Un rapido excursus tra i 40 anni di Modulor
Oggi festeggiamo i 40 anni di fondazione di Modulor! Esattamente quarant’anni anni fa la giovane Carla iniziava la sua attività in un piccolo capannone di Torre Boldone.
In questi anni ha vissuto, osservato e preso ispirazione per i suoi progetti dalle tendenze d’arredo che si sono susseguite veloci. Ma cosa è cambiato nel gusto della gente in tutti questi anni?
Carla cresce con l’eccentricità degli anni ’60. Un’esplosione di colori in risposta alle austerità della guerra, si viene a coniare il termine kitsch proprio per questi abbinamenti contrastanti.
Si trovano motivi geometrici nei pavimenti e la plastica viene eletta materiale innovativo ed esclusivo, da utilizzare in qualsiasi ambito e forma.
Ps: Ricordiamoci che negli anni ’60 nasceva la Pop Art di Andy Warhol con l’esaltazione dei simboli clou della società consumistica.
Negli anni ’70 l’adolescente Carla partecipa al movimento degli Hippie chiamati anche “Figli dei fiori”. L’utilizzo sfrenato di simboli floreali e forme geometriche e psichedeliche sono le firme stilistiche fondamentali di quegli anni. .
La plastica è per un attimo accantonata e al suo posto sono reintrodotti materiali più consueti, come i metalli e la pelle. Quest’ultima utilizzata soprattutto nel suo colore naturale.
LA SPENSIERATEZZA DEGLI ANNI 80
Arriviamo finalmente alle porte anni ’80 quando nasce la Modulor con l’obiettivo di divenire linea guida di un’architettura e un design d’interni a misura d’uomo, relazionandosi in armonia e in simbiosi con i bisogni dei propri clienti. Il termine “Le Modulor” è coniato direttamente da Le Corbusier intorno agli anni 50 del Novecento,che definisce una scala di proporzioni ricavate dalle misure dell’uomo.
Quello che quarant’anni fa era avanguardia, oggi è tornato fortemente di moda. Uno stile caratterizzato dalla permanenza dei colori sgargianti, a volte anche in colorazioni opache, e l’utilizzo di un mix di materiali contrastanti, che si ritrovano a coabitare serenamente nella stessa stanza.
Nei complementi d’arredo le maniglie e i profili, in legno o metallo, prendono importanza. Non vengono infatti lasciati in finitura naturale ma verniciati di colori quali il rosso, molto di moda, o anche di verde e di nero.
La zona giorno diventa il fulcro della casa in cui non possono mancare ampi divani in pelle, sedie e lampade di design. È proprio in questi anni infatti che si assiste a un’impennata nella produzione e varietà di oggetti di design per la zona living. Meritevoli di citazione, le famose le opere pop di Alessandro Mendini, mentre per i più ricercati si ricordano icone del design dallo stile moderno. L’indimenticabile Arco o Parentesi di Achille Castiglioni, la poltrona Wassily di Marcel Breuer, oppure la Barcellona di Mies Van der Rohe sono solo alcuni esempi.
Vengono anche introdotti i primi colori fluo e il nuovo materiale che prende il posto del vetro tradizionale è il sintetico plexiglass.
TORNA LA SOBRIETÀ NEGLI ANNI 90
Gli arredi abbandonano le forme bombate e le linee sinuose che li avevano contraddistinti negli anni precedenti per riscoprire forme geometriche semplici, essenziali e minimali.
Vanno di moda le superfici lisce e lucide, qui infatti vengono stese le prime basi per quello che sarà l’essenza dei mobili contemporanei.
La plastica colorata fa del tutto spazio a materiali classici come il vetro, il legno e il ferro battuto.
Anche i colori accesi degli anni precedenti lasciano spazio alle tinte tenui, che dalle pareti si espandono fino agli arredi e ai complementi. Un’esplosione di beige, cipria, bianco candido, che a volte si abbinano a colori scuri come il grigio antracite e il nero.
La moquette e il parquet, due pavimentazioni opposte coesistono armoniosamente e si diffonde, come materiale, la pelliccia sintetica colorata soprattutto su poltrone e pouf.
La funzionalità degli elementi, progettati in funzione dell’attività che deve essere da loro svolta, lasciano comunque spazio alla creatività, soprattutto nelle forme originali e uniche.
GLI ANNI 2000 E LA MULTIFUNZIONALITÀ
Le metrature delle case si riducono nei progetti dei nuovi appartamenti. Le case ariose delle epoche precedenti vengono ridimensionate in funzione di necessità e praticità.
Questo comporta il ripensare gli arredi in un’ottica di massima ottimizzazione per spazi e funzioni, prediligendo per esempio divani-letti trasformabili, tavoli allungabili e consolle.
I materiali diventano più flessibili e leggeri. È il passaggio dal legno massello, pesante e soggetto a deformazioni legate all’umidità, all’MDF o listellare, un composto di alta qualità ottimo per le laccature.
Iniziano a delinearsi nuove tendenze stilistiche nel settore arredo, quale L’Urban o l’Hi-Tech, che lasciano spazio a linee essenziali e materiali industriali. La tecnologia entra ufficialmente nel mondo dell’interior design diventando caratteristica funzionale ed estetica.
In totale opposizione tornano in voga lo stile Bohemien e nasce lo Shabby Chic, il “trasandato elegante”. Mobili vintage d’antiquariato fanno da padroni all’interno della casa definendo un gusto retrò rivisitato in ottica contemporanea.
MODULOR SI PREPARA AD AFFRONTALE LE NUOVE SFIDE STILISTICHE DEGLI ANNI A DIVENIRE
Cosa ci riserveranno le tendenze dei prossimi anni?
Sicuramente la moda entrerà sempre più a fare parte di tutti gli ambiti legati al Design, anche quello degli interni.
Saranno quindi le nuance di tendenza a dettare le regole, quali colori più femminili o gli accenti verdi, che richiamano anche la tendenza eco e bio.
Si utilizzeranno sempre più carte da parati dai motivi geometrici, che si ritrovano già in piastrelle e complementi, o con motivi floreali anche di grandi dimensioni.
Il velluto sarà uno dei materiali che caratterizzeranno gli anni a venire, è la miscela perfetta di lusso e comfort, a cui si abbineranno diverse finiture di materiali metallici, come l’argento, l’oro, lo stagno e il rame.
CONCLUSIONI
In tutti questi anni la curiosità non ha mai abbandonato Carla che ancora oggi, insieme a tutti noi, non vede l’ora di scoprire quali sono i nuovi trend e proporli entusiasta ai suoi clienti. I 40 anni di attività di Modulor sono solo un punto di partenza e un incentivo alla continua crescita e ricerca.
Ps: anche se gli anni passano Carla è sempre giovane, non invecchia mai 🙂