Pleased to Meet you

Pleased to Meet you

Quando l’arte sceglie il legno, un materiale caldo e vivo, ne nascono forme sinuose e morbide. Siamo lieti di presentarvi qui il progetto Pleased to Meet you di Nelcya Chamszadeh.

L’ARTISTA

Classe 1972, Nelcya Chamszadeh, di origine francese, vive a Milano da 10 anni.
Dopo aver lavorato fuori dalla scena pubblica in maniera totalmente privata, ha deciso di dare al suo lavoro un vero contenitore e di aprire il suo laboratorio creativo.
Questo atelier è il suo ossigeno. Qui Nelcya crea, mette in discussione e materializza la sua rivolta alle convenzioni della società contemporanea ed esprime il suo personale punto di vista sulle cose del mondo.

Visitando il suo studio, si è sorpresi dalla quantità di contenitori e barattoli riempiti con piccoli oggetti meticolosamente ordinati. Un piccolo oggetto ne richiama un altro per via via elaborare un’opera e dare vita ad un tema o un concetto.
Un approccio reso popolare dai dadaisti che trova, nelle opere di Nelcya Chamszadeh, uno sviluppo deliberatamente pop grazie al legame con il consumo di massa e alle forme di dipendenza a cui si riconduce.
Nelcya tratta con ironia disincantata e un po’ cinica i grandi e spaventosi temi della nostra società: morte, sesso, guerra, politica… soggetti che ossessionano, che consumano, a volte, fino alla pazzia. Una delle vie d’uscita catartiche è rappresentata dalla creazione, dal lasciarsi andare liberamente all’espressione artistica per sfuggire alla depressione.

Il titolo di ogni opera gioca un ruolo fondamentale nella lettura e nella comprensione dell’opera stessa. “Help!“, “Uffizi“, “Les Connasses“, “You’re fat!” hanno l’intento di guidare verso una direzione emotiva o, per l’effetto sorpresa, costringere al voyeurismo.

Francesco e Nelcya

il nostro Francesco con l’artista

Pleased to Meet You

L’arte è l’unico momento del mio quotidiano in cui il pudore non esiste, dove mi lascio totalmente andare e mi sento assolutamente libera di esprimere tutto quello che sento, le mie angosce, la mia intimità.
L’utero è per me la rappresentazione universale della vita.
Vita che sarebbe quindi impossibile senza la donna.
Mi ha divertito farne un autoritratto, in cui invito lo spettatore a guardare dentro, mentre allo stesso tempo si guarda allo specchio.
Insomma, un gioco di voyeurismo e di intimità.
Si ritrovano, spiando attraverso dei buchi di serratura, le scene che, viste attraverso il prisma delle mie angosce e dei miei fantasmi, immagino possano aver costruito la mia vita.
Ho voluto farne un omaggio alle donne, al loro ruolo primordiale nella vita, alla loro forza, alla loro volontà, alla loro capacità di resilienza.
Quest’opera è una dichiarazione d’amore e di ammirazione della donna.”

Nelcya Chamszadeh

esterno serratura
interno stanza miniatura
stanza 1
searratura esterna 2
interno stanza miniatura

IL PROGETTO

Iniziamo introducendo questo progetto con una citazione di Picasso:
L’artista è un ricettacolo di emozioni che vengono da ogni luogo: dal cielo, dalla terra, da un pezzo di carta, da una forma di passaggio, da una tela di ragno.
E aggiungerei anche da un pezzo di legno, perché è proprio da lì, che strato dopo strato si è evoluta l’opera d’arte.

L’utero di Pleased to Meet you contiene tanti piccoli micromondi, da sbirciare attraverso un vetro a specchio che ne lascia intravedere il contenuto.
Abbiamo avuto il piacere di realizzare l’involucro dell’opera e vi vogliamo presentare le fasi di realizzazione passo dopo passo.

Siamo partiti dalla forma base dell’utero che Nelcya ci ha fornito e che abbiamo realizzato su base MDF.

A questa si sono aggiunti diversi livelli sagomati per la spessorazione necessaria all’alloggio delle diverse scatolette in legno.

Spessori sagomati
strati legno sagomato

Per queste, infatti, è stato previsto uno spazio esatto sul retro e una volta “riempite” con minuzia dall’artista, sono state poi assemblate a incastro.

Retro senza scatolette
inserimento scatolette Pleased to meet you

Un collegamento led si espande per tutta la struttura con un punto di arrivo ad ogni scatoletta.

Sul fronte una dima in legno con intagliate le serrature coincide perfettamente con un vetro a specchio, applicato per ultimo sul fronte.

dettaglio fori
groviglio cavi led

Questo ha la fantastica caratteristica di sembrare omogeneo in lontananza, mentre la sua trasparenza viene percepita solo nel momento in cui il led all’interno della scena viene acceso.

Come finale l’applicazione di tanti piccoli volti divisi a gruppi sul fronte.

utero luci spente

IL RICHIAMO DEL LEGNO PER LA PROMOZIONE

Per l’evento, in cui Pleased to Meet you è stato presentato, abbiamo realizzato grazie alla collaborazione con LegnoStyle dei piccoli gadget portachiavi, in cui con il taglio a laser è stato inciso il profilo instagram dell’artista e del collettivo Misschief di cui fa parte. 

taglio laser
gadget portachiavi

Grazie Nelcya per averci coinvolti in questa avventura 😊

ps: un’altra sperimentazione lingnea a questo link

Stile Pop Contemporaneo: ambienti giovani e luminosi

Stile Pop Contemporaneo: ambienti giovani e luminosi

Dalla Pop Art all’interior design nella sua accezione storica e contemporanea, lo stile Pop si caratterizza per interni dinamici e freschi.
Oggetti iconici, colori saturi e luminosi definiscono ambienti freschi e giovanili sempre attuali.

Dare un tocco frizzante alla casa in stile Pop è facile e veloce… vediamo come!

interni pop

esempio di stanza in stile pop, con un punto di colore forte e richiami geometrici in bianco e nero.

L’origine della Pop Art

Lo stile di arredamento che conosciamo come Pop e la sua accezione contemporanea traggono origine dal movimento artistico sviluppato negli Stati Uniti.
Nato nella seconda metà degli anni Cinquanta conosce il suo miglior periodo di sviluppo nei successivi anni Sessanta e Settanta. Sono gli anni del boom economico e ascesa del consumismo sfrenato in conseguenza ad un sempre maggior benessere economico della società.

Il nome pop art è l’abbreviazione di “popular art”, che sottolinea la forte relazione tra la nuova corrente artistica e gli oggetti “popolari”.
L’obiettivo della Pop Art è proprio quello di mettere in scena la società dei consumi adottando un intendo quasi ironico.
Dissacrare la concezione aulica dell’arte paragonandola agli oggetti estrapolati direttamente dalla società di massa.
Nel far questo, il linguaggio espressivo utilizzato riprende direttamente le stesse forme espressive della società dei consumi. Il risultato è una visione dell’opera artistica percepita come prodotto commerciale.

Pubblicità, televisione, cinema e scaffali dei supermercati, i nuovi templi del consumismo, diventano i soggetti delle opere d’arte. Tra queste, le celebri scatole di barattoli di salsa Campbell di Warhol la cui impostazione grafica è ripresa direttamente dalle stampe pubblicitarie dell’epoca.

I colori sgargianti e le loro tonalità piene vengono ripresi dagli eroi del cinema e dello spettacolo riprodotti in cartoons, fumetti e serigrafie.
Dopo la resilienza della guerra e la visione di un mondo in bianco e nero, i colori del nuovo benessere invadono la società cambiandone velocemente i valori.

Warhol, Lichtenstein e gli altri artisti della pop art raccontano questa rivoluzione attraverso i simboli della società dei consumi. La provocazione diventa essa stessa forza del consumismo, come una cornice dalla quale è impossibile uscire.

roy-lichtenstein-grafica-fumetto-pop-art
keith-haring-colori-pop-art-grafica

Il linguaggio espressivo della Pop Art tra serigrafie e cartoon:
Roy Lichtenstein e Keith Haring sono tra gli esponenti più conosciuti

ago_filo_oldenburg_cadorna

Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen, Ago e Filo, Milano

Andy_Warhol_Camper_Monroe_drawing

Andy Wahrol è sicuramente l’artista per eccellenza della Pop Art, con le sue illustrazioni della Camper Souce e le riproduzioni del volto di Marilyn Monroe

Icone del Design

Il miglioramento delle condizioni economiche della società consente l’acquisto di prodotti non solo funzionali ma anche prettamente estetici.
Il design dei mobili e degli interni di casa si adatta di conseguenza cambiando forme, materiali e valenze. Proprio per questo in quegli anni il Disegno Industriale, inteso come realizzazione seriale di elementi, ha avuto l’apice del suo sviluppo.

La richiesta sempre più cospicua della società soddisfa l’industria produttiva che risponde con oggetti nuovi, impattanti e originali.
I designer del tempo esprimono al meglio la propria creatività sperimentando nuovi materiali. Anche la sperimentazione di tecniche di realizzazione alternative consente loro di plasmare la materia per meglio restituire l’idea progettuale.
Proprio a quegli anni risalgono le tante icone del Design, soprattutto italiano, che ancora oggi affollano l’immaginario collettivo. Queste diventano anche l’elemento caratterizzante degli interni donando loro un carattere eterno ed estroso.

Alcuni esempi possono essere le sedie di Vitra firmate Verner Panton, la Ball Chair di Eero Aarnio, i carrelli di Joe Colombo e tutti i prodotti di una nascente Kartell.

ettore_sottsass_Milano_interior

Studio Paradisiartificiali, Tribute to Ettore Sottsass, Milano

pop_riferimenti_materiali_icone_design_02

Plastica e plexiglass sono apprezzate per la duttilità ed espressività materica nello stile Pop.
Le icone del design si caratterizzano da colori brillanti e forme morbide.

poltrona Sacco
Joe Colombo
componibili Kartell

Qui alcune icone del Design: la poltrona Sacco di Zanotta, i carrelli Boby di Joe Colombo e i componibili Kartell rivisti in chiave moderne con nuovi colori pastello e textures innovative.

La Pop Art negli interni di casa

Per un arredamento in stile Pop Art i primi a dirigere il coro sono i colori, accesi e vivaci. Scelti specialmente nelle loro tinte sature e luminose, escludono completamente l’utilizzo di sfumature a favore di tinte piene.
L’importanza della coerenza visiva tra i diversi ambienti della casa è restituita proprio dall’utilizzo delle tinte colorate, ben equilibrate.

I mobili all’interno delle stanze non eccedono in numero ma spiccano piuttosto per la fluidità delle forme e la scelta cromatica. Apprezzabile la scelta di collocare oggetti iconici del design. Pezzi di arredamento che hanno segnato la storia.
Rispetto allo stile Boho questa scelta di oggetti antichi non è indirizzata tuttavia all’abbondanza ma si restringe a pochi pezzi significativi.
Un esempio tra i più famosi è il divano a forma di Bocca di Gufram, ispirato alle labbra di Marilyn.
Il suo forte impatto visivo e la sua iconicità lo rendono protagonista degli ambienti al punto da bastare per definire l’impronta stilistica dell’intera stanza.

camera-da-letto-colori-grafiche
zona-giorno-icone-design-colori

Una camera da letto ispirata al design del gruppo Memphis progettata da Jannat Vasi.
Sulla destra: una zona giorno in stile Pop tra arredi colorati e grafiche minimali

camera_letto_stile_pop_art_minimal_riferimento
zona_giorno_arredamento_stile_pop_colore_tessuti_quadri

Tappeti, tessuti, forme stilistiche e scelte cronatiche rispondono di una visione d’insieme equilibrata nello stile Pop. 

Lo stile Pop si riconosce per la scelta dei materiali plastici e resine, esplosi nell’utilizzo e sperimentazione proprio in quegli anni.

La flessibilità e duttilità di questi materiali consentono la massima espressione artistica dei designer, riuscendo a produrre arredi in serie dalle forme originali e fluide. A questi si aggiunge il plexiglass, apprezzato per la sua trasparenza che lo assimila al più nobile vetro, ma estremamente resistente.
Ad arricchire gli interni in stile Pop, quadri e decorazioni la cui grafica si ispira direttamente al mondo dei fumetti e della serigrafia. Questi spiccano tra pareti colorate, talvolta tappezzate con carte da parati dalle grafiche caratterizzate da linee astratte e ipnotiche, riprese anche nella scelta dei tappeti.

pop_riferimenti_icone_design_grafica_pattern

Grafiche minimaliste e arredi dalle forme bizzarre, tra colori e prodotti dello stile Pop

Lo stile pop secondo Modulor: la variante contemporanea

La grinta e carattere dello stile Pop è sicuramente apprezzabile per interni dinamici e personalità giovani.
La sua carica espressiva fortemente caratterizzante applicata agli interni contemporanei rischia talvolta di creare ambienti che vissuti quotidianamente tendono a “stancare”.

Per questo, la variante nei nostri progetti tende sempre a contenere l’impronta Pop ad alcuni elementi all’interno dell’arredamento di casa.
Pochi elementi che per forme e colori riconducono alla freschezza e creatività di questo stile, ma si sposano perfettamente ad interni neutri e contemporanei.
Abbinati alla luminosità di arredi e ambienti bianchi riescono inoltre a valorizzarsi ulteriormente, diventando icone stilistiche dell’arredamento di casa.

corridoio-boiserie-moderna-quadri-pop-art
zona-giorno-interni-contemporanei-dettagli-pop

Una realizzazione Modulor su progetto Studio MILO in stile contemporaneo con dettagli Pop ricercati:
dalla scelta dei quadri, ai pregiati tappeti firmati CC-Tapis passando per la zona giorno in perfetto stile Pop

soggiorno pop ingresso

Per donare grinta e carattere ad un interno bastano alcuni dettagli in uniformità cromatica: pareti e arredi di questa realizzazione donano un deciso tocco pur rimanendo equilibrato nel complesso

cucina pop

Il nostro progetto di tavolo Omelette con tuorlo rotante affiancato a sedie Pantone rosse e una cucina in bianco nero.

mansarda industriale Bergamo 02

Un frigorifero Smeg dai toni accesi e un tavolo realizzato ad arte si affiancano ad una cucina lineare in questo splendido Loft Bergamasco.

Lo stile Pop nelle sue accezioni tradizionale e contemporanea risponde perfettamente a forti carismi.

Personalità un po’ eccentriche e sicuramente molto creative, che non rinunciano tuttavia all’equilibrio e all’eleganza stilistica.
Tutt’altro che caotico, lo stile Pop ben equilibrato esprime invece una ricercatezza stilistica e concettuale, oltre che una passione per le forme artistiche visuali.

Superfici dalle texture con geometrie asimmetrie

Superfici dalle texture con geometrie asimmetrie

Una lavorazione particolare delle superfici per dare quel quid in più a degli elementi che si relazionano all’interno dello stesso ambiente.

camera da letto vista generale

CONCEPT

Per creare del dinamismo estetico abbiamo lavorato sui dettagli di tre elementi, due comodini e una cassettiera, da inserire in una camera già arredata. L’ambiente era già definito da un armadio a tutta altezza in mdf laccato dello stesso bianco delle pareti laterali e si affacciata a una parete di fondo dal colore dominante, un verde acido dalla tinta smorzata.

Abbiamo voluto mantenere il bianco come colore base, ma con delle peculiarità: abbiamo spazzolato il legno e lo abbiamo finito con vernice bianca all’acqua a poro aperto, in modo che si potessero intravedere le sue venature.

 

LAVORAZIONE

Da sottolineare è stato il grande lavoro iniziale, quello degli tagli delle superfici come da progetto e delle giunture dei vari pezzi cambiando l’inclinazione della vena del frassino e mantenendo la direzione del taglio anche sui lati adiacenti.

Il risultato è poetico, i tagli diventano il filo di una lama che si appoggia ai tre elementi e tenta di tagliarli nella sua tridimensionalità. I cassetti sono con apertura a push, giunte a 45° e l’aria del cassetto corrisponde allo spessore del nostro finto taglio.

Questi particolari distintivi non gridano la loro presenza, ma si notano solo quando ci si avvicina a questi elementi e li si analizza meglio. Inseriti nella camera si sposano perfettamente con il contesto generale.

Le particolari ruote di design sono di OgTM, modello Moebius e di colore verde acido, come la nostra parete caratterizzante di fondo.

Vi presentiamo alcune immagini del work in progress con gli elementi montati e non ancora verniciati e poi gli stessi finiti ed ambientati.

trattamenti superfici comodino
trattamenti superfici comodino 02
comodini vista fronte superfici asimmetriche
comodino vista fronte
comodino vista lato
camera da letto vista generale 02
dettaglio comodini chiusura
dettaglio comodini ruote
dettagli comodino superfici

One kitchen a week, part 1: pop contemporaneo

One kitchen a week, part 1: pop contemporaneo

cucina pop contemporaneo vista frontale

La prima delle quattro cucine che vi vogliamo presentare si inserisce in un ambiente che possiamo definire “pop contemporaneo”.
La ristrutturazione dell’angolo cucina si sviluppa attorno all’elemento del controsoffitto curvo oro fortemente voluto dai clienti.

LA RISTRUTTURAZIONE

La sfida progettuale consiste nel pensare un ambiente che potesse sposare al meglio questo elemento preesistente dal forte carattere stilistico. Sia per la scelta cromatica sia per il profilo sagomato, questo controsoffitto si riconosce per il forte dinamismo sottolineato anche dall’illuminazione che ricalca la sagomatura.

Le pareti di chiusura e la relativa porta di accesso alla cucina sono state eliminate a favore di un ambiente open-space. Ciò che ne rimane è il pilastro portante, anch’esso tinteggiato oro, a cui è stato incorporato un piano di lavoro ad isola con volumi contenitori inferiori, piano cottura e cassettiera. I forni sono disposti nell’elemento a tutta altezza che affianca la porta finestra e aprendo verso l’interno della cucina risultano quasi nascosti.

Lo sviluppo vero e proprio della cucina segue l’andamento della parete di fondo che si compone a sua volta di due differenti tipologie. Da un lato, in affaccio diretto alla zona giorno sono disposte le ante a tutta altezza che ospitano al loro interno sia il frigorifero ad incasso, sia ripiani di stoccaggio per cibo e bevande. La profondità dell’elemento a tutta altezza funge da supporto per la zona giorno alleggerito da ripiani svuota tasche e mensole di servizio. Il fondale rosso ripreso anche in alcuni pensili della zona giorno e nella scelta degli elementi di arredo quali vasi porta-oggetti dona ulteriore cromatismo.

La seconda tipologia, visivamente più leggera occupa la parte di cucina adiacente alla porta-finestra e si compone di un ripiano con lavello a incasso e pensili sospesi con ripiani interni. La parte inferiore ospita invece il vano lavatrice.

FORME E MATERIALI

Anche la scelta materica e cromatica riflette la volontà di dare incisività all’ambiente, attraverso l’utilizzo di laminato plastico in due tonalità di grigio differenti. Un ambiente pop contemporaneo movimentato sia nelle forme che nei colori, in cui è facilmente visibile l’attenzione nella progettazione di tutti i suoi componenti. Ad arricchire ulteriormente la cucina, si notano la cappa di aspirazione quale elemento di design e il lampadario a sospensione che ne riprende i materiali. Il tavolo da pranzo si armonizza nelle forme al controsoffitto, agganciandosi all’angolo cottura a isola adiacente.

cucina pop contemporaneo
piano cucina e pensili
tavolo pranzo e mobile soggiorno
pensili rossi e anta stoccaggio
cucina isola pop contemporaneo
forno incasso nascosto
tavolo pranzo pop contemporaneo
Tavolo Omelette in versione Mini

Tavolo Omelette in versione Mini

Il Tavolo Omelette è nato come complemento d’arredo personalizzabile, le cui dimensioni di base si possono adattare, come in questo caso, alle esigenze dei clienti.

 

TAVOLO OMELETTE

Una breve descrizione del progetto:

Dall’esigenza di avere un appoggio asimmetrico nasce Omelette, un tavolo a penisola con una parte più larga e confortevole e una più stretta. La sagomatura rettilinea di quest’ultima permette anche un eventuale appoggio pratico a muro.

A differenza dei tavoli snack in produzione la sua forma sinuosa permette di avere più agio e ospitare più commensali.

Il tuorlo rotante ricorda i tavoli orientali. In questi prevale il desiderio di convivialità e condivisione, portando allo scambio e all’assaggio del cibo da parte di tutti i commensali.

Con un punto d’appoggio centrale e le gambe su ruote può essere spostato facilmente al centro della zona pranzo e poi riposizionato a riposo a muro.

A questo link un approfondimento sul progetto.

 

VERSIONE MINI

Il Tavolo Omelette è stato realizzato in diverse finiture. L’originale prevede un rivestimento della superficie bianca con una lastra di GetaCore® rifinita a 45° e il tuorlo centrale in laccato opaco arancione. Questo, che può eventualmente essere utilizzato anche come tagliere, ruota su di un supporto girevole e una struttura di sostengo composta da pilastro e due gambe su ruote in acciaio lucido.

Per contenere i prezzi, soprattutto della parte in acciaio lucido, è prevista una seconda versione in ferro verniciato texturizzato. Per quanto riguarda la superficie, la lastra di GetaCore® può essere sostituita da un Mdf laccato opaco texturizzato.

È la seconda versione è quella scelta da una coppia di clienti speciali di Napoli, che si sono innamorati del nostro progetto. Gli spazi ridotti, sommati alla preferenza per una finitura meno impattante ha fatto sì che la versione Mini sposasse a pieno le loro richieste.

È stato effettuato un lavoro di perfezionamento e personalizzazione del prodotto. La nicchia in cui era infatti previsto il tavolo Omelette era inferiore rispetto alle dimensioni originali di progetto. Per questo abbiamo ridimensionato la sagoma del tavolo mantenendo le proporzioni originali sia per quanto riguarda la linea grafica, sia per gli spazi ergonomici.

Il risultato è una deliziosa versione del tavolo in versione “Mini”. I commensali si riducono da 8 a 5, ma la forma da “uovo strapazzato” rimane. Il pilastro centrale e le gambe sono state verniciate di bianco e mentre le ruote sono in una versione di Rotola, prodotta da OgTm, di un formato più piccolo ma con le stesse finiture bianche e arancioni.

 

Tavolo Omelette in versione Mini
dettaglio gamba
dettaglio aggancio
Mini Omelette lato
Mini Omelette fronte