Progettare un angolo smartworking secondo Modulor

Progettare un angolo smartworking secondo Modulor

Gli ultimi mesi hanno visto la nostra quotidianità completamente rivoluzionata dalla pandemia mondiale che ci ha colpiti.
Non solo sono cambiate le nostre abitudini, dai piccoli gesti di vita quotidiana alla modalità di fruizione dei servizi, ma anche il mondo lavorativo e privato sono stati visti da una diversa prospettiva.
Se fino a poco tempo fa infatti la convivenza tra vita domestica e lavoro era una scelta volontaria di poche persone, ormai quasi tutti i nuclei famigliari si sono confrontati con concetti quali lo smartworking, la DAD e i meeting online.

 Ma cosa significa a livello spaziale introdurre lo smartworking? Come sono cambiate le esigenze dei clienti per far fronte a questa tipologia di lavoro ormai abituale?

villa classica 01 angolo smartworking

Una scrivania in legno dallo stile retrò con parete attrezzata moderna per un angolo di smartworking tra classico e contemporaneo

LA CONVIVENZA TRA SFERA PRIVATA E MONDO LAVORATIVO

Il cambio di abitudini e stili di vita ha coinvolto tutti gli aspetti della nostra quotidianità. Dai semplici gesti quali stringere la mano come segno di conoscenza e rispetto o salutarsi con un caloroso abbraccio, al partecipare ad attività culturali e ricreative come spettacoli o concerti.
I cambiamenti che necessariamente sono stati introdotti hanno sicuramente stravolto la nostra percezione della sfera privata e relazionare.

A questo si aggiunge anche una nuova concezione del mondo lavorativo che è entrato sempre più nei nostri ambienti domestici.
In precedenza infatti, lavorare da remoto era stata una scelta od opportunità di pochi, che volutamente hanno saputo relazionare entrambi gli aspetti in un unico ambiente. Che sia riservando un’intera sala o suddividendo gli spazi domestici con una logica progettuale ben definita.
È il caso per esempio di questo ambiente casa-lavoro la cui progettazione ha seguito i principi del Feng Shui per organizzare le attività al proprio interno.

Da scelta ricercata, l’introduzione di un angolo smartworking è diventata ora esigenza necessaria. A maggior ragione se nello stesso nucleo famigliare i diversi utenti necessitano di una postazione computer e ambienti ben isolati per poter svolgere lezioni online o conferenze su Zoom senza interferenze.

monolocale Milano zona giorno 03

Atmosfera romantica e Shabby Chic per questo piano di lavoro essenziale

COME SONO CAMBIATE LE ESIGENZE DEI CLIENTI DURANTE IL LOCKDOWN?

I mesi di “reclusione” tra primo lockdown e successiva suddivisione in regione a seconda della distinzione cromatica hanno sicuramente influenzato il nostro modo di vivere la casa.
Basti pensare alla quantità di ore passate negli ultimi mesi tra le mura domestiche.

Come conseguenza di ciò, prima tra tutti, si è introdotta una visione critica dei propri ambienti. Piccole migliorie da apportare, dettagli estetici maggiormente ricercati, aggiunte funzionali in ciascun ambiente.
A dimostrazione di questo basti ricordare le code infinite nei megastore di arredamento e negozi di bricolage dopo la prima apertura di maggio 2020. Soluzioni più o meno improvvisate, che tante volte implicando anche una componente “autodidatta” per creare una maggior soddisfazione nel risultato finale.

Anche nell’arredamento su misura i clienti hanno seguito questa ondata di cambiamenti con richieste che potessero rendere più funzionali gli spazi di casa. Che sia una maggior attenzione nell’impatto estetico o una miglioria tecnica, a cambiare è stato sicuramente il modo di vedere la propria casa. A tutto questo si somma anche il già citato parametro della necessità, ed ecco formulata la richiesta più comune degli ultimi mesi: prevedere un angolo per lo smart working.

DAGLI AMPI SPAZI LAVORO… 

Già nelle nostre precedenti realizzazioni ci era capitato di dover realizzare angoli studi e pareti attrezzate con scrivanie per rendere funzionali i diversi ambienti di casa. Sicuramente librerie e più di tutto scrivanie sono passate ad essere al centro dell’attenzione. In alcuni casi, queste hanno occupato un’intera stanza dedicata con ambienti ampi e luminosi. È il caso, per esempio di questa postazione lavoro dal tocco industrial inserita in librerie a tutta altezza. Un elemento lineare corre lungo la parete forata da ampie vetrate fornendo un comodo punti di appoggio e lavoro. Ad abbracciare la zona relax centrale, librerie con spalle in ferro cerato nero e ripiani in legno.  Altro esempio è questo ballatoio attrezzato a studio, che sfrutta la pendenza del soffitto a travi per collocare una scrivania essenziale con affaccio sulla zona giorno, e libreria incastrata nelle altezze inferiori.

appartamento Alba 03

Il piano di lavoro in rovere si sviluppa lungo la parete laterale con linearità ed essenzialità negli interni industrial di questo appartamento

studio mansarda

Attrezzare una mansarda a studio consente di sfruttare le altezze interne pur rispettando la luminosità degli interni.
Una scrivania minimalista si affaccia sugli interni in stile pop contemporaneo di questo appartamento 

Con il passare del tempo e il cambiamento delle esigenze, anche gli spazi lavoro si sono adattati agli arredi esistenti, rendendosi più funzionali ed essenziali possibili.

Tra questi,  le classiche scrivanie ampie dotate di cassettiera e libreria a servizio. In questa versione è proposto un abbinamento materico e cromatico dall’impronta maschile: piano in linoleum grigio antracite con supporti in ferro verniciato. La accompagna una mensola sagomata con rivestimento in ferro cerato nero che con semplicità ed eleganza fornisce un pratico supporto per piccoli oggetti o libri.
Di fianco, una libreria con mensole che fa parte della struttura compatta che comprende anche il letto con apertura a bauletto e armadiatura con componente a ponte. Le spalle in ferro cerato nero si contrappongono ai ripiani in MDF laccato opaco, creando contrasti materici e cromatici dal forte carattere.

Scrivania metallo antracite smartworking
scrivania metallo antracite vista frontale

Una scrivania con piano in linoleun grigio antracite e profili in ferro, definisce l’impronta stilistica maschile di questa cameretta

dettagli libreria MDF e metallo

Dettagli della libreria e mensole in ferro cerato nero e MDF laccato opaco. Contrasti materici e cromatici.

Ai piccoli angoli di smartworking

Il passaggio temporale ha dato vita a progetti più essenziali, che sfruttano anche gli spazi ridotti con soluzioni pratiche e compatte. Tra queste, un piano appoggio con apertura a ribalta annesso a libreria esistente.
I richiani in legno diventano la chiave di lettura orizzontale, apparendo quasi incastonati tra le spalle verticali in MDF laccato. Giochi di profondità e geometrie danno vita ad un ambiente scandito da ritmo visivo essenziale.

libreria con piano smartworking chiuso
libreria con piano smartwoorking aperto

Il piano di appoggio di questa libreria in legno sfrutta la sua apertura a ribalta per ottimizzare al meglio lo spazio

dettaglio piani rovere spalle MDF
dettaglio vista fronte ripiani libreria

Dettagli materici dal forte carattere estetico: i ripiani in legno risultano incastrati nelle spalle dalla lettura verticale in MDF 

Dall’anima più romantica sono invece le soluzioni che sfruttano le altezze ridotte con piani grezzi e naturali. In questo esempio, un piano lavoro in ciliegio esprime tutta la sua unicità materica con nodi a vista e profilo rustico, senza rinunciare a dettagli ricercati. La linea progettuale semplice ma incisiva non rinuncia tuttavia alla praticità. Per questo, è stato previsto un foro per il passaggio dei cavi lungoi la profondità del piano rendendosi funzionale anche alla predisposizione elettrica.

vista frontale scrivania ciliegio smartworking

Arredi moderni ed elementi naturali si armonizzano in questo angolo di smartworking dall’anima autentica

dettagli piano scrivania ciliegio smartworking

Un piano grezzo in ciliego esprime tutta la sua naturalezza

Lo smart working che si è diffuso prepotentemente in questi periodi difficili molto probabilmente non rimarrà un fenomeno transitorio ma farà sempre più parte della nostra vita, diventerà uno spazio necessario nell’ambiente domestico. Noi progettisti siamo pronti a non non dimenticarlo in fase progettuale e seguirne le evoluzioni.

Bambini in sicurezza

Bambini in sicurezza

Non tutti gli ambienti sono adatti alla sicurezza dei bambini. Noi designer siamo abituati a progettare soluzioni rispondenti alle esigenze dei nostri clienti, costruite su misura per loro. Queste però, con gli anni, possono cambiare.
In questo caso, una bellissima scala aerea in una casa di rappresentanza con l’arrivo della progenie può diventare un elemento di pericolo.
Qui il progetto dell’intero appartamento.
casa con scala aerea

la scala prima dell’intervento

I BAMBINI

Le piccole creaturine sotto il metro che stanno sperimentando l’utilizzo dei propri arti, difatti non hanno ancora il senso del pericolo. Tutti gli elementi e gli oggetti di casa vanno per questo riconcepiti con i loro occhi.
Quello che può essere attrattivo ma fragile e alla loro portata va spostato, spigoli e angoli pericolosi vanno coperti e vuoti in cui ci si può infilare e cadere opportunamente chiusi o tamponati.
Ogni elemento come scale, mobili e disimpegni della casa vanno messi in sicurezza.
In questo caso la pericolosità della scala era data dalla parte aperta sotto le fasce medie in acciaio inox della barriera centrale, che si snodano lungo tutta la salita e sul ballatoio.

casa con scala aerea in sicurezza bambini

la scala dopo l’intervento

LA MESSA IN SICUREZZA

PLEXIGLASS

Abbiamo trovato una soluzione efficace, molto elegante, poco invasiva e poco onerosa per risolvere questo problema.
Del policarbonato di 3 mm, dimato, tagliato e fissato alla parte interna della barriera semicircolare mette in sicurezza la scala, mentre il corrimano e la fascia ad altezza bambini risultano libere per l’appiglio.
Degli elementi quadrati in plexiglas sono stati poi fissati con delle borchie di design in acciaio inox dall’esterno della scala, lasciando il corrimano e le sue fasce centrali intonse e usandole come spessore di un sandwich.
In questo modo tutta la paratia plastica risulta fissa e sicura.
Il ballatoio sfrutta invece la resistenza del plexiglass da 1 cm per reggere eventuali impatti con oggetti lanciati senza razio dai nostri piccoli usufruitori. Come sistema di fissaggio lo stesso della scala.
Vedendo le foto del prima e del dopo si potrà notare che questi elementi plastici sembrano scomparire all’interno della vista generale della casa.
Solo scrutando con attenzione si possono notare i riflessi del plexiglas e del policarbonato e i quadrotti borchiati.

cancellino bambini su struttura in acciaio
dettagli cancellino
dettagli plexiglass scala

CANCELLETTI SAGOMATI

Per quanto riguarda invece l’accesso alle scale sono stati studiati dei cancelletti su misura: uno per l’accesso inferiore e un secondo per la parte superiore del ballatoio.
Per la scelta materica, protagonista è l’MDF, sagomato e inciso con una macchina a controllo numerico e poi laccato con vernice opaca colore arancione. Nello stesso tono di colore gli altri punti di arancio presenti all’interno della zona giorno.

cancellino bambini
La forma dei cancelletti è quella di una foglia autunnale, le sue venature simmetriche rimangono al centro del disegno mentre tre fori sempre richiamanti una foglia si trovano nella parte superiore per alleggerire l’elemento.
Non ci sono fori nella parte inferiore per evitare arrampicate dei piccoli scalatori temerari.
Entrambi gli elementi, fissati grazie a blocchi in legno ancorati tra loro sul montante della scala, si uniformano cromaticamente con una vernice antarcite scuro.
Nella parte retrostante ai cancelletti, in una posizione strategica non raggiungibile dai piccoli è presente un chiavistello a scorrimento che li apre e chiude.
cancellino bambini
cancellino bambini

TEMPORANEO

Questo intervento non è andato assolutamente a toccare la scala in essere e nel momento in cui verrà smontato tutto tornerà come prima. È una soluzione temporanea ma appaga l’occhio a tal punto che potrebbe rimanere montata più del necessario.
Per il momento l’importante è che i bambini siano in sicurezza, liberi di salire e scendere dalla scala in autonomia e rimanere a giocare nella parte mansardata della casa.

chiusura ballatoio e cancellini sicurezza bambini

Come nasce una cucina: le fasi di realizzazione

Come nasce una cucina: le fasi di realizzazione

Alla scoperta degli arredi su misura, vi siete mai chiesti quali siano le fasi di realizzazione che danno vita a una cucina? Siamo pronti a mostrarvi il nostro processo di creazione e produzione!

Dall’incontro tra desideri e personalità del cliente ed esperienza del progettista nasce il disegno di una cucina su misura, in grado di soddisfare le esigenze funzionali ed estetiche di entrambi.

Ciò che il cliente vede è la trasformazione del progetto, restituito nella sua forma grafica più soddisfacente, in un prodotto finito e completo.
Esiste però un mondo dietro la realizzazione di una cucina: dalla fase di produzione artigianale, con tavolati dalla forte resistenza e lavorabilità, alla verniciatura dei componenti, dal trasporto con imballaggio al montaggio finale.

Seguiamo il processo di realizzazione di questa cucina minimale.

Fase progettazione vista Prospettica

La progettazione: un dialogo continuo con il cliente

Il progetto di questa cucina nasce dalla necessità di ottimizzare al meglio gli spazi in un ambiente già fortemente caratterizzato da pavimenti con motivi geometrici in marmo.
La presenza di una pavimentazione rilevante ha dato origine a un progetto che rispondesse delle stesse caratteristiche cromatiche.

Nasce così la linea minimale di questo progetto, in cui i volumi inferiori e pensili superiori in MDF laccato bianco opaco donano luminosità e freschezza.
Il piano in marmo nero ospita il lavello ad incasso e il piano cottura ad induzione, trasformandosi in alzatina retrostante e alzata laterale. I pensili dalla lettura verticale accolgono l’illuminazione nascosta che viene riflessa anche dall’alzata in Lacobel bianco.

La restituzione grafica del progetto consente di avere un’idea dell’assetto generale della cucina, studiandone le diverse componenti in base alla miglior praticità. Vengono sperimentati abbinamenti cromatici e materici e studiate alternative nella composizione volumetrica.
In questa fase la capacità di lettura e interpretazione delle volontà del cliente è fondamentale per il progettista.
Il cliente dall’altro lato svolge un ruolo attivo, diventando parte integrante del team di progettazione.

I progetti migliori sono infatti quelli che non si fermano alla prima soluzione, ma intraprendono nuove sfide progettuali evolvendo di volta in volta a seguito del brainstorming tra cliente e progettista.

Fase progettazione vista top
progettazione cucina Minimal Verona Fronte

Dagli uffici progettazione al laboratorio: gli esecutivi

Una volta approvato e definito nel minimo dettaglio il progetto della cucina passa direttamente al nostro laboratorio, pronto per la fase di realizzazione.
Il modello tridimensionale sviluppato in fase di progettazione viene rielaborato per assumere una nuova veste.
Da impostazione grafica e realistica si trasforma in modello funzionale da cui vengono elaborate le tavole esecutive da indirizzare ai nostri artigiani.

Dopo un accurato rilievo in loco, dove si segnalano predisposizioni elettriche, scarico e vincoli esistenti, il modello viene adattato e disegnato nei minimi dettagli. Disegni estremamente semplici che rinunciano alla loro presentazione estetica a favore di una maggior chiarezza di lettura.

Dimensioni, tagli ed incastri sono evidenziati per rendere più lineare la realizzazione.
La nostra cucina è quindi scomposta, da modello tridimensionale in formato digitale a tavole A3 con piante e prospetti in modo che l’esperienza dei nostri artigiani possa dar vita alla realizzazione vera e propria.

Tra tagli e verniciatura: la realizzazione della cucina

I tavolati di MDF vengono tagliati con appositi macchinari predisponendo gli incastri per elettrodomestici e relativi punti di attacco. Eventuali lavorazioni particolari sono effettuate con la macchina a controllo numerico o con il pantografo, a riposo durante questo progetto.

Nel frattempo, i nostri ragazzi del reparto verniciatura interna preparano i campioni con le diverse tonalità cromatiche.
Esistono infinite tonalità, persino di bianco che contestualizzate in un interno possono dar vita ad effetti e percezioni differenti.

Una volta terminato il taglio delle singole componenti avviene la prova di montaggio.
Viti, cerniere e guide dei cassetti entrano ora in gioco verificando la giusta composizione della cucina, che è in piena fase di realizzazione.

Se il nostro arredo su misura supera la prova di montaggio, le componenti vengono nuovamente scomposte e passate nel reparto di verniciatura.

realizzazione cucina minimal laboratorio 01
laboratorio verniciatura
laboratorio piallatura
prova montaggio cucina Minimal verona
Laboratorio prova montaggio

In viaggio per la destinazione finale

I diversi componenti sono pronti a intraprendere il loro viaggio. L’imballaggio è attento e puntuale, pronto a prevedere ed evitare danneggiamenti durante il trasporto.
Si organizza il carico in modo da ottimizzare al meglio gli spostamenti, sia che si tratti di brevi tratte, sia in caso di viaggi internazionali.

Imballata a dovere e accompagnata da tutti gli elettrodomestici richiesti la nostra cucina parte per Verona, pronta per il grande giorno di presentazione al cliente.
Mani esperte e kit di attrezzi per il montaggio danno forma in poco tempo alla nostra cucina minimale. Si predispongono le strutture portanti per pensili e volumi inferiori, a cui man mano si vanno a sommare i diversi componenti esterni.

Illuminazione sotto pensile, maniglie con guscia in alluminio, ripiani con tondini per la regolazione in altezza. Tutti dettagli che ora diventano fondamentali per la realizzazione finale della cucina.

Una volta completato il montaggio, mani a scopa, paletta, aspirapolvere e buon olio di gomito. Si pulisce tutto da polvere e trucioli di lavoro, togliendo protezioni ed eventuali strutture di cantiere.

Ed eccola qui, spendente e minimale, funzionale e in grado di ospitare prodotti e alimenti di ogni genere.

fase montaggio cucina Minimal Verona 01
fase montaggio cucina Minimal Verona 02
fase montaggio cucina Minimal Verona 03
fase montaggio cucina Minimal Verona 04

Una cucina minimale: il prodotto finito

È finalmente arrivato il giorno delle presentazioni ufficiali.
Il piano in marmo nero contrasta cromaticamente i volumi inferiori e pensili in laccato bianco.

Punti di stoccaggio differenti assicurano l’ottimizzazione degli spazi con vassoi e cestelli estraibili ma anche ripiani interni regolabili in altezza.

I cassetti per posate, biancheria per la tavola e pentole sono progettati di altezze differenti a seconda del loro utilizzo. La maniglia ad incavo rende elegante ed essenziale l’impatto estetico, mentre la guscia verniciata bianca assicura una maggior durabilità nel tempo e resistenza.

Mensole superiori sono a servizio per piccoli oggetti alleggerendo visivamente la parte terminale dei pensili. Così facendo la luce naturale diffusa dalla finestra laterale si propaga liberamente nello spazio donando un tocco di freschezza.

Dopo aver visionato insieme al cliente il prodotto finito, con una buona stretta di mano e l’augurio di una prossima collaborazione, si torna alla base, pronti per nuove sfide! Altri progetti sono già in fase di realizzazione e volenterosi di diventare realtà.

Per proseguire il viaggio alla scoperta della realizzazione di una cucina puoi approfondire le tipologie di rivestimento: una cucina in marmo Emperador e una cucina interamente rivestita in acciaio

prodotto finito cucina minimale
vista angolo finestra
angolo frigorifero cucina minimale
dettaglio cassetti maniglia ad incavo

Una cucina moderna blu ceruleo

Una cucina moderna blu ceruleo

La tonalità blu ceruleo definisce l’impronta stilistica di questa cucina moderna, impostata sui toni scuri del legno con finiture in ottone. L’attenzione ai dettagli dà forma a un progetto estremamente elegante, moderno nell’estetica e contemporaneo nell’impostazione.

Modulor cucina moderna dai toni scuri_01

L’impostazione a vista

Un’ambiente che diventa arredo. La progettazione di questa cucina si distoglie dalla visione tradizionale della stanza chiusa per diventare open space composto da diversi volumi.
Il blocco principale è una combinazione visiva tra il volume basso in legno cannettato incastonato tra pensili dalla lettura verticale e colonne a tutta altezza.

Il filo conduttore che racchiude uniformemente la percezione dell’ambiente è la zoccolatura in ottone, ripresa dalle maniglie leggere e lineari.
Il blocco a isola dalle forme arrotondate con piano a sbalzo si uniforma elegantemente al volume principale, nonostante un cambiamento stilistico nelle forme progettuali.

È anzi questa differenza tra le forme rette e geometriche del fondo e l’arrotondamento del profilo nell’isola centrale a definire l’impronta stilistica di questa realizzazione.

La tradizionale spalla di chiusura è sostituita da una libreria ad incasso che alleggerisce visivamente la percezione della cucina e accoglie l’ospite caratterizzando l’arredo. Un vano libreria a tutta altezza che alterna ripiani in una composizione geometrica ben equilibrata.

libreria incasso spalla laterale
libreria spalla cucina divisorio zona notte
Modulor cucina moderna dai toni scuri_02

Funzionalità ed estetica in simbiosi

Non solo l’impostazione volumetrica generale, ma anche l’organizzazione interna dimostra una perfetta relazione tra funzionalità ed estetica.

A dimostrazione di questo, l’isola centrale si attrezza di ante angolari dalla conformazione arrotondata in modo da sfruttare al meglio gli angoli disponibili.
Ripiani sagomati bianchi spiccano tra il legno scuro e le ante blu di questa cucina moderna mostrandosi in tutta la loro funzionalità. Anche la scelta degli elettrodomestici è all’avanguardia, basti pensare al piano cottura a induzione con cappa aspirante annessa che riduce all’essenziale le componenti funzionali in favore di un’essenzialità visiva senza rinunciare alla praticità del piano.

Modulor isola legno cannettato scuro
anta aperta con ripiani sagomati

Colori e materiali 

MDF laccato opaco blu ceruleo, legno cannettato scuro e ottone sono i protagonisti di questa cucina moderna in cui i toni scuri sono scelti per la loro eleganza.

Un ambiente rigoroso, che rimane affascinato dalle funzionalità contemporanee.

La tonalità di blu scelta, estremamente moderna, si arricchisce di un aspetto caldo specie quando accostata al cannettato tinto scuro che caratterizza i volumi inferiori del blocco cucina.

È proprio la matericità del cannettato ad arricchire di movimento e ritmo i volumi principali della cucina.

L’ottone di zoccolini e maniglie sottolinea le linee progettuali arricchendole di un carattere prezioso che dona raffinatezza al progetto.

Modulor materialboard
Modulor cucina moderna dai toni scuri fronte
Modulor finiture materiali

Il consiglio

La scelta di colori e materiali definisce spesso il carattere di un ambiente. Spesso ci si intimorisce di fronte a colori carichi e toni scuri, specialmente se immaginati su grandi superfici. L’impatto finale può invece riservare grandi sorprese, e donare un tocco di freschezza e modernità.
Ecco un altro esempio, in questo caso una cucina grigio scuro con inserti in rovere.

Come attrezzare un bagno con angolo lavanderia

Come attrezzare un bagno con angolo lavanderia

Un’analisi funzionale ed estetica dell’angolo lavanderia.
Un ambiente che nella realtà contemporanea è costretto a rinunciare al proprio spazio autonomo per mimetizzarsi in un piccolo bagno o corridoio attrezzato.
L’obiettivo è dare spazio ai servizi che definiscono il nostro vivere quotidiano, rendendoli esteticamente interessanti.

angolo lavanderia

Un angolo lavanderia con lavatrice a vista, lavella e mobili contenitori

corridoio attrezzato

Ottimizzare gli spazi attrezzando i corridoi di armadiature di servizio
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Spazio ai servizi

Parlando di interior design siamo abituati a immaginarci eleganti zone living e cucina moderne, camere da letto contemporanee e sale da pranzo essenziali.
L’interior design ha preso sempre più nel corso degli ultimi anni l’accezione estetica dell’architettura.
Non dimentichiamoci però che il design nasce come giusta combinazione tra estetica e funzionalità, la morfologia degli arredi altro non è che la naturale declinazione della perfetta efficienza.

È proprio con questo spirito che vogliamo portare alla luce quegli “angoli di casa” che solitamente tendiamo a nascondere perché poco “belli” ma fondamentali nella funzionalità dei nostri spazi domestici.
Il layout di progetto di ciascuna casa ci abitua a suddividere gli ambienti tra “zona giorno” e “zona notte”.

Nella prima sono compresi tutti quegli ambienti che sono abituati ad accogliere gli ospiti, luoghi che restituiscono la migliore immagini pubblica dei proprietari. Nella “zona notte” prendono vita invece gli ambienti più intimi e personali dei proprietari.

Tuttavia, in questa distinzione tipologica mancano tutti gli ambienti che, privati o pubblici che siano, concretizzano una funzione vera e propria.
Tra questi, basti pensare alla lavanderia, che nel corso degli anni ha cambiato la sua conformazione adattandosi alle esigenze del tempo.

nicchia lavatrice

Una nicchia lavanderia sfrutta gli angoli di passaggio disponibili per ospitare lavatrice e ripiani
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Dai lavoir pubblici ai bagni attrezzati con angoli lavanderia

Nel corso degli anni la lavanderia domestica ha assunto sempre più importanza all’interno delle dimore private.
Intere stanze venivano attrezzate con lavelle e angoli di stireria, che man mano hanno assistito alla comparsa di elettrodomestici in grado di semplificare il lavoro manuale e ottenere ottimi risultati.
Ambienti privati che sostituivano i tradizionali lavoir pubblici per una concezione sempre più elitaria della cura e pulizia personale.

L’ampia diffusione delle lavatrici, e moderne asciugatrici, ha fatto sì che gli ambienti adibiti a lavanderia occupassero sempre meno spazio all’interno delle case private.
Inoltre, nella visione contemporanea della casa, gli open space hanno invaso sempre più il panorama architettonico, riducendo al minimo indispensabile le chiusure funzionali.

Di conseguenza, per ottimizzare al meglio gli spazi l’ambiente lavanderia viene spesso eliminato a favore di bagni attrezzati con lavatrici, asciugatrici e armadi di servizio.

Rendere “invisibili” gli elettrodomestici è stato il passo successivo.
Ecco allora nascere armadi attrezzati in grado di ospitare non solo lavatrici ed eventuali asciugatrici ma anche cestelli e vani estraibili per ospitare prodotti per la pulizia.

dettaglio bagno lavanderia

Un bagno dal rivestimento ligneo contemporaneo nasconde elementi estraibili funzionali
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Composizione di un angolo attrezzato a lavanderia

Attrezzare un bagno con angolo lavanderia significa innanzi tutto prevedere un punto di inserimento per la lavatrice.
Questa, può rimanere a vista, favorendo l’apertura dell’oblò senza interferire con eventuali ante circostanti o essere incassata nel mobile lavabo.

Per mimetizzare al meglio la lavatrice bisogna però prevedere un mobile di servizio che poggi a terra.
Si escludono quindi soluzioni sospese o con sostegni leggeri a favore di soluzioni studiate ad hoc che consentano l’apertura della vaschetta e la manutenzione dell’elettrodomestico con facilità.
A questo si aggiunge spesso un’armadiatura di servizio con ripiani interni e cestelli estraibili che possa contenere prodotti per la pulizia e accessori dalle svariate dimensioni.

Spesso queste ultime due soluzioni confluiscono in una unica, con ante a scomparsa o battente, che fungano da chiusura per l’intero elemento d’arredo.
Accessori interni quali divisori e elementi di appenderia costituiscono ulteriori optional in grado di rendere più funzionale lo spazio e ottimizzare gli ingombri.

bagno con lavatrice a vista

Il mobile bagno dal piano e finiture in legno ospita la lavatrice a vista
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mobile bagno con cassetti aperti

I cassetti dalle altezze differenti sono elementi estremamente funzionali per organizzare i prodotti personali
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armadio bagno servizio

Un ampio armadio di servizio con ripiani interni e cestello estraibile per i prodotti più ingombranti
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È la funzionalità a definire la composizione di questi angoli attrezzati. Il nostro compito è quello di ottimizzare al meglio gli spazi creando soluzioni pratiche ed esteticamente appaganti.

Che siano punti di servizio nascosti in altri ambienti o elementi ben visibili e riconoscibili è fondamentale riuscire a organizzarli nel modo ottimale, sfruttando tutti i centimetri a disposizione senza tuttavia dar forma a soluzione anguste.