Ottimizzare spazi con arredi funzionali: un monolocale a Milano

Ottimizzare spazi con arredi funzionali: un monolocale a Milano

Un monolocale nella zona periferica di Milano in grado di ottimizzare gli spazi a disposizione con arredi funzionali. La scelta materica esprime semplicità e naturalezza, per rendere contemporanei gli interni su misura di questo accogliente appartamento.

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Un monolocale a Milano dall’aspetto accogliente

Abbiamo già affrontato il tema del vivere in spazi ridotti con questo appartamento in stile minimale nel cuore di Milano. A distanza di qualche anno la necessità di ottimizzare gli spazi non ha perso interesse ma ha invece aumentato la richiesta di arredi funzionali.

L’esempio di questo monolocale nella zona periferica di Milano esprime al meglio il concetto di praticità coniugata ad una linea estetica naturale.
Partendo dalla struttura originaria dell’appartamento, il progetto di ristrutturazione ha avuto inizio in primo luogo dall’organizzazione spaziale degli ambienti. L’ingresso, fungendo da filtro, funge da perno della gestione dei flussi interni. Frontalmente si apre la vista sulla cucina, essenziale ma ben attrezzata, che comunica visivamente con la zona giorno soppalcata in cui trova spazio un ampio letto.
Sulla sinistra rispetto all’ingresso si colloca invece l’antibagno, attrezzato a ripostiglio con armadiature di servizio. Da qui, l’accesso diretto al bagno con un’ampia doccia in cristallo e zona lavabo con mobiletto di servizio.

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Arredi progettati per ottimizzare gli spazi

Per sfruttare al meglio gli spazi a disposizione, gli arredi di questo monolocale sono stati progettati su misura ricavando vani di servizio dai vuoti strutturali e vincoli architettonici.

L’esempio migliore è sicuramente la realizzazione del sottoscala con ante e vassoi estraibili utili per la disposizione di oggetti dalle varie dimensioni.
Partendo infatti dalla modularità di alzate e pedate della scala di accesso al soppalco, nascono ante dalla lettura verticale la cui apertura avviene tramite push-pull. A seconda della necessità ciascun vano interno prende lo spazio di due o più pedate, attrezzandosi dove necessario di ulteriori vani estraibili.
Anche il tavolo da pranzo in quest’ottica può trovarsi in posizione a riposo, annesso alla parete attrezzata della zona TV e utilizzabile come scrivania, oppure spostato al centro della stanza per ospitare anche altri commensali.

Anche la parete attrezzata, per guadagnare ulteriore spazio di servizio, si compone di tre moduli distinti, i cui laterali vengono leggermente inclinati. La sagomatura dei diversi elementi consente una gestione ottimale degli angoli architettonici creando anche un maggior senso di accoglienza.

Il vuoto architettonico diventa allora la nuova tematica progettuale, andando ad attrezzare intercapedini e nicchie con ripiani e vani a giorno. È il caso per esempio del pilastro principale, inglobato nella struttura divisoria tra cucina e zona giorno. La parte inferiore ospita ripiani interni accessibili tramite un’anta con apertura a push mentre la parte superiore si compone di ripiani a vista in nicchia.

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Passaggi funzionali ma anche concettuali

Altro punto focale è l’antibagno, che da ambiente richiesto per normativa diventa anche spazio utile per lo stoccaggio di prodotti per la pulizia e armadiature di servizio. Cassetti e ante con ripiani interni regolabili in altezza sono a servizio per lo stoccaggio di prodotti dalle diverse dimensioni.

Anche nell’ambiente bagno, la progettazione degli arredi in modo da renderli funzionali da vita ad un ambiente ampio e luminoso.
Il cambio di pavimentazione segna il passaggio non solo fisico ma anche concettuale e visivo ad un ambiente più intimo e riservato. La vista frontale sulla finestra regala ampia illuminazione naturale, diffusa in tutto l’ambiente grazie anche alla scelta dei materiali.
La chiusura in cristallo della doccia riduce al minimo i dettagli in alluminio, mentre l’ampio specchio annesso al mobile di servizio amplia la percezione dello spazio.

Ottimizzare gli spazi nell’ambiente bagno significa sfruttare tutte le intercapedini a servizio: è un esempio il mobiletto a giorno in rovere sotto la finestra. I ripiani a servizio per carta igienica e piccoli prodotti per l’igiene personale in finitura lignea ricava infatti il proprio spazio lateralmente al calorifero, senza tuttavia risultare opprimente. Piccoli accessori quali il porta salviette estraibile arricchiscono di funzionalità un mobile bagno esteticamente semplice e pulito. Ad essere valorizzati sono così le forme semplici ed autentiche.

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Colori e materiali naturali per un monolocale contemporaneo

La praticità degli arredi non si riscontra soltanto nella composizione degli stessi e nella loro disposizione spaziale, ma anche nella scelta materica che li caratterizza. Per le superfici orizzontale la scelta è ricaduta nel rovere, legno naturale per eccellenza con ottime caratteristiche di resistenza e lavorabilità.
La sua linea estetica con venature calde lo rende accogliente e trasmette spontaneità e tradizione. Dal pavimento in parquet al piano cucina e ripiani dei vani a giorno, la sua presenza diventa il tocco di autenticità della linea stilistica adottata.

Per le superfici verticali è stato invece scelto il bilaminato telato, i cui toni caldi ma neutri lo rendono delicato ma incisivo al tempo stesso.
Tra i maggiori vantaggi di questo materiale, si ha sicuramente l’alta resistenza abbinata ad un prezzo molto accessibile.
La sua finitura lo rende inoltre morbido all’impatto estetico e texturizzato al tatto, esprimendo attenzione nei dettagli.

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La ristrutturazione di questo monolocale a Milano ha coinvolto tutti i livelli di lettura del progetto. Dalla distribuzione planimetrica degli ambienti alla scelta di materiali e finiture. La scelta di arredi funzionali consente di ottimizzare gli spazi fornendo ambienti non solo esteticamente apprezzabili ma anche pratici e facilmente vivibili.

I vuoti architettonici e gli elementi strutturali nascondono grandi potenzialità, basta osservali con occhi creativi!

Per vedere altri esempi di piccoli ambienti ottimizzati negli spazi con arredi funzionali puoi sbirciare a questo monolocale in stile minimal  oppure a questa realizzazione in stile shabby chic

Progettare un angolo smartworking secondo Modulor

Progettare un angolo smartworking secondo Modulor

Gli ultimi mesi hanno visto la nostra quotidianità completamente rivoluzionata dalla pandemia mondiale che ci ha colpiti.
Non solo sono cambiate le nostre abitudini, dai piccoli gesti di vita quotidiana alla modalità di fruizione dei servizi, ma anche il mondo lavorativo e privato sono stati visti da una diversa prospettiva.
Se fino a poco tempo fa infatti la convivenza tra vita domestica e lavoro era una scelta volontaria di poche persone, ormai quasi tutti i nuclei famigliari si sono confrontati con concetti quali lo smartworking, la DAD e i meeting online.

 Ma cosa significa a livello spaziale introdurre lo smartworking? Come sono cambiate le esigenze dei clienti per far fronte a questa tipologia di lavoro ormai abituale?

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Una scrivania in legno dallo stile retrò con parete attrezzata moderna per un angolo di smartworking tra classico e contemporaneo

LA CONVIVENZA TRA SFERA PRIVATA E MONDO LAVORATIVO

Il cambio di abitudini e stili di vita ha coinvolto tutti gli aspetti della nostra quotidianità. Dai semplici gesti quali stringere la mano come segno di conoscenza e rispetto o salutarsi con un caloroso abbraccio, al partecipare ad attività culturali e ricreative come spettacoli o concerti.
I cambiamenti che necessariamente sono stati introdotti hanno sicuramente stravolto la nostra percezione della sfera privata e relazionare.

A questo si aggiunge anche una nuova concezione del mondo lavorativo che è entrato sempre più nei nostri ambienti domestici.
In precedenza infatti, lavorare da remoto era stata una scelta od opportunità di pochi, che volutamente hanno saputo relazionare entrambi gli aspetti in un unico ambiente. Che sia riservando un’intera sala o suddividendo gli spazi domestici con una logica progettuale ben definita.
È il caso per esempio di questo ambiente casa-lavoro la cui progettazione ha seguito i principi del Feng Shui per organizzare le attività al proprio interno.

Da scelta ricercata, l’introduzione di un angolo smartworking è diventata ora esigenza necessaria. A maggior ragione se nello stesso nucleo famigliare i diversi utenti necessitano di una postazione computer e ambienti ben isolati per poter svolgere lezioni online o conferenze su Zoom senza interferenze.

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Atmosfera romantica e Shabby Chic per questo piano di lavoro essenziale

COME SONO CAMBIATE LE ESIGENZE DEI CLIENTI DURANTE IL LOCKDOWN?

I mesi di “reclusione” tra primo lockdown e successiva suddivisione in regione a seconda della distinzione cromatica hanno sicuramente influenzato il nostro modo di vivere la casa.
Basti pensare alla quantità di ore passate negli ultimi mesi tra le mura domestiche.

Come conseguenza di ciò, prima tra tutti, si è introdotta una visione critica dei propri ambienti. Piccole migliorie da apportare, dettagli estetici maggiormente ricercati, aggiunte funzionali in ciascun ambiente.
A dimostrazione di questo basti ricordare le code infinite nei megastore di arredamento e negozi di bricolage dopo la prima apertura di maggio 2020. Soluzioni più o meno improvvisate, che tante volte implicando anche una componente “autodidatta” per creare una maggior soddisfazione nel risultato finale.

Anche nell’arredamento su misura i clienti hanno seguito questa ondata di cambiamenti con richieste che potessero rendere più funzionali gli spazi di casa. Che sia una maggior attenzione nell’impatto estetico o una miglioria tecnica, a cambiare è stato sicuramente il modo di vedere la propria casa. A tutto questo si somma anche il già citato parametro della necessità, ed ecco formulata la richiesta più comune degli ultimi mesi: prevedere un angolo per lo smart working.

DAGLI AMPI SPAZI LAVORO… 

Già nelle nostre precedenti realizzazioni ci era capitato di dover realizzare angoli studi e pareti attrezzate con scrivanie per rendere funzionali i diversi ambienti di casa. Sicuramente librerie e più di tutto scrivanie sono passate ad essere al centro dell’attenzione. In alcuni casi, queste hanno occupato un’intera stanza dedicata con ambienti ampi e luminosi. È il caso, per esempio di questa postazione lavoro dal tocco industrial inserita in librerie a tutta altezza. Un elemento lineare corre lungo la parete forata da ampie vetrate fornendo un comodo punti di appoggio e lavoro. Ad abbracciare la zona relax centrale, librerie con spalle in ferro cerato nero e ripiani in legno.  Altro esempio è questo ballatoio attrezzato a studio, che sfrutta la pendenza del soffitto a travi per collocare una scrivania essenziale con affaccio sulla zona giorno, e libreria incastrata nelle altezze inferiori.

appartamento Alba 03

Il piano di lavoro in rovere si sviluppa lungo la parete laterale con linearità ed essenzialità negli interni industrial di questo appartamento

studio mansarda

Attrezzare una mansarda a studio consente di sfruttare le altezze interne pur rispettando la luminosità degli interni.
Una scrivania minimalista si affaccia sugli interni in stile pop contemporaneo di questo appartamento 

Con il passare del tempo e il cambiamento delle esigenze, anche gli spazi lavoro si sono adattati agli arredi esistenti, rendendosi più funzionali ed essenziali possibili.

Tra questi,  le classiche scrivanie ampie dotate di cassettiera e libreria a servizio. In questa versione è proposto un abbinamento materico e cromatico dall’impronta maschile: piano in linoleum grigio antracite con supporti in ferro verniciato. La accompagna una mensola sagomata con rivestimento in ferro cerato nero che con semplicità ed eleganza fornisce un pratico supporto per piccoli oggetti o libri.
Di fianco, una libreria con mensole che fa parte della struttura compatta che comprende anche il letto con apertura a bauletto e armadiatura con componente a ponte. Le spalle in ferro cerato nero si contrappongono ai ripiani in MDF laccato opaco, creando contrasti materici e cromatici dal forte carattere.

Scrivania metallo antracite smartworking
scrivania metallo antracite vista frontale

Una scrivania con piano in linoleun grigio antracite e profili in ferro, definisce l’impronta stilistica maschile di questa cameretta

dettagli libreria MDF e metallo

Dettagli della libreria e mensole in ferro cerato nero e MDF laccato opaco. Contrasti materici e cromatici.

Ai piccoli angoli di smartworking

Il passaggio temporale ha dato vita a progetti più essenziali, che sfruttano anche gli spazi ridotti con soluzioni pratiche e compatte. Tra queste, un piano appoggio con apertura a ribalta annesso a libreria esistente.
I richiani in legno diventano la chiave di lettura orizzontale, apparendo quasi incastonati tra le spalle verticali in MDF laccato. Giochi di profondità e geometrie danno vita ad un ambiente scandito da ritmo visivo essenziale.

libreria con piano smartworking chiuso
libreria con piano smartwoorking aperto

Il piano di appoggio di questa libreria in legno sfrutta la sua apertura a ribalta per ottimizzare al meglio lo spazio

dettaglio piani rovere spalle MDF
dettaglio vista fronte ripiani libreria

Dettagli materici dal forte carattere estetico: i ripiani in legno risultano incastrati nelle spalle dalla lettura verticale in MDF 

Dall’anima più romantica sono invece le soluzioni che sfruttano le altezze ridotte con piani grezzi e naturali. In questo esempio, un piano lavoro in ciliegio esprime tutta la sua unicità materica con nodi a vista e profilo rustico, senza rinunciare a dettagli ricercati. La linea progettuale semplice ma incisiva non rinuncia tuttavia alla praticità. Per questo, è stato previsto un foro per il passaggio dei cavi lungoi la profondità del piano rendendosi funzionale anche alla predisposizione elettrica.

vista frontale scrivania ciliegio smartworking

Arredi moderni ed elementi naturali si armonizzano in questo angolo di smartworking dall’anima autentica

dettagli piano scrivania ciliegio smartworking

Un piano grezzo in ciliego esprime tutta la sua naturalezza

Lo smart working che si è diffuso prepotentemente in questi periodi difficili molto probabilmente non rimarrà un fenomeno transitorio ma farà sempre più parte della nostra vita, diventerà uno spazio necessario nell’ambiente domestico. Noi progettisti siamo pronti a non non dimenticarlo in fase progettuale e seguirne le evoluzioni.

Progettare un armadio su misura nei dettagli

Progettare un armadio su misura nei dettagli

Dalle esigenze dei clienti e la tipologia di capi d’abbigliamento utilizzati, nasce il progetto di un armadio su misura studiato nella sua configurazione interna nei minimi dettagli. Un’accurata scelta di materiali e finiture donano importanza ed eleganza al progetto.

composizione interna armadio dettaglio ripiani uomo

Studiare la configurazione interna di un armadio su misura

Studiando la configurazione interna di un armadio è fondamentale come primo step analizzare la tipologia di capi d’abbigliamento in possesso. Tubolari per appenderia e ripiani per piegato si equilibrano per soddisfare al meglio le necessità dei clienti, sfruttando al meglio lo spazio.
Camicie, giacche, pantaloni e abiti occupano infatti ingombri differenti a seconda di come vengono piegati e sarebbe per questo controproducente progettare un armadio “universale”.
Il primo step del progettare un armadio su misura è quindi quello di studiare il cliente: conoscerne le abitudini, i gusti e le esigenze. Nel caso di questa giovane coppia l’armadiatura a sei ante è stata divisa equamente in due compartimenti: il reparto donna, in cui a prevalere è sicuramente l’appenderia, ma in cui non mancano piccoli ripiani per piegato, e il reparto uomo in cui piegato e appeso si bilanciano.

A ciascun capo il proprio spazio

Il passo successivo nella progettazione è stato quello di studiare diverse varianti tipologiche del prodotto armadio in modo da mantenere una linea visiva uniforme in entrambi i settori, ma allo stesso tempo trovare la soluzione ottimale per l’organizzazione interna dello spazio.

Il layout interno è stato progettato in modo da rispettare le due divisioni e mantenerle speculari una con l’altra. La coppia di ante centrali è stata così concepita con una divisione interna simmetrica e riservata ai capi di abbigliamento piegati.

Modulor proposta configurazione interna armadio 01

 

Nella prima soluzione, ripiani estraibili in cristallo sono predisposti per camicie e magliette piegate in modo da conservarle in modo più ordinato ed elegante. Nel reparto donna la divisione dell’appenderia consente la disposizione di vestiti lunghi nella parte sinistra, e abiti corti con pantaloni piegati nella parte destra. Completano il reparto donna un cassettone per borse e accessori e ripiani superiori. La conformazione del reparto uomo si caratterizza invece per tubolari fissi per pantaloni piegati nella parte inferiore, camicie e giacche nella parte superiore.

Modulor proposta configurazione interna armadio 02
Modulor proposta configurazione interna armadio 03
Modulor proposta configurazione interna armadio 04

La seconda soluzione proposta vede entrambe le componenti configurate nello stesso modo. L’unica differenza nella parte donna, in cui un ripiano laterale viene eliminato per poter ospitare abiti lunghi. Anche la terza e quarta soluzione vedono l’alternarsi di ripiani e tubolari in modo da garantire la doppia altezza di appenderia da un lato, e un buon numero di cassetti per biancheria intima dall’altro. 

configurazione interna armadio vista frontale parte donna

La conformazione definitiva.

Tra le diverse soluzione proposte, dopo un confronto e relazione reciproca con i clienti è nata la proposta progettuale divenuta poi realtà. Una configurazione che rispetta le esigenze di ciascuna parte, predisponendo un reparto donna con appenderia nella parte superiore che ospiti abiti di diversa lunghezza. A servizio di questa, per una maggiore praticità, un servetto dai toni scuri con tubolare in alluminio verniciato che garantisce grande resistenza e portata. Nella parte inferiore, un tubolare fisso per gonne e camicette e ripiani per maglioni e capi ingombranti. 

Modulor configurazione interna armadio donna
Modulor configurazione interna armadio cassetti
Modulor configurazione interna armadio uomo

La coppia di ante centrali, speculari in entrambe le parti, presenta nella parte superiore un’appenderia fissa per pantaloni piegati e cassetti per biancheria nella parte sottostante. Il primo di questi si caratterizza per la presenza di divisori interni e fondo in velluto per conservare con ordine le cinture. Nella parte maschile, la parte superiore con servetto è dedicata a giacche e camicie, mentre la parte inferiore ospita ripiani fissi per piegato e un ampio cassetto sul fondo per capi ingombranti. Ad accompagnare il tutto, una cassettiera con vano centrale per accessori e ripiano superiore a servizio.

dettaglio Servetto brown
configurazione interna armadi cassetti con maniglie ottone
dettaglio cassetto aperto configurazione interna armadio uomo
dettaglio interno armadio appenderia donna
dettaglio ripiani rovere
cassettiera vista laterale
cassettiera vista fronte
dettaglio cassettiera

Materiali e finiture

Anche la scelta dei materiali e delle finiture rispecchia una particolare attenzione ai dettagli e un gusto ricercato. Le ante in frassino tinto bianco si abbinano a maniglie in lamiera di ottone satinato con sistema di incastro e piegatura che le rende eleganti e raffinate. La stessa tipologia di maniglie, con lamiera complanare alla struttura lignea, è ripresa nella cassettiera esterna, il cui sviluppo segue un andamento orizzontale anziché verticale. L’interno dell’armadio e la struttura della cassettiera sono in rovere affumicato, le cui tonalità calde e morbide si abbinano perfettamente al parquet esistente in rovere naturale. Un richiamo all’ottone è presente anche nei cassetti interni dell’armadio, con maniglie in lamiera piegata molto semplici ma eleganti che si appoggiano al fronte dei cassetti. Servetti con finitura in alluminio brown, tubolari fissi e cerniere con tinta cromatica nera completano la visione d’insieme con uniformità ed eleganza.

ante armadio frassino bianco
dettaglio maniglie lamiera ottone
dettaglio maniglie ottone cassettiera
dettaglio divisori interni vassoio cinture
dettaglio tubolare fisso brown
dettaglio cerniera nera

Progettare un armadio su misura significa pensare ad una conformazione interna che risponda al meglio alle esigenze e praticità dei clienti. Come un capo d’abbigliamento anche un arredo deve calzare perfettamente alla personalità di chi lo utilizza.  

Una boutique dedicata ai bambini: Tiziana Fausti Kids.

Una boutique dedicata ai bambini: Tiziana Fausti Kids.

La fine dell’estate ha visto l’inaugurazione del reparto Kids nella storica boutique Tiziana Fausti, riorganizzando il layout spaziale per ospitare uno spazio retail rivolto ai bambini.
Dal precedente spazio commerciale di Via Monte Sabotino, ora riservato al mondo urban delle sneakers THE F1RST, l’allestimento per il negozio Kids si sposta nello storico store donna, rimodernando la propria immagine su progetto dello studio di architettura Storage Associati.

Tiziana fausti Kids vista da ingresso
banco cassa boutique bamnbini Tiziana fausti Kids
volumi espositori vetrine boutique Tiziana fausti
vetrine ripiani trasparenti boutique Tiziana Fasuti

Il layout espositivo

Da progetto dello studio Storage Associati, lo spazio retail dedicato ai bambini assume una configurazione dinamica e fresca al piano terra della boutique Tiziana Fausti.
Gli elementi espositivi si sviluppano in verticale disponendosi come un perno al centro dello spazio.
Il flusso di clienti si distribuisce così in modo circolare, evitando vuoti spaziali.

Lungo le vetrine laterali sono disposti altri elementi verticali che sfruttano la doppia visibilità sia da esterno, che da interno per la distribuzione della merce.
Ripiani trasparenti consentono alla luce naturale di invadere lo spazio interno, divincolandosi tra i prodotti esposti.

La vetrina sulla sinistra rispetto all’ingresso riprende invece la tipologia utilizzata nel reparto donna con volumi cilindrici si innalzano a diverse altezze. Sfruttandone l’essenzialità espressiva, questi volumi con rivestimento superiore in moquette sono disseminati anche all’interno dello spazio retail, movimentando l’allestimento.

Un negozio dedicato ai bambini che si ispira al mondo dei più piccoli, con prodotti espositivi dinamici e flessibili configurati con il tema dell’incastro.

boutique bambini Tiziana Fausti espositori
espositori vetrina boutique bambini
espositori cilindro moquette
vetrina espositiva retro cassa boutique bambini
carta da parati camerino

È tutta una questione di incastri

Alla base del progetto di retail design è sicuramente la logica della connessione tra i vari elementi.
Proprio come nelle costruzioni Lego, anche ripiani in plexiglass e tubolari in legno si incastrano a vicenda permettendo diverse configurazioni di progetto, a loro volta inserite nel pannello di fondo.

Questa logica espositiva semplice e pratica si concentra sull’utilizzo di tre elementi differenti.

Il primo, e fondamentale è essenziale per definire le diverse altezze di esposizione, essendo l’elemento che comunica con la parete di fondo. Si tratta infatti di un tubolare in legno con un’estremità sagomata in modo da potersi inserire in qualsiasi punto della parete reticolare di fondo.
La sua lunghezza è stata quindi lavorata attraverso una sezione specifica per poter incastrare gli altri due elementi espositivi: mensole in plexiglass e tubolari per l’appenderia.

I primi sono stati realizzati ovviamente della stessa larghezza della sezione in tubolare, diventando così segni visibili leggeri intercambiabili a vicenda.
I tubolari usati per l’appenderia sfruttano invece il negativo della sagomatura riportando lungo il proprio diametro gli elementi di incastro che garantiscono stabilità e linearità visiva.

appenderia incastro tubolari
vista frontale parete attrezzata
vista laterale appenderia incastro bambini

Dare nuova vita agli elementi espositivi

Il mondo del retail design è in continuo cambiamento. Per far fronte all’incessante alternarsi di tendenze del mondo della moda, anche gli spazi che la ospitano devono adattarsi sviluppando nuove configurazioni.
Fondamentale per evitare sprechi di ogni genere è quindi progettare arredi che possano nel corso del tempo subire variazioni e rendersi flessibili a nuovi cambiamenti.

È questo il caso delle pareti attrezzate scelte per l’allestimento dedicato ai bambini nella storica boutique Tiziana Fausti. Pareti attrezzate che sfruttano i vuoti tra i diversi pannelli in legno incrociati per consentire l’incastro di tubolari in legno. Recuperate dall’allestimento originario del negozio Kids, le pareti traforate in legno sono state sottoposte a un attento controllo qualità con una minuziosa ripresa dei tratti rovinati.

Allo stesso modo anche alcuni arredi esistenti, come la vetrinetta retro cassa, hanno ricevuto nuova grinta attraverso una nuova pellicolatura, per uniformarli all’estetica generale.

Una nuova vita che li caratterizza di un’anima fresca e dinamica, che ricalca in pieno il carattere frizzante dei bambini, reinterpretato in chiave di design per la storica boutique di lusso nel cuore di Bergamo.

dettaglio ripiani pellicolati

Una casa-lavoro progettata con il Feng Shui

Una casa-lavoro progettata con il Feng Shui

L’ambiente in cui viviamo, oltre che rappresentarci, deve influire positivamente sulla qualità della nostra vita e va studiato e progettato al meglio. A maggior ragione quando, come in questo caso, vita e lavoro si svolgono nel medesimo ambiente. Progettare una casa-lavoro con il Feng Shui significa far convivere armoniosamente questi due aspetti nella vita e ambiente quotidiani.

 

IL FENG SHUI

Si è sentito parlare spesso di Feng Shui, ma di cosa si tratta? Sicuramente non è né una filosofia, né una pratica religiosa o spirituale, non è uno stile d’arredo e neanche una forma di bioarchitettura.

Si può definire Feng Shui lo studio di come gli ambienti naturali e costruiti vadano ad influenzare le nostre condizioni psicofisiche. Praticare questa disciplina significa comprendere come i vari elementi di un ambiente che influenzano le nostre condizioni fisiche, i nostri stati d’animo e i nostri comportamenti, vengano attivati dai nostri istinti primordiali. Tra questi: forma, proporzioni, simmetria, numero, colore, sensazioni tattili, esposizione solare, luce artificiale, suono e percorsi d’attenzione.

Feng Shui significa letteralmente “vento e acqua”, in onore ai due elementi che plasmano la terra. Con il loro scorrere infatti, determinano le caratteristiche di un particolare luogo.
Si potrebbe dire che il significato profondo di questa disciplina sia il “Creare le migliori condizioni per lo sviluppo della vita”. Il suo obiettivo, rendere un ambiente adatto alle persone che ci vivono o alle attività che lì si svolgono.

Ognuno di noi infatti si rapporta con l’ambiente in modo non verbale: quello che ci circonda ci ispira emozioni o reazioni istintive di cui quasi sempre siamo inconsapevoli e alcune di queste sono universali per la specie umana.

Materia del Feng Shui sono queste sensazioni e per lavorare sulla psiche umana si agisce sul mondo fisico.

feng shui

UNA CASA-STUDIO

La massima rappresentazione della compresenza di casa-lavoro improntata sul Feng Shui è questa realizzazione nel capoluogo lombardo. La nostra cliente, operatrice olistica, aveva bisogno di uno spazio ambivalente nella caotica Milano da utilizzare sia come residenza che come sede dei suoi corsi.

Si è per questo rivolta a Marzia e Germana di SpazioUmano per rendere, attraverso il Feng Shui, l’appartamento il più adatto possibile alle sue necessità. L’unità abitativa disposta su due piani si colloca nel contesto di un condominio ancora in costruzione, scelto in prossimità del centro urbano.

Essendo da sempre sensibili al Feng Shui abbiamo seguito con piacere i due architetti. Leggere ed interpretare al meglio le loro scelte progettuali è stata per noi una fonte di ispirazione e una sfida professionale accolta con entusiasmo.

In ogni edificio si possono identificare un fronte e un retro. Questa polarità determina l’orientamento dell’abitazione nello spazio che viene simbolicamente custodita da due animali celesti: la tartaruga nera e la fenice rossa. La prima è associata alla protezione e alla salute ed identificata con le zone più intime della casa come la camera da letto e il bagno. La fenice rossa è invece indice di libertà ed identificata con l’ingresso e le zone “attive” della casa.

Gli altri due animali a sostegno dei principali sono il drago verde, legato al nostro emisfero sinistro più razionale e quindi sinonimo di organizzazione, gestione della casa e lavoro, e la tigre bianca, legata all’emisfero destro più intuitivo, quindi associata all’emotività e alle attività artistiche.

IL PROGETTO

Essendo una casa-studio le zone attive del vivere e lavorare dovevano coesistere secondo i principi Feng Shui, nella parte di fenice rossa, ma venir comunque separate l’una dall’altra.

L’accesso dell’appartamento è per questo caratterizzato da una scenografica scala aerea illuminata lateralmente da un’ampia parete vetrata. Questa scala, realizzata con sostegno in alluminio verniciato bianco e pedate in legno, conduce al piano superiore utilizzato per i corsi olistici. L’istinto è quello di salire, lasciandosi accompagnare in questo percorso di ascesa quasi emozionale.

Al lato opposto rispetto all’ampia vetrata sfugge alla vista l’accesso all’abitazione privata. Una parete scorrevole decorata con un motivo geometrico a spirale con inserti in opalino nasconde infatti l’ambiente del vivere quotidiano. La luce proveniente dall’esterno filtra attraverso le sagome in opalino della parete scorrevole, creando giochi di luci all’interno dell’appartamento.

La zona giorno che si apre alla vista è un’open space a pianta quadrata, la cui cucina di trova sull’angolo di fronte all’apertura.

ingresso feng shui
Parete scorrevole Feng Shui
Parete Feng Shui

UNA CUCINA FENG SHUI

L’ingresso con zona giorno si caratterizza per la presenza di una libreria angolare a tutta altezza, ritmata sia verticalmente che orizzontalmente dalla presenza di ripiani. Piccoli oggetti e libri da manuale diventano i veri e propri protagonisti, spiccando tra i profili in MDF laccato opaco della libreria.

Di fronte a questa, il mobile basso a giorno con ante e ripiani interni chiude visivamente l’ambiente introducendo la cucina. Quest’ultima è disposta ad angolo e anticipata di un ampio tavolo in rovere naturale e profili di sostegno in ferro nero. Sopra di questo, un punto luce spiritoso e giovanile con elementi a sospensione dalle diverse forme che si intrecciano sull’elemento orizzontale di sostegno.
ulteriore elemento di carattere sono le sedie che circondano il tavolo, con colori brillanti e profili semplici.

Il blocco vero e proprio della cucina si compone di volumi intersecati a vicenda, creando un ritmo e dinamicità visiva ripresi anche nella scelta materica dei rivestimenti. Da un lato il blocco con colonne di servizio che accoglie anche il frigorifero a libera installazione e il forno ad incasso. Ante in MDF laccato opaco si intervallano a inserti in rovere naturale e tinto scuro creando dinamicità visiva.

Nella parte frontale il piano in basaltina di trasforma in alzatina e alzata nella zona di retro-fuochi, dando vita a contrasti materici e luminosi con l’alzata uniforme e luminosa in Lacobel bianco.
I pensili sovrastanti esprimono al meglio questo gioco di volumi intersecati con vani a giorno in rovere naturale che intervallano ante in laccato opaco bianco e inserti in rovere tinto scuro.

Materiali naturali e dal tatto morbido si sposano perfettamente con inserti più scuri e grezzi. Anche nei volumi inferiori si riconoscono dei segni distintivi come i cassetti con fronte in rovere che sottolineano la lettura orizzontale della cucina.

cucina feng shui luci
cucina lato ante rovere
libreria ingresso laccato bianco
cucina tavolo legno rovere

IL CONSIGLIO

Progettare un ambiente polivalente significa riuscire a far convivere diversi aspetti del vivere quotidiano. Specialmente quando si tratta di far congiungere il mondo lavorativo a quello privato l’ambiente domestico svolge un ruolo fondamentale per cui nulla può essere lasciato al caso.

Scegliere di progettare con il Feng Shui ha comportato in questo esempio la convivenza degli istinti appartenenti a due aspetti della nostra vita, in un unico ambiente casa-lavoro. 

Siamo pronti a calibrare il tuo spazio quotidiano e lavorativo sulla base delle tue esigenze e desideri, in modo da creare interni in perfetta armonia ed quilibrio anche con il tuo “io” interiore.