I corner del lusso nel mondo retail hanno un linguaggio universale, ecco cosa sono i white boxes e come li abbiamo realizzati per il negozio di Tiziana Fausti a Bergamo.
I WHITE BOXES
Il mondo della moda parla un linguaggio universale. Un linguaggio composto da funzionalità, semplicità e bellezza. Tre parole chiave che diventano i requisiti fondamentali nella progettazione dei white boxes. Questi costituiscono il modulo base del sistema espositivo di qualunque corner: ambienti essenziali che costituiscono le “unità base espositive”. Una sorta di scatola vuota, perfetta nella realizzazione esecutiva che possa essere declinata in tutti i contesti a seconda del progetto espositivo del brand. Un elemento estremamente versatile attrezzato di illuminazione, predisposizione di prese elettriche e canaline dell’aria condizionata come da progetto per essere poi destinati ai brand monomarca.
I white boxes sono sicuramente tra le richieste fondamentali di ogni general contractor, anche per la loro durata nel corso degli anni. Se è vero infatti che il mondo del retail design è il primo settore a dettare sempre le nuove tendenze e a rinnovarsi in continuazione, i white boxes costituiscono invece un elemento atemporale in grado di divenire una costante per l’allestimento interno dei corner. Un elemento flessibile che riscontrerà meno modifiche possibili a livello strutturale. Il progetto degli spazi espositivi interni e la relativa gestione si affidano ai visual e interior designer dei singoli brand.
LAYOUT DEL PROGETTO
Per il luxury store di Tiziana Fausti nel pieno centro di Bergamo abbiamo realizzato i white boxes come da progetto dell’architetto Marco Costanzi. In particolare, il layout dello spazio commerciale era destinato a ospitare nella sua zona centrale uno spazio multibrand attrezzato di elementi espositivi lineari e sulla parete di fondo a ospitare quattro brand di lusso nei rispettivi white boxes.
MULTIBRAND
Per la parte di multibrand centrale, sono stati previsti elementi lineari in grado di contenere anche l’illuminazione, oltre a ripiani espositivi in vetro. Realizzati in acciaio inox lucido ospitano alla base, rivestiva di specchio, il sistema di cavi in grado di consentire l’illuminazione lineare che funge anche da cornice luminosa. In questo modo, funzionano da elementi a sé stanti, fornendo essi stessi la luce necessaria alla corretta illuminazione dei prodotti, ma non escludono nemmeno l’utilizzo di eventuali faretti esterni in grado di migliorarne la visibilità.
WHITE BOXES PER TIZIANA FAUSTI
Sulla parete di fondo si collocano invece i quattro white boxes adibiti ad ospitare a breve i corner di Alaia, Givenchy, Celine e Valentino.
Questi sono stati dotati di un profilo di illuminazione ad incasso a cui sono agganciati i faretti direzionabili. Il profilo segue un andamento rettangolare ed è posto al centro del controsoffitto. La predisposizione del sistema di illuminazione, la collocazione di prese elettriche per eventuali espositori a parete o vetrine illuminate al centro ha costituito l’allestimento interno dei quattro ambienti.
Sono stati attrezzati anche del sistema di aria condizionata ed è stata predisposta la struttura di pareti e soffitto secondo le esigenze del progetto. È il caso per esempio del corner di Valentino, il cui era previsto un rivestimento a parete in marmo che necessitava di una struttura portante alle spalle.
Per quanto riguarda invece il prospetto esterno, le white boxes sono caratterizzate da pannelli di chiusura in ferro nero cerato. Questi si distaccano cromaticamente per la scelta del nero in cui viene sagomato a laser il logo dei brand di lusso a cui viene concesso il corner. La dimensione del logo e la sua retroilluminazione è un vincolo dimensionale imposto a ciascun marchio dall’Architetto Costanzi per uniformare visivamente l’esterno dei corner in conformità al progetto generale. Le nicchie che si vengono a creare tra i vari corner vengono attrezzate per ospitare i manichini del brand come una sorta di vetrine ad incasso.
Di seguito alcune fotografie work in progress.
N.B. Sono state aggiunge a posteriori le fotografie dell’allestimento terminato ad agosto 2015 per una maggior riuscita della rappresentazione visiva