Quando si entra nel mondo dell’arredamento, ci si imbatte in molti termini tecnici legati al legno che possono risultare di difficile interpretazione. Con questo articolo speriamo di dissipare ogni dubbio e di farvi scoprire come questo materiale si è evoluto in questo settore specifico.
IL LEGNO MASSICCIO
Molte persone pensano ancora che i mobili siano realizzati principalmente in legno massiccio o massello, ovvero con pezzi veri e propri di tronchi dello spessore richiesto e della tipologia di legno specifica. Tuttavia, questa concezione non è più del tutto corretta. Negli ultimi anni, l’uso del legno massiccio nell’arredamento è diminuito a causa della sua pesantezza e della sua estrema sensibilità all’umidità, alle variazioni di temperatura e all’esposizione diretta ai raggi solari, che in alcuni casi possono causare il movimento del legno stesso. Il legno massiccio e il massello vengono ancora utilizzati per lavorazioni particolari, come scassi curvilinei o forme tonde, dove l’impiallacciatura risulta difficile o in caso di richieste specifiche. Inoltre, oltre ai limiti tecnici, c’è anche un limite economico che scoraggia l’uso di pannelli realizzati interamente in legno. Negli ultimi anni, la tendenza è stata quella di utilizzare il legno massiccio con la sua corteccia esterna e sagomatura dell’albero, trattando solo la superficie.
IL LEGNO IMPIALLACCIATO
Il legno massiccio è stato sostituito da circa trent’anni con pannelli molto più leggeri realizzati in fibra di legno, che lo superano in qualità e resistenza e vengono successivamente impiallacciati, ovvero incollati e pressati, con sottili fogli di legno (fino ad un minimo di 2 decimi di millimetro). Questi vengono chiamati Tranciati e sono ottenuti dal taglio orizzontale rotativo dei tronchi.
È possibile scegliere la tipologia di legno, la venatura o il controfondo, ma solo la parte esterna rappresenta la vera essenza del legno. Nella parte interna dei pannelli è presente un sandwich di agglomerato di legno.
Tra i materiali più comuni si possono citare il truciolare di alta qualità (generalmente di pioppo), l’MDF (pannello di fibra a media densità), l’MDF ignifugo o idrofugo (per ambienti umidi o regolamenti specifici del settore alberghiero) e il multistrato (realizzato sovrapponendo più strati di legno). Questo rende la struttura più leggera e resistente e, dal punto di vista tecnico, non sovraccarica gli elementi interni come cerniere, ante sollevabili, scorrevoli, consentendo una maggiore varietà nelle dimensioni.
Spesso il termine “impiallacciatura” viene utilizzato impropriamente per indicare qualsiasi rivestimento di legno non pregiato, ma in realtà non è così.
Ci sono tipologie di tranciato che non vengono ottenute riducendo un tronco di legno pregiato in fogli, ma attraverso l’incollaggio di vari fogli di legno colorato (di solito non pregiato) per ricreare un finto tronco, simulando gli anelli, le venature e le fiammature e successivamente tagliandolo in fogli. Questa forma di tranciato è chiamata precomposto e, come il tranciato e il legno massiccio, può subire variazioni di tonalità alla luce solare. Tuttavia, questo fenomeno naturale è notevolmente ridotto poiché i legni utilizzati nella produzione sono appositamente selezionati. Il tranciato precomposto consente inoltre di creare essenze di legno fantasiose o, più comunemente, di ricreare legni esotici, rari o protetti, utilizzando legni meno pregiati provenienti da piantagioni o foreste certificate. Una famosa azienda italiana che produce tranciato precomposto è Alpi Wood e qui sotto un esempio dei loro prodotti.
L’MDF
I materiali presenti all’interno del sandwich impiallacciato possono essere utilizzati anche individualmente. Il materiale più conosciuto e versatile, ideale per la realizzazione di arredamenti laccati opachi, satinati, semilucidi e lucidi, è l’MDF, ovvero il Medium Density Fiberboard.
Questo materiale, privo di ondulazioni che potrebbero compromettere il risultato finale dell’elemento, garantisce una superficie liscia e uniforme. La materia prima utilizzata per l’MDF comprende diverse tipologie di legno, principalmente legno di conifera, che vengono sminuzzati e successivamente essiccati o impastati con acqua (simile al processo di produzione della carta).
Il risultato sono lastre in vari spessori di legno leggere e compatte, questo grazie al processo che sfrutta le caratteristiche termoplastiche della lignina naturalmente presente nel legno.
Alcune lavorazioni particolari in MDF laccato opaco e lucido.
IL LAMINATO E IL BILAMINATO PLASTICO
Sempre partendo dai pannelli in multistrato, truciolare o MDF, questi si possono rivestire con fogli di laminato anziché in legno vero. Il laminato plastico è un foglio ottenuto dalla pressatura di diversi strati di carta impregnata di resine plastiche (fenoliche o melamminiche).
È un materiale molto resistente all’usura, a solventi aggressivi, acidi, ammoniaca e abrasioni.
Questo lo rende molto apprezzato nella realizzazione di piani di lavoro per cucine, bagni, pavimenti, parquet e scrivanie.
È un’alternativa economica alle pietre naturali e all’acciaio.
Il termine bilaminato si riferisce invece ad un pannello placcato su entrambi i lati con un laminato molto sottile. Questa è una soluzione ideale per le strutture delle cucine e per i ripiani interni, che vengono a contatto con sostanze e liquidi e devono quindi essere facilmente pulibili. Se si richiede resistenza, il bilaminato può essere utilizzato anche per le ante esterne di cucine, armadi e mobili. Non è possibile realizzare lavorazioni particolari come incavi per le maniglie e sagomature, ma se si prevedono pannelli lineari, la vasta scelta di colori e finiture dei laminati è in grado di soddisfare ogni gusto.
Tra le aziende più famose che si occupano di laminati fenolici e melaminici troviamo One World, Abet e Polyrey.
IL NOBILITATO
Per nobilitato si intende una particolare tipologia di materiale derivato dall’impiallacciatura del legno, ma con una differenza sostanziale: il legno impiallacciato ha uno spessore di soli 0,5-1 mm, mentre il nobilitato ha uno spessore di 0,2-0,6 mm, ottenuto dalla stampa digitale di carte melamminiche o fenoliche che riproducono le essenze, i colori e le trame di diversi materiali. Questo permette di ottenere superfici molto resistenti, pratiche e facili da pulire. Il nobilitato è ampiamente utilizzato nell’arredamento moderno e contemporaneo per la sua versatilità, resistenza e facilità di manutenzione. Tra le tante texture a disposizione molte ad effetto legno hanno una resa davvero realistica.
CONCLUSIONE
Oggi, nell’arredamento moderno, il legno massiccio è sempre meno utilizzato, sostituito da materiali più leggeri, resistenti e versatili come il laminato, l’MDF, il multistrato e il nobilitato. Questi materiali offrono una vasta scelta di colori, finiture e texture che consentono di creare soluzioni estetiche personalizzate e di qualità per soddisfare ogni esigenza e stile di arredamento. Oltre alle considerazioni estetiche, è importante valutare anche le caratteristiche tecniche dei materiali utilizzati, come la resistenza all’umidità, alle variazioni di temperatura e alla luce solare, al fine di garantire una durata e una funzionalità ottimali nel tempo.