitano altri elementi contenitivi e gli elettrodomestici, come i forni e il frigorifero. Per alcuni elementi non è stato creato un retro, come nel caso della colonna frigorifera, perché l’elemento verrà inserito perfettamente al suo interno e avrà l’accesso alle prese elettriche sulle pareti.

montaggio cucina acciaio step 01
vista frontale fase laboratorio

Successivamente vengono realizzate le basi, gli elementi di retro e le ante. Tutta la struttura è in legno e, una volta assemblata, si commissionano con disegni esecutivi precisi al millimetro tutte le coperture dei vari elementi in lamine sottilissime di acciaio inox. Queste, andranno a rivestire totalmente, senza appesantire, il nostro scheletro. Ecco alcune immagini della cucina pronta per essere smontata e spedita oltreoceano. Su ciascun elemento in acciaio è visibile la pellicola protettiva che ne preserva le superfici da graffi e urti accidentali.

cucina acciaio con pellicole protettive
prova montaggio fase laboratorio

Ed ecco le ultime immagini della nostra cucina montata in loco, in una vista generale e una più specifica, che evidenzia come, nella parte alta, la nostra struttura segua alla perfezione le travi a vista del soffitto. Si notano bene anche le maniglie ad incavo che caratterizzano l’intera cucina.

cucina acciaio in loco
dettagli rivestimento

CONCLUSIONI

Per concludere, mai dare nulla per scontato! Dietro ad ogni realizzazione c’è un grandissimo lavoro che riguarda molteplici aspetti. Dalla gestione delle misure esecutive impeccabilmente precise, alla creazione di strutture complesse che fanno da supporto ed esaltano nel risultato finale i materiali utilizzati.