Dare nuova vita ai mobili: adattare gli arredi dopo un trasloco

Dare nuova vita ai mobili: adattare gli arredi dopo un trasloco

Affrontare un trasloco significa dare una svolta alla propria vita, rinnovando gli ambienti domestici e introducendo nuovi complementi d’arredo.
Nel momento in cui si inizia ad impacchettare avviene una naturale selezione degli oggetti da portare con sé, riconoscendo per ciascuno il proprio valore affettivo.
Tante volte questo processo coinvolge anche il mondo degli arredi, che accompagnano i proprietari in questo momento di transizione.
Dare nuova vita ai mobili significa rinnovare anche il contesto in cui sono inseriti, riuscendo ad adattarli in estetica e funzionalità ai nuovi ambienti.

Adattare gli arredi ad un nuovo contesto

Quando gli arredi vengono progettati su misura, la loro conformazione risponde alle esigenze dei clienti, dialogando perfettamente con il contesto architettonico in cui sono inseriti. Nel far ciò, si crea un forte legame tra gli ambienti interni in cui sono inseriti e forme, proporzioni e meccanismi di fruizione degli arredi.
Questo farebbe pensare ad un legame indissolubile tra i due componenti, che si spezzerebbe nel momento in cui i mobili subiscono una ricollocazione. Non è assolutamente detto!

Tra le potenzialità degli arredi su misura esiste infatti un fattore di flessibilità che ci consente di dare nuova vita ai mobili apportando poche modifiche.
Queste, consentono di trasformare l’impronta generale dell’arredo in modo da adattarla al nuovo contesto sia per estetica sia per funzionalità.

Un perfetto esempio sono gli adattamenti apportati a questi arredi estrapolati da un appartamento tra moderno e contemporaneo. Andiamo quindi alla scoperta di questo appartamento tra mobili trasformati e nuove aggiunte.

La cucina: aumenta lo spazio di lavoro e i volumi contenitori

La cucina rappresenta sicuramente il cuore pulsante di una casa.
Nel caso di questo appartamento tra moderno e contemporaneo, la sua conformazione era nata da una naturale lettura del contesto architettonico in cui era inserita.

Lo sviluppo ad angolo ha consentito di sfruttare la parte laterale con colonne di servizio dalle ante in MDF laccato grigio antracite.
Queste sono attrezzate con forni a colonna all’esterno, dispensa con vassoi estraibili e un vano centrale per il frigorifero a libera installazione. La parte frontale si compone invece di volumi inferiori con ampi cassetti e ante di servizio e pensili superiori in un brillante Lacobel bianco.

La nuova sistemazione ha fornito ulteriore spazio utile per gli ingombri. Potendo usufruire da entrambi i lati di ulteriore spazio attrezzabile la soluzione più naturale è stata quella di sfruttare i vuoti rimanenti con ulteriori volumi.
Sulla destra è stata così aggiunta una colonna di servizio che ospita una moderna cantinetta vini accompagnata da un’anta con ripiani interni regolabili in altezza.

Nell’estremità opposta, il problema principale nasce nel momento in cui il piano di lavoro è in pietra naturale, che con il passare degli anni ha subito un cambiamento cromatico.
Per evitare di incorrere in una differenza visibile tra la parte aggiunta e l’esistente, è stato così realizzato un piano in legno che funge anche da tagliere per la preparazione dei pasti. Un elemento che non solo risolve un punto esteticamente debole, ma fornisce anche una soluzione funzionale.
L’alzata in Lacobel dona luminosità agli interni riflettendo la strip LED ad incasso inserita nei pensili, anch’essi rivestiti in vetro retroverniciato.

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La zona giorno: una nuova estetica contemporanea

Per attrezzare la zona giorno sono stati recuperati gli arredi realizzati nell’ormai lontano 2006.
La scelta dei colori già al tempo d’avanguardia ha fatto sì che anche in una rielaborazione contemporanea essi possano adattarsi perfettamente, risultando eleganti e attuali. Il mobile TV in MDF laccato grigio antracite lucido alterna antine a ribalta con cassettoni di servizio, le cui maniglie ad incavo donano leggerezza visiva.

Dare nuova vita ai mobili ha in questo caso significato adattarli al nuovo contesto in cui sono inseriti, riuscendo a sfruttare la flessibilità degli stessi.
Sono state apportate piccole modifiche, considerate per lo più di manutenzione. Rilaccatura dove necessario o rifacimento di parti strutturali.

Uguale approccio è stato quindi applicato alle colonne pensili di servizio, che si compongono di ante nella parte superiore e cassettini in quella inferiore. La loro nuova posizione affiancata consente di accogliere gli ospiti introducendoli alla zona giorno e creare allo stesso tempo un divisorio visivo rispetto alla sala pranzo più intima.

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Le camerette: nuove soluzioni su misura per sfruttare i vuoti architettonici

La zona notte accoglie le due camerette la cui conformazione alterna vuoti architettonici a elementi strutturali importanti.
In entrambi gli ambienti è stata quindi progettata una soluzione su misura in modo da poter inserire tutti gli arredi necessari senza rinunciare alla praticità e libertà visiva.

La prima cameretta sfrutta il sottoscala che conduce alla zona soppalcata per attrezzarlo di un armadio sagomato.
Essendo la stanza destinata ad una bimba gli ingombri e altezze necessarie per i vestiti hanno sicuramente facilitato la progettazione. Pur avendo poco spazio a disposizione, sfruttando l’altezza inclinata del sottoscala si è comunque riusciti a realizzare un’armadiatura a doppia altezza che alterni ripiani ad appenderia fissa. All’armadiatura si affianca una cassettiera standing alone utilizzata anche come piano di appoggio.
L’ampio letto da una piazza e mezzo è inserito in nicchia. Quest’ultima sfruttata nella profondità per inserire mensole con illuminazione nascosta.

Nella seconda stanzetta la profondità della nicchia ha consentito invece di inserire un’armadiatura sicuramente più ampia. Ante a tutta altezza con apertura a push accolgono tubolari fissi, cassetti per biancheria e ripiani per piegato per accontentare le esigenze di una ragazzina.

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La camera padronale: un armadio come nuovo

Ad attrezzare al meglio la camera padronale è un ampio armadio con ante scorrevoli posto parallelo al letto.
La sua estetica lineare abbinata ad un’illuminazione puntuale a soffitto consente allo stesso tempo di nasconderne l’imponenza.
Il risultato è un volume capiente e funzionale che nell’impatto estetico della camera tende invece a scomparire pur donando carattere ed eleganza.
Traslocato dalla vecchia casa, la differente altezza interna ha implicato una riduzione dell’altezza che ha così consentito di adattarsi al meglio ai nuovi ambienti.

La composizione dell’armadio nasce da una naturale divisione in tre reparti, in corrispondenza della divisione delle ante scorrevoli.
Nella parte esterna l’appenderia a doppia altezza accoglie al centro ripiani in cristallo estraibili. Questi sono particolarmente indicati per conservare le camicie piegate sfruttando il meccanismo di scorrimento esterno per ridurre l’altezza interna tra i vassoi.
Nel vano centrale gli ampi cassetti per la biancheria sono accompagnati da una coppia di ripiani per il piegato e appenderia nella parte alta.
Il compartimento di sinistra ospita invece una doppia appenderia per accogliere gli abiti lunghi e i cappotti la cui maggiore altezza compensa lo spazio ridotto riservato ai pantaloni piegati e gonne.

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Dare nuova vita ai mobili non significa soltanto svecchiarli e apportare modifiche alla loro estetica. La progettazione su misura consente di realizzare arredi in grado di essere versatili e sapersi adattare a nuovi ambienti. Ristabilire un equilibrio tra conformazione estetica in relazione all’ambiente ed esigenze funzionali diventa l’obiettivo principale.

Se vuoi approfondire invece la tematica della flessibilità degli arredi, ti suggeriamo questo articolo in cui arredamento in serie e soluzioni su misura si aiutano a vicenda!

Ottimizzare spazi con arredi funzionali: un monolocale a Milano

Ottimizzare spazi con arredi funzionali: un monolocale a Milano

Un monolocale nella zona periferica di Milano in grado di ottimizzare gli spazi a disposizione con arredi funzionali. La scelta materica esprime semplicità e naturalezza, per rendere contemporanei gli interni su misura di questo accogliente appartamento.

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Un monolocale a Milano dall’aspetto accogliente

Abbiamo già affrontato il tema del vivere in spazi ridotti con questo appartamento in stile minimale nel cuore di Milano. A distanza di qualche anno la necessità di ottimizzare gli spazi non ha perso interesse ma ha invece aumentato la richiesta di arredi funzionali.

L’esempio di questo monolocale nella zona periferica di Milano esprime al meglio il concetto di praticità coniugata ad una linea estetica naturale.
Partendo dalla struttura originaria dell’appartamento, il progetto di ristrutturazione ha avuto inizio in primo luogo dall’organizzazione spaziale degli ambienti. L’ingresso, fungendo da filtro, funge da perno della gestione dei flussi interni. Frontalmente si apre la vista sulla cucina, essenziale ma ben attrezzata, che comunica visivamente con la zona giorno soppalcata in cui trova spazio un ampio letto.
Sulla sinistra rispetto all’ingresso si colloca invece l’antibagno, attrezzato a ripostiglio con armadiature di servizio. Da qui, l’accesso diretto al bagno con un’ampia doccia in cristallo e zona lavabo con mobiletto di servizio.

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Arredi progettati per ottimizzare gli spazi

Per sfruttare al meglio gli spazi a disposizione, gli arredi di questo monolocale sono stati progettati su misura ricavando vani di servizio dai vuoti strutturali e vincoli architettonici.

L’esempio migliore è sicuramente la realizzazione del sottoscala con ante e vassoi estraibili utili per la disposizione di oggetti dalle varie dimensioni.
Partendo infatti dalla modularità di alzate e pedate della scala di accesso al soppalco, nascono ante dalla lettura verticale la cui apertura avviene tramite push-pull. A seconda della necessità ciascun vano interno prende lo spazio di due o più pedate, attrezzandosi dove necessario di ulteriori vani estraibili.
Anche il tavolo da pranzo in quest’ottica può trovarsi in posizione a riposo, annesso alla parete attrezzata della zona TV e utilizzabile come scrivania, oppure spostato al centro della stanza per ospitare anche altri commensali.

Anche la parete attrezzata, per guadagnare ulteriore spazio di servizio, si compone di tre moduli distinti, i cui laterali vengono leggermente inclinati. La sagomatura dei diversi elementi consente una gestione ottimale degli angoli architettonici creando anche un maggior senso di accoglienza.

Il vuoto architettonico diventa allora la nuova tematica progettuale, andando ad attrezzare intercapedini e nicchie con ripiani e vani a giorno. È il caso per esempio del pilastro principale, inglobato nella struttura divisoria tra cucina e zona giorno. La parte inferiore ospita ripiani interni accessibili tramite un’anta con apertura a push mentre la parte superiore si compone di ripiani a vista in nicchia.

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Passaggi funzionali ma anche concettuali

Altro punto focale è l’antibagno, che da ambiente richiesto per normativa diventa anche spazio utile per lo stoccaggio di prodotti per la pulizia e armadiature di servizio. Cassetti e ante con ripiani interni regolabili in altezza sono a servizio per lo stoccaggio di prodotti dalle diverse dimensioni.

Anche nell’ambiente bagno, la progettazione degli arredi in modo da renderli funzionali da vita ad un ambiente ampio e luminoso.
Il cambio di pavimentazione segna il passaggio non solo fisico ma anche concettuale e visivo ad un ambiente più intimo e riservato. La vista frontale sulla finestra regala ampia illuminazione naturale, diffusa in tutto l’ambiente grazie anche alla scelta dei materiali.
La chiusura in cristallo della doccia riduce al minimo i dettagli in alluminio, mentre l’ampio specchio annesso al mobile di servizio amplia la percezione dello spazio.

Ottimizzare gli spazi nell’ambiente bagno significa sfruttare tutte le intercapedini a servizio: è un esempio il mobiletto a giorno in rovere sotto la finestra. I ripiani a servizio per carta igienica e piccoli prodotti per l’igiene personale in finitura lignea ricava infatti il proprio spazio lateralmente al calorifero, senza tuttavia risultare opprimente. Piccoli accessori quali il porta salviette estraibile arricchiscono di funzionalità un mobile bagno esteticamente semplice e pulito. Ad essere valorizzati sono così le forme semplici ed autentiche.

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Colori e materiali naturali per un monolocale contemporaneo

La praticità degli arredi non si riscontra soltanto nella composizione degli stessi e nella loro disposizione spaziale, ma anche nella scelta materica che li caratterizza. Per le superfici orizzontale la scelta è ricaduta nel rovere, legno naturale per eccellenza con ottime caratteristiche di resistenza e lavorabilità.
La sua linea estetica con venature calde lo rende accogliente e trasmette spontaneità e tradizione. Dal pavimento in parquet al piano cucina e ripiani dei vani a giorno, la sua presenza diventa il tocco di autenticità della linea stilistica adottata.

Per le superfici verticali è stato invece scelto il bilaminato telato, i cui toni caldi ma neutri lo rendono delicato ma incisivo al tempo stesso.
Tra i maggiori vantaggi di questo materiale, si ha sicuramente l’alta resistenza abbinata ad un prezzo molto accessibile.
La sua finitura lo rende inoltre morbido all’impatto estetico e texturizzato al tatto, esprimendo attenzione nei dettagli.

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La ristrutturazione di questo monolocale a Milano ha coinvolto tutti i livelli di lettura del progetto. Dalla distribuzione planimetrica degli ambienti alla scelta di materiali e finiture. La scelta di arredi funzionali consente di ottimizzare gli spazi fornendo ambienti non solo esteticamente apprezzabili ma anche pratici e facilmente vivibili.

I vuoti architettonici e gli elementi strutturali nascondono grandi potenzialità, basta osservali con occhi creativi!

Per vedere altri esempi di piccoli ambienti ottimizzati negli spazi con arredi funzionali puoi sbirciare a questo monolocale in stile minimal  oppure a questa realizzazione in stile shabby chic

Arredi in serie adattati con soluzioni su misura

Arredi in serie adattati con soluzioni su misura

La progettazione su misura e gli arredi in serie appartengono a due mondi differenti, portando con sé un grande repertorio di soluzioni e progetti. Ciascuno possiede grandi pregi e opportunità, ma entrambi conoscono anche i propri punti deboli. Capita talvolta che questi due mondi entrino in contatto, aiutandosi e sostenendosi a vicenda. Dopotutto è risaputo: l’unione fa la forza!

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Un importante bagno padronale con arredi in serie eleganti.
Lateralmente, mantovane su misura nasconoscono i binari di sostegno delle tende

Arredi in serie e su misura: eterni rivali? Niente affatto!

È credenza comune considerare gli arredi in serie e le soluzioni su misura concorrenti spietati. Nulla di vero!

Si tratta infatti di realtà differenti che forniscono valide proposte progettuali ai clienti, offrendo loro un mercato in grado di soddisfare ogni richiesta. Gusti, necessità e desideri della clientela si trovano ad interfacciarsi spesso con vincoli intrinsechi.
Tra questi: limiti di budget, vincoli di produzione, tempi di consegna, disponibilità e varietà di alternative.
All’interno del mondo della progettazione e produzione di arredi esistono infatti un’infinità di aspetti secondari che definiscono i punti di forza, ma anche i limiti di ciascuna azienda.

Possiamo immaginare il mondo dell’arredamento come un range di parametri, ai cui estremi si trovano i principi cardine dei due mondi.
Da un lato, l’arredamento in serie a prezzo super economico in grado di distruggere qualunque mercato concorrenziale.
La sua filosofia è sicuramente legata ad una democraticizzazione del design che sfrutta la grande produzione industriale per contenere i prezzi e rendere i propri prodotti accessibili a tutti.

Nell’estremità opposta un mercato di nicchia, legato al concetto di “esclusività”, ricercato proprio per la sua impossibilità di riproduzione identica e opportunità di personalizzazione.
La scelta di questa tipologia di arredo è legata ad una sensazione di privilegio nella sua disponibilità.

Tra questi due opposti trovano spazio le infinità di aziende che vivono quotidianamente il design.
Abbracciare l’intera gamma del mercato di questo settore sarebbe impossibile e controproducente, portando scarsi risultanti sia per l’azienda produttrice sia per il cliente stesso.

Ne conseguono necessariamente una specializzazione nella tipologia di prodotti e una individuazione del target di riferimento.
Proprio per questo, arredamento in serie e soluzioni su misura non si possono considerare competitors perché abbracciano filosofie, target e sistemi produttivi differenti. La loro relazione è invece collaborativa e di sostegno reciproco, sfruttando al meglio le potenzialità di ciascuna parte.

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Potenzialità e vincoli degli arredi in serie

Uno dei principali vantaggi degli arredi in serie è la vastità del mercato a cui appartengono.
Questo consente infatti di accontentare i gusti di ciascun cliente, fornendo un’ampia scelta di soluzioni e varianti. A questo si somma un vantaggio economico derivante dall’ottimizzazione della produzione.
Sfruttando infatti la produzione industriale e la reiterazione dei pezzi, si riesce a ottimizzare al meglio la fase produttiva, riuscendone a contenere i costi. Questo implica anche una sempre più attenta precisione e miglioramento dei singoli elementi.

Dall’altro lato proprio questa riproducibilità specifica limita il margine di intervento e personalizzazione. Il mondo degli arredi in serie lavora in “moduli” riproducibili e combinabili.
La personalizzazione consiste nel saper abbinare i singoli elementi e organizzarli in modo differente, ma non consente sicuramente una customizzazione del prodotto specifica come nell’arredamento su misura.

Ecco allora cucine a isola, penisola o monoblocchi che assumono conformazioni differenti a seconda dell’ambiente in cui vengono inserite.
Queste trovano tuttavia i primi ostacoli nel momento in cui sussistono vincoli architettonici o richieste particolari da parte di clienti.
La personalizzazione non copre tutti i livelli di lettura dell’arredo.

È proprio qui che interviene la progettazione su misura, offrendo la sua attenzione al dettaglio e progettazione personalizzata.

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Quando arredamento in serie e su misura si incontrano: uno specchio sagomato a tutta altezza si inserisce in un contesto SPA con arredi scenografici di importanti case produttrici

Intervenire con soluzioni su misura: una cucina in stile contemporaneo

Laddove la fornitura di arredi in serie arriva al proprio limite di personalizzazione, entra in gioco la flessibilità e spirito di adattamento dell’arredamento su misura.

Ad offrirne un ottimo esempio è questa realizzazione in stile luxury distribuita su tre livelli.
L’intervento di manutenzione e collaborazione con Modulor ha coinvolto diversi ambienti.

Prima tra tutti la cucina, composta da una parete attrezzata con ante a tutta altezza al lato destro dell’accesso e un’isola centrale con cappa di design. Proprio in quest’ultimo elemento, la composizione volumetrica dell’arredo fornisce un ampio piano utilizzabile come piano lavoro impedendo però la sua fruizione di consumazione dei pasti.
Attrezzando il piano lavoro con ante e cassetti inferiori infatti, non era utilizzabile come piano di appoggio per pasti veloci, poiché non forniva un adeguato spazio per la seduta dell’utente.

Trovare soluzioni su misura ha significato in questo esempio ricavare una nicchia laterale nel volume dell’isola. In questo modo, anche con una profondità non molto ampia, è stato possibile per i clienti trovare il giusto spazio per sedersi comodamente tenendo le gambe perpendicolari alla struttura. Un comodo punto snack bar da 2/3 persone che non rinuncia tuttavia a superficie di lavoro e piano di appoggio.

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Una cucina ad isola importante modificata con soluzioni su misura: nel volume inferiore si è ricavata una nicchia per poter sfriuttare il piano di lavoro anche come punto di appoggio per la consumazione di pasti veloci

La zona notte tra passaggi segreti e camere da principessa

Anche nella zona notte, la progettazione su misura ha trovato agio per esprimere la sua esperienza e personalizzazione.

La cameretta in stile classico si caratterizza per la presenza di un importante letto con drappeggi e testata imbottita dall’aspetto fiabesco. Sfruttando una nicchia architettonica laterale, è stata inserita una scrivania con pensile e mensole sagomate in modo da renderla parte integrante della configurazione spaziale.

Il piano su misura della scrivania è accompagnato da una cassettiera con fascettature che funge anche da elemento portante.
A questa si accompagna un pensile con antina modanata e mensole in MDF laccato opaco bianco che riprendono la boiserie a parete.

Anche i comodini riprendono lo stile della cameretta con maniglie in lamiera sagomata a forma di farfalle.
Il bagno di servizio laterale illumina l’ambiente con un rivestimento a parete in piastrelle bianche lucide, doccia in cristallo e lavandino a colonna con specchio su misura a parete.

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La cameretta da sogno di ogni principessa ospita un importante letto con drappeggi e schienale imbottito 

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Dettagli di una cameretta proveniente dalla grande distribuzione: drappeggi e schienali imbottiti si sposano perfettamente a comodini con maniglie in lamiera sagomata

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La scrivania in nicchia riprende lo stile classico della boiserie a parete attraverso modanature delle ante

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Mensole e ante in MDF laccato bianco dai toni caldi per questa scrivania in stile classico

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Lo specchio su misura accompagna il lavabo a colonna di design in stile classico

Rimanendo nella zona notte si passa successivamente alla cabina armadio, i cui toni dell’arancione donano un tocco di carattere e freschezza all’ambiente pur rimanendo elegante e imponente.

All’interno della struttura laterale si nasconde invece un meccanismo a scomparsa. Quella che apparentemente sembrerebbe una panca di appoggio nasconde un’antina a ribalta con un sistema di canali interni che consentono di portare direttamente gli indumenti sporchi nella zona lavanderia. Questo canale di condotta interno si intercetta anche a livello della zona giorno attraverso l’apertura di un’anta sul fronte esterno della cucina. Quella che apparentemente sembra far parte della boiserie modanata si trasforma in punto di deposito per gli strofinacci che sfruttando la pendenza interna vengono portati direttamente in lavanderia.

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Composizione di una cabina armadio con elementi in serie: ai lati appenderie e ripiani rivestite in pelle arancione, al centro una cassettiera in bilaminato texturizzato

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La parete laterale della cabina armadio con ripiani e appenderie.
Sulla destra, la piccola panca di servizio nasconde il canale che conduce alla lavanderia

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Sinistra: il meccanismo con anta a ribalta da cui parte il condotto per gli indumenti sporchi.
Destra: l’anta incorporata nella boiserie che intercetta il percorso per i prodotti della cucina.

Una casa-lavoro progettata con il Feng Shui

Una casa-lavoro progettata con il Feng Shui

L’ambiente in cui viviamo, oltre che rappresentarci, deve influire positivamente sulla qualità della nostra vita e va studiato e progettato al meglio. A maggior ragione quando, come in questo caso, vita e lavoro si svolgono nel medesimo ambiente. Progettare una casa-lavoro con il Feng Shui significa far convivere armoniosamente questi due aspetti nella vita e ambiente quotidiani.

 

IL FENG SHUI

Si è sentito parlare spesso di Feng Shui, ma di cosa si tratta? Sicuramente non è né una filosofia, né una pratica religiosa o spirituale, non è uno stile d’arredo e neanche una forma di bioarchitettura.

Si può definire Feng Shui lo studio di come gli ambienti naturali e costruiti vadano ad influenzare le nostre condizioni psicofisiche. Praticare questa disciplina significa comprendere come i vari elementi di un ambiente che influenzano le nostre condizioni fisiche, i nostri stati d’animo e i nostri comportamenti, vengano attivati dai nostri istinti primordiali. Tra questi: forma, proporzioni, simmetria, numero, colore, sensazioni tattili, esposizione solare, luce artificiale, suono e percorsi d’attenzione.

Feng Shui significa letteralmente “vento e acqua”, in onore ai due elementi che plasmano la terra. Con il loro scorrere infatti, determinano le caratteristiche di un particolare luogo.
Si potrebbe dire che il significato profondo di questa disciplina sia il “Creare le migliori condizioni per lo sviluppo della vita”. Il suo obiettivo, rendere un ambiente adatto alle persone che ci vivono o alle attività che lì si svolgono.

Ognuno di noi infatti si rapporta con l’ambiente in modo non verbale: quello che ci circonda ci ispira emozioni o reazioni istintive di cui quasi sempre siamo inconsapevoli e alcune di queste sono universali per la specie umana.

Materia del Feng Shui sono queste sensazioni e per lavorare sulla psiche umana si agisce sul mondo fisico.

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UNA CASA-STUDIO

La massima rappresentazione della compresenza di casa-lavoro improntata sul Feng Shui è questa realizzazione nel capoluogo lombardo. La nostra cliente, operatrice olistica, aveva bisogno di uno spazio ambivalente nella caotica Milano da utilizzare sia come residenza che come sede dei suoi corsi.

Si è per questo rivolta a Marzia e Germana di SpazioUmano per rendere, attraverso il Feng Shui, l’appartamento il più adatto possibile alle sue necessità. L’unità abitativa disposta su due piani si colloca nel contesto di un condominio ancora in costruzione, scelto in prossimità del centro urbano.

Essendo da sempre sensibili al Feng Shui abbiamo seguito con piacere i due architetti. Leggere ed interpretare al meglio le loro scelte progettuali è stata per noi una fonte di ispirazione e una sfida professionale accolta con entusiasmo.

In ogni edificio si possono identificare un fronte e un retro. Questa polarità determina l’orientamento dell’abitazione nello spazio che viene simbolicamente custodita da due animali celesti: la tartaruga nera e la fenice rossa. La prima è associata alla protezione e alla salute ed identificata con le zone più intime della casa come la camera da letto e il bagno. La fenice rossa è invece indice di libertà ed identificata con l’ingresso e le zone “attive” della casa.

Gli altri due animali a sostegno dei principali sono il drago verde, legato al nostro emisfero sinistro più razionale e quindi sinonimo di organizzazione, gestione della casa e lavoro, e la tigre bianca, legata all’emisfero destro più intuitivo, quindi associata all’emotività e alle attività artistiche.

IL PROGETTO

Essendo una casa-studio le zone attive del vivere e lavorare dovevano coesistere secondo i principi Feng Shui, nella parte di fenice rossa, ma venir comunque separate l’una dall’altra.

L’accesso dell’appartamento è per questo caratterizzato da una scenografica scala aerea illuminata lateralmente da un’ampia parete vetrata. Questa scala, realizzata con sostegno in alluminio verniciato bianco e pedate in legno, conduce al piano superiore utilizzato per i corsi olistici. L’istinto è quello di salire, lasciandosi accompagnare in questo percorso di ascesa quasi emozionale.

Al lato opposto rispetto all’ampia vetrata sfugge alla vista l’accesso all’abitazione privata. Una parete scorrevole decorata con un motivo geometrico a spirale con inserti in opalino nasconde infatti l’ambiente del vivere quotidiano. La luce proveniente dall’esterno filtra attraverso le sagome in opalino della parete scorrevole, creando giochi di luci all’interno dell’appartamento.

La zona giorno che si apre alla vista è un’open space a pianta quadrata, la cui cucina di trova sull’angolo di fronte all’apertura.

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Parete scorrevole Feng Shui
Parete Feng Shui

UNA CUCINA FENG SHUI

L’ingresso con zona giorno si caratterizza per la presenza di una libreria angolare a tutta altezza, ritmata sia verticalmente che orizzontalmente dalla presenza di ripiani. Piccoli oggetti e libri da manuale diventano i veri e propri protagonisti, spiccando tra i profili in MDF laccato opaco della libreria.

Di fronte a questa, il mobile basso a giorno con ante e ripiani interni chiude visivamente l’ambiente introducendo la cucina. Quest’ultima è disposta ad angolo e anticipata di un ampio tavolo in rovere naturale e profili di sostegno in ferro nero. Sopra di questo, un punto luce spiritoso e giovanile con elementi a sospensione dalle diverse forme che si intrecciano sull’elemento orizzontale di sostegno.
ulteriore elemento di carattere sono le sedie che circondano il tavolo, con colori brillanti e profili semplici.

Il blocco vero e proprio della cucina si compone di volumi intersecati a vicenda, creando un ritmo e dinamicità visiva ripresi anche nella scelta materica dei rivestimenti. Da un lato il blocco con colonne di servizio che accoglie anche il frigorifero a libera installazione e il forno ad incasso. Ante in MDF laccato opaco si intervallano a inserti in rovere naturale e tinto scuro creando dinamicità visiva.

Nella parte frontale il piano in basaltina di trasforma in alzatina e alzata nella zona di retro-fuochi, dando vita a contrasti materici e luminosi con l’alzata uniforme e luminosa in Lacobel bianco.
I pensili sovrastanti esprimono al meglio questo gioco di volumi intersecati con vani a giorno in rovere naturale che intervallano ante in laccato opaco bianco e inserti in rovere tinto scuro.

Materiali naturali e dal tatto morbido si sposano perfettamente con inserti più scuri e grezzi. Anche nei volumi inferiori si riconoscono dei segni distintivi come i cassetti con fronte in rovere che sottolineano la lettura orizzontale della cucina.

cucina feng shui luci
cucina lato ante rovere
libreria ingresso laccato bianco
cucina tavolo legno rovere

IL CONSIGLIO

Progettare un ambiente polivalente significa riuscire a far convivere diversi aspetti del vivere quotidiano. Specialmente quando si tratta di far congiungere il mondo lavorativo a quello privato l’ambiente domestico svolge un ruolo fondamentale per cui nulla può essere lasciato al caso.

Scegliere di progettare con il Feng Shui ha comportato in questo esempio la convivenza degli istinti appartenenti a due aspetti della nostra vita, in un unico ambiente casa-lavoro. 

Siamo pronti a calibrare il tuo spazio quotidiano e lavorativo sulla base delle tue esigenze e desideri, in modo da creare interni in perfetta armonia ed quilibrio anche con il tuo “io” interiore.

Come nasce una cucina: le fasi di realizzazione

Come nasce una cucina: le fasi di realizzazione

Alla scoperta degli arredi su misura, vi siete mai chiesti quali siano le fasi di realizzazione che danno vita a una cucina? Siamo pronti a mostrarvi il nostro processo di creazione e produzione!

Dall’incontro tra desideri e personalità del cliente ed esperienza del progettista nasce il disegno di una cucina su misura, in grado di soddisfare le esigenze funzionali ed estetiche di entrambi.

Ciò che il cliente vede è la trasformazione del progetto, restituito nella sua forma grafica più soddisfacente, in un prodotto finito e completo.
Esiste però un mondo dietro la realizzazione di una cucina: dalla fase di produzione artigianale, con tavolati dalla forte resistenza e lavorabilità, alla verniciatura dei componenti, dal trasporto con imballaggio al montaggio finale.

Seguiamo il processo di realizzazione di questa cucina minimale.

Fase progettazione vista Prospettica

La progettazione: un dialogo continuo con il cliente

Il progetto di questa cucina nasce dalla necessità di ottimizzare al meglio gli spazi in un ambiente già fortemente caratterizzato da pavimenti con motivi geometrici in marmo.
La presenza di una pavimentazione rilevante ha dato origine a un progetto che rispondesse delle stesse caratteristiche cromatiche.

Nasce così la linea minimale di questo progetto, in cui i volumi inferiori e pensili superiori in MDF laccato bianco opaco donano luminosità e freschezza.
Il piano in marmo nero ospita il lavello ad incasso e il piano cottura ad induzione, trasformandosi in alzatina retrostante e alzata laterale. I pensili dalla lettura verticale accolgono l’illuminazione nascosta che viene riflessa anche dall’alzata in Lacobel bianco.

La restituzione grafica del progetto consente di avere un’idea dell’assetto generale della cucina, studiandone le diverse componenti in base alla miglior praticità. Vengono sperimentati abbinamenti cromatici e materici e studiate alternative nella composizione volumetrica.
In questa fase la capacità di lettura e interpretazione delle volontà del cliente è fondamentale per il progettista.
Il cliente dall’altro lato svolge un ruolo attivo, diventando parte integrante del team di progettazione.

I progetti migliori sono infatti quelli che non si fermano alla prima soluzione, ma intraprendono nuove sfide progettuali evolvendo di volta in volta a seguito del brainstorming tra cliente e progettista.

Fase progettazione vista top
progettazione cucina Minimal Verona Fronte

Dagli uffici progettazione al laboratorio: gli esecutivi

Una volta approvato e definito nel minimo dettaglio il progetto della cucina passa direttamente al nostro laboratorio, pronto per la fase di realizzazione.
Il modello tridimensionale sviluppato in fase di progettazione viene rielaborato per assumere una nuova veste.
Da impostazione grafica e realistica si trasforma in modello funzionale da cui vengono elaborate le tavole esecutive da indirizzare ai nostri artigiani.

Dopo un accurato rilievo in loco, dove si segnalano predisposizioni elettriche, scarico e vincoli esistenti, il modello viene adattato e disegnato nei minimi dettagli. Disegni estremamente semplici che rinunciano alla loro presentazione estetica a favore di una maggior chiarezza di lettura.

Dimensioni, tagli ed incastri sono evidenziati per rendere più lineare la realizzazione.
La nostra cucina è quindi scomposta, da modello tridimensionale in formato digitale a tavole A3 con piante e prospetti in modo che l’esperienza dei nostri artigiani possa dar vita alla realizzazione vera e propria.

Tra tagli e verniciatura: la realizzazione della cucina

I tavolati di MDF vengono tagliati con appositi macchinari predisponendo gli incastri per elettrodomestici e relativi punti di attacco. Eventuali lavorazioni particolari sono effettuate con la macchina a controllo numerico o con il pantografo, a riposo durante questo progetto.

Nel frattempo, i nostri ragazzi del reparto verniciatura interna preparano i campioni con le diverse tonalità cromatiche.
Esistono infinite tonalità, persino di bianco che contestualizzate in un interno possono dar vita ad effetti e percezioni differenti.

Una volta terminato il taglio delle singole componenti avviene la prova di montaggio.
Viti, cerniere e guide dei cassetti entrano ora in gioco verificando la giusta composizione della cucina, che è in piena fase di realizzazione.

Se il nostro arredo su misura supera la prova di montaggio, le componenti vengono nuovamente scomposte e passate nel reparto di verniciatura.

realizzazione cucina minimal laboratorio 01
laboratorio verniciatura
laboratorio piallatura
prova montaggio cucina Minimal verona
Laboratorio prova montaggio

In viaggio per la destinazione finale

I diversi componenti sono pronti a intraprendere il loro viaggio. L’imballaggio è attento e puntuale, pronto a prevedere ed evitare danneggiamenti durante il trasporto.
Si organizza il carico in modo da ottimizzare al meglio gli spostamenti, sia che si tratti di brevi tratte, sia in caso di viaggi internazionali.

Imballata a dovere e accompagnata da tutti gli elettrodomestici richiesti la nostra cucina parte per Verona, pronta per il grande giorno di presentazione al cliente.
Mani esperte e kit di attrezzi per il montaggio danno forma in poco tempo alla nostra cucina minimale. Si predispongono le strutture portanti per pensili e volumi inferiori, a cui man mano si vanno a sommare i diversi componenti esterni.

Illuminazione sotto pensile, maniglie con guscia in alluminio, ripiani con tondini per la regolazione in altezza. Tutti dettagli che ora diventano fondamentali per la realizzazione finale della cucina.

Una volta completato il montaggio, mani a scopa, paletta, aspirapolvere e buon olio di gomito. Si pulisce tutto da polvere e trucioli di lavoro, togliendo protezioni ed eventuali strutture di cantiere.

Ed eccola qui, spendente e minimale, funzionale e in grado di ospitare prodotti e alimenti di ogni genere.

fase montaggio cucina Minimal Verona 01
fase montaggio cucina Minimal Verona 02
fase montaggio cucina Minimal Verona 03
fase montaggio cucina Minimal Verona 04

Una cucina minimale: il prodotto finito

È finalmente arrivato il giorno delle presentazioni ufficiali.
Il piano in marmo nero contrasta cromaticamente i volumi inferiori e pensili in laccato bianco.

Punti di stoccaggio differenti assicurano l’ottimizzazione degli spazi con vassoi e cestelli estraibili ma anche ripiani interni regolabili in altezza.

I cassetti per posate, biancheria per la tavola e pentole sono progettati di altezze differenti a seconda del loro utilizzo. La maniglia ad incavo rende elegante ed essenziale l’impatto estetico, mentre la guscia verniciata bianca assicura una maggior durabilità nel tempo e resistenza.

Mensole superiori sono a servizio per piccoli oggetti alleggerendo visivamente la parte terminale dei pensili. Così facendo la luce naturale diffusa dalla finestra laterale si propaga liberamente nello spazio donando un tocco di freschezza.

Dopo aver visionato insieme al cliente il prodotto finito, con una buona stretta di mano e l’augurio di una prossima collaborazione, si torna alla base, pronti per nuove sfide! Altri progetti sono già in fase di realizzazione e volenterosi di diventare realtà.

Per proseguire il viaggio alla scoperta della realizzazione di una cucina puoi approfondire le tipologie di rivestimento: una cucina in marmo Emperador e una cucina interamente rivestita in acciaio

prodotto finito cucina minimale
vista angolo finestra
angolo frigorifero cucina minimale
dettaglio cassetti maniglia ad incavo